Resoconto della seduta n.23 del 27/04/2021
SEDUTA N. 23 DEL 27 APRILE 2021

La seduta inizia alle ore 10,45

Presidenza del Presidente
Dino Latini

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Colleghi buona giornata, dichiaro aperta la seduta n. 23 del 27 aprile 2021. Do per letto il processo verbale della seduta n. 22 del 20 aprile 2021, il quale, ove non vi siano opposizioni, si intende approvato ai sensi del comma 4 dell’articolo 53 del Regolamento Interno.
Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo, l'attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni distribuite con cui porto a conoscenza dell'Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento interno.
Prima di iniziare con i punti all’ordine del giorno rinnovo l’invito a rimanere al proprio posto, a parlare con la mascherina sempre sul viso e da seduti, in deroga a quanto disposto finché siamo in periodo di pandemia.
Vi segnalo anche che i tempi relativi agli interventi saranno puntualmente rispettati con rigore.

Proposta di legge n. 29
ad iniziativa della Giunta regionale
“Sviluppo della comunità delle start-up innovative nella regione Marche”
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 29 della Giunta regionale.
La discussione è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Ausili.

Marco AUSILI. Grazie, Presidente. Vale la pena, secondo noi, anzitutto menzionare rapidamente il contesto nel quale si inserisce l’operato di questo nuovo Governo regionale e anche questo atto.
Come ben sappiamo dal 2008 ad oggi si è verificata nelle Marche una sequenza, una concatenazione di eventi e di processi che hanno segnato negativamente lo sviluppo della nostra economia, solo per citare alcune fonti, le più autorevoli, possiamo ricordare i recenti rapporti della Banca d’Italia che segnalano come la stagnazione della nostra economia sia già presente prima della pandemia in corso. Il recentissimo rapporto dello Svimez ricorda come dal 2008 ad oggi si siano perduti 18 punti percentuali del nostro Pil e il tasso di crescita della nostra popolazione segni il -5,3% da porre a confronto con una media nazionale che è invece del -3,1%. Non di meno nella programmazione Fesr europea la Regione Marche è stata inserita fra quelle in transizione.
Ebbene, in questo contesto è evidente che si disperdono le energie positive di questa regione, si disperdono le eccellenze, le potenzialità, l’economia soffre e tanti giovani sono costretti non trovando lavoro in questa terra ad abbandonarla e questo comporta che vadano poi a fondare una famiglia altrove.
E’ per reagire a questo contesto doloroso che il Governo regionale ha intrapreso varie iniziative tra cui questo atto, quindi, venendo alla proposta di legge in esame oggi, noi possiamo richiamare alcune delle sue finalità, sicuramente quella dell’occupazione, conservare, creare posti di lavoro specie per giovani altamente formati nel nostro territorio, affinché possano restare nella nostra terra.
Il tentativo è anche quello di addivenire ad una rigenerazione dell’imprenditoria marchigiana ed al rafforzamento delle filiere della nostra regione, grazie allo sviluppo della tecnologia in atto.
Questa proposta di legge intende anche attrarre imprese innovative che vengono da fuori e che scelgono di investire in una unità produttiva ubicata nel territorio regionale.
Inoltre è evidente che con questo provvedimento si cerca anche di dare adito ad uno sviluppo sempre più necessario di idee e soluzioni ad alto contenuto tecnologico, il tutto in un quadro di profonda e integrata cooperazione fra Regione, Università, strutture di incubazione e accelerazione e ovviamente associazioni di categoria.
Con questa proposta di legge la Regione Marche declina a livello territoriale il dl 179/2012 che inquadrando le start-up va a sostenerne la generazione come pure va a sostenere le strutture di incubazione e accelerazione.
Entrando più nello specifico delle misure inserite in questa proposta di legge possiamo citare alcuni interventi, la Regione concede contributi alle start-up innovative per le seguenti tipologie di progetti: progetti di avvio e primo investimento in fase di ingresso nel mercato, progetti di consolidamento ed espansione volti al rafforzamento ed al completamento strutturale, progetti di aggregazione in rete.
La Giunta regionale può promuovere grazie a questa proposta di legge i seguenti interventi: sostegno all’accesso delle start-up innovative agli strumenti finanziari; realizzazione, potenziamento e messa in rete di strutture pubbliche o private di incubazione e accelerazione; sostengo allo sviluppo delle comunità delle start-up innovative e dei servizi comuni. In riferimento a questo approfondendo possiamo ricordare come la Regione così intenda promuovere la messa in rete delle start-up e degli incubatori e acceleratori per sviluppare la comunità delle start-up innovative e mettere a disposizione servizi comuni finalizzati, ad esempio, a: accedere a servizi di carattere amministrativo, fiscale e legale necessari per le attività di impresa offerti dal mondo delle professioni e dei servizi alle imprese; favorire processi di conoscenza reciproca per generare collaborazioni e costruzione di reti; favorire la visibilità esterna delle start-up e la messa in contatto con imprese già consolidate per attivare rapporti di fornitura, committenza, collaborazione; promuovere l’accesso a strumenti finanziari; costruire opportunità per lo sviluppo di legami internazionali, rapporti di scambio e collaborazione; accedere ad opportunità di formazione e sviluppo imprenditoriale.
Questa proposta di legge è dotata di un finanziamento corposo, che fa riferimento a risorse regionali, statali ed europee. Per il 2021 è previsto un impegno di 1 milione di euro per l’avvio, il consolidamento e l’aggregazione in rete.
Questo insieme ad altri è uno dei primi passi che questa Regione, questo Governo regionale, fa nel tentativo di rispondere adeguatamente a quel contesto.
Concludo facendo dei doverosi ringraziamenti all’Assessore Carloni, di cui questa proposta di legge è iniziativa, al Presidente e alla Giunta intera per aver elaborato una proposta importante e incisiva, al Presidente della II Commissione, Consigliere Putzu, che ha coordinato i lavori della Commissione. Ringrazio ovviamente tutti i componenti della Commissione per l’evidente e importante collaborazione avvenuta, la Segreteria della Commissione, le associazioni di categoria, i rappresentanti delle strutture di incubazione e accelerazione e tutti i portatori di interesse che sono stati auditi in Commissione e che hanno portato contributi importanti ed interessanti, che sono stati presi in considerazione e che saranno presi in considerazione nell’attuazione di questa proposta.
Ringrazio il Partito Democratico nella persona della Consigliera Bora con la quale abbiamo avuto una intensa leale e approfondita collaborazione che ha portato ad alcuni chiarimenti e ad alcuni perfezionamenti della proposta originaria ed è in forza di questa importante collaborazione che noi tutti qui oggi auspichiamo il voto unanime dell’Aula. Un voto unanime auspicato non certo solo da noi, ma da tutto il popolo marchigiano che davanti ad un atto del genere sa di poter contare su risorse e misure importanti che possono dare un senso maggiore di futuro a tutti noi. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la relatrice di minoranza Consigliera Bora.

Manuela BORA. Grazie, Presidente. In qualità di relatrice di minoranza desidero innanzitutto ringraziare il Presidente della II Commissione Consigliere Putzu e il relatore di maggioranza Consigliere Ausili per lo spirito di leale collaborazione che hanno mostrato nel corso di queste settimane in cui ci siamo confrontati anche insieme all’Assessore Carloni, che ovviamente unisco ai ringraziamenti.
Desidero anche a nome del Partito Democratico esprimere l’apprezzamento per aver voluto disciplinare in uno schema organico gli interventi a supporto della nascita, dello sviluppo e del consolidamento delle start-up che rappresentano a nostro avviso, e lo abbiamo anche dimostrato in passato, uno straordinario volano per i processi di innovazione, ammodernamento e diversificazione del sistema economico regionale in quanto le start-up sono certamente in grado di generare nuove idee, nuovi modelli di business, di sperimentare soluzioni e tecnologie innovative a supporto sia del sistema delle imprese che dell’intera collettività.
Ritengo fondamentale, in particolare per la nostra regione, puntare sullo sviluppo, sul consolidamento delle start-up innovative con interventi che sostengano il rafforzamento della loro struttura aziendale attraverso investimenti sia materiali che immateriali, quali ad esempio know-how, formazione di personale qualificato, che favoriscano la loro presenza e l’espansione sui mercati soprattutto internazionali.
Proprio in questa direzione abbiamo proposto in Commissione alcuni emendamenti che sono stati accolti, volti a: favorire l’internazionalizzazione delle start-up; sostenere la partecipazione delle stesse ad eventi e manifestazioni di carattere internazionale; promuovere partnership tra imprese consolidate e start-up nell’ottica dell’opening innovation; supportare le imprese nell’espansione dei loro business all’estero.
Devo anche ricordare che nella passata legislatura si è svolta alla Mole, insieme alle start-up ed a tutto l’ecosistema, il primo incontro di opening innovation organizzato in collaborazione con Smau, così come giova ricordare che il sostegno ai giovani è sempre stata una priorità della passata legislatura e credo che questo debba avvenire anche in tutti gli altri atti che la Giunta vorrà approvare. Ad esempio, aver voluto riconoscere sempre e in tutti i bandi delle attività produttive un punteggio premiale per le donne e per i giovani ha fatto sì che i giovani fossero dei beneficiari privilegiati, come è giusto che siano, così come quando si parla di start-up credo che sia giusto ricordare che il loro sostegno nasce da lontano e, per essere chiara, nasce ben prima della Giunta Ceriscioli. I risultati sono stati sotto gli occhi di tutti perché la nostra regione si è collocata sempre tra i primi posti della graduatoria nazionale per il maggior numero di start-up avuto riguardo della popolazione totale, nel 2019 ci eravamo collocati al IV posto, nel 2020 siamo un po’ scesi, quindi auspichiamo che questa legge possa anche rafforzare questo primato di cui tutti andiamo fieri.
E’ sicuramente necessario continuare a sostenere e rafforzare questo processo, come abbiamo già fatto nel passato. Nel complesso fra risorse del Fondo europeo di sviluppo regionale, del Fondo sociale europeo e quelle regionali sono stati concessi alle nuove imprese oltre 23 milioni di euro, senza contare in questo quantum il nuovo bando del Fondo sociale europeo emanato a fine legislatura per la nascita di nuove realtà produttive di servizi con una dotazione di circa 15 milioni di euro.
Gli emendamenti che illustreremo, ma forse visto che se n’è discusso ampiamente magari andremo direttamente al voto, poi deciderete voi quale sarà l’iter da seguire, vanno nella direzione di supportare le start-up nel processo di crescita perché nella nostra regione è carente la presenza di operatori finanziari specializzati e sono limitate le partnership con le imprese del territorio, proprio per questi motivi abbiamo ritenuto che il sostegno debba essere dato direttamente alle start-up che si rivolgeranno al mercato locale, nazionale, internazionale per acquisire servizi qualificati necessari per il loro sviluppo e per l’espansione del loro business, con particolare riferimento ai servizi volti allo sviluppo delle tecnologie, delle conoscenze, delle competenze organizzative e manageriali e ai servizi per la promozione ed il rafforzamento della loro presenza sui mercati internazionali.
Tali imprese hanno infatti bisogno di poter contare su servizi più innovativi e all’avanguardia, anche e soprattutto sulle nuove competenze e conoscenze per crescere e rafforzarsi in modo da contribuire a trainare i processi di diversificazione e di sviluppo del nostro sistema produttivo. Va infatti sottolineato che la scelta di finanziare direttamente le imprese trova riscontro negli indirizzi e negli orientamenti europei dove si finanzia la domanda e non l’offerta, è proprio la Commissione europea a ricordarci che è l’impresa che deve essere al centro.
Per cui se, come sono certa, questa Aula accoglierà gli emendamenti, che poi sono condivisi perché sono frutto di un confronto, di una condivisione leale con la maggioranza, da parte nostra sarà un piacere poter votare favorevolmente questa proposta di legge. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Carloni.

Mirco CARLONI. Grazie, Presidente, grazie Consiglieri. E’ una giornata importante perché questa è la nostra prima legge ad iniziativa della Giunta che viene ai lavori dell’Aula.
Come prima cosa desidero ringraziare, perché non era scontato il lavoro che avete fatto, il Presidente della Commissione e tutti i componenti, i Consiglieri Putzu, Bilò, Marinangeli e tutti coloro che hanno lavorato in Commissione, soprattutto vorrei ringraziare il Consigliere Ausili e la Consigliera Bora per lo straordinario lavoro che hanno fatto di sintesi e di intelligenza, oserei dire, perché questo è un tema per noi strategico. Non a caso è la nostra prima legge, non lo è solo per la Giunta, lo è per le Marche ed il fatto che il Consiglio regionale su un tema così importante riesca a trovare l’unanimità di intenti è qualcosa di significativo, che dà un bel messaggio da mandare all’economia reale, ai mercati, agli imprenditori.
Questa legge è molto importante perché negli ultimi anni il ruolo delle start-up è diventato sempre più determinante, inizialmente lo era in modo marginale, di nicchia, fare una start-up, inventare qualcosa. Oggi invece nel nostro sistema, che ha una velocità di cambiamento, di nuova trasformazione tecnologica, di nanotecnologie, di biotecnologie applicate, un mondo così dinamico che riesce a cambiare continuamente e in modo così rapido i sistemi produttivi, quindi, non solo i prodotti, ma anche i processi di prodotto, molti ecosistemi industriali riescono a stare al passo con i tempi e alla domanda soltanto se hanno tanto trasferimento tecnologico al loro interno. Trasferimento tecnologico che molto spesso non lo fanno direttamente le imprese, ma preferiscono sceglierlo attraverso delle società più piccole che fanno ricerca, innovazione, che sanno collaborare con l’industria mettendo a disposizione dei sistemi prototipali o comunque un sistema innovativo che possa essere trasferito nell’azienda stessa.
La start-up è il vero acceleratore della competitività di un ecosistema industriale ed è per questa ragione che, come lo è stato per molti Paesi, anche per le Marche e per l’Italia, il ruolo di queste aziende innovative è davvero molto importante. Il nostro è un sistema che per avere una visione globale, soprattutto per riuscire a rimanere sui mercati, ha bisogno di innovarsi, di essere competitivo e se questo sistema diventa un metodo e un’adozione del nostro territorio penso che ne avremo tutti un grande vantaggio.
Pensate a cosa è diventata la California con Palo Alto e tutta la zona in cui in pochi anni si è stabilizzato un modello di ricerca di giovani che hanno rivoluzionato il sistema delle telecomunicazioni, dell’informatica. Tante piccole start-up hanno ricevuto dall’industria il beneficio di introdurre le loro intuizioni, le loro applicazioni, i loro metodi, pensiamo al GPS, alla digitalità , a tutto quello che ha rivoluzionato completamente il telefono e tutto ciò che è smartphone o smart speaker, tutta la tecnologia che molto spesso non nasce dentro le grandi industrie famose, ma in piccole realtà che hanno saputo, proprio per la loro velocità di adattamento, per la collaborazione con l’Università e per tutto quello che sanno attrarre di innovativo, fare grandi passi tecnologici che poi sono stati adottati o acquistati dalla grande industria, che ha saputo metterli a sistema e farli diventare un nuovo processo produttivo.
Nelle Marche non siamo all’anno zero, anche se non siamo tra le regioni che hanno maggior presenza di start-up, abbiamo due incubatori ufficialmente riconosciuti, … e BP Cube a Pesaro, abbiamo un fondo di venture capital che si chiama Ecapital. Credo che questi strumenti possano essere messi a valore con un sistema che tutti quanti insieme come amministratori della Regione diamo a segnale, noi riteniamo che ci potranno essere molti finanziamenti in tale direzione provenienti da più parti, senza creare un’aspettativa molto alta, oggi diamo il via ad una legge che riuscirà a intercettare una serie di opportunità per l’innovazione e per la digitalizzazione che magari potranno favorire un ecosistema. Questa è la nostra vera sfida.
Il nostro obiettivo, con la legge di oggi titolata “Sviluppo della comunità delle start-up innovative nella regione Marche”, non è quello di fare l’ennesima legge che finisce con un bando, noi vogliamo dare uno stimolo, un segnale positivo, che nelle Marche si creerà un ecosistema favorevole all’innovazione, alle imprese, particolarmente tecnologiche ed innovative e questo ci porterà, secondo me, enormi benefici perché si creerà un effetto osmotico nel sistema industriale. Lo dobbiamo fare adesso, siamo alla vigilia di uno dei più grandi finanziamenti pubblici da parte dell’Europa e dello Stato che calerà sulla capacità di innovare, di fare nuova impresa e nuova tecnologia.
Questo è l’obiettivo, ovviamente le risorse, avete detto bene, allocate in questo capitolo sono poche, nel senso che abbiamo potuto mettere soltanto 1 milione di euro che pure ci servirà per poter aprire e testare la risposta del mercato e capire quante imprese risponderanno a questo bando, ma con l’assoluta certezza dobbiamo rafforzare quelle imprese innovative che voglio stanziarsi nelle Marche. Lo dobbiamo fare ovviamente sfruttando gli incubatori, gli acceleratori di impresa, ci sono diverse progettualità anche da parte di soggetti finanziari dello Stato sulle Marche che potranno essere particolarmente positivi per le nostre imprese. Soprattutto, lo dico sinceramente, questa legge è nata da una preoccupazione molto forte, che penso sia condivisa da tutti voi, negli ultimi anni abbiamo assistito tutti quanti a un fenomeno emigratorio che probabilmente non ha precedenti nella storia della nostra regione, per varie ragioni, certamente non è responsabilità di uno o dell’altro, ma è un fatto di geopolitica che sfugge probabilmente alla responsabilità dei singoli, quel fenomeno è purtroppo molto forte nei dati nella popolazione post laurea, quindi diciamo che il placement post laurea della nostra Università anziché avvenire sul territorio, che pure ha dato tanto in termini di istruzione, avviene da un’altra parte, quindi perdiamo due volte, perdiamo la migliore gioventù che dopo la laurea va altrove, inoltre il sistema scolastico che concorriamo pubblicamente a finanziare finanzia l’intelligenza giovanile che va altrove a costruirsi la vita.
Se la legge raggiungesse questo obiettivo sarebbe già un grande risultato di tutta la classe politica marchigiana, dobbiamo da un lato creare un ecosistema favorevole all’innovazione, al trasferimento tecnologico, dall’altro dare una risposta ad una popolazione giovanile che dopo la laurea non vede l’opportunità di fermarsi nel nostro territorio.
Questa è la migliore risposta politica che possiamo dare alla nostra comunità. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mastrovincenzo.

Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Credo che su questa proposta di legge sia stato fatto un buon lavoro, apprezzo il clima collaborativo che si è creato in Commissione.
Lo sottolineava il Consigliere Ausili nella sua relazione, il testo è stato notevolmente migliorato dopo i lavori in Commissione grazie alla collaborazione tra i vari rappresentanti dei gruppi politici presenti, grazie anche agli emendamenti ed alle proposte costruttive dei componenti del gruppo del Partito Democratico, in particolare della Consigliera Bora, che ringrazio per il lavoro che ha svolto, che già nella passata legislatura come Assessore aveva tracciato una traiettoria importante su questo tema, investendo peraltro ingenti risorse.
Penso che occorra, soprattutto in questo periodo, creare le condizioni ideali per la nascita, la localizzazione e lo sviluppo di start-up ad alto potenziale di crescita. Se si vuole giocare la partita dell’innovazione dobbiamo imparare ad accogliere ciò che è nuovo, a coltivare i talenti in termini di idee, competenze, capacità e spirito imprenditoriale. Questo ovviamente chiama in causa le istituzioni che sempre più devono trasformarsi da soggetti impersonali, che autorizzano, a preziosi alleati che abilitano.
Far nascere un ecosistema, ne parlava poco fa anche l’Assessore Carloni, è una sfida che coinvolge una pluralità di attori pubblici e privati, che richiede di definire una prospettiva di sviluppo per il territorio.
Un confronto internazionale mostra come in questo campo l’Italia sia allo stato attuale più indietro rispetto ad esempio agli Stati Uniti ed alla Germania, ma anche ad altri Paesi come la Svizzera e il Cile, in termini di ospitalità per le start-up.
Laddove si è seguita questa direzione si è potuta apprezzare una accelerazione della nascita di imprese e dunque un aumento delle opportunità complessive di occupazione, crescita e produttività del sistema. Su questo il nostro Paese deve sicuramente migliorare.
Vorrei sottolineare solo un paio di aspetti di questa nuova normativa, di questa proposta di legge che oggi andiamo ad approvare. Innanzitutto la rilevanza che viene data alla cultura imprenditoriale e la relativa formazione sul tema, anche questo è frutto dei miglioramenti che abbiamo apportato in Commissione. Oggi manca una cultura dell’imprenditorialità diffusa che sia davvero capillare, esiste anche un problema di consapevolezza generale ed è importante per questo intervenire su più fronti, da un lato in maniera puntuale sui giovani, direttamente nei luoghi della formazione, in particolar modo scuola e università, e questa proposta di legge promuove proprio il ruolo dell’Università marchigiana in tal senso, dall’altro credo che sia utile anche mettere in campo una attività di informazione per costruire una coscienza diffusa di questo nuovo potenziale e che tutta la società diventi un terreno fertile su cui la nuova intraprendenza e la voglia di innovazione dei giovani possano attecchire e crescere.
Formare e informare gli studenti però non basta, se vogliamo diffondere e promuovere la cultura dell’innovazione e dell’imprenditorialità è necessaria una vasta operazione culturale che crei una consapevolezza diffusa sulle grandi opportunità generate dall’uso creativo e dalle competenze.
Ritengo importante le modifiche che apporteremo all’articolo 6, se gli emendamenti saranno ovviamente approvati, che mettono al centro le start-up e il sostegno da assicurare loro per l’acquisizione di servizi qualificati, valorizzando sia le strutture pubbliche e private di incubazione, che rappresentano luoghi idonei ad accompagnare l’avvio delle start-up stesse, sia i centri di formazione.
Mi auguro, in chiusura, che questa nuova legge rafforzi i risultati raggiunti dalla nostra regione negli ultimi anni, magari per il futuro, anche questo veniva accennato dall’Assessore Carloni, l’auspicio è che si possano investire maggiori risorse su questo tema. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Marcozzi.

Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore Carloni, per aver portato in Aula questa legge così importante, ed anche la minoranza, questo è un bel messaggio, perché ha dato un contributo attivo, visto e considerato anche che la relatrice di minoranza è stata Assessore fino a qualche mese fa.
La prima legge, come ha detto l’Assessore, per la nostra regione, uno stimolo che nelle Marche porterà alla creazione di un ecosistema, all’innovazione, questo è un bel segnale all’economia, considerato che il ruolo delle start-up è sempre più determinante.
La Regione non aveva una legge ad hoc per la loro creazione, ecco dunque che oggi andiamo a sanare un gap, riallineandoci con la politica europea al riguardo.
Quindi, viene da sè il discorso che insieme al sostengo all’imprenditoria avremo anche la creazione di occupazione con uno sguardo ai nuovi mestieri, alle nuove professionalità, ai giovani vero motore dell’economia digitale anche marchigiana. Start-up, nuova linfa per il rilancio della nostra regione, fino ad oggi le Marche sono state carenti soprattutto dal punto di vista dei riferimenti normativi su questo importantissimo aspetto, nonostante siano ormai un segmento altamente caratterizzante del nostro tessuto imprenditoriale. Ci sono i dati che abbiamo già visto, basta dire che nelle Marche sono 351 le start-up innovative, pari al 2,9% delle start-up innovative italiane, poco maggiore dell’incidenza marchigiana sul totale delle imprese attive italiane, il 2,8.
L’incidenza delle start-up marchigiane attive nell’industria, nell’artigianato e manifatturiero è invece quasi doppia rispetto a quella italiana, quindi abbiamo un tessuto accademico all’avanguardia e proprio da questo partiamo per un discorso complessivo e dunque virtuoso di lancio e sostegno delle start-up partendo dal rafforzamento e dalla capillarizzazione della cultura d’impresa. Questo ci consente anche di aprirci al crowdfunding nel miglior modo possibile, attraendo anche nuovi investitori.
In questo quadro si inserisce un nuovo innovativo metodo di redazione dei bandi, che potrebbero prevedere a questo punto anche forme di prefinanziamento, baricentrico è sicuramente l’aspetto con cui si vuole dare visibilità e sostegno a coloro che promuovono le start-up con iniziative virtuose e tendenti alla modernizzazione dell’imprenditoria regionale, partendo dalle economie territoriali, aprendo a nuove nicchie di mercato, nuovi mercati, con innovative tecnologie. Non sottovalutiamo nemmeno l’aspetto in cui le start-up, grazie a questo intervento legislativo, saranno sostenute non solo nella loro fase di avvio, ma anche nel loro radicamento, e consolidamento. Qui non si vuole solo favorire la loro creazione, ma sostenerle dall’inizio fino all’affermazione sul mercato dell’industria e dei servizi con precisi strumenti finanziari, incubatori più sostanziosi e nuove reti di lancio economico e sociale. Quindi, questa è una buona ed ottima risposta per i giovani e per non farli migrare all’estero.
Complimenti ancora per questa proposta di legge, soprattutto per il bel messaggio che maggioranza e opposizione danno all’esterno. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marinangeli.

Marco MARINANGELI. Grazie, Presidente. Oggi è un giorno importante, un giorno in cui andiamo a sviluppare una legge, la prima proposta dalla Giunta. Devo ringraziare per questo, in primis, l’Assessore Carloni e tutti coloro che hanno lavorato su questa progettualità, che effettivamente può dare una risposta rilevante in una fase economica molto delicata, soprattutto nella direzione dei giovani e dell’ammodernamento.
E’ stato fatto un grande lavoro di squadra e questo credo sia l’elemento da evidenziare e sottolineare, le forze di maggioranza e di minoranza a volte possono fare scelte e progetti utili, interessanti per la collettività e la proposta di legge di oggi è la dimostrazione di come si possono fare insieme cose rilevanti.
Sulla validità delle start-up nessuno ha dei dubbi, sono dei veri e propri acceleratori di competitività e gli obiettivi di questa legge, che andremo a votare, sono quelli di incoraggiare l’innovazione, l’ammodernamento, se vogliamo anche una diversificazione perché con la start-up non andiamo a sostituire un sistema economico esistente, ma andiamo a integrarlo, ad arricchirlo, quindi l’obiettivo è quello dell’evoluzione e del rafforzamento del sistema economico.
Con il sostegno alle start-up la Regione intende promuovere lo sfruttamento industriale, la valorizzazione economica dei risultati della ricerca e di nuove soluzioni tecnologiche, quindi favorire e diffondere la cultura dell’innovazione e dell’imprenditorialità, soprattutto rivolta ad un mondo giovanile che, come ricordava l’Assessore Carloni, troppo spesso si allontana dalla nostra regione per cercare occupazione e fortuna altrove. Promuovere il percorso di queste start-up potrebbe rappresentare un modo per diffondere nuovi modelli di impresa e fare in modo che i giovani possano rimanere nella loro terra.
Noi ci crediamo e la dimostrazione è data anche dal fatto che sono state stanziate risorse per 1 milione di euro, crediamo che quel milione di euro possa servire per testare la risposta del mercato.
Rinnovo i complimenti ed il ringraziamento al Presidente della II Commissione Consigliere Putzu, ai relatori Consiglieri Ausili e Bora e a tutti i componenti della Commissione che hanno ognuno autonomamente portato valore aggiunto su questa legge, dico con soddisfazione che è la sintesi di una collaborazione sana e di vero interesse politico inteso come interesse della collettività. Questo oggi ci proponiamo di fare, e soprattutto spero nell’approvazione all’unanimità di questa proposta di legge. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Bilò.

Mirko BILO’. Grazie, Presidente. Sarò brevissimo, non voglio togliere tempo prezioso ai tanti altri argomenti che andremo a discutere, ma semplicemente per dire la mia soddisfazione come componente della Commissione e ringraziare l’Assessore Carloni, che ci ha portato questa proposta di legge, il relatore di maggioranza Consigliere Ausili e la relatrice di minoranza Consigliera Bora, soprattutto dire, non entro nel merito perché chi mi ha preceduto ha ben argomentato l’interesse e quindi l’utilità di questa proposta di legge sulle start-up innovative, che è stato, non per ripetermi, un gioco di squadra importante. Quando c’è la volontà, la politica diventa politica nobile, la politica delle persone che si mettono a disposizione dei cittadini, delle esigenze dei cittadini.
In questa attività di Commissione ho visto la vera interpretazione della politica nobile dove i politici, gli amministratori, noi tutti ci siamo messi a disposizione di chi in questo momento è in difficoltà e queste nostre risposte e questa nostra attività sono importanti, quindi, grazie al Presidente Putzu che ha ben coordinato l’attività della Commissione, a tutti coloro che sono in Commissione, che hanno portato il loro contributo, all’Assessore, alla Giunta perché con questa legge si dà un sostegno importante alle nostre piccole e medie imprese che in questo momento sono in difficoltà. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Putzu.

Andrea PUTZU. Grazie, Presidente. Sarò molto breve, intervengo solo per ringraziare gli uffici per questa attività, l’Assessorato, ma soprattutto i relatori di maggioranza e minoranza per il lavoro che è stato svolto nella nostra Commissione insieme ai componenti che hanno avuto modo di intervenire in merito a questa proposta di legge all’ordine del giorno sulla quale la maggioranza ci ha creduto fin da subito.
Ringrazio l’opposizione che si è dimostrata responsabile in un momento importante e delicato di crisi economica, che andremo ad affrontare anche dando un supporto ai giovani che vogliono creare delle start-up, soprattutto per dare la possibilità ai tanti giovani marchigiani, o italiani in generale che possono venire nelle Marche, di usufruire grazie a questa proposta di legge di ulteriori incentivi per creare delle start-up nella nostra regione. Ne abbiamo bisogno anche perché, non dimentichiamoci, la nostra regione è prettamente creativa, fatta da menti creative. Nella nostra storia troviamo l’artigianato e molti altri antichi mestieri ed oggi con le start-up possiamo dimostrare che ci sono giovani che possono innovare tutto quello che è stato fatto da coloro che li hanno preceduto. Voglio fare una riflessione insieme a voi, credo che le start-up oggi possono dare un grande segnale, soprattutto possono fare la differenza.
A me è piaciuto molto, lo dico chiaramente qui davanti a tutti, il modo di fare politica della nostra Commissione, su questo punto all’ordine del giorno c’è stata una grande sintonia, ringrazio tutti perché su questi temi non ci siamo divisi, questo ci fa capire che quando c’è un interesse da parte di tutti si può portare a casa un ottimo risultato che può dare dei vantaggi, in questo caso, ai giovani della nostra regione. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Santarelli.

Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Un saluto alla Giunta, all’Assessore Carloni, che ringrazio per la sintesi che ha fatto nel suo intervento, ma soprattutto un ringraziamento ai due Consiglieri relatori, Ausili per la maggioranza e Bora per l’opposizione, che è stata anche Assessore con delega su queste tematiche. Credo che siano i Consiglieri più giovani e dal mio punto di vista, e questo lo voglio sottolineare, anche molto capaci, capaci perché la Consigliera Bora ha espresso per 5 anni una buona politica su questi temi.
Il gruppo Rinasci Marche sin dal suo insediamento ha sottolineato che sarebbe stato dalla parte delle azioni finalizzate al bene collettivo, come è compito della buona politica perché le istituzioni appartengono a tutti.
Non sono un componente della I Commissione, ma sono stato presente ed ho ascoltato come si sono svolti i lavori portati avanti nell’interesse della comunità. Guarda caso alcune tematiche erano quelle che il gruppo Rinasci Marche aveva portato in campagna elettorale, come il sostegno ai giovani imprenditori ed alle start-up per incentivare la nascita di nuove imprese, soprattutto nella mia brochure avevo scritto in neretto “Creiamo le condizioni occupazionali per i nostri figli e per i giovani delle Marche”.
A seguito di un approfondimento fatto nella mia città, Senigallia, ho visto che dal dopoguerra tra i maggiorenni, quindi i ragazzi della fascia d’età 18/20 anni, c’è stata una emigrazione anche fuori dal nostro Paese, anche fuori dal nostro continente, seconda solo alla seconda guerra mondiale. Nella mia famiglia due nipoti sono emigrati in Australia e lo hanno fatto come tanti altri giovani della nostra città e della nostra regione.
Bene che il relatore di maggioranza sia stato il Consigliere Ausili perché è un giovane capace, eletto dal popolo marchigiano a sedere in questa Assise, bene che sia stato sostenuto ed aiutato.
Ho visto gli emendamenti della Consigliera Bora che spero verranno votati positivamente, li sostengo con forza perché parlano di promuovere iniziative a favore di acceleratori di impresa, di garanzie di investimento, di creare Ventur Ecapital o Capital plus, proprio perché questa nuova generazione non ha bisogno di pacche sulle spalle, noi dobbiamo essere di esempio, i giovani delle Marche devono sapere che all’interno del Consiglio regionale ci sono Consiglieri regionali responsabili, che conoscono in maniera capillare anche il tessuto sociale e danno un contributo affinché l’emigrazione dei nostri ventenni …, dico ventenni perché coloro che emigrano spesso sono giovani, ancora non laureati, che vogliono trovare un nuovo paradiso, un Eldorado al di fuori della regione, al di fuori del nostro Paese.
L’Assessore Carloni citava l’esempio della Silicon Valley, le Marche devono diventare un humus fertile affinché i nostri giovani dopo il diploma, dopo la laurea, abbiano fiducia, fiducia di investire, noi dobbiamo stargli vicini, questa è una buona legge che vede l’attenzione ed il favore del gruppo Rinasci Marche.
Ancora grazie all’ex Assessore Bora perché ha portato in quest’Assise grandi competenze, grazie alla maggioranza che le ha ascoltate, spero che su questa legge ci sia un voto unanime perché sarebbe un bel segnale da dare, a maggior ragione oggi in tempo di pandemia. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Serfilippi.

Luca SERFILIPPI. Grazie, Presidente. Volevo intervenire perché oggi è un giorno molto importante per le Marche perché i giovani tornano al centro della politica della nostra regione.
Quello di oggi è un buon messaggio, forse quello che ci chiedono i cittadini, nel senso che quando la maggioranza e l’opposizione collaborano su un testo proposto dalla Giunta, dal Vicepresidente Carloni in questo caso, diamo un bell’esempio alla gente che ci segue.
La scorsa settimana ho partecipato come uditore al tavolo delle politiche giovanili proposto dall’Assessore Latini e vi posso assicurare che l’emergenza giovanile, in particolar modo la disoccupazione giovanile, è uno dei problemi più grandi che affligge la nostra regione, è sempre stato così e oggi più che mai dopo il Covid. Purtroppo i giovani sono molto silenziosi, però vi posso assicurare che il disagio e l’emergenza lavorativa sono rilevanti. Credo che questa legge sia un primo passo importante per incentivare il lavoro giovanile con le start-up. Abbiamo bisogno di fare rete, ci sono tante realtà che nascono dalle Università, ma che poi non si concretizzano, abbiamo bisogno di supportare tutti coloro che operano all’interno del mondo del lavoro e penso che questa proposta di legge, anche grazie al contributo dell’opposizione e della Consigliera Bora, vada proprio in questa direzione.
Mi unisco ai ringraziamenti fatti al relatore di maggioranza Consigliere Ausili, il più giovane Consigliere regionale delle Marche, e al Presidente della II Commissione Consigliere Putzu.
Ho assistito ai lavori in Commissione nonostante non ne faccia parte perché ci tenevo a questa proposta di legge, che oggi finalmente vedrà la luce. L’impegno che chiedo alla Giunta è quello di finanziarla il più possibile, bene questo primo milione, però questo provvedimento per portare i suoi frutti avrà bisogno di essere finanziato con altre risorse, mi auguro che nel prossimo assestamento di bilancio, ma anche nelle prossime variazioni di bilancio, che arriveranno in Consiglio regionale, ci sia una contaminazione a livello finanziario perché dobbiamo dare un segnale importante ai nostri giovani, che è quello di rimanere nella nostra regione Marche, attrarre i giovani dalle regioni vicine e non solo. Un punto, vista la modifica fatta in Commissione, mira ad attirare gli investimenti da start-up fuori regione, ma è fondamentale che portino un insediamento produttivo nella nostra regione.
La politica che dà questi risultati è quella che mi piace, quindi grazie a tutti e buon lavoro.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Molto brevemente. Indubbiamente questa proposta di legge è fondamentale in un momento difficilissimo per la nostra regione, per il nostro Paese, direi per la comunità mondiale, se vogliamo.
Ieri il Presidente del Consiglio nel suo intervento al Parlamento ha detto che tra il 2005 e il 2019 il numero di persone sotto la soglia di povertà assoluta è salito dal 3,3 al 7,7% per poi aumentare fino al 9,4% nel 2020. Ancora una volta ad essere particolarmente colpiti sono stati donne e giovani, questo ha detto ieri il Presidente del Consiglio dei Ministri, il prof. Draghi.
E’ evidente che questa proposta di legge rivolta prioritariamente ai giovani, rivolta prioritariamente a dare opportunità è molto importante ed è significativo anche il percorso che è stato fatto.
E’ stato ricordato che all’interno della Commissione c’è stata una rilevante collaborazione forse nella consapevolezza che ha accomunato tutti i membri della Commissione e l’opposizione ha dimostrato la sua responsabilità, anche se non deve dimostrare nulla, l’opposizione è responsabile, ci mancherebbe altro, intorno alle cose serie e alle cose concrete lo è sempre stata. Vedo i cenni del Consigliere Ciccioli, ma si dovrà chiedere magari se la stessa responsabilità c’è da qualche banco della maggioranza.
Ad esempio non c’è stata questa responsabilità all’inizio della legislatura e non stiamo a ricordare alcuni passaggi che ovviamente stridevano rispetto al richiamo alla responsabilità e alla collaborazione, e che invocavano lo scontro. Nonostante questo noi non ci siamo sottratti e non ci sottraiamo alle responsabilità nell’interesse della nostra comunità regionale che ha bisogno dell’apporto di tutti, quindi di ciascuno di noi, per dare una mano in questo momento così difficile.
Termino con una considerazione, positivo questo percorso, però questa legge, e lo voglio dire da subito, deve essere finanziata, prioritariamente finanziata, altrimenti rimarrà un attestato di buone intenzioni e creerà un danno perché non c’è nulla di più terribile che la delusione dell’aspettativa per un giovane, per una donna, per coloro che si vogliono avviare in un percorso nuovo in cui c’è necessità della fiducia. Ci vogliono le risorse, la legge è scritta bene, è fatta bene, va nella direzione giusta, ma ovviamente da subito bisogna dare un segnale in questa direzione, e allora non è sufficiente dire che al finanziamento di questa legge concorrono risorse regionali, statali e comunitarie e che nel 2021 la spesa sia di 1 milione, che già c’è nella missione dedicata, bisogna presto dire quali e quante risorse regionali, statali e comunitarie, solo così questa importante norma avrà la sua attrattiva, darà fiducia e darà la possibilità di coglierne le opportunità. Quindi, da subito nel bilancio che dovrà essere portato …, l’abbiamo detto, il bilancio 2021/2023 comprensibilmente non esiste perché ci sono state le elezioni a settembre, non ci poteva essere il bilancio se non quello, ci mancherebbe altro, però in sede di approvazione si disse che nei primi mesi del 2021 ci sarebbe stato il bilancio vero. Chiamiamola variazione, chiamiamola come vogliamo, di mesi ne sono già passati quattro, siamo in ritardo rispetto a questo, specialmente in questo momento drammatico. Ricordo come l’Assessore Carloni, che ha il merito di aver presentato insieme alla Giunta questa legge, ci stimolava l’anno scorso a ridosso della pandemia per mettere le risorse necessarie in bilancio per fronteggiare le difficoltà del tempo e noi lo facemmo subito, lo ricordavo l’altra volta, a distanza di 20 giorni, neanche, ancor prima, portammo un provvedimento, ad esempio, per sospendere la riscossione dei tributi a titolarità regionale, a distanza di 25 giorni portammo un primo provvedimento relativo alla possibilità di accesso al sostegno al credito per le imprese, poi la famosa manovra dei 210 milioni.
Adesso è ora di portare in Aula il bilancio, che sia l’occasione, lo voglio dire al relatore di maggioranza ed alla relatrice di minoranza, li voglio ringraziare anche per l’ottimo lavoro che entrambi hanno svolto, per dare un segnale importante e finanziare adeguatamente e prioritariamente questa legge, che deve essere accompagnata dal sigillo della credibilità, il sigillo di credibilità possono darlo soltanto le risorse adeguate, che devono essere postate nel bilancio, sia quelle regionali ma anche quelle statali e comunitarie.
Comunque plaudo a questa iniziativa ed anche al percorso che l’ha portata in Aula.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.

Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Consiglieri, molto velocemente vorrei fare di seguito alle parole utilizzate dal Consigliere Cesetti un’altra considerazione, che spero possa essere valutata importante dalla Giunta. Mi concentro sull’articolo 9 bis della legge il quale attribuisce alla Giunta la definizione, attraverso le deliberazioni, sia dei criteri di accesso ai bandi relativi alla selezione dei progetti e ovviamente alla questione dei contributi, sia i criteri e le modalità di attuazione degli interventi.
Credo che questo sia probabilmente un articolo determinante, una condizione determinante per far sì che si possa poi raggiungere i risultati. E’ evidente che il finanziamento, la copertura di 1 milione di euro non è certamente idonea e sufficiente, va peraltro anche accettato, mi pare che qualcuno l’abbia anticipato, che può essere una via di partenza.
Dentro l’articolo 9 bis della legge c’è un po’ il cuore delle scelte e allora credo che accanto all’intervento legislativo, secondo me apprezzabile …, per questo voglio ringraziare tutta la Commissione e in particolare la Consigliera Bora che credo, senza piaggeria, abbia davvero contribuito in maniera determinante oltre che leale a costruire una legge e, anche sulla base dell’esperienza, sulla base degli atti prodromici e funzionali, a migliorarla.
Ma il vero tema è la capacità di scaricare a terra in maniera intelligente quello che è l’impegno di cui all’articolo 9 bis. La responsabilità che viene affidata alla Giunta è grande, certamente deve tener conto dei temi che riguardano l’innovazione e le potenzialità di mercato, la qualità, la credibilità e la sostenibilità dei progetti stessi. Penso che alla luce di quanto sta avvenendo in questi ultimi anni, in particolare dal punto di vista sanitario, anche alla luce delle evoluzioni di visione attraverso il Recovery, la Regione Marche al momento di scaricare a terra questo principio saprà anche valorizzare alcuni temi, in particolare la sanità, soprattutto le possibili evoluzioni dal punto di vista della comunità.
Parlo di sanità, di ricerca perché sono temi che alla prova dei fatti riescono a determinare la qualità della vita dei cittadini marchigiani. Avere la possibilità anche attraverso le istituzioni formative, penso alle Università, di poter collaborare nella costruzione di progetti in una qualche maniera orientati a ciò che è più congeniale alla regione Marche, al suo sviluppo, alla sua crescita, credo che sia un elemento assolutamente non indifferente.
L’esperienza avuta da Sindaco a Macerata su un progetto importantissimo che ha riguardato le start-up della città, mi fa dire che si centra il traguardo quando si riesce a guardare non certo alla quantità dei progetti di start-up, ma alla qualità, ribadisco l’orientamento su temi decisivi della vita quotidiana dei marchigiani.
Ecco perché credo che dopo aver fatto un importante cammino consiliare la determinazione, l’approfondimento, la non superficialità sul tema delle start-up, che dovranno in una qualche maniera essere finanziate, la ricerca di nodi strategici possano essere insieme alle risorse l’altra gamba fondamentale per poter arrivare a risultati positivi. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ausili.

Marco AUSILI. Grazie, Presidente. Giusto per sottolineare ancora una volta al termine della discussione, i nostri ringraziamenti a tutti coloro i quali sono intervenuti e che hanno portato il loro contributo costruttivo anche in questa sede. Il ringraziamento va a tutti, anche a chi ricorda che il finanziamento di questa proposta di legge è importante, si finanziano le leggi esistenti, certo, non quelle che non esistono, quindi se oggi questa legge entra in vita è evidente che si comincia a creare un cammino verso la contribuzione concreta alla costruzione delle start-up.
Questa proposta di legge ha già un finanziamento, come hanno avuto un finanziamento i tanti altri interventi che il Presidente e la Giunta hanno posto in essere per confrontarsi con le conseguenze della pandemia in corso, per ben più di 40 milioni di euro.
Detto ciò cogliamo con estremo piacere l’unanimità preannunciata negli interventi che mi hanno preceduto, per tutti noi è la riprova della bontà di questo atto, è la riprova dell’esistenza di una collaborazione, che è stata seria e leale tra le parti ed io credo che sia agli occhi dei tanti giovani, delle tante giovani imprese, di tutti coloro che vedono nello sviluppo tecnologico una possibilità per le proprie aziende, è la riprova che davanti a questo contesto, che ho richiamato prima, la Regione c’è, la politica fa e sa rispettare la parola data.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Bora.

Manuela BORA. Grazie, Presidente. Vorrei semplicemente illustrare brevemente tutti i nove emendamenti presentati di cui sono cofirmataria, per sei insieme al Consigliere Ausili, invece per gli altri …

PRESIDENTE. La parola è per la replica sugli interventi come relatrice, quando arriveremo agli articoli presenterà gli emendamenti.

Manuela BORA. Perfetto, allora intervengo dopo.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Articolo 1. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 2. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 3. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 3 bis.
Emendamento 3 bis/1 a firma dei Consiglieri Bora, Ausili. Ha la parola, per l’illustrazione, la Consigliera Bora.

Manuele BORA. Grazie, Presidente. Farò un unico intervento per tutti e nove gli emendamenti di cui sono cofirmataria.
Gli emendamenti che abbiamo firmato insieme, maggioranza e minoranza, hanno come obiettivo quello di recepire gli indirizzi e gli orientamenti europei, quindi, di mettere l’impresa al centro, ovvero hanno come obiettivo di finanziare la domanda, nel caso di specie la start-up, l’impresa, e non l’offerta, mentre gli altri tre emendamenti, quelli che ho cofirmato insieme al Consigliere Mastrovincenzo, hanno l’obiettivo di favorire la nascita di venture capital e venture capital plus e anche di finanziare stage all’estero in imprese attinenti all’attività delle start-up.
Ce n’è uno ultimo, dal momento che questa legge parla anche di ricorso al capitale di rischio, che ha come obiettivo quello di valorizzare l’attivazione di forme di garanzia dell’investimento.
Ovviamente in tutti e nove gli emendamenti il voto del Partito Democratico sarà favorevole. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ausili.

Marco AUSILI. Commento, come ha fatto la Consigliera Bora, nella loro interezza gli emendamenti che votiamo oggi in Aula, la maggior parte hanno una natura chiarificatoria ed estensiva ai quali va sicuramente, come preannunciato, il nostro voto favorevole.
Una dichiarazione di voto, se posso Presidente, sugli emendamenti riguardanti l’articolo 3 bis, accogliamo con favore l’emendamento 3 bis/1 perché ha la virtù di precisare il testo originario, mentre sull’emendamento 3 bis/3, che voteremo immediatamente dopo, esprimiamo parere contrario perché il suo contenuto verrà inglobato con più efficacia in altri atti che stanno per arrivare.
Ringraziamo comunque per la sottolineatura fatta di cui si terrà in considerazione per gli atti che testé ho ricordato.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Solo per far notare al relatore di maggioranza che in merito al finanziamento il mio intervento non era in alcun modo polemico, ma voleva sottolineare l’importanza di questa legge e conteneva un’esortazione all’Assessore competente, all’Assessore al bilancio, che testé si è avvicinato in Aula, per finanziarla con la prossima manovra, però vorrei ricordare al Consigliere di maggioranza che a casa mia, quindi nella casa legislativa, la legge normalmente si finanzia all’atto dell’approvazione, tant’è che c’è una norma finanziaria che è prevista nel percorso dell’iter legislativo, poi, come in questo caso, il bilancio vero non è stato ancora varato perché comprensibilmente non c’erano i tempi sufficienti. Ci sta questa soluzione in cui si prevede solo il finanziamento di 1 milione di euro, da qui la mia esortazione a finanziare concretamente e corposamente questa legge molto importante e che io ritengo tale.

Emendamento 3 bis/1. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Emendamento 3 bis/2 a firma dei Consiglieri Bora, Mastrovincenzo, “Alla lettera b), comma 2 dell’articolo 3 bis dopo le parole ‘acceleratori di impresa’ aggiungere le parolae ‘anche attraverso stage all’estero in imprese attinenti all’attività delle start-up’. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale non approva)

Articolo 3 bis così come emendato. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 4. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 5.

Emendamento 5/1 a firma dei Consiglieri Bora, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ausili.

Marco AUSILI. Accogliamo con favore questo emendamento perché arricchisce il testo originario.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Saluto lei, il Presidente della Giunta ed i colleghi.
Intervengo per dichiarazione di voto, ma approfitto di questo passaggio, poi la dichiarazione sull’atto complessivo la farà la Consigliera Bora, per una valutazione di carattere politico, che penso sia importante per tutti.
In questi sei mesi in quest’Aula c’è stata tanta tensione, ci siamo posti reciprocamente con percorsi non sempre di dialogo per una rivendicazione da parte di un pezzo rispetto alla necessità di un’azione libera e dall’altra del percorso che c’è stato.
L’atto di oggi dimostra che se ci si propone in modo dialogante, in modo attento, ringrazio in modo particolare il Presidente della II Commissione Consigliere Putzu ed il relatore di maggioranza Consigliere Ausili, recuperiamo pezzi dei nostri programmi e arriviamo a sintesi. La Consigliera Bora e il Consigliere Mastrovincenzo in Commissione hanno messo a disposizione di tutti un contributo importante, così diminuiscono le tensioni e facciamo un grande gesto per le comunità, poi ovviamente ognuno rimarrà nelle proprie posizioni e ci si dividerà, però per dividerci c’è anche un modo, c’è una forma che conta, nel linguaggio, nei termini, nelle modalità, conta! Paradossalmente parliamo di opportunità, della creazione e alimentazione di un ecosistema volto a trattenere, a dare occasioni, momenti, opportunità ai nostri giovani ed alle nostre giovani che hanno competenze, che hanno qualità, e lo facciamo insieme con questo voto. Lo dico per l’Assessore, unanime è un bel segnale per tutti in un momento così difficile, i dati sono quelli che avete sottolineato, ovviamente anche se ci saranno tante risorse non saremo in grado di dare quel contributo immediato, allora dobbiamo mettere in campo operazioni, leggi che consentano di trovare i capitoli per finanziarle e dare uno spazio adeguato.
Se lo facciamo insieme - lo vedo in Commissione quando lavoriamo per la gente, forse nelle Commissioni siamo un po’ più rilassati, c’è meno platea, meno necessità di visibilità e meno muscoli, che non aiutano - penso che diamo un bel segno e sono contento che questa prima legge riguardi i giovani e che la costruiamo insieme partendo da un grande contributo e dico pure dalla grande esperienza che la Consigliera Bora ha messo a disposizione di tutti. Grazie.

Emendamento 5/1. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Emendamento 5/2 a firma dei Consiglieri Bora, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ausili.

Marco AUSILI. Grazie, Presidente. Giusto per esprimere che riteniamo di dover dare un parere contrario a questo emendamento perché i contenuti da esso espressi possono trovare collocazione più efficace in altri atti che stanno per arrivare. Grazie.

Emendamento 5/2. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale non approva)

Articolo 5 così come emendato. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 6.

Emendamento 6/1 a firma dei Consiglieri Bora, Ausili. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Emendamento 6/2 a firma dei Consiglieri Bora, Ausili. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Emendamento 6/3 a firma dei Consiglieri Bora, Ausili. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Emendamento 6/4 a firma dei Consiglieri Bora, Ausili. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 6 così come emendato. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 7. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 8. Soppresso

Articolo 9. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 9 bis. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 10. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Coordinamento tecnico/1. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Bora.

Manuela BORA. Grazie, Presidente. Solo per ribadire il voto favorevole del Partito Democratico, così come preannunciato, d’altronde non potrebbe essere diversamente perché questa proposta di legge non fa altro che rafforzare una traiettoria già tracciata dalla Giunta uscente.
Vorrei anche fare un breve chiarimento sulla copertura finanziaria, il milione di euro che è stato indicato era stato già allocato dalla Giunta precedente e lo voglio sottolineare. Se oggi questa proposta di legge è possibile è perché c’è chi ha avuto la responsabilità e la lungimiranza di avviare una programmazione di lungo periodo con una adeguata copertura finanziaria.
E’ stato ribadito anche dal Consigliere Cesetti, le risorse sono poche e non sono poche solo per quanto riguarda il momento certamente molto critico che stiamo attraversando, lo sono anche banalmente rispetto a quella che è stata l’attesa storica che la Regione Marche ha sostenuto in passato rispetto al sostegno delle start-up.
Ricordo un primo bando che ebbe un grandissimo successo nel 2016, era la misura 4.1 del fondo europeo di sviluppo regionale che si intitolava “Sostenere lo sviluppo e il consolidamento di start-up ad alta intensità di applicazione di conoscenza”, pensate, aveva una dotazione di quasi 10 milioni di euro, 9,5 milioni per la precisione. Finanziò 71 imprese, attivò investimenti per oltre 14 milioni di euro e già allora riuscimmo a creare nuove assunzioni di personale qualificato per circa 150 unità.
Il sostegno alle start-up, seppure non con una proposta di legge adeguata, perché crediamo fortemente che sia necessario ridurre il numero di proposte di legge non proliferarle, era già avvenuto in quasi tutti i bandi, certamente i più importanti. Ricordo che in un intervento ad hoc negli investimenti territoriali integrati (Iti) soprattutto quelli che riguardavano le aree di crisi, c’era un filone dedicato alle start-up. Auspico che nei prossimi bandi che usciranno, anche a valere sulla nuova programmazione comunitaria, si mantenga il binomio che avevamo impostato, quello che da un lato andava a sostenere la creazione di nuove start-up e dall’altro aveva l’obiettivo di incentivare il consolidamento.
Questa seconda fase è ancora più importante della prima perché è noto che le start-up hanno una grandissima difficoltà a superare quello che in gergo tecnico viene chiamata la “valle della morte”, cioè riuscire a collocare sul mercato i prototipi che vengono generalmente individuati nella prima fase.
Con onestà intellettuale voglio anche ribadire che non credo sia sufficiente questa proposta di legge, così come non furono sufficienti gli interventi che ho appena descritto a valere sulle start-up, per trattenere i nostri giovani, è certamente utile questa proposta ed è questo il motivo che spinge il Partito Democratico con convinzione a votarla favorevolmente, ma ritengo che soprattutto altri i filoni vadano rafforzati, uno su tutti quello del credito e quando si parla di giovani soprattutto micro credito.
Speriamo davvero che, così come l’avete dimostrato in Commissione consiliare e ve ne diamo atto, nei prossimi atti saprete far tesoro dei consigli e dei suggerimenti che da questa Aula oggi sono emersi che certamente caratterizzano l’attività del Partito Democratico. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marinelli.

Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Oggi è un momento importante perché ci accingiamo ad approvare una legge rilevante. Ringrazio il Vicepresidente Assessore Carloni della proposta, tutti coloro che ci hanno lavorato, dal Presidente della II Commissione, ai componenti, ai relatori e a tutti i Consiglieri.
Stiamo vivendo un momento di difficoltà, un momento difficile, questo va nella direzione di dare un segnale ai nostri giovani ed alle nostre aziende di ripartenza.
In un’economia che sta correndo sempre di più c’è bisogno di queste innovazioni, di start-up innovative che possano essere di supporto alle aziende per dare quella spinta necessaria per andare avanti, quindi, il nostro voto è favorevole. L’importante è che si sia riusciti a collaborare tutti insieme in questo momento. Riprendo le parole del Consigliere Mangialardi che ha detto che oggi abbiamo cominciato a lavorare per la gente e quando si lavora per la gente le cose vanno meglio. Posso dire che noi da quando ci siamo insediati abbiamo sempre lavorato per i cittadini, per la nostra gente, quindi, l’augurio è che si possa proseguire su questa strada perché il nostro obiettivo è quello di essere al servizio dei cittadini. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Innanzitutto sono molto soddisfatto di questa iniziativa legislativa che dimostra un cambio di passo in positivo di questa amministrazione che sui temi importantissimi, come la necessità di essere sul mercato, l’innovazione tecnologica e non solo, l’occupazione e lo sviluppo, dà il segnale forte che andiamo in questa direzione.
Qualcuno ha obiettato che il fondo di dotazione è 1 milione, è quello che è stato possibile trovare subito perché la legge deve andare avanti, ha i suoi tempi di applicazione, però nella manovra che faremo tra qualche giorno …, ora l’Assessore Castelli non è presente, comunque è in corso l’approvazione del rendiconto e appena sarà definitivo, dopo il controllo della Corte dei Conti, presenteremo immediatamente una variazione.
Parliamoci chiaro, le risorse che la Regione ha per ora, vedremo cosa succederà con le ulteriori implementazioni europee, non è un bazooka, però dei cambiamenti significativi nell’atto ci sono, ce li siamo preparati in corso d’opera, adesso si tratta di far quadrare i conti, che poi devono tornare, sapete come deve essere il saldo.
Quindi questa legge è una cosa positiva ed interviene su aspetti positivi dell’Unione europea. La posizione del mio partito è eurocritica per questo tipo di cose, noi siamo a favore dell’Europa, anzi noi siamo l’Europa, diversi sono i meccanismi dell’istituzione europea, su quelli siamo eurocritici, in questo caso siamo europositivi perché la spinta soprattutto verso le nuove generazioni è positiva. La spinta che ci interessa, lo sottolineo, sembra che sia ideologico, in effetti lo sono, riguarda l’occupazione dei giovani, la fuga dei cervelli che vanno all’estero, in Europa e molti fuori Europa. Ognuno deve testimoniare le cose personali, io ho tre figlie, le due più grandi hanno 36 e 33 anni, sono state entrambe un anno all’estero, poi hanno trovato lavoro in Italia, la terza con i suoi 28 anni, che appartiene alla generazione più critica dei nuovi giovani, è stata un anno a Londra e da due ora lavora stabilmente a Dublino, in Irlanda, perché lo stesso tipo di cose che voleva fare in Italia non si possono fare, quindi c’è bisogno …, questo è il caso di una famiglia, ma credo che sia simile a tante altre, non conosco famiglia in cui non ci sia un figlio, un nipote, un parente, un giovane soprattutto, che sia dovuto andare a trovare lavoro all’estero e questo passa sia tra i laureati che tra quelli che invece cercano un lavoro più esecutivo, più semplice, e riescono a collocarsi là.
Che l’Europa dia un contributo alla possibilità di nuovi tipi di occupazione …, purtroppo l’occupazione dipendente in senso ampio, i grandi opifici che impiegavano 1.000/2.000/5.000 persone, è in via di svuotamento, lo vediamo con le crisi nel nostro territorio, sempre di più c’è un lavoro parcellizzato, micro organizzato ed è questo che noi dobbiamo sostenere, piccoli numeri di una attività danno la redditività e quindi il progetto industriale sta in piedi.
Ringrazio la Giunta prima di tutti per aver presentato il progetto, poi, mi sento di dire, il relatore di maggioranza Ausili è molto puntuale, preciso, puntiglioso, e perché no anche il relatore di minoranza. Su questo mi voglio esprimere, anche qui sono molto politico, nel mio piccolo e nella mia limitatezza cerco di dare un indirizzo politico. Qual è il rapporto tra maggioranza ed opposizione? La maggioranza fa la maggioranza e decide, su questo non ci piove, il ruolo dell’opposizione è quello di contribuire con proposte lungimiranti, con cose che la maggioranza evidentemente non è riuscita a progettare e quindi ha un limite, cose migliori.
Io vengo ritenuto intransigente, ma ogni volta che l’opposizione ha dato un contributo in linea con le proposte della maggioranza l’ho immediatamente recepito, l’ho accolto, delle volte l’opposizione fa riflettere. Se l’opposizione fa lo scontro frontale perché ritiene che la maggioranza e la Giunta debbano fare quello che propone, siamo fuori strada, l’opposizione sta all’angolo.
Un cambio di clima è molto importante, quindi, saluto positivamente il contributo valido dell’opposizione, lo ha sottolineato anche il relatore di maggioranza Consigliere Ausili, a questo atto dell’Assemblea legislativa.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Marcozzi.

Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Ribadisco il voto favorevole del gruppo Forza Italia. Questa è la prima legge per la nostra Regione, una norma importante, un bel messaggio per l’economia, per le imprese e per i giovani, considerato che il ruolo delle start-up è diventato sempre più determinante.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Rossi.

Giacomo ROSSI. Doverosa dichiarazione di voto positiva da parte dei Civici Marche perché questa legge rappresenta un segnale importante e concreto per i giovani marchigiani.
Auspico anch’io l’implementazione di risorse e una buona applicabilità della legge tramite gli strumenti previsti.
Mi unisco ai ringraziamenti all’Assessorato, al Consigliere Ausili e alla Consigliera Bora per il lavoro svolto. Grazie.

Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Proposta di legge n. 29 così come emendata. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Proposta di atto amministrativo n. 10
ad iniziativa della Giunta regionale
"Approvazione del Programma triennale dei lavori pubblici di competenza della Regione relativi al triennio 2021-2022-2023 ed elenco annuale per l’anno 2021”
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di atto amministrativo n. 10 della Giunta regionale.
La discussione è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Assenti.

Andrea ASSENTI. Grazie, Presidente. Oggi portiamo in Aula questo primo atto dell’era Acquaroli relativo al piano triennale delle opere pubbliche annualità 2021. Vorrei innanzitutto ringraziare l’ottimo lavoro che è stato svolto sia dall’Assessore Baldelli che dalla III Commissione, ringrazio il Presidente Consigliere Antonini e tutti membri sia di maggioranza che di minoranza perché è stato svolta un’eccellenti attività.
Questo piano triennale attraverso la programmazione dell’amministrazione regionale, valutate le esigenze e i bisogni della cittadinanza e del territorio, determina le opere da realizzare con l’indicazione delle priorità, delle risorse economiche, delle modalità di finanziamento e dei tempi di realizzazione.
Il programma triennale costituisce momento attuativo di studi di fattibilità e di identificazione e quantificazione dei bisogni dell’amministrazione regionale, l’elenco annuale include quelle opere che l’amministrazione regionale intende realizzare nel corso dell’anno di riferimento. Nello specifico l’articolo 21 del codice dei contratti dispone che l’attività di realizzazione dei lavori rientranti nell’ambito di applicazione e aventi singoli importi superiori a 100.000 euro si svolga sulla base di un programma triennale dei lavori pubblici e dei suoi aggiornamenti annuali.
Con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti sono state approvate le procedure e gli schemi tipo per la redazione e la pubblicazione del programma triennale dei lavori pubblici e del relativo elenco annuale, in particolare l’articolo 3 del d.m. 14/2018 specifica quali schede devono essere inserite nel programma triennale dei lavori pubblici, ad esempio il quadro delle risorse necessarie alla realizzazione dei lavori previsti dal programma articolate per annualità e fonti di finanziamento, l’elenco delle opere pubbliche incompiute, l’elenco degli immobili disponibili, l’elenco dei lavori del programma con l’indicazione degli elementi essenziali per la loro individuazione e lavori che compongono l’elenco annuale, con l’indicazione degli elementi essenziali per la loro individuazione.
Con la delibera di Giunta regionale n. 10 del 19 gennaio 2021 è stato adottato lo schema del programma triennale dei lavori pubblici di competenza della Regione relativi al triennio 2021/2023 e l’elenco annuale per l’anno 2021 comprensivo delle schede anzidette.
Successivamente il 19 febbraio è pervenuta addirittura anche un’osservazione che prevedeva la modifica di alcuni centri e costi di imputazione, sono intervenuti gli atti di approvazione successivamente a tale data e di avvio necessari per gli interventi indicati.
Alla luce di quanto sopra esposto si rende necessario per l’approvazione presentare a questo Consiglio il piano triennale. Snocciolando qualche dato ci dice alcune cose, innanzitutto che rispetto agli anni precedenti sono notevolmente aumentate le risorse perché parliamo di 121,7 milioni di euro di cui 32 milioni circa solo per l’annualità 2021. Sulle fonti di finanziamento ci sono: le risorse derivate da entrate aventi destinazione vincolata per legge pari a 63,2 milioni, l’accesso alla contrazione di un mutuo esclusivamente per una prestazione di 10 milioni di euro, i stanziamenti di bilancio per 1.660.000 e altre tipologie di fonti di finanziamento per circa 55,7 milioni.
Abbiamo detto che solo i progetti superiori a 100 mila euro, quindi tutti quei progetti di fattibilità puntuale che vanno da 100 mila ad 1 milione, trovano espressione nel piano, come quelli superiori ad 1 milione con progetti di fattibilità completa. Tutte queste programmazioni sono state inserite. Tra l’altro l’astuzia, la capacità del nostro Assessore Baldelli è stata quella di raccogliere tutte le varie schede dei vari Assessorati e cercare di mettere a terra tutti quei progetti di fattibilità concreti, che non dovevano essere più carta morta e rimare nei cassetti, ma prevedere una situazione di atterraggio e di esecuzione dei lavori stessi, quindi dalla previsione alla realizzazione. Questi sono tutti i progetti di fattibilità che sono stati cantierati e trovano un’esecuzione finale.
Il piano triennale vede anche una disarticolazione sulle 5 province della regione, divisa per centri di interesse, quindi troviamo: l’edilizia sanitaria per circa 38 milioni di euro, il servizio del territorio per 27,5 milioni, anche l’applicazione territoriale con i vari Geni Civili, ad eccezione della provincia di Fermo che non ha presentato progetti, le altre quattro province atterrano più o meno su una previsione di 26 milioni di euro, il patrimonio per 16,8 milioni e il discorso della viabilità per circa 2,2 milioni. Non snocciolerò tutti i singoli interventi perché finiremo domani mattina, avete avuto le schede tecniche di fattibilità dei progetti su ogni singola provincia.
Penso che sia stato fatto un lavoro eccellente ed egregio perché si riesce a fare un’ipotesi di previsione con certezza di realizzazione. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la relatrice di minoranza Consigliera Vitri.

Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Vorrei ringraziare anch’io il Presidente della Commissione Consigliere Antonini e il relatore di maggioranza Consigliere Assenti perché c’è stato uno spirito di collaborazione nella nostra Commissione e questo atto è arrivato in Aula speditamente, senza nessun contrasto e senza nessun emendamento per due motivi: il primo è che si tratta del piano delle opere pubbliche che riprende in toto quello della Giunta precedente, portando avanti tutti i progetti già avviati, già presentati, sembra quasi un copia incolla della progettualità della Giunta precedente, quindi non possiamo che esprimere il nostro favore perché non viene tolto nulla, ma neanche aggiunto nulla; il secondo motivo è che il piano delle opere pubbliche è solo una parte degli interventi della Regione, prima della legge Delrio le Regioni non avevano nemmeno un piano delle opere pubbliche, qua infatti troviamo solo le opere che la Regione realizza direttamente, facendo la gara e attivando le opere, non ci sono, quindi, tutti i trasferimenti a Comuni, Province, Anas, Asur per l’edilizia sanitaria, si tratta, quindi, solo di una parte della progettualità delle opere pubbliche del prossimo triennio 2021/2022/2023.
Ad ogni modo non posso che esprimere una certa delusione perché in questi sette mesi noto che la Giunta non ha nemmeno fatto lo sforzo di prendere la penna, presentare nuovi progetti e mettere nel piano nuove iniziative dopo tante promesse fatte in campagna elettorale.
Mi fa comunque piacere che sia stato riconosciuto il grande lavoro fatto dalla Giunta precedente in tema di opere pubbliche, tutti i progetti già avviati, tutta la progettazione già presentata diventano cantierabili. Si tratta di un piano da 121.729.708 euro nel triennio 2021/2022 dei quali 63,2 milioni vincolati per legge, tipo accordi di programma, quindi, con i Ministeri e sviluppi di coesione, e quasi 57 milioni di altra tipologia, Por, Fesr, Sisma e altro.
Focalizzandoci sulle diverse province vediamo che ci sono 21.278.466 euro previsti per la provincia di Pesaro-Urbino, 40.385.000 per quella di Ancona, 41.785.759 per quella di Macerata, 7.548.982 per la provincia di Fermo, 10.731.103 euro per Ascoli, oltre a 2.200.000 di euro finanziati al 50% con la Regione Abruzzo per la realizzazione del collegamento ciclopedonale sul fiume Tronto, quindi, un collegamento tra Marche e Abruzzo.
Nel dettaglio vorrei poi evidenziare alcuni interventi importanti che sono già stati presentati dalla Giunta precedente perché un’altra premessa fondamentale è che le opere che sono inserite in questo piano triennale sono quelle, com’è stato già detto dal Consigliere Assenti, con uno studio di prefattibilità o un progetto di fattibilità tecnico-economico sopra 1 milione di euro, sono rese cantierabili opere il cui progetto è già stato presentato dalla Giunta precedente.
Le principali sono, per quanto riguarda la mobilità sostenibile nella provincia di Pesaro-Urbino, 11.478.000 euro per la realizzazione del ponte ciclopedonale sul fiume Cesano, per la ciclovia turistica del Foglia, per la ciclovia Pesaro unione Pian del Bruscolo, per il byke park del Montefeltro, di cui sono ora cantierabili il secondo e il terzo lotto, il primo era già stato finanziato ed eseguito negli anni scorsi, oltre ad un investimento importante di 4 milioni di euro per la ciclovia turistica del Metauro; ci sono 4,8 milioni di interventi idraulici per la mitigazione del rischio idrogeologico per la Rupe di Fiorenzuola, un posto reso famoso anche da Dante che cita questo famoso vento nella “Divina Commedia”, una zona a forte rischio idrogeologico, infine interventi su proprietà immobiliari: 1.000.407 euro per il palazzo dell’ex Genio Civile tra via Gramsci e via Buozzi nel centro di Pesaro. Non è stato aggiunto assolutamente nulla, lo sottolineo, per l’edilizia sanitaria.
Nella provincia di Ancona c’è una cifra ancora più consistente, 40.385.396 euro, di cui 3 milioni per la riqualificazione del patrimonio pubblico con interventi nei palazzi della Regione: Palazzo Rossini, Palazzo Sanzio (altri 3 milioni), Palazzo Li Madou; ci sono interventi idraulici di completamento per la riduzione del rischio idrogeologico, importante, sul fiume Aspio 4,5 milioni circa e un intervento particolarmente atteso a Senigallia per la mitigazione del rischio idraulico con il prolungamento dell’argine dell’ex foce del Misa, anche qui altri 3 milioni di euro. Inoltre sempre per la riduzione del rischio idrogeologico sono previsti più di 2 milioni di euro per le aree alluvionate nel 2006, nella zona dei Comuni di Castelferretti, Falconara e Camerata.
Passando alla provincia di Macerata troviamo forse il totale investimenti più sostanzioso di tutta la regione perché ci sono più di 41.785.000 euro, di cui la fetta principale va all’edilizia sanitaria, ci sono la demolizione e la ricostruzione del nuovo ospedale di comunità di Tolentino, più di 14 milioni di euro, l’adeguamento/miglioramento sismico del distretto sanitario e della casa di riposo Rsa di San Ginesio, quasi 6 milioni di euro, la demolizione e ricostruzione del distretto sanitario poliambulatorio di Sarnano per più di 3 milioni di euro. Non solo, nella provincia di Macerata si interviene anche sulla mobilità sostenibile con la realizzazione del ponte ciclopedonale sul fiume Chienti per quasi 1 milione di euro. Un’altra parte sostanziosa di interventi già previsti, che diventa cantierabile, per un totale di circa 5 milioni di euro riguarda i lavori di riduzione del rischio idraulico del fiume Musone in tre tratti diversi, dalla foce fino ad altre zone; lungo tutto il fiume Chienti sono previsti tre diversi interventi, inoltre altri lavori di ripristino di officiosità idraulica sono previsti nel fiume Potenza, nel Comune di Treia, per circa 1.343.000 euro e infine nel Comune di Civitanova Marche in due tratti diversi per un 1,3 milioni.
I maggiori interventi sul patrimonio pubblico sulla provincia di Macerata riguardano, infine, la sede del Genio Civile in via Alfieri a Macerata per 2.200.000 euro.
Passo alla provincia di Fermo, in cui sono previsti interventi importanti per la realizzazione del ponte ciclopedonale sul fiume Chienti, quasi 1 milione di euro, per la ciclovia turistica dell’Aso per 3.277.000 euro e per la ciclovia turistica del Tenna per più di 3 milioni.
Nella provincia di Ascoli Piceno, infine, 1.0731.000 euro di investimenti, dei quali la maggior parte riguardano interventi di edilizia sanitaria, con la riparazione e ripristino del poliambulatorio di Offida che prevede esattamente in totale nel triennio 3.300.000 euro. Anche qui interventi idraulici sul fiume Tronto per la manutenzione idraulica, la riapertura della sezione e consolidamento degli argini destro e sinistro del fiume nel Comune di Monsanpolo del Tronto e Spinetoli per 1 milione di euro. Altri interventi riguardano per 1,2 milioni il Comune di Ripatransone, per 450 mila euro Monteprandone, sono progetti già presentati in precedenza che diventano cantierabili.
Come avevo già anticipato 2,2 milioni finanziati al 50% con l’Abruzzo per la realizzazione del collegamento ciclopedonale sul fiume Tronto.
Si tratta di un piano importante sul quale esprimo il mio favore perché rende cantierabili tutte le opere già previste.
Ne abbiamo parlato in Commissione, ho portato ad esempio il byke park nel parco Sasso Simone e Simoncello, che potrà diventare un fiore all’occhiello per il rilancio di tutto l’alto Montefeltro dopo la pandemia. Questo è un progetto che la Giunta precedente aveva presentato, ci aveva creduto fortemente e dopo il primo lotto si andrà avanti con il secondo e il terzo. Mi fa molto piacere che anche questo sia stato approvato e che ci sia il consenso di questa Giunta sul lavoro fatto nei 5 anni precedenti. Purtroppo non possiamo giudicare, per i motivi che ho già spiegato, i nuovi interventi dell’attuale Giunta. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Antonini.

Andrea Maria ANTONINI. Grazie, Presidente. Innanzitutto mi preme ringraziare l’Assessore Baldelli per aver predisposto questo piano dei lavori pubblici, che è stato condiviso in ogni suo passaggio, ovviamente dà un’impronta molto importante sulle opere, soprattutto un principio che credo debba ispirare la Regione partendo dai lavori pubblici, che non dà solamente contributi, ma attiva direttamente sul territorio dei cantieri, a dimostrazione della capacità di sapersi determinare sul territorio senza dover sempre, come spesso succede, rispondere a delle richieste seppur importanti di compartecipazione o altro.
Quindi, ringrazio l’Assessore Baldelli per questo importante segnale che credo vada a dare un carattere distintivo e operativo del suo Assessorato e della Regione Marche nei prossimi anni di amministrazione.
Oltre l’Assessore ringrazio tutta la Commissione, a partire dai due relatori, i Consiglieri Assenti e Vitri, devo dire che nonostante i punti di vista a volte molto differenti spesso in Commissione si riesce a trovare un punto di contatto e di incontro, poi è ovvio e giusto che rimangano delle visioni diverse, però, come richiamava il Consigliere Mangialardi anche se in un altro ambito, da portare avanti in modo civile e condiviso, le differenze spesso sono anche un patrimonio, guai se la pensassimo sempre allo stesso modo, senza una critica cosciente si rischierebbe di avere un pensiero unico e monotono che non porterebbe a niente di nuovo. Devo dire che in Commissione si sta lavorando con molta tranquillità e condivisione laddove è possibile, quindi un ringraziamento a tutti i Commissari.
L’altro aspetto che mi preme sottolineare, che personalmente mi rende molto soddisfatto di questo piano triennale, è il grande investimento per la messa in sicurezza del nostro territorio, tante opere idrauliche, mitigazioni di situazioni particolari, rischi idrogeologici. Credo che la prevenzione e l’attenzione al territorio debbano essere sempre maggiori e un carattere distintivo dell’amministrare del Governo Acquaroli, dell’Assessorato e dell’Assessore Baldelli, anche dell’Assessore Aguzzi e di tutta la Giunta. Un’attenzione particolare a quello che è lo stato di salute del nostro territorio, sappiamo che tantissimi danni sono provocati dall’incuria, da anni e decenni di totale incuria del territorio.
E’ fondamentale fare degli sforzi in più in maniera preventiva per avere meno danni in prospettiva, coltivare la salute del nostro territorio e della nostra terra è fondamentale. Quindi, ben venga questo grande investimento sulle opere idrauliche e la messa in sicurezza del territorio in generale.
Come è stato sottolineato, altro intervento importante nell’edilizia sanitaria/ospedaliera, soprattutto nella zona del cratere, molti Comuni che sono stati nominati, aggiungo Offida, in provincia di Ascoli, beneficeranno di interventi strutturali, a volte anche di demolizione e ricostruzione, sono in area sisma e questo è rilevante perché sappiamo quanto sia fondamentale avere dei centri medici sanitari ed ospedalieri diffusi ed importanti, dei presidi sanitari nei territori che hanno ancora delle ferite molto profonde, che avranno tempi lunghi di cauterizzazione.
Fare interventi considerevoli è un segno fondamentale anche di un’attenzione agli edifici di proprietà regionale con uno stanziamento di 16 milioni. Permettetemi una parentesi, il Palazzo delle Marche in Piazza Cavour non mi sembra in ottime condizioni, manca il riscaldamento, per carità non mi lamento c’è di peggio, forse mi avrà fatto anche bene e mi avrà ritemprato un po’, però credo che nel XXI secolo sia qualcosa da rivedere non tanto per me quanto magari per chi ci lavora da anni, scusate la parentesi, ne ho approfittato visto l’argomento.
Un altro significativo intervento, che continua un discorso precedentemente avviato, è quello della mobilità sostenibile con le varie piste ciclabili che rappresentano certamente un’attenzione per un certo tipo di turismo sostenibile ed anche per il benessere dei cittadini. Sappiamo sempre di più quanto sia importante vivere all’aria aperta in maniera attiva, sportiva, in un periodo che ci vede sempre più attenti ai luoghi in cui vivere e svolgere certe attività, quindi: movimento, benessere, aria aperta si sposano perfettamente con questa immagine di mobilità sostenibile e di piste ciclabili.
Concludo con un’osservazione personale che, aggiungo, riguarda il ponte ciclopedonale Marche/Abruzzo, che oltre a rappresentare un’importante opera, precedentemente individuata, ci dà quell’idea di unione ideale, ma non solo, con una regione come l’Abruzzo con la quale confiniamo per larga parte del nostro territorio regionale e con la quale dobbiamo sempre di più dialogare, ponendoci ovviamente nelle condizioni di piena e attiva collaborazione.
Ringrazio nuovamente l’Assessore Baldelli, gli uffici, che con lui collaborano, e la Commissione per l’unanimità, la serenità con la quale ha affrontato questa proposta che ci è giunta direttamente dalla Giunta regionale.
Confermo anche a nome del gruppo Lega il voto favorevole.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Casini.

Anna CASINI. Grazie, Presidente. Intervengo dopo l’intervento del Consigliere Antonini e mi prendo i complimenti per la precedente Giunta perché questo piano è identico a quello che è stato approvato nella legislatura scorsa, visto che ero l’Assessore competente mi fa molto piacere che sia stato apprezzato.
Era un quadro delineato anche se non completo perché, per esempio, in riferimento al finanziamento totale per le ciclovie delle Marche, che sono un vero e proprio sistema, qui manca quella parte della realizzazione che è affidata ai Comuni, queste sono quelle di competenza della Regione Marche, ovvero quelle che con il Por Fesr vengono finanziate e progettate e la direzione dei lavori la fa la Regione; mancano i 30 milioni di euro per gli asfalti delle strade ex Anas che sono rimaste di competenza regionale, ne abbiamo trasferite 500 chilometri mentre le altre 300 sono rimaste in service ad Anas, è stata data questa importante risorsa ad Anas per gli asfalti.
Prima si parlava di edilizia sanitaria, che si trova nel bilancio ed è competenza Asur, qui ci sono soltanto interventi di ripristino e ricostruzione con i fondi della ricostruzione del sisma che sono puntuali ed individuati, risorse destinate alla Regione dalla ricostruzione e dal sisma mentre il resto degli investimenti non è nel piano perché non è di competenza, né come progettazione né come realizzazione, della Regione.
Tutto quello che c’è è il Por Fesr 2020, quello che è rimasto e che bisogna portare a casa. Un esempio è il ponte sul Tronto. Guardo i colleghi dell’ascolano, per noi è stato un sogno, abbiamo iniziato trovando le risorse ed iniziando la progettazione insieme all’Abruzzo e poi anche lì, ahimè, la burocrazia, il fatto della progettazione …, finché si è deciso far fare la progettazione in casa dopo aver visto quello di Pedaso, bellissimo e con dei costi risibili. Si è deciso di fare la progettazione in casa togliendola a chi, non diciamo il nome, avevamo pensato avesse molte più competenze. Essendo quella una zona tra due regioni, essendo una zona esondabile, essendo zona SIC Zps, essendoci una riserva, pensavamo di poter agevolare l’approvazione progettuale e l’appalto facendoci sostituire da un ente più importante, invece questo è stato un errore.
La prevenzione del rischio idrogeologico, inserita come misura nel Por Fesr, è importantissima, siamo nella coda di questa programmazione che ormai è finita, ma ci auguriamo di vederla anche nel prossimo Por Fesr.
Mancano per esempio 500 milioni di euro, incrociando tutti i finanziamenti, sull’edilizia scolastica, sulla quale sono state inserite tantissime risorse, ma la competenza è degli enti, o dei Comuni o delle Province, che sono stati già indicati ed ai quali i finanziamenti sono stati già trasferiti.
Voglio fare una chiosa, mancano le vostre modifiche, credo che manchi la vostra visione, è rimasta la nostra, noi ci aspettavamo che ci fosse almeno qualcosa della visione della nuova Giunta, quindi, per questa motivazione ci asterremo, non nel merito ma per l’assenza di modifiche che erano difficili, ma possibili.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Baldelli.

Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Grazie per gli interventi che ho ascoltato, in modo particolare quelli dei colleghi di maggioranza, del relatore Consigliere Assenti, del Presidente della III Commissione Antonini, ma ringrazio per i loro interventi anche i Consiglieri di opposizione che si dovranno abituare a non dire: “Non c’è una visione”, “Non c’è nessuna nuova progettazione”, si dovranno abituare alla parola - la prendo in prestito dal Presidente Antonini - serenità, non affronterò l’incarico a me affidato in maniera ideologica, strumentale, di mera contrapposizione politica, ma con serenità affronterò il lavoro che ci è stato affidato dai cittadini.
Qual è stato l’incarico affidato agli uffici dall’Assessorato? Quello di compiere una ricognizione complessiva di tutte le opere che avevano i requisiti minimi per poter essere inserite nel piano triennale dei lavori pubblici perché riteniamo che il miglior strumento di sostegno all’economia non siano altro che gli investimenti in lavori pubblici ed infrastrutture.
L’anima di questo programma è quella di mettere a terra ogni risorsa disponibile, consapevoli che gli investimenti sono uno straordinario e concreto moltiplicatore di sviluppo.
Le Marche, lo sappiamo tutti, sono diventate da regione sviluppata a regione in transizione e registrano alcuni indicatori economici, finanziari, occupazionali che destano gravi preoccupazioni, perché spesso non hanno ricevuto dalla politica nazionale e regionale le adeguate risposte per invertire questa tendenza.
Con i colleghi della Giunta abbiamo individuato quale migliore strumento di rilancio dell’economia marchigiana l’investimento in opere pubbliche ed infrastrutture. Quando si dice: “Non c’è alcuna aggiunta”, vorrei ricordare che il piano triennale delle opere pubbliche dell’anno scorso ammontava a circa 96 milioni di euro, quello di quest’anno è di 121 milioni di euro, l’operazione matematica è molto semplice, come lo è anche l’avvedutezza di questa amministrazione regionale che ha chiesto ad ogni singolo Assessorato quali fossero gli investimenti dotati almeno di uno studio delle alternative progettuali per essere inserito in questo piano triennale delle opere pubbliche e non gettare a mare nessuno sforzo compiuto anche nel recente passato.
A questo ovviamente si è aggiunta una serie di investimenti che già questa Giunta ha messo in campo, non dimenticando un aspetto, lo si diceva prima, il bilancio verrà migliorato nel corso di quest’anno, è stato approvato in tutta fretta per i tempi della tornata elettorale a dicembre, il piano delle opere pubbliche è stato approvato, se non dimentico, il 18 gennaio 2021, è chiaro che non potevano esserci risorse e progetti realizzati già da questa amministrazione regionale perché il bilancio era stato approvato appena un mese prima, ma con la serenità che ci contraddistingue, in questa assise, in questa Assemblea, tutto ciò che di buono abbiamo trovato, tutto ciò che poteva essere cantierato, noi lo vogliamo cantierare.
Parlando di ciò che prima la Consigliera Casini indicava, molto spesso nei piani triennali troviamo uno slittamento delle opere da un anno all’altro e l’incapacità realizzativa di alcune opere. Si parlava prima del ponte Marche/Abruzzo, abbiamo riportato in sede quella capacità progettuale e quella volontà realizzativa ed abbiamo accelerato i tempi con atti determinati di questa Giunta regionale per la realizzazione di quel ponte. Abbiamo bisogno di mettere a terra le risorse che stanzia la Regione, che sempre più la caratterizzano come soggetto attuatore delle opere, che ovviamente vuole realizzare perché finanzia e progetta.
Gli investimenti che ci accingiamo a mettere in piedi vogliono rappresentare uno straordinario moltiplicatore di sviluppo economico, non dimenticando che la nostra Regione ha vissuto ben quattro diversi terremoti, quello finanziario del 2008 che ha colpito tutta la nostra nazione, quello creditizio con la crisi di un istituto bancario che ha dato sviluppo alla nostra regione nel tempo, quello fisico, il sisma, che ha interessato una larga parte dei nostri territori interni, infine quello pandemico purtroppo ancora in corso. Ecco perché questi 121 milioni di euro del piano triennale delle opere pubbliche devono avere una visione più organica e più complessiva, quella che noi diciamo è mancata nel recente passato, è mancata nella visione regionale delle Giunte che ci hanno preceduto che va, come diceva la Consigliera Casini, di pari passo con gli oltre 560 milioni di euro che la Regione investe con trasferimenti a società partner, a enti come i Comuni e le Province.
Va infatti ricordato che nel piano delle opere pubbliche vanno solo quegli interventi che realizza direttamente la Regione, che hanno un importo superiore ai 100 mila euro, che hanno almeno uno studio di fattibilità economico semplificato, non ci sono tutti i trasferimenti che la Regione assegna e condivide con Anas, con Rfi, con la società Quadrilatero e con altri enti.
Ecco perché abbiamo voluto dare una visione organica, a nessuno sarà sfuggito che a dicembre nel bilancio abbiamo inserito circa 5,7 milioni per un fondo rotativo di progettazione, ecco la prima azione della Giunta regionale, di una Giunta che mancava, e che non ha ricevuto in eredità una visione organica delle sue infrastrutture. Mancava un fondo di progettazione nel bilancio della Regione Marche da oltre 10 anni, ci siamo riappropriati di questa capacità progressiva di progettare e di dare una visione alle nostre infrastrutture per non avere più un elenco della spesa, di quanti interventi facciamo in provincia di Peso-Urbino, in provincia di Ancona, o in provincia di Ascoli Piceno, Macerata o Fermo.
Vogliamo avere una visione organica e complessiva che si muova. Lo avete visto nei giorni scorsi, a seguito di 5,7 milioni di euro abbiamo approvato un master plan delle infrastrutture che vede la regione nel suo insieme, che si muove da due assi fondamentali, quello della Salaria a sud, quello della Fano-Grosseto a nord, che non dimentica i territori interni ed i divari con una pedemontana che da noi inizia a Teramo, collega Ascoli Piceno e passando in tutte le nostre province arriva a Carpegna, in quei territori che se ne sono andati perché sono stati umiliati nel tempo ed hanno raggiunto la provincia di Rimini, in Emilia Romagna. Una grande sconfitta per la provincia di Pesaro e per i nostri territori, questo non deve più accadere.
Al centro che cosa abbiamo? Un asse fondamentale rappresentato dalla Quadrilatero con porto, aeroporto, interporto che devono essere rilanciati, che devono ragionare tra di loro, che devono diventare la finestra delle Marche sul mondo.
Questa visione infrastrutturale noi la vogliamo dare con il contributo di tutti e sono dispiaciuto dell’astensione del gruppo di minoranza, come espresso dalla Consigliera Casini, perché è dalla partecipazione di tutto il Consiglio, della Commissione, della Giunta, di ogni singolo Consigliere che noi possiamo avere una visione non più dei campanili della nostra regione, ma una visione globale in cui il contributo di tutti sia fondamentale.
Ecco perché ho deciso di non cestinare, con l’accordo dei colleghi di maggioranza, dei nostri capigruppo, dei nostri Consiglieri, nessun progetto che potesse essere cantierabile il prima possibile per dare sostegno e un’iniezione di liquidità al sistema economico marchigiano, perché con le infrastrutture si ponga il grave e importante tema, che abbiamo timore che non sia stato affrontato degnamente nemmeno con i fondi del Recovery, dell’Italia centrale. Un’Italia centrale che sta scivolando verso quelle regioni meno progredite, in transizione, che hanno bisogno di investimenti, investimenti veri, per riallacciarsi alla locomotiva del nord, delle regioni più trainanti.
Nella visione di questo Assessorato non è stato sufficiente nemmeno lo stanziamento di 5,7 milioni di euro per la progettazione, non è stato sufficiente approvare un master plan per le infrastrutture, ma sarà necessario mettere a terra queste risorse e vincere la sfida della realizzazione delle opere, non solo indicare delle risorse su un atto dovuto, come un piano triennale dei lavori pubblici. Così, purtroppo, per una serie di problemi, che non addebito nemmeno ai singoli Assessori o ai singoli Consiglieri regionali che ci hanno preceduto, ma ad una burocrazia che frena, alla mancanza di risorse di cui abbiamo necessità, ho chiesto, e credo di ottenere, una riorganizzazione del Servizio tutela e gestione del territorio, con una dotazione organica che ci permetta di diventare sempre più non solo un soggetto che propone opere, ma un soggetto che le realizza, che dia risposte vere, concrete, pragmatiche al territorio. Ecco le tre azioni che rappresentano l’innovazione di questo piano triennale, che non deve essere letto come un documento sterile, ma come un documento che ha un anima, l’anima formata da questa Assemblea legislativa, da tutti i nostri tecnici, che seguono gli indirizzi dell’Assemblea legislativa e della Giunta regionale, per dare risposte concrete alle reali esigenze del nostro territorio, che soffre di un gap e di un divario infrastrutturale del tutto rilevante, sia nelle differenze fra il nord e il sud della regione, sia nelle differenze che esistono tra la fascia costiera e i territori interni.
E’ per questo, cari Consiglieri, cari amici della maggioranza, cari colleghi di opposizione, che vi chiedo di sostenere questa visione, facciamolo insieme per i marchigiani. Il piano triennale che stiamo approvando anticipa una sfida fondamentale, quella di riuscire ad utilizzare anche le risorse del Recovery plan nei tempi indicatici dall’Unione europea, con una strategia che permetta di riattivare l’economia della nostra regione. Dobbiamo immaginare una regione diversa, che riesca a realizzare opere strategiche, che dia supporto ai Comuni e che abbia un progetto complessivo delle infrastrutture e delle opere ambientali.
La sfida che ci attende richiederà la capacità di innovare le istituzioni e le strutture organizzative, realizzare bene e nei tempi sarà il nostro obiettivo ed io spero che sarà l’obiettivo di tutti i Consiglieri regionali di quest’Assemblea senza distinzione di maggioranza e opposizione perché il nostro primo interesse sono i marchigiani e per questo non vi stupite se recupererò anche le cose buone che troverò nei cassetti di questa regione, chiunque le abbia sottoscritte. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Assessore, le ultime parole e fanno onore perché è giusto non solo recuperare, ma valorizzare le cose buone fatte da chi ci ha preceduto nell’impegno politico e di governo. Questo lo dobbiamo alla verità innanzitutto, lo dobbiamo alla politica, ma lo dobbiamo soprattutto alle nostre comunità, quindi è un bene che lei abbia recuperato con questo piano la nostra progettualità, che però conteneva una visione, questo non è condivisibile, lei non può dirci che non c’era una visione nei nostri piani e nei nostri progetti infrastrutturali per i lavori pubblici della nostra regione. Sicuramente può essere una visione diversa e ci mancherebbe altro, non pretendiamo che venga condivisa, anche se in questo caso lo è stata perché qualora non ritenuta utile la si doveva cestinare e così non è stato.
E allora su questo la nostra astensione, lo ha detto la Consigliera Casini, è una astensione politica perché ovviamente questo è di fatto il nostro piano.
Lei ha detto prima in modo apprezzabile, non soltanto di non gettare a mare gli sforzi fatti nel passato, sono parole sue, o di recuperare ciò che c’è di buono, ha detto che lo fa con una certa serenità, ed anche questo credo che sia vero, però lo faccia, Assessore, anche con l’onestà intellettuale che penso non le manchi di riconoscere anche il gran lavoro fatto da chi l’ha preceduto e di dirci, come ha fatto in questo caso, se condivide quel lavoro.
Per brevità vorrei parlare un po’ del mio territorio, visto che adesso lo posso fare, quando ero Assessore non potevo farlo avendo una visione generale, la deve avere anche il Consigliere, questo è ovvio, però è altrettanto ovvio che il Consigliere è più tenuto al vincolo del mandato del territorio.
Si è detto che “manca la visione”, in questo piano non ci sono – lo diceva prima la Consigliera Casini – i grandissimi investimenti della sanità, sono fuori, qui ci sono dei progetti cantierabili, lo ha detto lei, molto bene, ma non si può dire che in sanità la nostra non era una visione, che non c’era una visione, si può dissentirne. Oggi scopriamo che il Recovery Plan del Primo Ministro Draghi non va molto d’accordo con la rete ospedaliera, ad esempio, disegnata o ipotizzata dall’Assessore Saltamartini, mentre va molto d’accordo con l’idea che aveva la Giunta precedente ed infatti il Presidente del Consiglio ci dice testuale: “Il miglioramento delle prestazioni erogate sul territorio è perseguito attraverso il potenziamento e la creazione di strutture e presidi territoriali, come le case di comunità e gli ospedali di comunità, il rafforzamento dell’assistenza domiciliare, lo sviluppo della telemedicina e una più efficace integrazione con tutti i servizi socio-sanitari”. Ed arriviamo a Fermo, lei sa che a Fermo sono stati fatti investimenti consistenti sulla rete ospedaliera, è in corso di realizzazione l’ospedale di rete, e lei c’è stato, gliene ho dato atto anche l’altra volta ed ha fatto bene, una struttura che cresce in modo lodevole, possiamo dire che è un esempio di ottima realizzazione, è stato anche in Amandola dove c’è un’altra struttura ospedaliera, lei questo lo fa con serenità e onestà intellettuale, però lo faccia fino in fondo, ad esempio si dica che gli investimenti in quel territorio, quella progettualità, è stata disegnata dalla precedente amministrazione, questo bisogna riconoscerlo ed è onesto farlo. La precedente amministrazione ha finanziato quegli interventi ed io nei prossimi giorni le presenterò una interrogazione dettagliata, ma c’è tempo, perché voglio sapere da lei, ma non ho il minimo dubbio che sarà una risposta positiva, se condivide quella progettualità, se ritiene che si stia realizzando nel migliore dei modi, la sta realizzando lei, ma l’abbiamo decisa noi, l’abbiamo finanziata noi ed oggi è sotto la sua responsabilità, perché lei ha la responsabilità dell’edilizia sanitaria, se non sbaglio, ce l’ha lei, non ce l’ha l’Assessore Saltamartini, ci lavora l’ufficio che da lei è stato confermato e le posso dire, io non ero l’Assessore ai lavori pubblici, che è un servizio di qualità con professionalità eccellenti. Le chiederò anche se lei condivide e se non ritiene ad esempio di prendere le distanze da alcune forze della sua maggioranza, Assessore Baldelli, non del suo partito. La Lega ad esempio testualmente dichiara che un così rilevante impegno di spesa può trovare la sua giustificazione solo nella prospettiva di ampliare e migliorare il servizio di una struttura già esistente – lo abbiamo già fatto perché lei sa che è stata approvata e finanziata una variante – e non come una inutile e dispendiosa duplicazione con spreco di risorse pubbliche. Dichiara ancora sul nuovo ospedale che non può essere sottaciuta la mala gestio politico-amministrativa al vaglio delle autorità inquirenti, in primis per danno erariale, che tende ad uno sperpero di denaro pubblico. Queste sono dichiarazioni rilasciate da alti esponenti della Lega nord, alcuni dei quali presenti in questo Consiglio regionale, che criticano ai limiti della querela il buon operato degli uffici da lei diretti, dopo che qualche giornalista ha ipotizzato che su quelle strutture ci sarebbero indagini per reati altamente infamanti e gravi, come: turbativa d’asta, falso, abuso d’ufficio, reati che prioritariamente possono essere commessi soltanto da dirigenti perché, come lei sa, la politica non si occupa di gare, di appalti e di bandi, se ne occupano i dirigenti ed i funzionari.
Quindi le chiederò queste cose, ripeto, credo nella sua onestà intellettuale, lei è un mio avversario politico ed io mi vanto di saperli riconoscere e di saperne riconoscere anche le qualità, perché questo è il punto quando parliamo di interventi e di visioni. Non è possibile che da una parte si faccia propria intelligentemente, con serenità ed anche con generosità, nell’interesse della comunità, una progettualità ideata e finanziata da altri, come ha fatto lei, come ha fatto per le strutture ospedaliere del fermano, per l’ospedale di Fermo e quello di Amandola, e nel contempo si consenta di denigrare questo lavoro, gli interventi e gli uomini e le donne che ci lavorano e che hanno lavorato alla realizzazione.
Sono sicuro, Assessore Baldelli, che quando le presenterò questa interrogazione, ne parleremo, lei saprà ristabilire la verità e forse con l’onestà intellettuale che la contraddistingue saprà prendere le distanze anche da componenti della sua maggioranza, non della sua parte politica, ripeto, che secondo me in modo indescrivibile hanno fatto un danno all’azione amministrativa che lei tuttora per responsabilità sta portando avanti. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Santarelli.

Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Il mio intervento sarà innanzitutto legato al lavoro fatto in Commissione che, come sottolineava il Presidente, è stato fatto con armonia, con spirito di sostegno a questa proposta di atto amministrativo, che noi andiamo a votare.
E’ un provvedimento che ha nelle corde 121.729.708, 92 euro, quindi, è una grande responsabilità e, come ha sottolineato chi mi ha preceduto, è un lavoro che viene dalla legislatura precedente ed oggi si inseriscono nel percorso futuro alcune azioni.
Bene queste azioni, secondo me poteva essere implementata, ma troveremo occasione anche all’interno dei finanziamenti statali che arriveranno con il Recovery Fund per la parte della transizione ecologica, una spinta al turismo attraverso le piste ciclabili che vedo assenti in alcuni territori, uno tra questi il territorio del fiume Misa.
Vedo interventi importanti per la salvaguardia del territorio e del dissesto idrogeologico, quindi, il mio intervento è per ribadire che il gruppo Rinasci Marche si asterrà, ma l’astensione è frutto di un ragionamento complessivo dato dal fatto che ancora all’interno di questo piano triennale mancano delle azioni che abbiamo più volte sottolineato, investimenti, e qui mi associo all’intervento fatto dal Consigliere Cesetti, che devono avere lungimiranza, anche sulle strutture sanitarie.
Ho già fatto una mozione sull’Area vasta 2, in particolar modo sull’ospedale di Senigallia in cui si indicava la rimozione di criticità, c’era anche la parte riguardante gli investimenti nelle strutture sanitarie perché in tempo di pandemia abbiamo visto e abbiamo toccato con mano quali sono i limiti delle nostre strutture, limiti che ci hanno portato in serie difficoltà nella gestione della pandemia.
Quindi, guardare al futuro con questo piano triennale è guardare anche all’inserimento e all’approfondimento di temi legati alla sanità, a quegli ospedali che vedono ancora alcuni percorsi non compiuti. Torno a sottolineare che l’ospedale di Senigallia poteva essere adeguato negli anni ’90 primi anni 2000, oggi, dopo 20 anni di mancati investimenti, di mancati adeguamenti legati all’antisismica e ad altre cose, andrebbe in un certo senso attenzionato, come diceva il Consigliere Cesetti per l’ospedale di Fermo, sennò si rischia di intasare le strutture come quelle di Ancona e Pesaro.
Il piano triennale vede degli investimenti sulle piste ciclabili di alcuni territori, ad esempio sul fiume Cesano e a sud tra Marche e Abruzzo sul fiume Tronto.
Più volte ho sottolineato che in futuro…, anche la maggioranza di questo governo regionale aveva fatto una mozione sulle infrastrutture, porto e aeroporto, sono molto attuali perché si parla adesso di ripotenziare il porto, anche di riaprire la stazione di Ancona marittima, quindi, in questo piano triennale per il futuro dovremmo inserire delle azioni legate anche al turismo sostenibile, potenziare lungo il corso dei nostri fiumi che in questo momento … Voglio evidenziare un altro investimento relativo alla mitigazione del rischio idraulico nella città di Senigallia sulla foce del fiume Misa, in quel territorio sono già stati fatti dalla Regione Marche alcuni interventi importanti nella gestione del dissesto idrogeologico, approfittarne, quindi, per implementare la mobilità sostenibile attraverso delle piste ciclabili che potrebbero in un certo senso mettere in sicurezza i cittadini che percorrono le direttrici che vanno dall’area costiera all’area collinare o montana e farle diventare nello stesso tempo delle autostrade turistiche, con le quali i nostri turisti non trovano solo il mare ma trovano anche, attraverso queste infrastrutture, la possibilità di fare turismo dando al nostro territorio anche energie economiche che oggi in tempo di Covid vengono a maggior ragione ricercate. Piste ciclabile per un tipo di vacanza, messe in sicurezza ed anche a servizio del nostro territorio.
La nostra è un’astensione ragionata, maturata dal fatto che all’interno di questo piano triennale mancano ancora delle azioni propositive per la parte sanitaria e di transizione ecologica, quindi, investimenti in infrastrutture legate alla mobilità sostenibile. Grazie.

PRESIDENTE. Chiusa la discussione generale, ha la parola, per replica, il relatore di maggioranza Consigliere Assenti.

Andrea ASSENTI. Grande, Presidente. Solo per uno spunto finale, mi verrebbe da dire ai Consiglieri di minoranza delle due l’una, o questo è un piano che ha la vostra primogenitura, quindi è fatto ad hoc ed è perfetto, pensato in una visione specifica e produttiva per cui lo votate, altrimenti non si capisce l’astensione che dichiarate. Delle due l’una. La mancanza di visione …, due mesi per la realizzazione di un piano di opere pubbliche triennale, dall’elezione al 18 gennaio, con la delibera di Giunta n. 10, mi sembra francamente che gli Assessori tutti abbiano fatto i salti mortali.
Penso che sia un buon primo passo, penso che sia un’ottica positiva di lavoro comune, d’insieme, così come è stato fatto nella precedente proposta di legge, così come è stato fatto in Commissione in cui c’è stata una argomentazione fluida, tranquilla, si sono riconosciuti errori e meriti, pregi e difetti, tanto da prevedere o meglio ipotizzare una approvazione all’unanimità, però prendo atto di questa dicotomia.

PRESIDENTE. Ha la parola, per replica, la relatrice di minoranza Consigliera Vitri.

Micaela VITRI. Solo per precisare che l’astensione dipende dal fatto che in questo ultimo anno a causa della pandemia sono cambiati soprattutto i bisogni dei cittadini, le condizioni che dovrebbero ispirare un piano delle opere pubbliche ed anche dal fatto che non abbiamo qua in toto la precedente Giunta, siamo un gruppo consiliare compatto, che prende decisioni confrontandosi.
Vorrei anche evidenziare che proprio voi, che avete riproposto lo stesso piano delle opere pubbliche, all’interno del vostro gruppo avete Consiglieri che si erano astenuti nella legislatura precedente proprio di fronte a questo stesso piano, quindi, stessa situazione più o meno.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Ovviamente gli investimenti nel campo delle opere pubbliche sono sempre insufficienti, ci sarebbe da fare sempre di più e meglio, ma la valutazione che diamo … Come giustamente è stato sottolineato, anche da alcuni Consiglieri di opposizione, l’architettura di queste opere è segnata dalla passata legislatura, siamo in continuità tra amministrazioni, quindi è giusto che l’Assessore Baldelli abbia recepito ciò che era già proposto sul tavolo e sia andato nella direzione di cantierare tutto ciò che era possibile, in tutte e cinque le provincie, anche se per alcune c’era scarsità di proposte, questo è un dato che incide nel piano complessivo.
Facciamo un po’ meglio di prima, sono circa 121 milioni in tre anni, soprattutto nella bonifica dei fiumi, degli argini dei fiumi, nel dissesto idrogeologico, nei ponti, nella manutenzione di edifici pubblici, ospedali - è stato sottolineato - manutenzioni necessarie ed indispensabili.
Facciamo un po’ meglio della vecchia amministrazione, vorrei fare anche molto di più, ma non è possibile perché se non ci sono i progetti non c’è pronta la possibilità di cantierare. E’ difficile fare di più.
Ovviamente il voto è favorevole, stiamo andando avanti, si poteva fare meglio, certo, se ci fosse stato un retroterra più forte si poteva fare meglio, però quello che sottolineo è questa capacità.
Ringrazio l’Assessore Baldelli per questo, una visione che spazia in tutti i territori, non solo a casa di qualcuno, in genere a casa di quelli che danno le carte, invece si tiene conto di tutti i territori, dal pesarese fino all’ascolano passando in maniera intermedia, c’è un po’ di più per la provincia di Ancona, sono andato a vedere, ma i 41 milioni sono giustificati dal fatto che ci sono quasi tutti i palazzi della Regione che assorbono una spesa notevole, la Regione sta nel capoluogo, quindi su Ancona ci sarebbero da detrarre questi importi, altrimenti le opere che sono dentro il quadro sembrano un po’ sbilanciate.
Concludo evidenziando l’entusiasmo di questa amministrazione, ovviamente siamo diversificati tra Consiglieri e Assessori, c’è chi ha un’esperienza molto più lunga, chi è stato Sindaco o Assessore nelle amministrazioni locali, c’è chi è più competente in un tema e chi in un altro, come tutte le cose è variegata, però questo entusiasmo, questa voglia di fare le cose c’è ed è molto forte. Cito un caso personale, qualche giorno fa, domenica, verso le ore 13,30 mi chiama un Consigliere regionale, ovviamente della maggioranza, ed io gli dico: “Sto pranzando, ci sentiamo dopo”, qualche giorno dopo sono io che verso le 0,30 chiamo uno dei Consiglieri dicendo: “Disturbo?”, mi risponde: “Veramente stavo dormendo”, sempre per proporre qualche atto, qualcosa, questa volontà forte di far fare un salto di qualità alla Regione Marche è una cosa molto positiva.
Ringrazio ovviamente tutto il Consiglio per il contributo che sta dando.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Rossi.

Giacomo ROSSI. Un doveroso ringraziamento all’Assessore Baldelli, qua si passa da 96 milioni a 121, qualcosa direi che è stato fatto, oltre che confermare le opere utili che erano già state previste.
Vorrei porre l’attenzione e ringraziare anche per lo stanziamento di 724 mila euro per la strada regionale apecchiese da Acqualagna-Piobbico-Apecchio, un’importante opera viaria regionale che speriamo possa ritornare in capo allo Stato e, quindi, all’Anas, come si era già detto nel programma elettorale.
L’attenzione dell’Assessore, un uomo dell’entroterra, una persona che ha ben governato quando era Sindaco, sicuramente in questi 5 anni farà bene per tutta la regione.
Una Giunta regionale che inizia a guardare anche alle zone periferiche e non solo alle zone centrali. Credo che questa attenzione, questo impegno progettuale di visione che sta mettendo l’Assessore Baldelli possa essere un buon viatico anche per la realizzazione della grande opera infrastrutturale che è e sarà la Fano-Grosseto. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Un piano triennale delle opere pubbliche che ha indubbiamente una sua logica, una sua struttura, che se non la dividessimo per province sarebbe molto evidente, è concentrata su due temi importanti, strategici, di visione, di prospettiva: la ciclovia adriatica, si vedono tutte le opere complementari, quelle che sono già in fase di appalto non sono contemplate ma c’è un asse che è realizzato per conto proprio dall’ente Regione; l’altro demandato con le risorse trasferite ai Comuni, chiarissimo, com’è chiarissimo il progetto del contenimento del dissesto idrogeologico. Risorse importanti, progettazioni importanti che riguardano tutto il territorio che dà l’idea di una lettura omogenea del territorio marchigiano e che anche qui va a completare una serie di interventi che erano stati realizzati direttamente dall’ente Regione o demandati ai Consorzi di bonifica, che hanno prodotto opere di grandissima qualità, come le risorse destinate agli ospedali, non a complemento della pianificazione sull’edilizia sanitaria, che non abbiamo visto, ma che vedremo. Una grande visione, Assessore.
Peccato che non sia la vostra, lo dico, ma non per dire vostra o mia, io non ho niente, non devo rivendicare nulla, lì c’era una logica e delle cose, Assessore, che lei ha sottolineato, che hanno una prospettiva, come la pedemontana, come le questioni che riguardano il porto e l’interporto, la valorizzazione del territorio, qui non c’è nulla, c’è quello che avete giustamente ereditato, scritto nella stessa modalità che aveva una visione importante per la gestione del territorio, voi avete dichiarato di fare qualcos’altro, ma questo qualcos’altro non è evidenziato in nessun passaggio, a parte la manutenzione. Siamo tutti contenti che il prossimo anno staremo più caldi, ma quella non è un intervento di visione.
Il voto sarebbe coincidente al giudizio positivo, quindi, un voto favorevole alla pianificazione ed agli interventi del passato, non può essere, Assessore, che un voto di astensione aspettando il vostro piano, le risorse, le accelerazioni.
Il piano triennale delle opere pubbliche è un grande specchio, o ci sono gli studi di fattibilità che diventano poi progetti preliminari o non si possono inserire, occorrono poi norme di semplificazione che non sono di competenza della Regione, quindi, come spero, se il Governo nazionale, come sta enunciando, imprimerà quella indispensabile modifica al codice degli appalti, che frena e che oggi articola troppo gli interventi, potremmo avere una boccata d’ossigeno sul piano temporale che determinerebbe ulteriori opere.
Siamo in attesa, l’ha detto la Consigliera Vitri, il progetto è quello precedente, onore al fatto che l’abbiate recuperato, copia conforme, però oltre il voto di astensione non possiamo dare perché non coincide con i progetti con i quali avete scritto il programma di governo di questa Regione, che non trova nessuna sottolineatura in questo piano triennale che è l’esatta copia di quello precedente. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Antonini.

Andrea Maria ANTONINI. Ringrazio il Consigliere Marinelli, di fatto la dichiarazione di voto l’ho espressa precedentemente, quindi mi limito a ribadire che il gruppo Lega si esprime in maniera unanime e favorevole a questa proposta che, ripeto, in alcuni passaggi riteniamo fondamentale. Ribadisco, in primis, l’attenzione alla messa in sicurezza del territorio, che riteniamo prioritaria e caratterizzante dell’azione politica di questa regione per i prossimi 5 anni.
L’Assessore Baldelli ha spiegato benissimo la posizione del suo Assessorato e quanto sta facendo. Ricordo che sugli ospedali ci sono altri piani di intervento che comunque si stanno formulando.
Rispetto a quello che è stato fatto nei 5 anni passati questo centro-destra si è presentato con dei programmi molto chiari ed il giudizio dell’elettorato è stato inequivocabile e uno dei primi passaggi, parlo almeno per la situazione che mi compete a livello territoriale, dove avevamo detto in modo esplicito, ad esempio, che l’ospedale unico non sarebbe stato tra le priorità di questa amministrazione, tra l’altro conseguente, è stato quello di revocare la delibera che ne dava l’avvio e nel frattempo, rispetto a quanto avvenuto nel passato, quando le indicazioni spesso erano catapultate dall’alto, indicazioni esclusivamente di partito, si sono avviati dei confronti con il territorio perché per noi la modalità politica e il nuovo modo di fare politica è quello di un confronto serrato, costante e continuo con il territorio.
Questo potrebbe in alcuni casi portare forse due, tre mesi in più rispetto a decisioni che piovono dall’altro, però nel momento in cui si arriverà ad una sintesi l’obiettivo si raggiungerà in maniera molto più efficace e veloce. Questo è quello che si sta facendo, che noi stiamo portando avanti attraverso altri piani che non sono necessariamente inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche, quindi, per quanto ci riguarda ribadisco il voto favorevole della Lega.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Ho ascoltato con attenzione tutti gli interventi dei Consiglieri, soprattutto quello dell’Assessore Baldelli, che ha fatto un discorso condivisibile, di buon senso e intelligente, però anche il Movimento 5 Stelle si asterrà nella votazione di questo piano perché, pur capendo le premesse che l’Assessore ha fatto, ci aspettiamo di leggere in atti come questo il cambiamento, che come tanti cittadini aspettiamo e auspichiamo che avvenga il prima possibile. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, l’Assessore Baldelli.

Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Grazie Consiglieri anche per questi ulteriori spunti che avete offerto all’Assessore ed alla Giunta. Non vorrei che alcune motivazioni strumentali per l’astensione siano dovute anche alla mancata conoscenza della normativa in essere.
Un piano triennale delle opere pubbliche deve avere alle spalle una progettazione e ovviamente delle risorse ad esse destinate per la realizzazione dell’opera, altrimenti non sarebbe un piano triennale delle opere pubbliche.
Forse a qualcuno è sfuggito che siamo andati alla tornata elettorale non a maggio o giugno, che avrebbe permesso all’amministrazione regionale di presentare e riformulare il bilancio lasciatoci in eredità, abbiamo dovuto insediarci nel periodo autunnale/invernale e a dicembre con grande velocità e con grande capacità l’Assessore al bilancio Castelli ha presentato un bilancio che forse nessuno sarebbe stato in grado di presentare in pochissime settimane.
Da lì sono seguiti gli stanziamenti di risorse di bilancio che ci permetteranno di finanziare una nostra progettazione.
Abbiamo detto mancanza di visione, progettazione assente da oltre 10 anni in questa regione, quindi, dare incarichi per redigere studi di fattibilità, progetti definitivi ed esecutivi, trovare nel piano triennale delle opere pubbliche una nuova visione complessiva che leghi tutti gli interventi di questa Regione, che praticherà direttamente e indirettamente con le società partner, collegandosi agli interventi dei Comuni e delle Province.
Non vorrei che qualcuno non conoscesse le normative di questo Paese, di questa Nazione, alle quali dobbiamo rifarci e questa maggioranza, questa Giunta regionale, questo Assessorato, conoscendole le ha volute applicare nel vantaggio esclusivo della comunità marchigiana, aumentando di circa un terzo gli stanziamenti previsti dal precedente bilancio, quindi nuovo per un terzo, per oltre 30 milioni che attivano 45 milioni, ma non gettando a mare quel patrimonio di investimenti che possono far ripartire l’economia della nostra regione. Questo è il compito primario che dobbiamo avere in questo momento a servizio della collettività marchigiana, non dimenticandoci, vado a memoria, spero di non sbagliare, che nei 12 anni precedenti - sicuramente non ha governato l’Assessore Baldelli, non ha governato questa maggioranza - il Pil della Regione è crollato del 18%, la disoccupazione è passata dal 5,07% all’8,08%, la disoccupazione giovanile è passata dal 14,08% al 28,03% e noi qui stiamo discutendo se ci asteniamo o meno su un piano di 121 milioni di euro a vantaggio della comunità regionale. Sono stupefatto!
Ringrazio i gruppi consiliari di maggioranza e permettetemi di dire che abbiamo una visione diversa per questo abbiamo inserito 5,7 milioni di euro di progettazioni che permetteranno il prossimo anno di inserire una quinta famiglia di interventi nel piano triennale delle opere pubbliche, le infrastrutture stradali che verranno realizzate, magari anche direttamente dalla nostra Regione, interventi che potrà sostenere economicamente per risolvere problemi che nessuno ha mai risolto perché non c’è stata una visione, perché abbiamo fatto scivolare la montagna e la collina verso la costa, rendendo difficile anche vivere la costa, da San Benedetto del Tronto fino a Gabicce.
E’ questo quello che dobbiamo fare, è questo che vi ho chiesto di fare tutti insieme perché, come vi ho detto, non vi dovete sorprendere se questa Giunta regionale, questo Assessorato, cercherà di collaborare non solo con i gruppi di maggioranza, ma anche con i gruppi di opposizione nel rispetto reciproco dei ruoli.
Concludo con alcune indicazioni per conoscenza dei nostri Consiglieri. Dico al Consigliere Santarelli che la ciclabile sul Misa non c’è perché prima dobbiamo risolvere i problemi idraulici di quell’asse fluviale, è necessario, poi parleremo di ciclabile riconnettendola alla rete delle ciclabili marchigiane nella visione di una regione interconnessa ed intermodale, porto, aeroporto, interporto, strade, ferrovie e ciclabili che siano davvero al servizio della comunità marchigiana, che creino una cerniera tra il nord e il sud della regione e con le regioni confinanti, anche da est a ovest. E’ quello che trovate, Consigliere Mangialardi, nel master plan delle infrastrutture, che probabilmente non ha ancora avuto tempo di leggere, ma quella visione semplificata la trova in quel master plan, l’abbandono delle aree interne non può essere più assecondato da questa Giunta regionale, così come il sovraffollamento delle aree costiere, in questo momento mi viene in mente la complanare tra Fano e Pesaro, tra Marotta e Gabicce, o i problemi del sovraffollamento a San Benedetto del Tronto nell’area costiera del sud. Rispondo affermativamente, scusatemi Consiglieri, avrei potuto dire tanto altro, ve lo dico con il cuore, con la determinazione, con il pragmatismo che ci deve contraddistinguere.
Concludo questo intervento, la Giunta regionale, grazie a tutti i colleghi di maggioranza, ha davvero messo in campo un cambio di passo di cui la regione aveva necessità e sul quale ha investito con un grande e ampio consenso elettorale. Grazie.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Proposta di atto amministrativo n. 10. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)


Nomina

Elezione del Revisore unico dell’Immobiliare Regione Marche s.r.l. (I.R.Ma. s.r.l.)
(articolo 3, comma 2, lettera c), l.r. 9 dicembre 2005, n. 29 – Statuto Ente) voto limitato a uno.

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’elezione del Revisore unico dell’Immobiliare Regione Marche s.r.l.
Ha la parola il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Intervengo a nome della maggioranza per chiedere il rinvio della votazione, abbiamo una serie di nomine di revisori di conti in vari enti, vorremo fare un quadro generale, poi sono già caduti i termini di altre nomine, chiedo se possiamo aggiornarci alla prossima seduta.

PRESIDENTE. Ha la parola, oratore contro, il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Presidente, voto contrario alla proposta del rinvio avanzata dal Consigliere Ciccioli.
Capiamo le difficoltà che può avere la maggioranza, che sempre si dichiara compatta, coesa e senza incrinature, evidentemente non ha trovato la sintesi su un nome, che ovviamente mette in difficoltà l’operato, quindi, da parte nostra un voto contrario. Non possiamo piegare la necessità di equilibrio all’interno della maggioranza alla funzionalità di qualsiasi altra struttura.
Penso che stiamo provando tutti un grande imbarazzo, sapevamo che la maggioranza può decidere in piena autonomia, dando la possibilità all’opposizione di esprimere un proprio candidato, quindi, noi chiediamo il voto e mettiamo a disposizione, così potrebbe aiutare anche a far sintesi, una proposta nostra. Chiediamo, quindi, di proseguire nello svolgimento delle nostre funzioni, di non articolarle rispetto alle necessità di una parte.

PRESIDENTE. Ha la parola, oratore a favore, il Consigliere Marinelli.

Renzo MARINELLI. Vorrei tranquillizzare il Consigliere Mangialardi dicendo che non abbiamo nessun problema, c’è stato solo un problema tecnico, il nostro rappresentante regionale, che doveva essere presente in una riunione, ha avuto un incidente stradale, quindi, non c’è dissenso tra la maggioranza, siamo tutti compatti, c’è solo una questione tecnica, per cui sono a favore del rinvio.

PRESIDENTE. Rinvio dell’elezione del Revisore unico dell’Immobiliare Regione Marche s.r.l. (punto 3 dell’ordine del giorno). Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)


Interrogazione n. 86
ad iniziativa della Consigliera Vitri
“Realizzazione biodigestore nella provincia di Pesaro e Urbino”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 86 della Consigliera Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.

Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Consigliera Vitri, lei pone l’attenzione su un tema abbastanza delicato, che mi dispiace si stia dilungando da un po’ di tempo, ma oggi mi fa piacere finalmente poterle dare una risposta.
Capisco il senso di questa iniziativa, ripeto, del tutto legittima ed opportuna dal suo punto di vista, quella di spostare sulla Regione l’attenzione di una scelta che ovviamente non è assolutamente della Regione Marche. Le ho risposto anche sulla stampa un po’ di tempo fa dicendo che capivo l’imbarazzo di un amministratore di un’area politica di quel territorio, che è governato sia a livello comunale che provinciale, come l’azienda che propone l’intervento, esclusivamente dalla sua area politica, quindi, di fronte alle proteste dei cittadini ed alle preoccupazioni dei territori lei cerca di spostare l’attenzione sulla Regione.
Partiamo da questo presupposto, e vado brevemente a concludere, i biodigestori sono impianti utili e necessari non tanto nel pesarese, ma in senso generale nell’economia circolare del riutilizzo dei rifiuti. Il problema della provincia di Pesaro, un po’ come tutte le province marchigiane, è che non c’è un piano dei rifiuti approvato, quindi si lascia al libero arbitrio, alla legittima propensione di gestori, anche privati, di presentare in vari luoghi del territorio delle proposte per realizzare degli impianti, che se fossero stati programmati da Piani d’ambito ben definiti, sarebbero stati incanalati su gestioni magari anche pubbliche, più opportune e altro.
Il problema è in parte dei Piani d’ambito non approvati e in tutto questo, comunque sia, la Regione è coinvolta molto parzialmente perché ha un suo Piano dei rifiuti approvato da anni. Ci stiamo apprestando a dare incarichi per approvarne uno più adatto alle esigenze dei tempi perché sono 6 anni che l’altro è stato già realizzato, comunque fa fede quello che attualmente è in vigore e in tutto quel che riguarda la scelta dei siti la Regione non c’entra nulla, neanche più di tanto nel tavolo autorizzatorio nel quale siede per il parere da dare sull’energia che si produce con l’attività che avviene all’interno di questi biodigestori, non tanto sulle attività e sulle autorizzazioni. E’ un parere quello della Regione vocato alla produzione di energia, non tanto alla realizzazione e alla tipologia dell’impianto.
Il procedimento fa capo completamente alla Provincia e il sito potrebbe anche non essere previsto come sito di area di sviluppo perché nel momento in cui Conferenza dei servizi autorizza l’eventuale progetto presentato, automaticamente quel progetto funge anche da variante, cioè adegua il territorio individuato a quella che è la realizzazione. In questo caso non serve perché per quel che riguarda Vallefoglia l’impianto è stato identificato all’interno di un’area industriale, di fatto già vocata allo sviluppo di queste attività, addirittura prevede al suo interno la possibilità di insediare, c’è proprio una dicitura, anche siti che prevedono il riutilizzo di rifiuti. Questo era stato pensato a suo tempo dall’amministrazione di quei Comuni per lo smaltimento dei rifiuti di falegnamerie insediate in quei territori.
Ripeto, non è che questa sia una pregiudiziale, è ancora più semplice perché è previsto dal piano regolatore generale.
Per quel che lei mi chiede sull’orientamento dell’amministrazione regionale in merito alla necessità di realizzare un biodigestore nella provincia di Pesaro-Urbino e al sito della sua eventuale collocazione, le dico che i digestori sono utili e necessari, la collocazione non la decide la Regione. In questo caso c’è una attività avviata su richiesta di un gestore privato, emanazione di una società che è pubblica, lei sa benissimo che riguarda Marche Multiservizi, che attualmente sta producendo uno screening di via, così come richiesto dalla Provincia.
Questa è la situazione attuale, c’è questa richiesta che è stata depositata, uno screening di via che è avviato e che la società produrrà appena lo avrà realizzato, sullo screening di via dovrà riunirsi una Conferenza dei servizi per dare il proprio parere, ci sarà anche la Regione Marche che esprimerà il parere legato alla produzione di energia, mentre sull’idoneità dell’insediamento del sito proposto si esprimeranno la Provincia, l’Arpam, l’Asur, l’Ambito, tutti coloro che sono seduti intorno al tavolo della Conferenza dei servizi per la valutazione.
Questo è quanto, capisco il suo imbarazzo a dover rispondere ai cittadini del suo territorio, ma questa è una cosa che è nata all’interno, se mi permette, della sua area politica, ma non è questo un problema, ripeto, i biodigestori sono necessari e non sarà certo la Regione a fare la battaglia contro perché comunque sia la proposta legittima è, deve essere valutata da un tavolo più che legittimato, dalla Conferenza dei servizi.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.

Micaela VITRI. Grazie Assessore per la precisione, non ho nulla da eccepire perché tutto ciò che lei ha detto corrisponde al vero, ha descritto esattamente quali sono i passaggi e le autorizzazioni e qual è il ruolo della Regione.
Però sono disorientata, non mi spiego come mai questa Giunta possa prendere una posizione sul passato, sul futuro, ma non sul presente. Mi spiego meglio, lei ha strigliato le Ata provinciali per la mancanza del piano d’ambito, il 13 gennaio dichiarava a proposito del futuro: “Il mio obiettivo è avviare un percorso per arrivare insieme a un nuovo piano regionale dei rifiuti, che sia poi recepito secondo le vere esigenze delle province e delle Ata”. Ha parlato del passato e del futuro, capisco il parere tecnico, ma credo che sia fondamentale anche l’intervento, il parere politico di questa Giunta viste le sue dichiarazioni.
In seguito in Consiglio regionale aveva anche aggiunto, sempre a proposito del biodigestore, quanto ha confermato oggi: “Sono impianti utili perché attualmente da Pesaro-Urbino si smaltiscono i rifiuti in Veneto ed in Emilia-Romagna. Il biodigestore in area industriale è utilissimo perché lì è possibile riutilizzare energia”, oggi giustamente aggiunge che nell’area di Vallefoglia non servirebbe nemmeno la variante urbanistica.
Sono disorientata in merito al presente perché se è vero che questa Giunta non deve avere una posizione né tecnica né politica in merito alla collocazione del biodigestore, non mi spiego come mai ad Ascoli Piceno l’Assessore Castelli, della sua stessa Giunta, sia intervenuto a piedi pari facendo sentire il proprio speso specifico in una medesima questione, dichiarando più o meno nei suoi interventi, a proposito del biodigestore previsto in zona San Salvatore di Force ad opera della società privata 4R, che quella località non era assolutamente idonea, anzi ha dichiarato: “Si ridia centralità a Reluce”, mettendo in discussione la sede dov’era previsto l’impianto.
Mi pare che questa Giunta abbia due pesi e due misure e scelga di far sentire il proprio peso politico solo laddove fa comodo.
Nonostante i tanti dissidi sulla località scelta nella provincia di Pesaro-Urbino - la settimana scorsa abbiamo visto cosa è successo nel Consiglio comunale di Fano, dove era previsto inizialmente il biodigestore - la Giunta pensa di non doversi esprimere, mentre ad Ascoli Piceno l’Assessore Castelli è intervenuto in modo anche pesante, in un modo che potrebbe anche essere decisivo e risolutivo da ciò che ho letto e capito sulla stampa, per cui sinceramente esprimo il mio disorientamento.

Interrogazione n. 102
ad iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri
“Programmazione delle manutenzioni ordinarie e straordinarie delle strade di proprietà dell’Anas ricadenti nel territorio regionale e programmazione di interventi di ammodernamento della Urbinate e della Fogliense”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 102 dei Consiglieri Biancani, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Baldelli.

Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. In riferimento all’atto ispettivo in argomento si rappresenta quanto segue a seguito delle informazioni e del confronto assunte con la società Anas.
Al primo punto i Consiglieri interroganti chiedono se vi siano interlocuzioni con Anas per l’individuazione puntuale degli interventi anche di modesta entità da attuare nell’anno appena iniziato sulle strade di proprietà dell’Anas.
Si risponde che la Regione Marche è in continuo contatto con la società Anas SpA per l’individuazione degli interventi necessari sulle arterie stradali ricadenti nell’intero territorio marchigiano.
Per quanto riguarda il punto due: quale sia l’entità delle risorse stanziate dall’Anas per manutenzioni ordinarie e straordinarie, si risponde che ad oggi le risorse a disposizione per le manutenzioni ordinarie e straordinarie delle aree stradali ricadenti nel territorio della provincia di Pesaro-Urbino ammontano ad oltre 43 milioni di euro e per le stesse risorse Anas lo scorso mese di marzo ha già avviato i lavori per la strada statale 424 della Valle del Cesano, lavori di manutenzione straordinaria e miglioramento sismico del viadotto al chilometro 48.905, sempre nella strada statale 424 della Valle del Cesano, lavori di manutenzione straordinaria e miglioramento sismico del viadotto al chilometro 50.572.
Gli ulteriori interventi vedono i singoli contratti in fase di perfezionamento, gli stessi saranno avviati entro il 2021 per importo complessivo di 43.604.000 euro, sulla n. 3 Flaminia oltre 20 milioni di euro, sulla strada statale 16 Adriatica 2.441.000 euro, sulla 73 bis di Bocca Trabaria 7.676.000, sulla Apecchiese con fondi regionali 724.000 euro, sull’Urbinate 2.813.000 euro, sulla strada 424 Valle del Cesano 3.409.000 euro, interventi sulla strada della Contessa per 130.000 euro, sulla Fogliense 3.300.000, sulla Metaurense e sulla Sant’Angelo-Montelabbate 1.500.000 di interventi ciascuna.
Si evidenzia che si tratta di investimenti particolari e straordinari per le ingenti risorse finanziarie stanziate, mai avvenuto prima d’ora, riguardanti non solo interventi di pavimentazione, ma anche lavori di opere d’arte, ponti e gallerie.
Sul quesito tre: se non si ritenga necessario assumere il coordinamento regionale delle istanze di ammodernamento della rete stradale di proprietà Anas, questa amministrazione si è resa fin da subito parte attiva relativamente alle esigenze che sono emerse ed emergono dai territori locali, che sono e saranno prontamente sottoposte all’attenzione di Anas in una serie di tavoli di lavoro che costantemente sono aperti e proseguono con la collaborazione di tutte le parti in causa.
Per quanto riguarda il quarto punto: “se non ritenga opportuno attivarsi da subito per impostare con l’Anas e con il coinvolgimento dei Comuni direttamente interessati un piano di investimento pluriennale, che preveda l’eventuale compartecipazione finanziaria della Regione”, rispondiamo che è intenzione di questa amministrazione regionale garantire un continuo confronto con i Comuni interessati all’ammodernamento della strada Pesaro-Urbino (Urbinate), della strada Fogliense, per migliorare la viabilità e la sicurezza dei suddetti tratti stradali proseguendo un proficuo confronto e collaborazione con la società Anas con la quale, come abbiamo detto, sono aperti dei tavoli di lavoro per le singole esigenze.
Ad oggi anche nel confronto con Anas non risultano necessarie integrazioni finanziarie considerate le capacità economiche di cui dispone la società.
Mi suso con il Consiglio per la velocità, ma le domande erano tante ed ho cercato di fare il possibile nel tempo concesso dal Regolamento e dal Presidente.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.

Andrea BIANCANI. Grazie Assessore per la risposta, seppur veloce sono riuscito a seguire. Volevo mettere in luce il fatto che grazie a questo accordo fatto con Anas nel 2018 la rete delle strade del nostro territorio regionale sta da anni subendo, in senso positivo, tantissimi interventi di manutenzione.
Per quanto riguarda gli interventi nella provincia di Pesaro-Urbino mi fa piacere che l’Assessore abbia dichiarato di essersi fatto carico delle necessità e delle esigenze che emergono da tutti i Comuni che sono attraversati da queste strade.
Qualche giorno fa ho visto il piano portato in Giunta dall’Assessore rispetto agli oltre 5,5 milioni di euro relativi alla progettazione ed ho visto che per la provincia di Pesaro-Urbino la Regione si farà carico della progettazione del tratto Fossombrone-Pergola per poi collegarlo a Serra Sant’Abbondio, quindi, presumo con la Cagli-Fabriano. La Cagli-Fabriano è già ad un livello di progettazione importante perché è già alla fase definitiva. Condivido il fatto che occorra progettare altre strade, a me interessa che ci sia una progettazione anche per il miglioramento delle altre strade, in particolar modo la Montelabattese, l’Urbinate, la Fogliense, che rappresentano un asset infrastrutturale importante che poi si dovrà ricollegare con la Fano-Grosseto attraverso la pedemontana Lunano-Sant’Angelo in Vado mediante altre arterie.
Ho capito che queste risorse non verranno utilizzate per portare avanti queste progettazioni, Anas ha già le sue disponibilità e siccome, come del resto tutti gli altri enti, ha molte cose da fare, le chiedo di impegnarsi – per questo le do anche la mia disponibilità – a pressarla affinché parta subito una progettazione sulle nuove circonvallazioni, sul miglioramento della sicurezza di quelle strade sulle quali si affacciano anche zone artigianali ed industriali molto importanti oltre per chi lavora e fa impresa anche per i cittadini ed i turisti.
Inoltre le chiedo di non sottovalutare il tracciato che collega Cagli-Lunano a Gubbio, il piano prevede un miglioramento ed un ammodernamento. Ritengo che questo asse, anche con risorse poco ingenti, potrebbe collegarsi subito con la pedemontana di Gubbio che poi si ricollega con la SS 76.
Mi raccomando, continuerò a sollecitare questo tipo di attività e le chiedo di organizzare con i Comuni interessati un incontro con Anas – se vorrà invitarmi mi farà piacere – per mettere in moto la progettazione.
Chiudo ricordandole il tema dell’Apecchiese, che a tutt’oggi non è ancora passata allo Stato, va messa nel mirino per cercare di liberare anche risorse regionali perché, come lei ha ricordato, le risorse che vengono utilizzate per l’asfaltatura e la manutenzione dell’Apecchiese sono regionali, sono fondi che potremmo liberare per altri tipi di interventi nel momento in cui Anas si farà carico anche di questo tratto.
Ribadisco la mia disponibilità per un coinvolgimento e per una collaborazione con gli enti, soprattutto con Anas, per andare avanti con la progettazione dell’Urbinate, della Montelabattese e della Fogliense. Grazie.

Interrogazione n. 104
ad iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Bora
“Ospedale Profili di Fabriano”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 104 dei Consiglieri Mastrovincenzo, Bora.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Baldelli.

Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Sull’ospedale di Fabriano si chiede quali siano i tempi di attuazione previsti per la realizzazione della palazzina indicata nella DACR n. 110 del 26 maggio 2020 e nella delibera di Giunta regionale 10 del 18 gennaio 2021 dal Programma triennale dei lavori pubblici della Regione Marche e nell’elenco per l’anno 2021.
In data 14 dicembre 2020 è stato redatto il progetto definitivo e in pari data è stato trasmesso al Servizio tutela e gestione del territorio della Regione Marche edilizia sanitaria ospedaliera della Regione Marche; in data 29 marzo 2021 sono state completate le attività di verifica del suddetto progetto definitivo, ai sensi dell’articolo 26 del decreto legislativo 50/2016, il codice degli appalti, da parte del Consorzio di bonifica delle Marche.
Si è in attesa della convocazione da parte della Usr e della Conferenza dei servizi per l’acquisizione dei pareri degli enti competenti, contestualmente la Regione provvederà a redigere la verifica di congruità economica tenendo conto anche delle eventuali prescrizioni derivanti dalla Conferenza sopra indicata.
Ottenuti i suddetti pareri e predisposta la verifica di congruità economica da parte degli uffici della Regione Marche si darà immediatamente seguito alla progettazione esecutiva che contrattualmente dovrà essere completata in 36 giorni.
Conseguentemente il progetto esecutivo verrà sottoposto nuovamente a verifica di validazione come previsto dalla normativa, una volta approvato verrà appaltato dagli uffici regionali competenti che provvederanno anche alla contrattualizzazione con la ditta aggiudicataria.
Si evidenzia infine che dalla consegna dei lavori alla ditta aggiudicataria, come indicato nel cronoprogramma allegato al progetto definitivo, si prevede un tempo di 24 mesi per l’esecuzione dei lavori.
Le dico anche che è volontà di questa Giunta regionale, in raccordo diretto con l’Assessore Saltamartini, accelerare il più possibile i tempi di realizzazione dell’opera.
Siamo particolarmente attenti all’edilizia sanitaria e ospedaliera perché ci vogliamo proiettare nel futuro con strutture che rispondano alle esigenze dei cittadini, diciamo che abbiamo un patrimonio di edilizia sanitaria ospedaliera su cui da troppo tempo non investivamo e ne abbiamo la necessità. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. In merito alla risposta di competenza dell’Assessorato regionale alla sanità dobbiamo premettere che l’ospedale di Fabriano rientra nel contesto del polo unico Dea di primo livello, approvato dal piano socio-sanitario.
Segnatamente alle domande che sono state esplicitate dagli interroganti si riferisce che a Fabriano si è completato il sistema dei dipartimenti chirurgici, in particolare si sono attribuiti: la chirurgia generale, il dipartimento di urologia, il dipartimento specialità chirurgiche segnatamente all’ortopedia e traumatologia, il dipartimento specialità chirurgiche otorino, il dipartimento specialità chirurgiche segnatamente al reparto oculistica, il dipartimento specialità chirurgiche odontostomatologia, il dipartimento specialità chirurgiche dermatologia ed infine il dipartimento di emergenza anestesia e rianimazione.
Questo è ciò che riferisce il servizio salute dell’Asur della nostra Regione, tengo a precisare che conseguentemente all’impegno che è stato assunto dalla Giunta regionale per la revisione del piano socio-sanitario, avvieremo nelle prossime settimane il processo di revisione e a quel punto bisognerà verificare la congruenza del sistema di impostazione del Dea polo unico che si basa sui tre stabilimenti: Senigallia, Jesi e Fabriano e la loro congruità con i servizi erogati rispetto al decreto ministeriale Balduzzi, anche se, come abbiamo già detto più volte in quest’Aula, è in atto un processo di revisione delle norme e attualmente stanno lavorando al riguardo le Commissioni sanità delle diverse Regioni italiane per portare un progetto condiviso nella Conferenza Stato-Regioni. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mastrovincenzo.

Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Ringrazio per la risposta i due Assessori. Mi auguro che l’accelerazione che auspicava l’Assessore Baldelli sull’opera prevista, che era già stata prevista dal precedente piano triennale approvato dall’amministrazione precedente e dall’Assemblea legislativa nel gennaio scorso, sia reale e si arrivi prima dei 24 mesi previsti alla realizzazione di quest’opera, che a Fabriano è particolarmente attesa, anche per dare un segnale importante a quei territori, a quel territorio specifico, che merita un’attenzione specifica.
Per quanto riguarda l’altra risposta, prendo atto del completamento del sistema dei dipartimenti chirurgici, mi auguro che non sia solamente un completamento dal punto di vista nominale, ma che ci sia una rispondenza concreta nella gestione dei percorsi assistenziali, in particolar modo, come mettiamo in evidenza nelle premesse dell’interrogazione, dei percorsi assistenziali nell’ambito della medicina perioperatoria. Grazie.

Interrogazione n. 131
ad iniziativa delle Consigliere Ruggeri, Lupini
“USCA, ADI, infermieri di famiglia e di comunità. A che punto è l’attuazione del Piano regionale di assistenza territoriale?”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 131 delle Consigliere Ruggeri, Lupini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Sul territorio della regione Marche attualmente sono attive 34 USCA (Unità Speciali di Continuità Assistenziale). Ricordo che all'atto dell'insediamento della nuova Giunta c’erano solo 19 equipaggi. Segnatamente svolgono servizio 7 equipaggi nell’area vasta 1, 12 nell’area vasta 2, 6 nell’area vasta 3, 3 nell’area vasta 4 e 6 nell’area vasta 5, per un totale di 34 equipaggi USCA.
Inoltre dall'analisi del flusso SIAD (Servizio informativo assistenza domiciliare) emerge che sono state attivate nel precedente anno 16.481 nuove PIC (Prese In Carico). La variazione percentuale rispetto all'anno precedente è del 103%.
Il flusso mostra che complessivamente sono stati registrati 20.122 casi trattati, di questi 13.857 sono riferiti a soggetti con età uguale o superiore a 65 anni.
Si chiede se fanno parte delle USCA anche i medici specialisti ambulatoriali interni, psicologi, assistenti sociali, come consentito dal Decreto Rilancio, La risposta è che le USCA operano in stretta sinergia con le risorse e le strutture distrettuali ed i percorsi ospedalieri e in tale ambito sono state realizzate le integrazioni necessarie. La possibilità di integrare con assunzioni le figure professionali indicate non è stata possibile per i limiti temporali del finanziamento rispetto ai tempi tecnici necessari alle procedure di assunzioni, pur avendo dato indicazioni di procedere già ad ottobre 2020.
Al secondo punto si chiede se si è provveduto al reclutamento di infermieri in numero pari ad 8 unità ogni 50.000 abitanti, come consentito dal "Decreto Rilancio" e previsto nel piano regionale di assistenza territoriale.
Riferisco al riguardo che l'Asur in seguito al decreto legge 18 maggio 2020, n. 34 con delibera 16 novembre 2020, quindi della nuova amministrazione, ha assunto 430 infermieri a tempo determinato. In aggiunta prestano servizio altri 39 unità (di cui 29 da cooperative, 5 dalla protezione civile e 5 da Commissario straordinario per le vaccinazioni, per un totale di 469 infermieri in più).
Sono stati assunti: 10 assistenti sociali (a tempo determinato e indeterminato), 28 assistenti sanitari, 20 tecnici della prevenzione, 12 tecnici di radiologia, 23 tecnici di laboratorio, 36 medici e 11 operatrici sanitarie.
Queste figure professionali sono tutte impiegate a cooperare con gli equipaggi USCA al fine della realizzazione dei fini istituzionali.
Al terzo punto si chiede a che punto di attuazione sono le altre azioni previste nel piano regionale di assistenza territoriale e quali iniziative si intendono prendere per accelerare l'attuazione del suddetto piano.
La risposta è la seguente, oltre agli argomenti esposti nei punti precedenti, ovvero potenziamento delle USCA, delle cure domiciliari integrate, oltre ad aver assunto gli infermieri e le altre figure professionali dei settori sanitari, è necessario precisare che si sono erogati dei servizi di telemedicina e la direzione sanitaria ha approvato il 19 novembre la sperimentazione per l’erogazione di servizi specialistici ambulatoriali con modalità a distanza.
Inoltre è stato potenziato il sistema informativo territoriale e la Direzione Asur ha dato avvio ad un percorso di informatizzazione delle strutture residenziali territoriali di livello Lea anziani e del privato convenzionato.
L'informatizzazione delle strutture residenziali è stato un elemento fondamentale anche per la gestione della pandemia perché ha consentito una accelerazione dei processi di vaccinazione.
Questa è la risposta sul sistema di applicazione del decreto legge 34 del 18 maggio.
Mi preme precisare che ho fatto convocare dal Servizio sanità le rappresentanze delle organizzazioni sindacali del personale sanitario perché è stato avviato un percorso di mobilità Le discrasie esistenti relative all’organizzazione in 5 aree vaste e 4 aziende, addirittura l’assunzione di questi infermieri, hanno comportato la spoliazione di alcuni elementi dagli ospedali in cui lavoravano per essere spostati in un’altra area vasta o addirittura in un’altra azienda.
Quindi, una mobilità interaziendale o tra aree vaste, probabilmente, sottolineo questo problema perché dovremo mettere mano all’organizzazione normativa ordinamentale del sistema sanitario regionale, non è ammissibile che l’emanazione di un concorso che serve ad aumentare gli organici possa invece spogliare alcune aree vaste, per favorirne altre, spogliandole di professionalità, di conoscenze, recando un pregiudizio e non un vantaggio alla funzionalità complessiva del sistema sanitario.
In materia di assunzione e di concorsi dovremmo considerare una modifica del sistema ordinamentale per prevedere dei concorsi unici che valgano a livello regionale per tutte le aziende e per tutte le aree vaste. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Parto dall’ultimo punto, dalla revisione delle modalità dei concorsi per le assunzioni, in effetti qualche settimana fa ho presentato un’interrogazione su questo punto perché questa questione ha creato disagio non solo, come lei giustamente sottolineava, alle aree vaste ed alle aziende, ma anche ai lavoratori, per cui bisognerà fare dei correttivi, sono assolutamente necessari.
Mi ha elencato i numeri in maniera talmente rapida che non sono riuscita a prenderne nota, quindi mi riservo di leggere il suo scritto e di fare tutti i conti, mi ci vorrà un po’ di tempo perché nel piano regionale di assistenza territoriale si chiedeva di aumentate le percentuali degli assistiti presi in carico a livello domiciliare di età superiore ai 65 anni fino allo 0,3% e 6,7 per chi aveva un’età superiore ai 65.
Verificherò in base ai numeri che lei ha detto a che punto siamo, mi sembra che comunque vi siate attivati, avevamo 9 equipaggi di USCA, adesso ne abbiamo 34, però quando è stato approvato il Piano regionale di assistenza territoriale ne avevamo 32, forse un po’ di sforzo in più dovremmo farlo.
Naturalmente il Covid è stato ed è tuttora una jattura, una tragedia che ci ha cambiato la vita, nello stesso tempo ci ha mostrato tutta la fragilità del sistema territoriale e del sistema sanitario in generale, ci si è accorti di questo a tutti i livelli, anche al nostro, per quanto riguarda la Regione Marche dobbiamo correre ai ripari.
Bene che si stia facendo qualcosa per la telemedicina, era una questione prevista anche nel nostro programma elettorale, e per la sperimentazione per le visite ambulatoriali a distanza. Mi raccomando questa è un’occasione per colmare quel gap organizzativo che abbiamo visto tutti, che esisteva, quindi, c’è tanto da lavorare. Buon lavoro a tutti e soprattutto a lei, Assessore. Grazie.

Interrogazione n. 81
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo
“Nomina direttori e bandi di concorso per le strutture sanitarie dell'Area vasta 2”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 81 dei Consiglieri Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la riposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Il Consigliere Mangialardi chiede una serie di notizie riguardo il plesso ospedaliero di Senigallia Dea di primo livello, le risposte sono le seguenti.
La nomina del direttore dell’unità operativa complessa anestesia rianimazione di Senigallia è stata formalizzata con determina del Direttore di Area vasta il 5 febbraio 2021, è stata assegnata alla prima classificata, che è in servizio dal 16 marzo 2021.
La nomina del direttore dell’unità operativa complessa patologia clinica di Jesi è stata formalizza con determina del direttore di area vasta l’1 marzo ed è stata attribuita con decorrenza 1 marzo 2021 (reparto analisi).
La selezione invece per l’incarico del direttore dell’unità operativa complessa di chirurgia a Senigallia è stata espletata il 23 marzo ed è in corso l’attribuzione del procedimento per l’assegnazione e l’incarico.
La selezione per l’incarico dell’unità operativa complessa dell’ortopedia di Senigallia è stata espletata il 13 aprile 2021 ed è in corso l’attribuzione del medesimo incarico.
La selezione per l’incarico di direttore di unità operativa complessa gastroenterologia di Senigallia sarà espletata il 27 aprile prossimo.
Infine il Consigliere Mangialardi chiede alcune indicazioni riguardo ai dirigenti di alcune strutture nell’area vasta complessiva dell’area vasta 2 della provincia di Ancona. Le risposte al riguardo sono le seguenti, per gli incarichi di responsabilità delle strutture semplici dipartimentali vacanti, previsti nella determina del direttore generale 361/2017 che comporta l’attribuzione di 41 posizioni, l’interpello è stato pubblicato ed è scaduto il 26 febbraio 2021, in questo momento sono in corso i procedimenti di valutazione e di attribuzione degli incarichi.
In merito infine alle assunzioni di personale necessario per il mantenimento di standard qualitativi e quantitativi assistenziali, si procederà nel rispetto del piano occupazione approvato con la determina del direttore generale dell’Asur del 21 gennaio 2021, ma probabilmente, come abbiamo già detto in altre circostanze in quest’Aula, dobbiamo tener conto che il sistema dei tetti di spesa impone la limitazione nelle assunzioni del personale medico, del personale infermieristico e di altre figure professionali. Dovremmo fare una battaglia anche con nuove risorse che potrebbero provenire dai piani relativi al next generation affinché la nostra sanità possa assumere tutte quelle figure professionali che si sono formate nelle nostre università e che per mancanza di collocazione nella pianta organica, limitazione derivante dai tetti di spesa, talvolta accertiamo e constatiamo, si sono indirizzate addirittura verso altre regioni.
Per quanto riguarda Senigallia i procedimenti di cui all’interrogazione sono tutti in via di completamento o di emanazione, più in generale, in merito all’incremento organico del personale medico e del personale infermieristico nella nostra regione queste misure richiedono e necessitano interventi di natura strutturale tenuto conto che la materia del personale statale è di legislazione esclusiva dello Stato, ai sensi dell’articolo 117 primo comma della Costituzione. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore, prendo atto dei percorsi che oggi mette a disposizione, augurando un buon lavoro alla nuova primaria del reparto di rianimazione dell’ospedale di Senigallia.
Ci sono vari percorsi che sono stati avviati e che stanno giungendo a conclusione, e la cosa ci fa piacere. Assessore, mi sconcerta un po’ quando dice che purtroppo non possiamo procedere con le assunzioni per il personale come vorremmo perché, giustamente ed ha fatto bene a sottolinearlo ancora una volta, abbiamo i tetti di spesa che sono determinati da normative sovraregionali che impediscono di procedere come vorremmo. Spero che sia stata una interpretazione della stampa - lei ha avuto modo di far visita al Sindaco di Senigallia, nonché ex Presidente del Comitato dell’ospedale, che era pronto a sottolineare le carenze della struttura - quando riporta: “Nell’ospedale di Senigallia, che è stato abbandonato, noi porremmo particolare attenzione”. Prima cosa non è stato abbandonato, è dentro l’area vasta 2 dove gli equilibri – che lei conosce bene – sono complicati, fra Jesi, Fabriano, le unità operative complesse, il personale, quella partita che sta gestendo. Lo dico con grande consapevolezza, spero che quella responsabilità che lei oggi afferma qui venga trasmessa in forma educativa, noi abbiamo bisogno di questo, noi siamo l’istituzione e ogni tanto anche tra istituzioni dobbiamo fare quel tipo di percorso perché non sempre sono consapevoli, quindi, quando rivendicheranno con forza l’unità operativa complessa del laboratorio analisi, quella della fisiatria, l’Utic, quella della diagnostica per immagini, sono sicuro che lei andrà lì e spiegherà che dentro l’area vasta 2 ci sono 3 ospedali di questa portata, con Osimo, con Cingoli, di cui ancora non conosco l’evoluzione, ma è ancora all’interno dell’area vasta 2. Dovremmo spiegare.
Poi si aprono, come lei ha spiegato, finestre importanti con i finanziamenti che in questi giorni sembrano concretizzarsi per oltre 2 miliardi sulla sanità, bene, però penso che sarà sempre complicato non ragionare rispetto alla competenza, all’appropriatezza, all’expertise di quelle strutture.
Prendo atto dei dati che ci ha messo a disposizione, sono sicuro che da oggi parleremo la stessa lingua anche nei confronti di chi rivendica. C’era stato quel tipo di impegno, che sarà difficile da mantenere in considerazione delle normative che sono quelle vigenti e che hanno impedito anche all’amministrazione precedente di poter incidere come avrebbe voluto sul territorio.

