Resoconto della seduta n.84 del 29/11/2017
SEDUTA N. 84 DEL 29 NOVEMBRE 2017

La seduta inizia alle ore 16,10

Presidenza del Presidente
Antonio Mastrovincenzo

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Colleghi buona giornata, dichiaro aperta la seduta n. 84 del 29 novembre 2017. Do per letto il processo verbale della seduta n. 83 del 22 novembre, il quale, ove non vi siano opposizioni, si intende approvato ai sensi del comma 4 dell’articolo 53 del Regolamento Interno.
Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo, l'attenzione di tutti i consiglieri sulle comunicazioni distribuite, con cui porto a conoscenza dell'Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento interno.

Proposta di legge n. 169
ad iniziativa della Giunta regionale
“Assestamento del bilancio di previsione 2017/2019”
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 169 della Giunta regionale.
La discussione è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Giacinti.

Francesco GIACINTI. Grazie Presidente. Un saluto a tutti i colleghi.
Con questa proposta di legge arriva in Aula l’assestamento al bilancio di previsione 2018/2020. E' doveroso però fare una premessa di tipo generale al fine di capire il contesto finanziario ed economico di riferimento in cui questo provvedimento viene calato, per correttezza e rispetto di tutti coloro che ci lavorano, ma anche della comunità che amministriamo e della verità, per essere precisi e completi.
Che cosa voglio dire? Che in particolare se facciamo riferimento ad una tabella, quella che è a pagina 6 della delibera di Giunta regionale, si vede l’impatto dei provvedimenti del Governo sulla finanza pubblica e di conseguenza sul bilancio regionale.
In poche parole nel triennio 2017/2019 la manovra di finanza pubblica va ad incidere per oltre 8 miliardi nel 2017, per 9,694 miliardi nel 2018 e 9,696 miliardi nel 2019.
Come si fa fronte con questo concorso delle Regioni alla manovra di finanza pubblica? Attraverso la riduzione del fondo sanitario nazionale, pari a 5,5 miliardi per il 2017, 7 miliardi per il 2018 e 7 miliardi per il 2019.
Restano da coprire 2,691 miliardi nel 2017 e all’incirca lo stesso importo sia per il 2018 che per il 2019.
In questo panorama, in questo contesto di riferimento bisogna tenere in considerazione cosa significa la manovra di assestamento, soprattutto ci sono due righe molto esemplificative nelle quali viene detto che ciò significa ai fini dell’indebitamento netto che oltre al pareggio, regola generale di redazione del bilancio, istituita dal decreto legislativo 118, le Regioni devono produrre un avanzo di tale importo, chiaramente, perché è questo l’importo corrispondente al taglio dei trasferimenti a favore delle regioni.
A questo va aggiunta un’altra questione molto importante, sottile anche da un punto di vista tecnico, che riveste un’importanza fondamentale, che cosa voglio aggiungere? Voglio aggiungere che il decreto legislativo 118, in questo contesto che abbiamo tracciato e che ben conosciamo, unito anche ad un contesto economico generale, i cui dati sono ben noti e che vede le Marche non brillare in termini di ripresa economica per diverse motivazioni che sono state più volte toccate in altre analisi e in altri esami di provvedimenti o di temi più generali di carattere economico, a questo aggiungasi anche gli effetti del sisma che in una parte considerevole della regione va a toccare sia gli aspetti economici, ciò che proviene dall’economia di quella parte di territorio interessata, che non è certo trascurabile sia in termini di popolazione che di territorio, quindi la sommatoria di tutte queste questioni rende ancor più grave il contesto di riferimento, perché? Perché ad esempio l’economia di quelle zone colpite dal sisma fa ritrarre in termini di entrate regionali un minor numero di entrate, è chiaro, a questo va aggiunto pure il fatto che la Regione, a mio parere in maniera anche più che legittima e giusta, ha sospeso anche l’attività di accertamento per le tasse di circolazione, tasse auto, nei confronti delle popolazioni colpite dal sisma.