Interrogazione n. 106
ad iniziativa del Consigliere Cesetti
“Carenza di medici di famiglia ad Amandola”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 106 del Consigliere Cesetti.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. La risposta a questa importante interrogazione del Consigliere Cesetti è articolata, nel senso che l’accordo nazionale collettivo del personale dei medici di medicina generale prevede che si possa fare una ricognizione delle carenze dei medici di medicina generale una volta all’anno.
Teniamo conto e valutiamo che in tutte le quattro aziende ospedaliere della nostra regione delle cinque aree vaste il compito di effettuare la ricognizione è stato assegnato ed attribuito all’area vasta 2. L’ufficio preposto ad assegnare questi incarichi non è riuscito a colmare la carenza del distretto di Amandola poiché è stato emanato un bando a cui nessuno ha partecipato.
Teniamo conto e si valuti che c’è stato un ulteriore aggravamento di questa carenza, di questo disagio per effetto di un pensionamento che è intervenuto l’1 marzo di quest’anno.
Per queste ragioni l’area vasta ha avviato un ulteriore procedimento e solamente per poter addivenire ad una risposta e ad una soluzione adeguata a risolvere questo problema è stato affidato un incarico provvisorio fino al 31 dicembre 2021.
La stessa area vasta ha comunicato, con una pubblicazione sul Bur del 25 marzo, che c’è ancora la possibilità di iscriversi nell’elenco per poter affidare l’incarico per il Comune di Amandola.
Teniamo conto che nell’ipotesi in cui per la carenza del personale, per la carenza di formazione, per la carenza di persone che chiederanno e domanderanno di convenzionarsi per quell’area, nell’ipotesi estrema in cui non si dovesse giungere ad una soluzione, è possibile aumentare il volume degli assistiti per gli altri medici che risiedono in quel distretto e garantire il servizio così importante e fondamentale non solo per quella comunità.
C’è da dire che insieme ai colleghi che sono qui presenti dobbiamo avviare, noi lo abbiamo già fatto in parte, le borse di studio per le specializzazioni, sappiamo perfettamente che c’è questo imbuto nel nostro Paese, si formano dei medici che addirittura vengono chiamati i camici grigi, quei medici che non riescono a fare la specializzazione. Probabilmente dobbiamo aumentare le borse di studio per la specializzazione in medicina generale poiché questa carenza appartiene non solo al distretto di Amandola, ma a tutta la provincia di Ascoli, alla provincia di Fermo ed anche alle altre province della nostra regione.
La carenza di organico dei medici di medicina generale è piuttosto rilevante, marcata ed aumenterà nei prossimi anni. Questo è un problema serio che ci pone di fronte alla risoluzione della questione su come aumentare i servizi territoriali. Diciamolo con grande chiarezza, nel momento in cui si avverte questa carenza e questo disagio sul territorio, dovremmo compensare probabilmente con l’aumento degli equipaggi USCA, con l’aumento delle UDI, con l’aumento degli infermieri di famiglia e così via. Ma questo appartiene ad un’altra materia, che spero di poter portare presto in quest’Aula con l’avvio della revisione del piano socio-sanitario. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore. Prendo atto, se poi mi farà avere anche copia della risposta la ringrazio.
L’Assessore sa bene quanto sia fondamentale il ruolo del medico di famiglia, anche in termini di sicurezza per le popolazioni, specialmente delle aree interne, per le popolazioni anziane, per tutti, è una figura centrale dell’organizzazione del sistema sanitario. Un ruolo fondamentale che può svolgere anche per il decongestionamento dei pronto soccorso, degli ospedali. La carenza, ahimè, è diffusa su tutto il territorio nazionale, l’altra sera sentivo un programma in televisione in cui un’altra Regione, non ricordo quale, aveva lo stesso tema, che per certi versi qualche volta è drammatico.
C’è poi un altro tema, spesso, e questo non va a loro onore, alcuni medici prendono le cosiddette condotte e poi non vanno nei territori, ad esempio nei centri più disagiati, questo è un altro aspetto del problema, prendono i mutuati e poi non vanno lì a prestare servizio. So che il problema non è di oggi, ma oggi è più drammatico con la crisi del sistema sanitario a seguito della drammatica pandemia. Faccia quanto in suo potere Assessore, soprattutto in suo dovere per risolvere questo problema, anche perché ho visto che è nazionale, attraverso l’assunzione di iniziative all’interno della Conferenza delle Regioni con gli Assessori alla sanità perché la questione è nazionale e secondo me va affrontata in modo organico.

Interrogazione n. 124
ad iniziativa delle Consigliere Lupini, Ruggeri
“Finanziamento Fondo regionale indistinto 2020 per gli Ambiti territoriali sociali”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 124 delle Consigliere Lupini, Ruggeri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Le Consigliere Lupini e Ruggeri con una interrogazione molto importante mettono il dito su una piaga piuttosto rilevante dei servizi sanitari, cioè il finanziamento del fondo indistinto degli ambiti territoriali sociali che serve per remunerare il personale che lavora negli ambiti territoriali sociali e per organizzare le strutture dei servizi.
Per rispondere a questa interrogazione occorre tener conto che nel 2019 la Regione Marche, dopo un lungo e approfondito confronto con il comitato dei Sindaci, non ha ritenuto possibile ripristinare il fondo regionale indistinto per il funzionamento degli ATS, ma lo ha ricavato dal fondo nazionale dei servizi sociali dando una interpretazione alla lettera a) del fondo nazionale politiche sociali. Il capitolo di spesa era rubricato: “Accesso, valutazione e progettazione”, a questo riguardo la Regione Marche ricavava 1,9 milioni di euro per intervenire in materia.
In realtà non si è intervenuti per finanziare il fondo indistinto, ma si è intervenuti ricavando le risorse dal fondo nazionale sanitario politiche sanitarie.
Successivamente, con note pervenute dai 23 comitati dei Sindaci della nostra regione e con nota dell’Anci, si è continuato a rivendicare il finanziamento del fondo indistinto per gli ambiti territoriali sociali. Io ho portato la questione in Giunta in quanto ritengo che questo fondo debba essere finanziato perché serve per remunerare figure professionali addette a facilitare ed a svolgere le funzioni di accesso ai servizi sociali.
Quindi, cosa è avvenuto? Che nell’ambito dell’annualità 2020 la Regione Marche, come era avvenuto nell’anno precedente, ha ricavato la somma di 1,9 milioni sempre valorizzando il fondo di cui alla lettera a) del piano di finanziamento del piano sociale sanitario nazionale.
Ritengo di poter dire che la Regione deve finanziare anche con risorse proprie il fondo in parola per garantire l’ottimale funzionalizzazione degli ambiti territoriali sociali e a questo riguardo, come ho già detto anche in un mio precedente intervento, stiamo cercando di ragionare per ridurre gli ambiti e fare una correlazione con i distretti perché è necessario ed indispensabile che i servizi sociali siano il corollario di alcuni servizi sanitari che servono per lenire situazioni di disagio sociale, cronico o addirittura patologico.
Ciò premesso lavoreremo insieme, quindi, l’Assessore in questo momento si pone in una condizione anomala rispetto alla sua posizione di componente della Giunta perché ritiene che la Regione debba finanziare una parte del fondo indistinto che deve arrivare agli ambiti territoriali sociali. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Lupini.

Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore per la risposta. Credo che sia importante parlarne qui, oggi, e dichiarare apertamente la volontà della Giunta perché gli ambiti sono strutture importanti, e penso che su questo siamo tutti d’accordo, che devono sapere quali sono i fondi a loro disposizione senza aspettare ogni anno la volontà della politica. Devono sapere se avranno questo fondo che è necessario, come già detto, per il funzionamento e per pagare il personale così prezioso per il servizio sociale di ogni Comune.
Credo che sia importante parlare del servizio sociale e portarlo in Consiglio per dare tutto il nostro supporto a questa funzione fondamentale dei territori. Grazie.

Mozione n. 51
ad iniziativa delle Consigliere Lupini, Ruggeri
“Riorganizzazione delle strutture tecniche amministrative: mantenimento Servizio politiche sociali e relativo incarico di direzione”
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 51 delle Consigliere Lupini, Ruggeri.
Ha la parola, per l’illustrazione, la Consigliera Lupini.

Simona LUPINI. Questo è un atto a cui teniamo particolarmente, mi aggancio a quello che ho detto un minuto fa, su quanto riteniamo importante portare l’argomento del servizio sociale in questa assiste.
La pandemia, che ci ha martoriato in questo ultimo periodo, ci ha sottolineato, se fosse stato necessario, ancora di più l’importanza di queste strutture che si sono fatte carico in un momento così particolare della sofferenza e della fragilità di tanta porzione della nostra popolazione marchigiana.
Entrando nel merito, Il 30 maggio scade la proroga del dirigente del Servizio politiche sociali e sport, ringraziando il dirigente uscente per il lavoro apprezzabilmente svolto, dobbiamo esprimere la nostra preoccupazione per l’imminente futuro.
Il 30 maggio è alle porte e vedendo, come si evince dalle deliberazioni della Giunta fino ad ora emanate, che è in fase di attuazione un riassetto organizzativo, nonché una generale revisione di tutte le strutture tecniche amministrative, chiediamo oggi, per farlo sapere ai cittadini e a quanti lavorano in tale servizio, un chiarimento sulla volontà politica, con grande trasparenza, perché la nostra preoccupazione è che non venga sostituito il dirigente uscente del Servizio sociale, ma il servizio venga accorpato con un altro.
Questo ci allarma particolarmente, abbiamo avute numerose segnalazioni in tal senso e siamo qui oggi ad affrontare questo tema per confrontarci con la Giunta rispetto anche alle preoccupazioni degli operatori, che sia la sanità o il lavoro.
Noi auspichiamo, anzi chiediamo con gran forza e con grande chiarezza la piena indipendenza del Servizio sociale della Regione Marche. A nostro modo di vedere, in vista del cambiamento che la Giunta sta predisponendo nel campo del sociale e della struttura intera della macchina amministrativa ed anche in vista del lavoro che l’Assessore ha poc’anzi citato sul nuovo piano socio-sanitario, mi auguro che inizi a breve anche in IV Commissione, speriamo di avere un dirigente individuato e distinto.
Questo ci sembra necessario ed opportuno, penso che l’Assessore Saltamartini che ha entrambe le deleghe, sanità e politiche sociali, sappia quanto lavoro c’è da fare, credo che avere un ufficio e un dirigente apposito sia doveroso.
E’ vero che l’integrazione socio-sanitaria è qualcosa che tutti quanti cerchiamo e auspichiamo, ma quello che riteniamo importante sottolineare è che la vera integrazione, un’integrazione socio-sanitaria tanto auspicata da ogni parte, non si fa accorpando diversi servizi, perché è chiaro che nella fusione, nella simbiosi, uno dei due rischia di perdere la propria identità.
Diciamo che l’integrazione noi l’aspettiamo nei territori fatta dall’ufficio e da un dirigente capace, fatta insieme ai Sindaci, agli ambiti, ai servizi sociali del Comune, alle aziende servizi alla persona e soprattutto, lo sottolineo con maggior forza, con la sanità territoriale, che è così tanto mancante in ogni territorio.
Direi che l’integrazione va declinata in ogni territorio specifico perché se non integriamo i Consultori, le Umee, l’Umea, i Dipartimenti di psichiatria e dipendenze patologiche di ogni territorio con l’apposito ambito … Poc’anzi l’Assessore ha detto che ci sarà una revisione di ambiti e distretti, comunque sia è sui territori che si fa la vera integrazione.
Credo che la Regione debba avere degli uffici funzionanti in modo distinto, ma ben equipaggiati con investimenti appositi.
Penso che la nostra sfida, quella di tutto il Consiglio, sia quella di investire nel servizio sociale con mezzi, strumenti, personale e un dirigente, che chiaramente possa ricoprire tale incarico con competenza, sensibilità e capacità di costruire una rete.
Auspichiamo che ci sia anche un affiancamento e per questo abbiamo presentato la mozione con largo anticipo, perché caldeggiamo l’affiancamento della nuova figura al Dirigente che sta ricoprendo in proroga l’incarico.
Chiediamo di mettere i servizi sociali di ogni Comune nelle condizioni di lavorare a regime, per non vedere gli enti locali e sanitari che si scaricano tra loro lavoro e responsabilità. Questo non crea un buon servizio ai cittadini, il servizio sociale per noi è essenziale, lo è per la comunità marchigiana, è il luogo dove si costruisce un’accoglienza e si supportano le fragilità dei nostri cittadini e cittadine.
Pertanto, ci raccomandiamo che venga scelta una persona con tutte le caratteristiche che poc’anzi ho specificato, che soprattutto rimanga un servizio ben individuato, separato e ben attrezzato, facendo anche un confronto con altre realtà.
La preoccupazione che abbiamo avuto è che il servizio sociale rimanendo separato e indipendente potesse rimanere una Cenerentola e sentirsi solo, il servizio sociale pienamente funzionante e messo in condizioni non si sente affatto solo, anzi, come ci esemplificano numerose Regioni, sia a guida centro-destra che centro-sinistra. Posso citare Veneto, Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, solo per fare alcuni esempi illustri che hanno un servizio sociale indipendente e separato con funzioni ben individuate e distinte. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mastrovincenzo.

Antonio MASTROVINCENZO. Grazie Presidente. Condivido, condividiamo l’obiettivo di questa mozione, ritengo che le politiche sociali debbano avere una loro centralità anche in termini di direzione tecnico-amministrativa. Finora sono state legate alla sanità, ma credo che soprattutto in questo periodo debbano assumere una loro rilevanza ed autonomia di gestione.
Ricordo tutte le situazioni e le problematiche che segue questo servizio, dal tema della disabilità, alla non autosufficienza, dall’inclusione sociale alla lotta alla povertà.
Penso che sia fondamentale l’integrazione socio-sanitaria, ma ho sempre ritenuto che ci debba essere maggiore sinergia, cooperazione e collegamento tra il settore delle politiche sociali e il settore del lavoro, della formazione, dell’istruzione, per assicurare alla nostra comunità una vera politica di welfare, una politica integrata di welfare.
In termini di strutture tecnico-amministrative penso che sia utile prevedere uno specifico incarico di direzione, specifiche posizioni di funzioni, in considerazione anche del fatto che le politiche sociali devono gestire ben 38 fondi che fanno capo a risorse europee, nazionali e regionali. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Di questa mozione condivido molte delle parti sostenute, si parte da una deliberazione, quella con cui la Giunta proroga per 4 mesi, che probabilmente diventeranno 5 o 6, in base alla possibilità di questa Assemblea di discutere, approvare e successivamente dare attuazione agli atti che faremo riguardo alla riorganizzazione del personale.
Sono d’accordo con quanto ha sostenuto la Consigliera Lupini, un po’ perché vengo dal settore, anche se in maniera contigua, io vengo dalla sanità, ma i servizi sociali molto spesso si affiancano e si integrano con la sanità e noto che c’è bisogno di un potenziamento. Siamo in una società in cui sempre più forte è il numero dei garantiti, ma sempre più forte è il numero degli emarginati, mentre prima esisteva un vastissimo ceto medio che garantiva un po’ la stabilità ed il benessere della società, adesso le cose sono cambiate, chi ha un alto grado di istruzione, chi ha una garanzia sociale, chi una professionalizzazione, chi ha un retroterra familiare solido riesce ad avere un’ottima integrazione, anche con i rischi che ovviamente ci sono in tutte le categorie umane, economiche e sociali. C’è chi invece è escluso per qualche motivazione, spesso anche per colpa, infatti ho seguito tante storie personali di persone che per propria responsabilità, per propria incapacità, per insufficienza o per stile di vita vanno nell’area grigia della sopravvivenza, della povertà, spesso povertà anche umana e spirituale.
Bene, questi servizi devono essere rafforzati, la gamma è vastissima, si va da quelli che più ci colpiscono, come la disabilità, il sostegno a situazioni di crisi economica - stiamo vivendo crisi aziendali - a quelli di aree diverse, pensiamo all’area dei giocatori d’azzardo patologici, l’area del gap, persone spesso con origini socialmente ed economicamente forti che poi precipitano in una deriva incredibile, persone che vengono scaricate sui servizi sociali perché alla fine nessuno deve essere abbandonato, anche se ce l’ha messa tutta per farsi del male. Vale per la maggior parte dei soggetti nell’area della tossicodipendenza, vale per tutte le situazioni di stili di vita e comportamentali fortemente a rischio. Adesso c’è la generazione, probabilmente c’è sempre stata, degli alcolisti ultracinquantenni, che non sono più inseribili in attività neanche residuali di lavoro, che non hanno più i genitori e le famiglie d’origine, che sono scomparse, sono venute a maturazione naturale per l’età e spesso non hanno altri familiari che se ne occupano, anzi, spesso fratelli e altri parenti sono in un atteggiamento fortemente ostile e conflittuale. Tutto questo fa si che i servizi sociali debbano essere rinforzati e avere una loro struttura. Di questo ne sono fortemente convinto, addirittura devono avere delle professionalità qualificate e specializzate per filone. Nei grandi Comuni non è che tutti si occupano di tutto, si cerca di creare delle aree con competenze specifiche che analizzano e comprendono meglio le situazioni e immediatamente possono dare le risposte perché hanno un’attitudine alla risposta.
Tutto questo mi porta a dire che i fondi ci sono, perché spesso ci sono, lo Stato nei decenni ha acquisito una sensibilità importante, la Regione manda ai Comuni, spesso associati, una quantità anche importante dal punto di vista economico, che però deve essere poi utilizzata.
Raccolgo molto spesso le lamentele delle persone che si recano ai servizi sociali e dicono: “Non ho avuto risposta”, a volte in realtà sono reiterazioni di domande di assistenza continua, ma altre volte sono persone che ce l’hanno messa tutta e non sono riuscite ad avere una risposta.
Credo che come istituzione dobbiamo dare delle risposte, è utile avere un punto di riferimento comune che si occupi di questo, che si occupi della migliore gestione dei fondi perché un’altra critica che talvolta viene fatta è che la maggior parte dei fondi finiscono nella spesa per il personale, noi dobbiamo riuscire a creare dei meccanismi di rete in cui le spese per la gestione del sistema, cioè il personale, i luoghi, eccetera, siano le più basse possibili e la maggior parte dei fondi vada a buon fine.
Tutto questo obbliga ad una progettualità, che dobbiamo darcela, se la deve dare la Regione, se la devono dare molti Comuni, che poi sono il terminale del contatto con i cittadini, il filone più sensibile e delicato, quelli che colgono le emergenze che vengono dalla società, che quindi devono essere strutturati e motivati.
Questo è l’ultimo tema che voglio toccare, la motivazione. Un servizio sanitario, un servizio sociale funzionano bene quando sono motivati, quando una equipe sanitaria è motivata dà buoni servizi, quando una equipe sociale è motivata funziona, funziona se c’è un buon dirigente, funziona anche se ci sono dei buoni collaboratori, funziona se c’è il riferimento di un Assessore, di un’istituzione forte.
Concludo dicendo che sono favorevole all’approvazione. Rubo pochi secondi, mi sono consultato con l’Assessore Castelli che mi ha detto che il piano dell’organizzazione è pronto, è stato mandato all’ufficio legale per la normativa, per gli aspetti normativi, poi verrà approvato dalla Giunta e verrà in Aula, quindi, avremo modo di discuterlo, anzi, chiedo all’opposizione, in Commissione eventualmente, di dare dei contributi, un contributo valido per poi passare all’approvazione e a cascata alla nomina di tutti i dirigenti e tutte le posizioni funzionali ed organiche.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Menghi.

Anna MENGHI. Grazie, Presidente. Innanzitutto per ringraziare le due presentatrici di questa mozione perché mi consentono di affrontare una questione che molto spesso abbiamo trattato anche in Commissione.
A nome mio personale, ma credo un po’ di tutti, compreso l’Assessore, è doveroso ringraziare il Dirigente per il lavoro che sta svolgendo, oltre il limite del suo pensionamento. In questi mesi nelle sedute di Commissione a cui ha partecipato più volte abbiamo discusso del vero problema del settore dei servizi sociali, che lo stesso Assessore ha accennato anche nell’interrogazione precedente, la mancanza di risorse.
Questa mozione ci dà l’occasione di parlare della questione vera, il Dirigente più volte ci ha confermato, ricordando anche percorsi del passato, dove peraltro il Consigliere Mangialardi era Presidente dell’Anci, la difficoltà anche della Regione di mettere risorse proprie.
Il problema vero sui servizi sociali è la mancanza di Lea a livello nazionale su leggi datate, vecchissime, per cui dopo anni ancora stiamo a discutere se è più grave la disabilità piuttosto che altri tipi di carenze a livello sociale. In un momento come quello provocato dalla pandemia immaginate quanto si sia ampliata la necessità di intervenire su questo settore.
Voglio riportare la discussione sulla questione vera, per carità l’organizzazione è importante, ma è rilevante sapere chi fa cosa e con quali risorse, quindi, è necessario che l’amministrazione regionale tenga con grande attenzione …, l’Assessore già accennava al percorso di modifica degli ambiti sociali, di integrazione e sono d’accordo quando la Consigliera Lupini dice che la vera integrazione si fa sul territorio, ma abbiamo bisogno innanzitutto che il Governo …, speriamo che l’occasione di questo Governo ed anche dei fondi europei ci consentano di recuperare un gap, che è vecchio, datato e sul quale vi dico che non solo io sono stanca di aspettare.
Nella discussione di oggi si è parlato di Europa, ricordo che l’Europa si stava costituendo ed ho avuto la possibilità di confrontarmi con altri Paesi europei rispetto ai quali ancora oggi abbiamo un gap di prestazione e questo non è più accettabile.
Chiudo dicendo che siamo chiamati, noi come nuova amministrazione, nell’ambito delle rispettive competenze di Giunta e Consiglio, ad un percorso nuovo nel quale non dobbiamo avere paura di avere totem perché dobbiamo avviare un cammino di reale integrazione che segua la necessità, per esempio, l’abbiamo detto più volte anche in Commissione, di integrare i distretti con le figure che mancano perché è inutile che andiamo oggi a dire che l’autonomia del sociale è un percorso utile, ma soprattutto è utile avere le persone che sul territorio lavorano, altrimenti creiamo dei problemi che non vanno al fondo delle questioni vere.
Non ci dobbiamo mai dimenticare che la realtà di tuti i giorni è di chi non ha non solo chi dà risposte, ma è anche quella di chi lavora sul territorio che deve avere anche i fondi per i progetti che sono importanti, che hanno dato frutti - immaginate il sostegno alla genitorialità, di cui abbiamo più volte parlato - che possono diventare azioni di sistema su tutto il territorio regionale.
Le questioni sono molte e complesse, ma non ci dimentichiamo che prioritaria e fondamentale è quella della scarsità delle risorse a tutti i livelli, a livello nazionale e regionale, e sono certa che la tenacia e la forza dell’Assessore Saltamartini saprà darci dei risultai importanti e noi gli assicuriamo il nostro sostegno e la nostra capacità, se serve, anche di battere i pugni sul tavolo per ottenere un risultato che da molto tempo aspettiamo. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Sono molto contento di questo dibattito, non so che cosa stia succedendo comunque sta maturando qualcosa di nuovo. In realtà si coniugano questioni anche ideologiche e politiche, se mi permettete.
Quando sono intervenuti i vari Consiglieri e mi è venuta in mente l’idea del welfare, una delle prime idee che nasce in occidente sono le famose quattro libertà di Roosevelt, tra cui la libertà di avere una vita dignitosa, cinque anni dopo la sinistra con Elio Basso coniuga il secondo comma dell’articolo 3 della Costituzione, che nessun’altra Costituzione ha: compito della Repubblica è rimuovere gli ostacoli che impediscono la piena realizzazione della persona umana. Certamente non vi è dubbio alcuno che la mozione che viene dal gruppo del Movimento 5 Stelle, che ha introdotto nel nostro Paese l’idea dell’assegno di cittadinanza, va a toccare una serie di questioni che si agitavano nel panorama politico istituzionale. Mi piace ricordare il Premio Nobel per l’economia del 1974 Friedrich August von Hayek che aveva detto che l’assegno alle persone meno abili era un diritto che tutti i Paesi avanzati, i Paesi liberali, avrebbero dovuto garantire.
Mi sono allargato così tanto per dire e per sottolineare l’importanza che svolge anche nella nostra Regione il servizio sociale che ha, quindi, una connotazione dirigenziale apicale, come il servizio sanità, come il servizio bilancio, come gli altri.
Non c’è alcuna intenzione di accorpare il servizio sociale, nonostante l’Assessore Castelli stia studiando, stia ristrutturando una norma che modifica l’ordinamento del personale regionale, che verrà presto portata in quest’Aula. E’ evidente che il servizio sanità e il Servizio sociale sono due ambiti che devono avere due competenze diverse, separate e devono avere secondo me anche autonomi filoni di finanziamento.
Nell’interrogazione precedente abbiamo detto della necessità di rifinanziare il fondo indistinto che ad oggi, dal 2019, la Regione non finanzia, quindi assumiamo un impegno, e lo dico ai colleghi di maggioranza, per rifinanziare il fondo indistinto e a quel punto sarà necessario anche ragionare con i colleghi dell’opposizione su come armonizzare, pur tenendo distinte l’organizzazione del servizio sanità e del servizio sociale, queste due branche, sanità e servizi sociali, che pur si integrano in mille sfaccettature.
Esprimo il parere favorevole della Giunta regionale all’accoglimento della mozione qui presentata e sono qui insieme ai colleghi di maggioranza per raccogliere ogni più utile osservazione al riguardo.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Lupini.

Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Ringrazio tutto il Consiglio. Non posso che esprimere insieme alla Consigliera Ruggeri soddisfazione per l’attenzione che oggi abbiamo portato al Servizio sociale e sottolineo, anche in forza della mia esperienza professionale e amministrativa, tutta la nostra attenzione perché in effetti è quello che corre nel momento del bisogno, lasciatemi esprimere così, in modo molto informale.
Credo che abbiamo la necessità che la Commissione sanità venga utilizzata …, abbiamo tanti Commissari che hanno una lunga esperienza da Sindaci, da Deputati proprio nelle politiche sociali. Per prima, come mi aspetto da tutta la Commissione conoscendone i componenti, metto a disposizione tutta la possibile competenza ed esperienza per arrivare ad un’integrazione vera che non rimanga sulla carta o auspicata qui in Aula oggi.
Ringrazio la Presidente della Commissione Consigliera Leonardi che ha accolto le mie richieste di audizione proprio per il servizio sociale, per un servizio davvero integrato anche rispetto alla tutela minori.
Approfitto di questa opportunità per ricordare sempre l’ambito delicatissimo su cui il servizio socio-sanitario deve misurarsi, che è l’ambito dei minori, delle fragilità, delle famiglie multiproblematiche e della molto complessa vicenda della tutela minori, che tengo particolarmente a ricordare ad ogni occasione. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Menghi.

Anna MENGHI. Grazie, Presidente. Per esprimere il voto favorevole alla mozione delle colleghe del Movimento 5 Stelle, per ribadire che quando si lavora sulle questioni concrete è difficile dividersi. Quando si hanno a cuore gli interessi delle persone su cui i servizi e gli atti concreti della politica vanno ad impattare è difficile dividersi, soprattutto su temi come quelli del sociale sui quali anche in Commissione stiamo facendo un lavoro importante e sul quale personalmente vigilerò affinché non ci sia la volontà se non quella di realizzare atti concreti per una politica migliore, per una regione migliore, che possa essere di concreto aiuto alle persone, che oggi purtroppo vivono problematiche e che ai sensi dell’articolo 3 della Costituzione, secondo comma, da troppo tempo aspettano.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Leonardi.

Elena LEONARDI. Grazie, Presidente. A nome del gruppo Fratelli d’Italia faccio una dichiarazione di voto favorevole alla mozione presentata dalle esponenti del Movimento 5 Stelle. Certamente l’attenzione al sociale è una delle priorità alle quali questa amministrazione guarda e il nostro compito è quello di arrivare dove ci sono persone che sono rimaste indietro.
Negli anni precedenti spesso l’impostazione è stata quella di guardare un po’ più all’ambito sanitario e meno a quello sociale, con alcune difficoltà, invece il modello di integrazione verso cui negli ultimi anni siamo stati spinti merita di avere pari dignità e soprattutto molta attenzione. Ricordiamoci che andiamo purtroppo incontro ad una situazione che, a seguito della pandemia e della crisi economica che stiamo per attraversare, metterà nuove fragilità e nuove povertà nelle condizioni di dover essere assistite e di chiedere alle Regioni ed a tutto il sistema del servizio sociale una adeguata risposta.
A questo noi tendiamo per cui raccogliamo favorevolmente questo invito e voteremo a favore di questa mozione.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mastrovincenzo.

Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Ribadiamo il nostro voto favorevole a questa mozione e ne condividiamo gli obiettivi e gli intenti, raccomandiamo ancora una volta alla Giunta di tenere in considerazione questa correlazione, questo coordinamento e sinergia oltre che con il servizio sanità, anche con gli altri servizi che hanno a che fare con le politiche di welfare, cioè lavoro, formazione e istruzione per una vera politica integrata di welfare di cui la nostra regione ha bisogno, ma credo il nostro Paese, soprattutto in questo periodo storico. Grazie.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Mozione n. 51. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Mozione n. 52
ad iniziativa dei Consiglieri Latini, Pasqui, Marcozzi, Rossi
“Ristori economici a favore dei gestori di stazioni di servizio di benzina, diesel, gpl e metano”
(Ritiro)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 52 dei Consiglieri Latini, Pasqui, Marcozzi, Rossi.
Ha la parola la Consigliera Marcozzi.

Jessica MARCOZZI. Grazie Presidente. Chiediamo il ritiro di questa mozione perché superata, riguarda i ristori economici a favore dei gestori di stazioni di servizio. Con il Governo Draghi i ristori vengono erogati non in base al codice attività, ma in base alla perdita del volume d’affari, credo, quindi, che questa mozione possa essere ritirata. Grazie.

Mozione n. 54
ad iniziativa dei Consiglieri Bora, Mastrovincenzo, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Vitri
“Campagna denigratoria nei confronti dell'On. Alessia Morani”
(Discussione e votazione risoluzione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 54 dei Consiglieri Bora, Mastrovincenzo, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, la Consigliera Bora.