Ora questi elementi che di per sé, nella loro interezza delineano abbastanza a tinte grigie però molto realistiche la situazione di riferimento, aggiungo che la filosofia che è dietro il decreto legislativo 118 va a rendere ancor più difficile e complicata la gestione del bilancio.
Che cosa voglio dire? Che l’epoca in cui il bilancio poteva essere trattato come uno strumento che aveva più tempo a disposizione per la sua evoluzione e la sua conclusione, non è più così.
Non è più così perché bisogna aggiungere che gli avanzi di amministrazione che una volta potevano essere applicati, questo è il termine tecnico corretto, ovvero utilizzati nell’anno successivo a quello di riferimento, oggi non possono essere più utilizzati a questi fini, restano nel bilancio come poste vincolate, spesso con vincoli di natura specifica, ma non possono essere più utilizzati per cui l’equilibrio di bilancio, condizione essenziale per la redazione, l’approvazione di un bilancio e la gestione del bilancio stesso, deve essere di per se garantita dalle entrate ovvero le entrate e le spese devono dare un risultato maggiore o uguale a zero.
In questa maniera diventa ancor più rilevante l’esigenza di gestire nell’ambito dello stesso esercizio finanziario i vari obiettivi che si vogliono, in questo caso la Giunta ma direi anche tutta l’amministrazione regionale, vuole perseguire e vuole raggiungere perché se noi in un bilancio mettiamo, allochiamo una risorsa per un obiettivo qualsiasi, e arriviamo a fine esercizio e questa risorsa non viene spesa, viene impegnata, ma non viene spesa, tecnicamente avremo un avanzo di amministrazione, questa parte non spesa di risorsa andrà ad ingigantire, ad aumentare, ad accrescere il risultato positivo di amministrazione, l’avanzo di amministrazione.
Questo avanzo però l’anno successivo non possiamo riprenderlo e utilizzarlo come avveniva una volta prima dell’entrata in vigore del decreto legislativo 118, quindi succede che quando quell’esigenza per la quale non abbiamo speso quelle risorse diventerà cogente e magari nell’esercizio successivo avremo nel frattempo altre esigenze, perché non è che le esigenze finiscono in un esercizio soltanto, capite che lo spazio finanziario, questo è il termine che viene utilizzato, non c’è più per poter dare una risposta positiva alle esigenze che si sono verificate, perché è nella vita della comunità di tutti i giorni, ma magari se in un esercizio non hanno visto la conclusione e la loro soluzione, spostarle nell’esercizio successivo diventa veramente difficile o quanto meno va a sacrificare quel bilancio.
Quindi diventa essenziale una gestione, mi permetto di usare questo termine, sincronica del bilancio. Noi dobbiamo pensare a degli obiettivi e cercare di raggiungerli nello stesso esercizio di riferimento in cui li pensiamo altrimenti, ci sono delle piccole eccezioni, però questo diventa un elemento discriminante, a parità di risorse, mi sembra ovvio, se le risorse sono quelle, a meno che non si voglia pensare ad altri tipi di risorse, tipo un innalzamento della tassazione, ma capiamo da soli che non mi sembra il momento più idoneo in questo momento che abbiamo tracciato poco fa di crisi economica, di difficoltà di vario genere, mi sembra non molto in linea con quanto spesso asseriamo.
Ecco l’importanza di gestire in maniera, mi sono permesso di definirla sincronica, e il bilancio proprio per le esigenze legate alla capienza degli spazi finanziari che derivano dalle entrate e dalle spese che, per tutte le varie tipologie di interventi, sono a vanificare e a togliere spazio a quelle entrate.
Per lo spazio finanziario quindi abbiamo detto che cos’è questo spazio finanziario che spesso sentiamo dire, mi sono permesso di definirlo in questa maniera: la capacità e la possibilità di dare attuazione alle spese in un contesto dato, che è quello delle entrate di riferimento. In breve, in poche parole, la capacità ormai divenuta essenziale di spendere le risorse assegnate per conseguire un obiettivo. Di questo parliamo.
Se mi passate l’espressione in questo terreno di gioco, giusto per stare con lo sport che in questo Paese è così tenuto in considerazione, diventa importante ragionare con gli spazi a disposizione e soprattutto recita un ruolo altrettanto importante, abbiamo detto, il periodo di riferimento che non è più annuale, si badi bene, oggi quando noi parliamo di bilancio dobbiamo guardare alla triennalità in virtù di tutto quello che abbiamo detto.
Chiaramente gli obiettivi più vicini sono quelli dell’esercizio di riferimento, ma il bilancio va visto in chiave ultrannuale per essere precisi, in tre anni, è il triennio il periodo di riferimento.
Abbiamo toccato la questione della rivisitazione, qualcuno potrebbe pensare a rivisitare una politica fiscale, qualcun altro ad una priorità della spesa, altri potrebbero pensare ad entrambe le soluzioni, ma questo è il terreno di gioco come l'abbiamo definito.
Venendo alla manovra di assestamento che consta di innumerevoli operazioni, che sono un po’ il risultato di una totale rimodulazione figlia delle varie esigenze intervenute, ma anche di un adeguamento a quanto abbiamo detto finora, se faccio un esempio perché nella legge 24 e 29 avevamo appostato delle risorse che servivano per i cofinanziamenti per la quota di cofinanziamento regionale per i programmi comunitari, se quei programmi poi rischiano di non essere spesi, portati a termine e quindi quelle risorse spese entro l’esercizio, ecco che troviamo delle variazioni che spostano queste risorse negli esercizi immediatamente successivi perché lasciarli lì per tornare alla premessa, significherebbe togliere spazio ad altri obiettivi, magari sappiamo che non saranno completati entro l’esercizio finanziario.
Quindi nello specifico prima di passare all’articolato a volo d’uccello sulle maggiori variazioni. Ricordo a grandi linee i programmi comunitari, l'Aerdorica, poi vediamo nello specifico, i parchi, sempre nel triennio, per un totale di oltre 48 milioni che sono risorse traslate da un esercizio all’altro e da obiettivi ad altri anche in virtù di quello che abbiamo detto, l’edilizia sanitaria. Sono queste le voci che ricordo di maggior valore, ma ovviamente sono una miriade le rimodulazioni il cui totale tocca i 48 milioni di risorse rimodulate complessivamente nel documento.
Passando a questo punto all’articolato della proposta di legge, all’articolo 1 vediamo che vengono recepite le risultanze relativamente ai residui attivi del rendiconto 2016 ponendole a confronto con i dati del bilancio iniziale.
L’articolo 2 recepisce le risultanze dei residui passivi alla stessa maniera ponendoli a confronto del bilancio 2016 iniziale.
L’articolo 3 recepisce le risultanze della giacenza di cassa e del saldo finanziario.
L’articolo 4 recepisce le risultanze del saldo finanziario del rendiconto 2016 ponendole a confronto con i dati del bilancio iniziale.
L’articolo 5 adegua alle risultanze del rendiconto 2016 il disavanzo determinato dal debito autorizzato e non contratto, abbiamo visto con il giudizio di parificazione che si è concluso l’iter del rendiconto 2016 e da quelle risultanze abbiamo adeguato il disavanzo determinato dal debito autorizzato, ma non contratto.
L’articolo 6 adegua le risultanze del rendiconto, le autorizzazioni alla contrazione dei mutui.
L’articolo 7 detta disposizioni in merito alla riduzione del debito pregresso, già avviata con la legge 33/2014.
L’articolo 8 detta le disposizioni in merito all’autorizzazione alla vendita anticipata di alloggi di edilizia residenziale pubblica agevolata, i motivi sono legati per venire incontro alle richieste degli inquilini beneficiari finali degli interventi di edilizia agevolata che per motivazioni di tipo economico, connesse principalmente alla possibilità di fruire dei vantaggi fiscali riconosciuti dai mutui prima casa, preferiscono accedere fin da subito alla proprietà dell’abitazione anziché proseguire nel rapporto locativo, prima di maturare il diritto di acquisire l’alloggio, quindi l’articolo 8 tratta di questo tema.