Manuela BORA. Grazie, Presidente. Ritengo che questa mozione sia un atto importante perché tratta un argomento molto sensibile, che purtroppo rappresenta una vera e propria emergenza nel nostro Paese, sto parlando dell’odio che dilaga sul web tramite post su facebook, frasi che sono spesso solo parole, ma che potrebbero trasformarsi anche facilmente in atti di odio concreto da parte di squilibrati che potrebbero prenderle sul serio.
Il fatto riportato nella mozione è noto e riguarda le affermazioni ingiuriose rivolte all’On. Alessia Morani da parte di un simpatizzante di Fratelli d’Italia di Pesaro e personaggio ben noto ad almeno un membro di questo Consiglio regionale. Si tratta del caso di haters che invece di essere condannati spesso vengono addirittura lodati o promossi con incarichi prestigiosi.
Ricordo solo pochi giorni fa il caso di uno stalker protagonista di una campagna denigratoria nei confronti dell’ex Ministra dell’Istruzione causando alla stessa dolorosi effetti sulla propria vita personale e familiare. Pensate che questo signore a merito dell’attività di costante insulto era stato nominato dal sottosegretario della Lega nel proprio staff, nomina fortunatamente revocata prontamente grazie all’intervento dell’attuale Ministro dell’Istruzione.
Quando in data 15 marzo il gruppo del Partito Democratico ha presentato questa mozione, che chiede di stigmatizzare formalmente i gravi insulti rivolti all’ On. Alessia Morani, non erano ancora uscite le scuse, se così possiamo chiamarle, di chi l’aveva offesa, tramite una lettera inviata ai giornali il giorno successivo, il 16 marzo.
Queste scuse non sono altro che la classica toppa peggiore del buco, che rendono a mio avviso ancora più urgente e significativo il voto che oggi, sono certa, sarà unanime.
L’esponente si giustifica dicendo che l’epiteto “peracottara” rivolto all’On. Morani era in realtà una citazione con cui era stata apostrofata da un docente, in modo vergognoso e inaccettabile, questa è la mia opinione personale, la leader di Fratelli d’Italia.
C’è però un piccolo particolare da sottolineare, le affermazioni del professore oltre ad aver suscitato unanime sdegno da parte di tutti i gruppi politici, hanno determinato la sua sospensione dall’ufficio e dallo stipendio per tre mesi, un provvedimento condivisibile, che il Consiglio di amministrazione dell’Università di Siena ha voluto giustamente prendere.
L’esponente è stato censurato, questo va riconosciuto sia al Presidente di Fratelli d’Italia che al segretario regionale, tuttavia proprio per la prontezza e la durezza del provvedimento dell’Università di Siena, allo stesso modo ritengo che questo Consiglio regionale debba esprimersi, che ad esprimersi debbano essere anche i Consiglieri di Fratelli d’Italia che condividono gli stessi ideali, valori e convinzioni politiche.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Baiocchi.

Nicola BAIOCCHI. Grazie, Presidente. Ho ascoltato molto attentamente le parole della Consigliera Bora e non posso non intervenire anche perché nelle premesse di questa mozione c’è un esplicito riferimento al sottoscritto, mancava che scrivessero nome e cognome, perché la persona che conosce questo soggetto chiaramente sono io e non ho nessun problema a dirlo: “di cui uno in particolare risulta certamente ben noto ad almeno un componente di questo Consiglio regionale”, non era un problema neanche se scrivevate: “conosciuto da Nicola Baiocchi”, non sarebbe stato un problema perché non ho timore a negare e a prendermi la responsabilità di quello che faccio, sia a livello professionale che ora a livello politico.
Nessuno vuole minimizzare quello che è successo, non mi permetterei, però la cosa che forse mi ha più disturbato è stato quella di voler associare la responsabilità personale, magari se ci fossero le condizioni penale o politica di questo ragazzo, all’attività del Consigliere, del sottoscritto. E’ quello che si sta cercando di fare, è stato fatto su Pesaro, e questo mi dispiace perché se i Consiglieri dovessero avere una sorta di responsabilità oggettiva per quello che fanno i militanti o le persone appartenenti al partito sarebbero sicuramente finiti. Quante volte è successo, possiamo ricordare il lancio di uova del figlio di un Consigliere del Partito Democratico o altre situazioni spiacevoli, lungi da me pensare che noi dovremmo essere responsabili di azioni compiute da soggetti che non sono assolutamente riconducibili a noi.
Se ponessi un quesito: se un vostro assistente, ad esempio, durante una partita di calcio colpisse l’arbitro, fosse espulso ed avesse conseguenze molto importanti, voi pensate che noi Consiglieri di maggioranza, in questo caso, saremmo stati lì a contestare? Questo è un metodo che alcuni di voi non capiranno, ma per me ha una notevole importanza.
E’ un elemento molto rilevante perché il modo di fare politica …, penso che da un lato la Consigliera fa bene a stigmatizzare un comportamento sbagliato, l’esponente di Fratelli d’Italia si è subito autosospeso dal partito, la Presidente ha preso le distanze e il Commissario regionale ha fatto prontamente un comunicato stampa, quindi, occupare in questo momento, che ci sono questioni molto importanti, l’Assemblea con questo tema mi sembra inopportuno, anche se, ripeto, non voglio in alcun modo minimizzare o non ritenere giuste alcune argomentazioni poste dalla Consigliera Bora. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Rossi.

Giacomo ROSSI. Intervengo perché pur non essendo di Fratelli d’Italia conosco anch’io l’esponente e a me sembra di sognare che in una Assemblea regionale si discuta di un’azione fatta da un cittadino privato nei confronti di un’altra persona, che tra l’altro non è nemmeno di questa Assemblea. Una questione privata della quale la persona si è anche scusata ed il partito ha preso le distanze.
Questa mi sembra una farsa osca, se conoscete il teatro antico, una commedia atellana, non so se conoscete i teatri greci, etruschi, romani.
Noi dovremmo impegnare il Presidente e la Giunta, che non c’entrano niente, a prendere le distanze per una azione fatta da un’altra persona?
Ragazzi, scherziamo? Di fronte ai problemi che i marchigiani hanno tutti i giorni noi occupiamo il tempo del Consiglio regionale, e qui siamo lautamente pagati, per una questione del genere? Fate una mozione o una interrogazione per chiedere all’On. Morani cosa ha fatto in tutti questi anni per il nostro territorio, visto che noi della provincia di Pesaro-Urbino e dell’entroterra la conosciamo bene. Visto che non è riuscita a far niente per lo smantellamento del suo ospedale di Sassocorvaro e nostro ospedale dell’entroterra. Occupatevi di questioni serie!
Resto allibito da questa mozione, che sicuramente non è lo strumento opportuno di discussione, lasciate queste cose ai commenti facebook, ai social, ma non portate delle questioni personali nel Consiglio regionale, sennò potrei farvi un quaderno delle offese che nella mia breve e insignificativa attività politica, la definisco così, minima attività politica, ho ricevuto. Penso che tutti abbiamo ricevuto insulti, e cosa facciamo? Veniamo a dire a voi che vi dovete dissociare per un comportamento tenuto da qualcun altro? E’ assurdo, resto allibito e spero che il Consiglio regionale non scenda più a questi livelli perché se continuiamo a fare questi giochetti, queste farse, andiamo a denigrare anche il nostro ruolo istituzionale.
Noi dobbiamo impegnare la Giunta per qualcosa che ha fatto una persona che non c’entra niente con questa Assemblea? Per carità, noi ci dissociamo da tutti gli insulti, di ogni genere e da ogni provenienza, ma non c’entrano niente con questa Assemblea.
Colleghi del Partito Democratico, rimango allibito, per fortuna siamo in democrazia e possiamo anche arrivare a tanto, però riportiamo a galla il livello della discussione di questo Consiglio regionale perché ci sono dei problemi grossi, la gente fuori in molti casi soffre, siamo anche nel bel mezzo di un’emergenza epidemiologica e noi andiamo ad affrontare una questione del genere, ragazzi, con tutto il rispetto, fa ridere, è una farsa.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Bora.

Manuela BORA. Grazie, Presidente. Intanto ci tengo a precisare che né da parte della sottoscritta né da parte del Partito Democratico c’era in nessun modo intenzione di associare il fatto compiuto con lei, Consigliere Baiocchi, nella maniera più assoluta. Anzi, proprio a testimonianza di questo propongo un emendamento nella parte delle premesse che ha citato: “premesso che da qualche giorno l’On. Alessia Morani è oggetto di una violenta campagna di odio sui social network con insulti offensivi e sessisti” mi fermerei qui e toglierei “che le sono stati rivolti da esponenti politici locali marchigiani di cui uno in particolare risulta certamente ben noto da almeno un componente di questo Consiglio regionale”. Se quello fosse stato lo spirito che ha mosso questa mozione, e non lo è certamente, sarebbe stato sbagliato. Per cui da subito propongo questo emendamento, che spero potrete accogliere.
Su tutto il resto non posso che dissentire da quanto detto, in particolar modo, Consigliere Rossi, io sono - e le assicuro che non è un esercizio particolarmente semplice - senza parole per quello che lei ha detto, che è gravissimo, perché è anche nostra responsabilità e dovere censurare soprattutto affermazioni sessiste come quelle che sono state rivolte all’On. Alessia Morani e nei confronti di qualsiasi altra donna. E’ anche nostro compito.
Mi dispiace, questa è una mia responsabilità, perché nel primo Consiglio in cui era stata calendarizzata questa mozione purtroppo sono dovuta uscire prima per motivi personali, avremmo dovuto farla per quanto mi riguarda come prima Regione d’Italia e le confesso che tantissimi altri Consigli regionali in Italia la stanno discutendo come testimonianza del fatto che, secondo me, non è mai abbastanza sensibilizzare l’opinione pubblica su questo, noi dovremmo dare il buon esempio e non è certamente tempo perso il nostro.
Spero davvero che questa mattina, che si è aperta con questo bellissimo voto unanime da parte della maggioranza e dell’opposizione, possa concludersi con questo bel gesto anche da parte della maggioranza.
Francamente non riesco a capire come sia difficile, visto che la Presidente di Fratelli d’Italia, a cui riconosco l’essere dalla parte delle donne di qualsiasi opinione ed estrazione politica esse siano, per prima ed anche il vostro segretario regionale hanno preso le distanze, secondo me dovrebbe essere davvero molto semplice, convergere su un voto unanime, tolto anche il riferimento che, capisco, il Consigliere Baiocchi ha voluto in qualche modo evidenziare.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Putzu.

Andrea PUTZU. Grazie, Presidente. Ho ascoltato l’intervento sia della Consigliera Bora che del Consigliere Baiocchi, questa mozione trova l’occasione di fare polemica. Capisco, è normale, mentre noi della maggioranza siamo impegnati a risolvere i problemi dei cittadini marchigiani, una parte dell’opposizione vuole sollevare polemiche legate ad un singolo esponente di Fratelli d’Italia che ha rivolto insulti su facebook.
Premetto che il sottoscritto ha avuto modo di esprimere su facebook la solidarietà all’On. Alessia Morani perché se è uno che ha la tessera del mio partito esprime un’idea ridicola, aggressiva, di certo non riconosco quell’idea. Però mi dispiace perché quando l’Assessore Giorgia Latini venne insultata da qualcuno, non so se voi lo conoscevate, se magari manifestava con voi, con dei cartelli con scritto: “La storia ce lo insegna, andiamo a bruciargli la casa” ho letto solo ed esclusivamente la solidarietà di un ex Assessore esponente del Partito Democratico, ma non l’ho vista da parte vostra.
Vado anche un po’ indietro perché credo che interverrà anche la Consigliera Casini, che conosce bene il soggetto in questione, quando il Sindaco di Offida ha dato un pugno ad una donna in piazza, durante una festa, non credo che qualcuno del PD abbia preso gravi provvedimenti o qualcuno come me abbia detto: “Mi dissocio da quel gesto”. Addirittura io mi dissocio da un commento facebook, ma non c’è stata da parte dell’opposizione di allora una mozione per esprimere solidarietà ad una donna vergognosamente picchiata. Dirò di più, apprezzo la Consigliera Bora alla quale riconosco attivismo politico, impegno, passione, e le vorrei fare una domanda perché la reputo intelligente. Qui parliamo di condanna alla violenza verbale, fisica, di genere, di un uomo contro una donna, di una donna contro una donna, di un uomo contro un uomo, di una donna contro un uomo, lei Consigliera assumerebbe nella sua segreteria una persona che dà una ginocchiata ad un arbitro durante una partita di calcio? Mi dica lei se questo è giusto, visto che qui stiamo parlando di violenza. Se lei giustamente critica dei commenti fatti ad una esponente del Partito Democratico, lei mi deve dire se nella sua segreteria assumerebbe uno che si è distinto per un gesto violento durante una partita di calcio, dando una ginocchiata all’arbitro. Credo che questo dimostri, qualora lei o il suo Partito lo assumesse, che c’è una classica mistificazione o perlomeno una classica propaganda politica in merito.
Io le dico, e parlo a titolo personale non del gruppo, che sono onorato di rappresentare, partito a cui sono orgoglioso di appartenere, Fratelli d’Italia, noi abbiamo una leader donna ed ogni giorno i vostri iscritti e simpatizzanti la insultano sui social, e non mi sembra che nessuno di voi abbia portato qui una mozione o nessuno di noi abbia portato qui una mozione per chiedere la solidarietà del Consiglio regionale nei suoi confronti, come nel caso del nostro Assessore Giorgia Latini.
Visto che tutti noi condanniamo la violenza di ogni tipo e genere, condanniamola anche quando vengono assunti dei personaggi che si picchiano in campo, quindi, mettiamo in questa mozione, la proposta la faccio io, i nomi di Giorgia Latini e del Presidente di Fratelli d’Italia, perché no, perché credo che la violenza …, per lo meno credo che le mozioni non debbano essere fatte in questo caso, solo per fare strumentalizzazioni politiche, ma per dare un segnale chiaro e netto alla politica. Se un esponente del Partito Democratico viene insultato è sbagliato, se qualcuno che milita nel PD - che magari potrebbe entrare nella vostra segreteria del partito - picchia un arbitro è sbagliato, se qualcuno dice bruciamo la casa a Giorgia Latini è sbagliato, se qualcuno insulta la Presidente di Fratelli d’Italia o qualsiasi altro personaggio politico sui social è vergognoso. Quindi, propongo tutti insieme di fare una mozione, scriviamola insieme, non facciamola solo per l’On. Alessia Morani, alla quale il sottoscritto ha espresso solidarietà, ma facciamola anche per Giorgia Latini e la Presidente di Fratelli d’Italia perché su questo credo che dovremmo essere uniti anche perché non c’è destra o sinistra che possa approvare la violenza.
Concludo dicendovi di ritornare sulla terra per dare delle risposte insieme, anche perché la priorità non è solo di una fazione politica, la violenza verbale e fisica di ogni genere è vergognosa dappertutto e noi la condanniamo. Credo che qui nessuno si possa alzare e dire: “Sono contento che una persona sia insultata o picchiata”, però vi dico di studiarla insieme. Una volta fatti gli interventi, prima di fare le dichiarazioni di voto, si può chiedere una sospensione per scriverla insieme perché a quello che la Consigliera Bora, che io stimo, ha evidenziato, il fatto di violenza verbale nei confronti dell’On. Alessia Morani, io aggiungerei anche quella sulla Presidente del gruppo Fratelli d’Italia e Giorgia Latini, che hanno subìto gravi minacce, ma non ho visto grande solidarietà da parte vostra. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Santarelli.

Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Questo intervento è a titolo personale e non a nome del mio gruppo Rinasci Marche. Sono contento che sia presente il Presidente Acquaroli che nel suo insediamento aveva dato un’apertura per il futuro nel rispetto delle donne, visto che all’inizio la sua Giunta era composta da un solo Assessore donna.
Parla una persona che per 30 anni ha lavorato in ospedale prevalentemente con colleghe donne, tant’è che le nostre insegnanti entrando dicevano “buongiorno ragazze”, parla una persona che conosce molto bene qual è il sacrificio delle donne per imporsi anche nel lavoro, nella carriera.
Ricordo che tempo fa in ospedale i medici erano solamente uomini e per alcune dottoresse che hanno fatto un percorso di medicina è sempre stato un po’ più faticoso.
Questo penso valga anche per la politica, però fin dal primo giorno della mia permanenza in Consiglio regionale, tra le altre cose, ho detto che mi sarei occupato, sarei stato vigile ed attento, dei più deboli, a fianco di quelli che vogliono sul serio combattere soprusi e prevaricazioni.
Ho appreso dagli articoli di giornale che le violenze sono in aumento, soprattutto quelle, come tutti ben sappiamo, nei confronti delle donne. Ogni tipo di violenza, compresa quella verbale, anzi soprattutto quella verbale, spesso lascia dei segni indelebili, a maggior ragione se la violenza viene indirizzata al genere femminile.
L’On. Alessia Morani, che ho avuto modo di conoscere nel corso degli anni, una politica, come dico io, robusta, nel senso che studia, approfondisce, con una carriera politica importante, fino a poco tempo fa era Sottosegretario al Mise, quindi ha dato anche un contributo alla nostra regione in prima persona.
Dal Il Resto del Carlino e dal Corriere Adriatico ho ricevuto queste informazioni, alcune le ho lette sui social, c’era odio, c’erano insulti sessisti da parte di un esponente politico. Queste fonti mi hanno messo in condizione di esprimere tutta la mia solidarietà all’On. Alessia Morani prima come persona, come donna e poi come politica.
Questo è un argomento spiacevole e secondo la mia opinione personale è un attacco vigliacco, come tutti gli attacchi vili che sono stati fatti, come ha detto prima il Consigliere Putzu, al Presidente di Fratelli d’Italia e all’Assessore Giorgia Latini.
Ad un’esponente politica del nostro territorio sono stati rivolti …, e auspico che gli eventuali colpevoli se accertati … Stavo leggendo l’articolo dell’On. Prisco che ha preso dei provvedimenti, come ha detto il Consigliere Putzu, il Partito ha già intrapreso delle azioni indirizzate a dovere, soprattutto verso appartenenti a questo sistema politico, che dovrebbe essere, in un certo senso garante di tutte quelle che sono le diversità e del dialogo che correttamente rappresenta. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Vitri.

Micaela VITRI. Mi sarei risparmiata volentieri questo intervento, innanzitutto perché la Consigliera Bora è già intervenuta e tutto quello che ha detto lo sottoscrivo al 100%. Penso anch’io, come ha detto il Consigliere Rossi, che le priorità siano altre, siamo in piena pandemia, l’ho già detto un mese fa quando il Consigliere Baiocchi pensando di passare una palla avvelenata al Consigliere Ciccioli si è rivolto a me accusandomi di aver messo un like per errore su un social network, evidentemente dovete tenerne conto sempre in modo coerente non solo oggi, ... no, non è la stessa cosa perché se siamo in piena pandemia vale sempre.
Ad ogni modo sono intervenuta anche perché sono rimasta allibita dalla mancanza di sensibilità dei Consiglieri qua presenti di maggioranza.
Come è possibile mettere sullo stesso piano lo screzio su un campo da calcio durante una partita, in pieno agonismo, tra due uomini, per quanto condannabile, sono la prima a farlo, con una violenta e feroce aggressione sessista? Invito tutti a leggere gli insulti scurrili, volgari e davvero pericolosi.
Oggi mi sarei aspettata oltre alle scuse unanimi una presa di posizione, al punto quasi da vergognarsene, invece che mettere sullo stesso piano uno screzio su un campo da calcio con una aggressione nei confronti di una donna.
Ecco perché avrei preferito non intervenire, sono allibita dalla mancanza di sensibilità.
Aggiungo che gli attacchi dell’esponente politico pesarese, che io conosco abbastanza bene, sono solo la punta dell’iceberg, ecco perché siamo arrivati a questa mozione, e sono la deriva di una politica che già dalla campagna elettorale alcuni amici e colleghi dello stesso esponente hanno portato avanti spudoratamente nei confronti di molte donne del mio stesso gruppo, ma non solo. Un atteggiamento che voi dovreste condannare mettendo un freno perché da qui inizia il rispetto della donna, dovrebbe iniziare da quest’Aula come esempio e oggi credetemi non siete stati un bell’esempio.

PRESIDENTE. Invito tutti i Consiglieri a stare in Aula con la mascherina sul viso, l’ho già detto in apertura della seduta e lo ripeto.
Ha la parola la Consigliera Casini.

Anna CASINI. Grazie, Presidente. Grazie per aver ricordato l’applicazione delle regole perché evidentemente in questo Consiglio c’è chi non le applica sapendo di non applicarle e questa è una mancanza di rispetto per tutti noi.
Da qui voglio partire per dire che non mi aspettavo onestamente che si usassero questi toni, anche violenti e aggressivi, con un elenco di chi è peggio dell’altro. Mia nonna faceva l’insegnante e diceva che non si deve essere mai più bravi dei somari, ma cercare di non essere tra i somari, quindi la violenza verbale, secondo me, c’è stata anche in quest’Aula, recriminazioni e cose di questo genere.
La Presidente di Fratelli d’Italia ha censurato questo episodio e il 15 marzo, come ha detto la Consigliera Bora, quando ha presentato questa mozione il tema era ancora caldo. Quello che dice la mozione è di una banalità assoluta, ma molto importante.
Quando il Consigliere Rossi, che dice che qui stiamo perdendo tempo, cita l’antica Grecia dichiara un ossimoro, perché da un lato prende ad esempio la politica dell’antica Grecia, presumo che non si riferisca solo al teatro greco, e dall’altra dice che parliamo di temi banali.
I temi dei comportamenti, i temi valoriali, i temi del rispetto non sono affatto banali, sono prioritari rispetto a qualunque altro tema, specie in questa assise, quindi lei dovrebbe essere il primo a rispettarli, il primo a non insultare o ad alzare i toni rispetto a chi ha presentato una mozione, che non ha commesso un reato né ha mancato di rispetto a qualcuno. Se c’è mancanza di rispetto riguardo al primo punto, io non l’avevo neanche letto, evidentemente è stata una svista ed è stata proposta la cancellazione.
Ora tornerei alla mozione invece che all’elenco della spesa di chi ha fatto peggio e chi ha fatto meglio, che prevede al primo punto di “prendere le distanze e a dissociarsi formalmente dai toni e dai contenuti delle gravi offese rivolte all’On. Morani”, all’epoca erano un argomento all’ordine del giorno, sono state censurate da tutti, quindi non è una cosa tanto strana da fare, e al secondo, che mi pare molto importante, di “promuovere con forza ogni iniziativa finalizzata all’attuazione di politiche di promozione delle pari opportunità, di rimozione degli stereotipi di genere, di prevenzione e di contrasto alla violenza di genere”. Non capisco cosa ci sia da sdegnarsi rispetto a questo, dovrebbe essere il contrario, ci si meraviglia e ci si indigna perché si vuole discutere di queste cose, che sono sempre più all’ordine del giorno. A prescindere dal caso di specie credo che questo sia un tema sul quale il Consiglio dovrebbe esprimersi e le posizioni dovrebbero essere chiare.
La violenza verbale sui social io l’ho subìta per un’ingiuria nel 2017, per una notizia falsa uscita sul giornale, che poi è stata smentita, ho subìto un’aggressione che non è stata soltanto verbale, quindi, mi rendo conto di quello che significa un’aggressione ad una donna, che comunque è sempre più fragile perché vengono usate espressioni molto più violente, si usano anche stereotipi che per l’uomo non vengono utilizzati, e questo non lo dico io, tra l’altro non sono neanche esperta in antropologia, ma questa è una cosa abbastanza banale.
Credo che in questo momento si stia perdendo l’occasione per votare tutti insieme una cosa che dovrebbe essere già nelle cose, che non avrebbe neppure bisogno di una mozione. Una censura ed una condivisione non avrebbero bisogno neppure di essere sottolineate e richieste con una mozione, tanto meno sono accettabili reazioni più violente di quelle contenute nell’atto.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Leonardi.

Elena LEONARDI. Grazie, Presidente. Dispiace oggettivamente sentire trattare un argomento, che comunque è delicato, semplicemente cercando lo scontro di parte. E questo lo dico perché è evidente.
Chi fa politica, come tutti coloro che siedono qui, ha un’esperienza pregressa e quando fa un atto sa in quale direzione vuole andare, quindi è del tutto evidente che la volontà di questa mozione era quella di cercare anche uno scontro politico sul tema. Lo dico da persona che orgogliosamente fa parte del partito Fratelli d’Italia, l’ho sentito ribadire da qualche esponente del PD e ne sono contenta, la nostra leader ha sempre dimostrato in maniera netta ed inequivocabile, indipendentemente dalla persona che veniva attaccata, dalla donna che veniva attaccata, solidarietà e superamento di attitudini sbagliate. Purtroppo sappiamo che la violenza con i social network sta dilagando, lo dico facendo solo un paio di esempi di quelle tante realtà nelle quali molto spesso la Presidente di Fratelli d’Italia è stata la prima ad uscire a difesa, ricordo gli attacchi al Ministro Bellanova al momento del giuramento, insultata per il tipo di abito che aveva scelto, ricordo l’On. Vladimir Luxuria nella nota questione dei bagni in Parlamento, difesa trasverse e senza nessun tipo di approccio ideologico.
Ho sentito dire una cosa in quest’Aula, sulla quale concordo, che si dovrebbe iniziare da qui a dare il buon esempio parlando di questi temi e mi dispiace sottolineare come ci sia una volontà evidente di fare contrapposizione politica su questa mozione. In quest’Aula se non volevate dare l’appoggio, la solidarietà, la condanna agli innumerevoli insulti alla nostra leader, avreste potuto, io reputo dovuto e siete stati anche sollecitati in altre discussioni, dare la vostra solidarietà all’Assessore Giorgia Latini quando è stata pesantemente attaccata e insultata, minacciata da cartelloni, cortei, forse qualche esponente che siede qui si è messo al fianco di quelle persone che insultavano.
Se si vuole dare, come avete detto, un esempio che parta da quest’Aula, mi aspettato, e l’auspico ancora, che questa mozione diventi un atto trasversale di condanna, oppure si vuole solo demonizzare il partito Fratelli d’Italia con un episodio? Sono stati fatti alcuni esempi, se la Consigliera Vitri trova una ginocchiata durante una competizione sportiva qualcosa da minimizzare, allora chiedo: ma nei confronti di quel Sindaco del PD che ha dato un pugno ad una donna, Consigliera Vitri, Consigliera Casini, Consigliera Bora, che cosa dite? Non si fa una mozione di condanna solo perché è del PD?
Ripeto, questi temi se utilizzati come strumentalizzazione e contrapposizione politica non generano l’effetto voluto, generano, e ve ne state rendendo conto, l’effetto contrario ed non posso credere che con l’esperienza politica, con la capacità che avete di vedere le cose, voi non lo sappiate.
Avete detto tutti che Fratelli d’Italia ha già preso le distanze e provvedimenti rispetto a questa persona, non c’è la necessità di questo atto se non per cercare di creare un contenzioso, in qualche modo demonizzare il partito di Fratelli d’Italia, come state, purtroppo, cercando di fare dall’inizio. Però con i fatti, con i vostri fatti, avreste potuto farlo, ripeto, a parer mio dovuto, nei confronti di esponenti donne di quest’Aula, avete protestato perché in Giunta c’era una sola donna, ma nel momento in cui quella donna è stata attaccata non si è levata una voce da quei banchi per difenderla, e questo mi dispiace, ma va ricordato.
L’On. Morani politicamente è una persona lontana anni luce dal mio modo di fare politica, non sposerei mai un prestito vitalizio ipotecario che fa indebitare e togliere la casa agli anziani poveri che non possono permettersi di intervenire, politicamente siamo all’opposto, non penserei mai di farmi fare una legge retroattiva per non pagare quello che la Corte dei Conti a me e al Sindaco di Pesaro ha imputato, siamo lontane anni luce, ma io ribadisco che il partito Fratelli d’Italia ha preso formalmente le distanze, dal suo leader al responsabile regionale, pertanto chiedo, se si può fare uno scatto rispetto alla contrapposizione, di fare un atto che condanni tutte le violenze verbali e fisiche, a quel punto credo che saremmo tutti sulla stessa lunghezza d’onda.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Avevo deciso di non parlare, a volte è saggio non farlo perché infuocare gli animi è una cosa brutta, però dopo un po’ non ce la faccio più. Il sentimento più odioso, che non riesco a reggere, è l’ipocrisia, l’ipocrisia è una cosa devastante, l’ipocrita è una persona abietta, brutta, allora, qui iniziamo a fare una scaletta, l’On. Morani vale quanto l’Assessore Latini e quanto la leader del mio partito oppure vale di più e la Latini, a cui volevano bruciare la casa, e la Presidente di Fratelli d’Italia, rana, scrofa e tutto il resto, valgono di meno perché sono militanti o dirigenti in schieramenti politici diversi? Questo è il tema centrale.
Io vengo continuamente insultato e non me ne frega niente, il PD delle Marche ha fatto una bella manifestazione, dopo la vicenda delle dichiarazioni dell’Assessore Latini, non delle mie, sulla legge sull’aborto e molti di voi, esponenti qui presenti, sono andati in Piazza Roma ed uno in particolare, è stato fotografato sotto il cartello, che a me ha divertito da morire: “Meno ciccioli più … ” con la mia fotografia, la cosa mi ha divertito molto, ma diciamo che non è il massimo.
Ma non basta, un esempio di ipocrisia è dato dalla Consigliera Vitri, che mi sento di citare con foto, la Consigliera Vitri ha fatto questa operazione che vi leggo nei particolari: una persona dopo il dibattito in cui avevo parlato ha detto: “Sempre più convinto che i nostri padri purtroppo non finirono il lavoro”, non so, forse è figlio di un partigiano, io non seguo la Consigliera Vitri, ovviamente me ne guardo, non seguo nessuno, nemmeno i miei social, risponde un militante di destra: “Posso capire che ci sia gente che scrive certi commenti, capisco meno la Consigliera Vitri che mette mi piace. Una Consigliera regionale, una donna come Micaela Vitri che mette un like è proprio un incitamento alla violenza”. Risponde un'altra persona: “Perdonala è lì da qualche mese ed è stanca”, la Consigliera Vitri scrive: “Sul mio profilo mi arrogo di scrivere e la presunzione di mettere like a chi voglio e di dare il giusto peso a commenti, conoscendo chi scrive, comunque spetta a chi l’ha scritto confermare: è una battuta?”. Il militante di destra continua: “A me non sembra per nulla una battuta sarcastica”, si riferisce a quella iniziale “Sempre più convinto che i nostri padri purtroppo non finirono il lavoro”, scrive la Consigliera Vitri qua presente: “A me non sembra per nulla una battuta sarcastica, se lo fosse sarebbe di cattivo gusto”, salto altre parole e ribatte chi aveva scritto la frase iniziale, confermandola: “Sempre più convinto che i nostri padri purtroppo non finirono il lavoro” e c’è ovviamente il like della Vitri.
Allora, basta ipocrisia, a me non importa niente, figuriamoci se mi servono le scuse, ne ho avute e subite tante, forse anch’io ne ho fatte tante, figuriamoci se uno si deve scandalizzare perché un militante di Fratelli d’Italia ha fatto uno scivolone, tutti li facciamo, questo ha fatto uno scivolone marcato, ci siamo imbestialiti perché quelle cose danneggiano maggiormente noi, non l’On. Morani, anzi. Qualche volta i politici di lungo corso dicono: “Sai cosa c’è, adesso mi scelgo un avversario che mi attacca così vado su tutti i giornali”, cosa frequente, potrei fare nomi e cognomi anche di militanti di altri partiti, non lo faccio, dico solo che da quest’Aula sia bandita l’ipocrisia. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.

Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. C’è un tentativo, c’è uno sforzo personale di provare a ritrovare il senso della mozione ripartendo dai contenuti e da questo punto di vista ricordo a tutti quanti le vittime di femminicidio che si sono susseguite dal 2018 ad oggi: nel 2021 sono state 19 vittime e oltre 70 nei tre anni precedenti.
La mozione è un’opportunità perché è evidente che si parte da un fatto specifico subìto dall’On. Alessia Morani, ma che avrebbe potuto coinvolgere qualsiasi altra persona.
Va riconosciuto, lo ribadisco, così come lo hanno fatto altri componenti del mio gruppo, l’immediato e leale, davvero con uno spirito positivo, pur se io non apprezzo per niente politicamente la Presidente di Fratelli d’Italia, senso di solidarietà e mi stupisco che oggi si voglia …, questo sì, Consigliere Ciccioli, il suo intervento è ipocrita perché lei apre questo argomento a tante altre questioni, parla di altri temi ugualmente importanti, ma lo fa spostando il baricentro della discussione attaccando la Consigliera Vitri.
Tutti noi sappiamo …

(interrompe il Consigliere Ciccioli)

Romano CARANCINI. Io ho ascoltato con molta attenzione le sue parole.
Credo che questo Consiglio regionale abbia un’opportunità attraverso questo documento. C’è una seconda parte non a caso importante che penso non abbia letto nessuno o forse ha fatto finta di leggere, che è quella di tentare, attraverso il Consiglio regionale, quindi un autorevole organo politico, di mettere un punto nel quale le offese possano da questo punto di vista farsi da parte.
Ora qualcuno dice: “Ma perché non avete sostenuto l’Assessore Latini?”, ora io non avrei avuto difficoltà, penso però che quella non era una critica personale, come è avvenuta nei confronti dell’On. Morani o anche di altre donne di destra, di sinistra, di tutte le appartenenze, in realtà era una citazione, molto forte, ma una citazione, di cui non avevo neppure conoscenza.
Certo, lo dico perché se uno come il Consigliere Rossi giustifica nelle proprie argomentazioni il fatto che l’On. Morani in fondo ha portato via l’ospedale di Sassocorvaro …, io dico che è un’occasione per tutti noi per ricucire ed affermare un principio rispetto alle donne, un tema fondamentale che appartiene a questo Paese, che non ha colore politico, non a caso la Presidente di Fratelli d’Italia interviene, non a caso l’On. Morani è intervenuta, non ricordo nei confronti di chi, con una dichiarazione di solidarietà nei confronti di altri esponenti politici.
Questa è l’occasione per un Consiglio regionale grazie a questo documento che parla dell’On. Morani, ma avrebbe potuto parlare della Consigliera Leonardi o di qualsiasi altro, è chiaro che se noi qui ci “spizzichimo” su queste sciocchezze …, lasciamole perdere, facciamo ancora più danni perché fra 3 mesi, o fra 6 mesi o fra 3 giorni ci sarà un’altra donna e ovviamente, siccome apparterrà al Partito Democratico o ad altri …
Io non ero in Consiglio regionale, ma il fatto del Sindaco di Offida è da condannare, è vergognoso. Un Consiglio regionale senza dovere di appartenenza e senza rinfacciarsi perché non è stato fatto quello o perché non ha fatto la politica … Il Consigliere Rossi dice che perdiamo tempo, magari qualcuno che segue quelli che insultano, perché non siamo tutti normali, magari va pure ad aspettare quella donna sotto casa, indipendentemente dal partito al quale appartiene. Il Consigliere Rossi, a cui voglio bene, ha detto una cosa che ti lascia male, ma di che parliamo? Parliamo di donne che vengono offese.
Senza che nessuno se ne prenda il merito, se una mozione dice di provare a metterci tutti insieme in un punto in cui l’offesa alla donna … – offese ne abbiamo prese tutti e mi fermo qui rispetto agli eventi che sono accaduti, e parlo per me personalmente – mettiamo un punto. Un Consiglio regionale che dice soprattutto di valorizzare il secondo punto - ovviamente la vicenda dell’On. Alessia Morani appartiene a tante donne della politica, per mille ragioni, credo di poterle elencare tutte - “promuovere con forza ogni iniziativa finalizzata all’attuazione di politiche di promozione delle pari opportunità, di rimozione degli stereotipi di genere, di prevenzione e di contrasto alla violenza di genere”, è questo il senso di questa mozione. Se l’ha presentata la Consigliera Bora o c’è il nome dell’On. Morani non credo che questo giustifichi qualcosa. Questo è quello che propongo.
Credo che dobbiamo riprendere il senso di questa mozione e non appiccicarci il colore della persona da cui si prende le mosse per la presentazione di un atto così importante. Grazie

PRESIDENTE. Vorrei intervenire per ultimo. Il passaggio, l’assist, come si direbbe in gergo calcistico, che ha dato il Consigliere Carancini, insieme a tutti gli altri, ovviamente, mi obbliga a fare questo tipo di intervento lasciando poi il posto a tutti gli altri che si sono prenotati.
Vorrei sottoporre alla vostra attenzione la richiesta che ha fatto il Consigliere Putzu di costruire insieme una risoluzione, come è stato fatto anche nel penultimo Consiglio; valutare la composizione di un atto che tenga conto di una serie di altri aspetti che sono stati rilevati ed esposti dai Consiglieri della maggioranza, da mettere nell’ambito di una risoluzione, tenendo conto che è partita in relazione alla difesa di una parlamentare, ma prima di tutto donna ed essere umano, per far sì che da questo Consiglio regionale esca all’unanimità una risoluzione composta da tutti.
Per farlo i proponenti devono accettare che ci sia un emendamento, ma non ho sentito dopo l’intervento del Consigliere Putzu una proposta dai Consiglieri che sono intervenuti di predisporre un testo qualificato e indicarlo come congiunto. Debbo segnalarlo per cercare di far sì che l’Aula ne esca in toni molto alti.
A proposito di questo, richiamo all’ordine il Consigliere Rossi per una frase in particolare che ha detto, relativa alla farsa ed alla perdita di tempo, ai sensi dell’articolo 72 del Regolamento interno ha tre minuti per chiarire il senso delle sue parole, che non ledano ovviamente i principi e i valori contenuti nella mozione e con essi la persona specifica dalla quale ha preso spunto.
A lui dopo gli ultimi interventi lascio la possibilità e l’impegno a chiarire questa situazione in modo tale che la sua frase abbia un senso ben definito, in un verso o nell’altro, ovviamente poi faremo le dovute considerazioni.
Lascio ai proponenti di valutare la proposta che è stata avanzata e se del caso tutti insieme, gli sherpa, costruire una risoluzione che sia la più alta possibile, che tenga conto dei valori e della inviolabilità della vita umana a partire da ogni genere e per ogni situazione. Viviamo in un’epoca di diritti universali in cui conta la vita e l’evangelizzazione della vita laica prima di tutto.
Questo è il mio compito, far sì che questa Assemblea esca e che domani su tutti gli organi di informazione di opinione pubblica non passi l’immagine di un Consiglio regionale nella sua complessità diviso su un tema così importante, pur partendo da valutazioni di ordine differente.
Ha la parola la Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. In attesa di sapere se i proponenti della mozione accetteranno di fare un documento unico, e noi ci auguriamo che questo succeda, vorrei semplicemente dire che siamo reduci da una campagna elettorale molto spinosa, nel mio territorio ben tre donne, tre candidate, siamo state insultate via social al punto che tutte e tre abbiamo deciso di sporgere querela, una del gruppo Rinasci Marche, a cui il Movimento 5 Stelle ha dichiarato la propria solidarietà appendendo dei manifesti a Pergola, e due del Movimento 5 Stelle, me compresa.
Sinceramente abbiamo avuto un po’ meno solidarietà dai colleghi e dalle colleghe candidate. L’evento che mi ha riguardato è stato a ridosso delle elezioni, quindi, immagino che ci fossero tutt’altri pensieri.
Secondo me il Consiglio regionale ha l’obbligo di stigmatizzare questi comportamenti perché, come ha detto prima nel suo intervento, che condivido in pieno, il Consigliere Carancini, queste cose hanno toccato e toccano quotidianamente tutte noi, un giorno l’On. Morani, un giorno la Consigliera Ruggeri o chiunque altra, quindi non possiamo rigettare una mozione del genere. Questa è la nostra opinione, se si riesce a realizzare un atto insieme da votare all’unanimità ben venga, ma nel caso in cui non si riuscisse credo che il dispositivo non sia rigettabile, nomina l’On. Morani, ma potrebbe essere chiunque di noi, va sostenuto anche nel caso in cui i colleghi del PD decidessero di portarla in votazione. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mastrovincenzo.

Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Da parte mia poche battute. Ho sentito parlare in termini, secondo me, inaccettabili alcuni Consiglieri della maggioranza, ha fatto bene e la ringrazio ad aver richiamato il Consigliere per chiarire quanto ha detto rispetto alla farsa ed alla perdita di tempo nel parlare di un argomento così delicato, come quello della violenza sulle donne, dell’incitamento all’odio, degli insulti sessisti.
Trovo queste affermazioni assurde, così come trovo assurdo aver sentito da parte di altri Consiglieri che il gruppo del Partito Democratico cerca lo scontro presentando una mozione di questo tipo. Presidente Latini, mi ascolti un attimo, su questo aspetto ci tengo molto perché in quest’Aula poco fa si è sentita un’altra frase, che forse le è sfuggita, che credo di una gravità inaudita, il Consigliere Ciccioli ha dichiarato che …

(interventi fuori microfono)

Antonio MASTROVINCENZO. Non c’è nulla da ridere Consigliere Rossi, continui con il suo comportamento indecoroso, ha riso perché già sa quello che sto per dire sull’affermazione del Consigliere Ciccioli, che ha detto che l’On. Morani essendo un politico di lungo corso si sarebbe scelta un politico …

(interventi fuori microfono)

Antonio MASTROVINCENZO. No, sono andato a risentire l’audio, io non l’ho interrotta mentre lei diceva questa aberrazione, ha detto che fanno così i politici di lungo corso, si scelgono un avversario per essere attaccati e per andare sui giornali. Vada a risentire quello che ha detto.

(interventi fuori microfono)

PRESIDENTE. Consigliere Ciccioli, la prego di rimanere in silenzio


Antonio MASTROVINCENZO. Ora devo concludere il mio intervento, io non l’ho interrotta dopo queste frasi che meritavano il nostro abbandono dell’Aula, queste sono affermazioni violente, gravissime, inaccettabili.
Qualsiasi mozione contro la violenza, di qualsiasi tipo, contro le donne, i bambini, gli uomini, portatela in Aula ed io la voto. E’ una vergogna questo vostro atteggiamento. In altri Consigli regionali è stata votata all’unanimità la mozione di condanna alle parole contro l’On. Morani. Fatta la giusta modifica alla nostra mozione, proposta dalla Consigliera Bora relativa a quell’aspetto giustamente sbagliato, perché bisogna riconoscere gli errori quando si fanno, relativo ad un Consigliere regionale, che non è giusto fare, vi sfido a non votarla. Sarebbe un atto di gravissima indecenza sul tema della violenza sulle donne, ma non solo su quello, e mi meraviglio che il Presidente Acquaroli sia uscito su una cosa così delicata, bastava semplicemente che avesse preso le distanze subito da questo episodio e tutto si sarebbe risolto, invece è uscito per evitare le polemiche. Non è un atteggiamento serio, da Governatore, non ci voleva molto, visto che giustamente la vostra leader nazionale ha preso le distanze ed ha previsto sanzioni contro quell’esponente.
Io sono disponibile a votare qualsiasi cosa che condanni la violenza, ma non possiamo fare l’elenco di tutto in un’unica mozione a mio parere.
Adesso vedremo cosa uscirà, metteremo tanti altri nomi in quella mozione? Questo è un fatto simbolico, se la prossima volta ci sarà un’altra mozione di condanna di un episodio di violenza si voterà compattamente anche quello, questo deve fare un’Aula seria, un Consiglio regionale serio. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Rossi, tre minuti per chiarire il senso della frase incriminata che è: “farsa e perdita di tempo”, se intesa relativamente alla questione che è stata sottoposta dalla mozione o nel contesto della dialettica con cui voleva esporre il proprio pensiero.

Giacomo ROSSI. Vedo che ho gli occhi puntati contro, ma vorrei ribadire che qui siamo in una Assemblea legislativa e non in un tribunale del popolo dove voi dovete fare morale, riprendere questo e quello ed ergervi a giudici di chissà cosa.
Personalmente non ho bisogno di nessuna lezione di morale, Presidente, non capisco cosa devo chiarire, ma cercherò in questi pochi secondi di dare delle delucidazioni.
Io non ho giustificato nessuna offesa e l’ho anche detto, andate a risentire l’audio, quindi avete strumentalizzato la questione due volte, io condanno tutte le offese, avrebbero potuto offendere anche un extraterrestre, io le condanno tutte, non faccio distinzione di genere e per quanto riguarda il discorso della “farsa” ho detto che per me è una farsa perché reputo che discutere di un fatto commesso da un terzo, che non c’entra nulla in questa Assemblea, secondo me è una farsa e lo ribadisco. Non ho nessuna paura e nessun timore a ribadirlo perché non commetto nessun reato nel farlo, esiste la libertà di pensiero e non ho offeso nessuno.
Voi pensate quello che vi pare, scrivete quello che vi pare, io non ho offeso nessuno e ribadisco che trovo questa mozione non attinente ai compiti del Consiglio regionale.
Per tutte le offese che in tutti questi anni ho subìto porterò ogni giorno una mozione e ad ogni Consiglio regionale discuteremo per due o tre ore sugli insulti che ho ricevuto da una persona che non c’entra niente con questo Consiglio regionale.
Ripeto, Presidente, applichi pure le sanzioni che vuole, questo è un Consiglio regionale e si discute di questioni inerenti alla politica regionale e non di vicende che non riguardano quest’Aula.

PRESIDENTE. Ha chiarito il senso della sua affermazione, al di là delle valutazioni, non è un senso negativo nei confronti della violazione del principio della tutela della vita, ma delle competenze dell’Assemblea legislativa.
Ha la parola il Consigliere Putzu.

Andrea PUTZU. Ribadisco il senso della mia richiesta in modo da trovare una condivisione unanime su un atto affinché venga votato favorevolmente da tutto il Consiglio regionale.
Il Consigliere Carancini, giustamente, ha spiegato il punto in cui si parla di donne offese, la mia proposta è quella di inserire tutte le donne offese, anche perché giustamente ha detto che il senso della mozione è quello di sollecitare a non offendere le donne e non quello di appiccicarsi una medaglia, se non sbaglio.
Quindi si potrebbero inserire, questa è la mia proposta, due donne, la Presidente di Fratelli d’Italia e l’Assessore Latini, che sono offese continuamente, così come l’On. Morani, magari si potrebbe trovare una quadra per una risoluzione.
In più faccio un appello al Consigliere Mastrovincenzo che ha detto: “Qualsiasi atto contro la violenza, io lo voto”, di conseguenza dovrebbe spiegare alla Consigliera Vitri che non ha capito che se qualcuno, che forse lei conosce, dà un calcio ad un arbitro, non era un calcio tra competitor, in una partita …

PRESIDENTE. Rimaniamo nell’ambito dell’emendamento.

Andrea PUTZU. Dare un calcio ad un arbitro è violenza, non è una partita di calcio, Consigliera Vitri, per farle capire la differenza.
Tornando a noi, chiedo la sospensione della seduta per trovare la quadra.
Permettetemi una battuta, il Consigliere Baiocchi, giustamente, insieme al partito Fratelli d’Italia ha condannato quel gesto nei confronti dell’On. Morani da parte di un iscritto, che è stato sospeso, la differenza è che il Partito Democratico il Sindaco picchiatore di Offida lo ha promosso come tesoriere del …, chiedo, quindi, la sospensione.

PRESIDENTE. So che i Consiglieri di tutti gli schieramenti hanno iniziato a lavorare per organizzare una proposta di risoluzione congiunta, che definisca la questione in termini e secondo lo spirito dei proponenti della mozione.
Ha la parola il Consigliere Ciccioli.

Carlo CCCIOLI. Semplicemente per dire che quando sarà formalizzato il testo i proponenti lo illustreranno. Cinque minuti di sospensione tecnica.

PRESIDENTE. Sospensione della seduta. La pongo in votazione per alzata di mano.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

La seduta è sospesa alle ore 16,45

La seduta riprende alle ore 17,00

PRESIDENTE. In merito all’argomento trattato è stata presentata ed acquisita agli atti una proposta di risoluzione a firma dei Consiglieri Leonardi, Bora, Marinelli, Mangialardi, Ciccioli, Baiocchi, Latini, Putzu, Cesetti, Marinangeli, Serfilippi, Biancani, Mastrovincenzo, Assenti, Carancini, Casini, Ausili, Pasqui, Lupini, Ruggeri, Rossi, Santarelli, Vitri, Menghi, Bilò, Antonini, Biondi: “L’Assemblea legislativa delle Marche, premesso che nell’ultimo periodo esponenti politici di diversi schieramenti sono stati oggetto di violente campagne di odio sui social network, con insulti offensivi e sessisti; considerato che la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (Istanbul, 11 maggio 2011) è incentrata sulla prevenzione della violenza domestica e finalizzata a proteggere le vittime, perseguendo i trasgressori, per tutti gli atti di violenza fondati sul genere, che provocano danni o sofferenze di natura fisica, sessuale, psicologica o economica, comprese le minacce di compiere tali atti, sia nella vita pubblica che nella vita privata; considerato che il confronto politico deve sempre avvenire sulla base di idee e progetti contrapposti e mai sulla violenza verbale o incitamento ad attacchi diretti alla persona; esprime la propria condanna ad ogni azione di intolleranza e violenza fisica e verbale rivolta alle donne; si impegna a promuovere, con forza, ogni iniziativa finalizzata all’attuazione di politiche di promozione delle pari opportunità, di rimozione degli stereotipi di genere, di prevenzione e di contrasto alla violenza di genere”.
In attesa che mi pervenga il testo sottoscritto dai Consiglieri, ha la parola la Consigliera Bora.

Manuela BORA. Intervengo per dichiarazione di voto sulla risoluzione che fa seguito alla mozione di cui sono prima firmataria e che parte da una censura condivisa di tutta l’Aula all’On. Morani e a tutte le donne che sono oggetto di qualsiasi tipo di violenza.
Approfitto di questa occasione anche per rispondere alla sollecitazione del Consigliere Putzu che mi ha chiesto cosa ne penso della violenza verbale. Certamente ogni tipo di violenza va censurata a nostro avviso, non avrei esitato un secondo ad esprimere la mia solidarietà anche all’Assessore Latini se quelle espressioni, che certamente potevano essere utilizzate in maniera diversa, non fossero citazioni, quindi non attribuibili a lei, e questo non è il pensiero di Manuela Bora, è grammatica italiana perché la storia ce lo insegna: “Andiamo a bruciargli la casa” è una citazione di Barbero, se fosse stata rivolta all’Assessore Latini sarebbe stata declinata quanto meno al femminile, che molti di noi non la conoscano è normale perché è un’espressione piuttosto erudita - ribadisco poteva e forse doveva esserne utilizzata un’altra - ma che non la conosca l’Assessore alla cultura questo a mio avviso è inaccettabile.
Però bene ha fatto la Consigliera Casini a ricordarci che quando si tratta di questi temi non dobbiamo fare a gara a chi è più violento, anche perché potrei citare tanti altri episodi, ad esempio io ho ricevuto quei pannolini con quel manifesto terribile, che mi è stato consegnato da due minorenni, peraltro di 8 anni, e non ho sentito mezza espressione di solidarietà e non l’ho riportato perché, ripeto, questa non è una gara a chi è più violento. Non so, potremmo dire cosa ne pensa il Consigliere Putzu di chi spara alle gambe la notte di Natale, quello è un atto di violenza ancora più forte di quelli che sono stati citati. Per cui ben venga certamente la censura di ogni tipo di aggressione.
Infine a lei Presidente Latini, che è garante supremo delle regole a cui tutti noi dobbiamo attenerci, le dico che mi ha fatto molto piacere che il Consigliere Rossi ci abbia spiegato che la perdita di tempo sarebbe ascritta al fatto che in Consiglio regionale dovrebbero trattarsi di tematiche prettamente regionali, però questo d’ora in poi vale per tutti gli atti che lui presenta, anche quello sull'Azerbaijan e sull’Armenia, ce lo ricordiamo tutti, non è che vale a fasi alterne.
Questo da oggi lo sappiamo, vale per tutti gli atti che presenta il Consigliere Rossi.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mastrovincenzo.

Antonio MASTROVINCENZO. Non intervengo tanto sulla risoluzione quanto per sollecitarla, Presidente, ancora una volta, ci sono Consiglieri qui dentro che sono al di sopra delle regole e sono sempre gli stessi, possono dire tutto e il contrario di tutto. Grazie.

PERSIDENTE. Mascherina in volto, è una precauzione per gli altri, autolesionismo va bene, ma ledere gli altri no.
Ha la parola la Consigliera Leonardi.

Elena LEONARDI. Grazie, Presidente. Resto sul tema della risoluzione ringraziando tutti quelli che hanno lavorato per cercare di dare un input che fosse trasversale e rivolto alla tutela di tutte le donne che operano in politica, quindi, evitare le divisioni e le strumentalizzazioni e quello che reputiamo un fattore importante, quello del contrasto alla violenza, sia fisica che verbale, avvenga nella realtà, quindi viso a viso, ed anche attraverso i social network.
Troppo spesso le donne sono oggetto di violenza, le donne che sono esposte in politica lo sono a volte in una cassa di risonanza, per cui senza distinzione di chi reputa di tutelare l’una rispetto all’altra, abbiamo deciso che questa risoluzione, e ringrazio chi ha lavorato, sia un segnale importante e non divisivo. Sono contenta che sia stata sottoscritta dal Consiglio regionale nella sua interezza, credo che questo sia un messaggio positivo che ognuno darà nel proprio modo di fare e con il proprio esempio, che è sempre quello che la gente guarda, attuazione di un principio che penso sia più che condivisibile, ma anche un impegno doveroso.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Brevemente per dire che sono soddisfatto, alla fine, anche se fra intemperanze e con un’iniziale impostazione malevola, questo Consiglio regionale si chiude bene, con un documento condiviso che spero sia votato da tutti.
Sono contento, però vorrei che non ci fosse questo atteggiamento da parte di qualcuno di superiorità morale, questa è una cosa insopportabile, come l’ipocrisia. Qui siamo tutti uguali, tutti molto umani, con i nostri pregi ed i nostri difetti, non c’è superiorità di parte e vorrei ricordare, prima si è citata, che la frase “gli bruceremo la casa”, ahimè, fu scritta nel 1973, molti anni fa, qualcuno di noi non era ancora nato, e qualche giorno dopo i fratelli Mattei bruciarono la casa del segretario di sezione dell’MSI di Primavalle e due ragazzi, uno di 10 anni e l’altro di 21, morirono nel rogo. Questa non è una cosa che piace molto, ci sono le dotte citazioni della letteratura, gli intellettuali, quelli che sanno un po’ tutto, quelli un po’ radical chic, ma poi ci sono delle conseguenze che purtroppo sono quelle dei cattivi maestri del ’68 e tante altre cose.
Bene quello che finisce bene, oggi votiamo un documento tutti insieme e ne esco soddisfatto ed anche un po’ rasserenato.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marinelli.

Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Solo per dire che come gruppo Lega condividiamo questa risoluzione, senza dire altro perché poi ognuno di noi deve essere corretto rispettando gli altri senza nessuna citazione. Siamo soddisfatti di essere riusciti ad arrivare ad una risoluzione nella quale ci possiamo ritrovare tutti.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Siamo partiti da una mozione proposta dalla Consigliera Bora e firmata dal gruppo del Partito Democratico, che ovviamente non aveva nessuna intenzione di aprire tensioni e provocazioni, che era la semplice constatazione di un fatto gravissimo che ha colpito l’On. Alessia Morani, una politica del nostro territorio, persona che si è impegnata.
In tante situazioni, come in questa fase, i social network sono devastanti per tutti noi e in modo particolare per le donne impegnate in politica.
Penso che abbiamo fatto un bel passo in avanti, lo dico scevro da riferimenti dei quali magari non eravamo consapevoli a cosa si riferissero.
Votazione la risoluzione, spero all’unanimità, senza impegnare la Giunta, ma impegnando noi stessi, che è molto più importante. Non demandiamo a qualcuno quella azione, che deve essere quotidiana, che deve essere di contrasto vero, un richiamo vero a quei principi a cui faceva riferimento anche la Consigliera Leonardi, che ringrazio per aver colto subito la possibilità di mettere insieme il Consiglio su un tema che è di tutti.
L’ha detto la Consigliera Bora: io firmo e voto tutto ogni volta che c’è una aggressione a qualsiasi donna impegnata in politica purché ci sia un impegno nostro nel difenderla, per farla valere in una società che è sempre più misogina, che fa delle discriminazione di genere, un elemento quotidiano che spesso sfocia in atti di violenza estrema, come verifichiamo tutti i giorni. Quindi ci sia un impegno complessivo di ognuno di noi, che non lo si demandi ad altri. Penso che sia un bel gesto.
Ringrazio chi ha lavorato per il documento che ritengo sia molto più ricco partendo da un grande spunto perché ci permette anche di recuperare situazioni rispetto al passato, che potevamo condannarle con maggiore veemenza e non lo abbiamo fatto. Dichiaro il voto favorevole del Partito Democratico.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Putzu.

Andrea PUTZU. Grazie, Presidente. Voglio ringraziare tutti i Consiglieri regionali presenti per aver accolto la nostra proposta di fare una risoluzione in modo tale che tutti noi ogni giorno possiamo dimostrare quello che facciamo anche su questo, ultimo punto all’ordine del giorno del Consiglio.
Abbiamo iniziato bene votando all’unanimità un atto sulle start-up, siamo tornati ancora una volta ad unirci togliendoci le nostre casacche di partito e indossando quella della solidarietà e questa credo sia la cosa più bella che un Consiglio regionale possa fare.
Ringrazio la Consigliera Bora e la Consigliera Leonardi per essere state le prime firmatarie di questa risoluzione, così come tutti coloro che sono intervenuti, nonostante tutto, nonostante il dibattito, che sembrava andare in una direzione diversa, siamo riusciti ancora una volta a dimostrare grande responsabilità. Quindi vi ringrazio tutti di cuore ed il voto di Fratelli d’Italia è favorevole.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Ho chiesto di intervenire per ringraziare tutti i Consiglieri, è stata una bella occasione per dimostrare che la ragionevolezza, il buonsenso, la lotta di idee e il confronto sono principi fondanti, vissuti tenacemente da questa Assemblea e soprattutto costituiscono un ossequio alla Costituzione repubblicana che ricordo nasce dopo le disgrazie del nostro Paese della seconda guerra mondiale e tende a riaffermare il valore del confronto dialettico pacifico fra tutte le componenti democratiche, quale valore fondante della libertà e della democrazia del nostro Paese. Grazie a tutti a nome della Giunta della Regione Marche.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Lupini.

Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Nel dichiarare il nostro voto favorevole aggiungo che oggi questa Assemblea ha preso posizione non solo rispetto alle donne esposte in politica, ma a tutte le donne che svolgono il proprio lavoro, sappiamo con quanto spirito di organizzazione, quante cose debbono far quadrare e tenere sotto controllo.
Prendiamo tutti insieme le distanze con questa risoluzione da ogni forma di violenza verbale, le parole contano, le parole hanno un peso e noi per primi dobbiamo dare il buon esempio in quanto figure esposte, uomini e donne, ai giovani perché siamo i primi a dover stare attenti alle parole che usiamo. Stamattina mi aveva colpito un intervento, non ricordo di chi, in cui si diceva di fare attenzione ai toni che si usano ed ai modi perché ritengo che l’esempio che noi diamo qui abbia un’importanza notevole e con questo spirito votiamo favorevolmente. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Santarelli.

Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Voto favorevole del gruppo Rinasci Marche e ringrazio la Consigliera Ruggeri per avermi ricordato che in campagna elettorale la mia collega di Rinasci Marche era stata attaccata violentemente, come lei altre donne, ma eravamo in campagna elettorale.
I marchigiani ci hanno delegato questo compito, l’onore e l’onere di essere qui e rappresentare ognuno di noi, più di 50.000 persone, quindi, la prima cosa che dobbiamo fare su alcune tematiche è essere uniti, dare un segno di serietà perché quando tocchiamo questi temi e li tocchiamo favorevolmente, tutti insieme, ricordiamo a tutta la regione che su questi temi non ci dividiamo, diamo una bella risposta di serietà, siamo qui per lavorare anche se il tema può essere meno concreto rispetto ad esempio all’approvazione di un piano triennale dei lavori pubblici o della sanità.
Un argomento che riguarda spesso l’anima delle persone, che vengono ferite, non solo con dei gesti fisici, ma a volte anche con un cenno, anche alzare un sopracciglio può essere lesivo nei confronti della persona o creare quella che si chiama ferita da ingiustizia. Penso che tutte le violenze anche nei confronti degli uomini vadano in un certo senso rigettate, a maggior ragione nell’assise principe della politica marchigiana. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Rossi.

Giacomo ROSSI. Esprimo voto favorevole.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Bilò.

Mirko BILO’. Grazie, Presidente. Anche il gruppo della Lega vota favorevolmente e convintamente questa risoluzione perché noi siamo contro tutte le violenze, indistintamente da dove arrivano e a chi arrivano, quindi, siamo soddisfatti che alla fine si sia arrivati a questo atto.

Proposta di risoluzione. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

La seduta è tolta.

La seduta termina alle ore 17,20