L’articolo 9 detta disposizioni in merito alle registrazioni delle agevolazioni Irap legato alla tempestività di poter comunicare all’agenzia delle entrate le agevolazioni e lo schema di riferimento dell’Irap ai fini della stampa dei modelli di dichiarazione dell’esercizio dell’anno 2017.
L’articolo 10 detta disposizioni per l’utilizzo delle risorse svincolate ai sensi dell’articolo 6 bis della legge 123/2017, in poche parole nell’ambito delle intese regionali di cui all’articolo 10 della legge 24 dicembre 2012 n. 243 la Regione Marche per l’anno 2017 ha attuato l’intesa regionale verticale ed ha ceduto agli enti locali del proprio territorio spazi finanziari per l’importo complessivo di 3 milioni di euro. Quindi questa disposizione serve per indicare il tema degli spazi finanziari ceduti a favore degli enti locali.
All’articolo 11 ci sono disposizioni finanziarie concernenti il riordino degli enti provinciali, di cui alla legge 56, quindi per fronteggiare le esigenze connesse alla gestione dell’esercizio finanziario 2017, l’esercizio autorizza lo svincolo di una quota dell’avanzo vincolato trasferito dalla provincia di Macerata connesso alle funzioni non fondamentali per complessivi euro 1,2 milioni in particolare in attuazione delle disposizioni di cui alla legge 56/2014, riordino delle Province, la Regione acquisisce le risorse finanziarie connesse alle funzioni trasferite risultanti dal rendiconto dell’anno 2016 e dispone la contestuale riassegnazione per euro 1,2 milioni a vantaggio della medesima provincia cosicché abbia questo beneficio per il proprio bilancio.
L’articolo 12 detta disposizioni relative ad alcune modifiche della legge 13 ed è il piano di ristrutturazione riguardante Aerdorica, il contributo al funzionamento viene specificato meglio in alcuni articoli della legge regionale 13/2017 per consentire che gli aiuti al funzionamento da parte della Regione ad Aerdorica possa essere riconosciuto solo subordinatamente all’approvazione del piano di ristrutturazione presentato da Aerdorica, come sappiamo, alla Commissione Europea che è in corso di esame. Quindi questa modifica è finalizzata a questa finalità.
Poi abbiamo l’articolo 13 che dispone la specifica destinazione delle entrate in conto capitale non aventi natura ricorrente; questo è un disposto previsto dal decreto legislativo 118/2011, un obbligo di legge dal quale non possiamo esimerci.
All’articolo 14 ci sarà un emendamento che vedremo successivamente, però la ratio di questo articolo era quella derivante dalla fusione per incorporazione del presidio ospedaliero dei Santi Benvenuto e Rocco di Osimo nell’Istituto di ricovero e cura per anziani a carattere scientifico (Inrca). Questa fusione rende necessario questo articolo che però nella stesura originaria subirà un emendamento che ci verrà consegnato, immagino, prima della votazione ma il tema resta sempre lo stesso.
L’articolo 14 bis introduce la previsione legislativa necessaria per affidare il compito della riscossione delle quote associative al servizio amministrazione dell’Assemblea, incaricando gli uffici di provvedere alla trattenuta direttamente sulla liquidazione mensile degli assegni vitalizi al successivo versamento nei confronti dell’associazione degli ex Consiglieri, questo in seguito a ciò che è avvenuto al cambio di tesoriere all’ufficio di tesoreria.
L’articolo 14 ter reca disposizioni in tema di durata dei contratti di lavoro del personale esterno all’amministrazione dei gruppi consiliari e di quello di diretta collaborazione degli organi politici. La disposizione inoltre al fine di confermare la fiduciarietà del rapporto di lavoro precisa che i relativi contratti cessano contestualmente alla cessazione dell’organo che li ha proposti e sono sottoscritti rispettivamente dal Presidente del gruppo sulla base di schemi approvati dall’Ufficio di Presidenza e dal Presidente del Consiglio o suo delegato. Si evidenzia che trattasi di contratti di lavoro che nascono in virtù di un rapporto fiduciario con il Presidente del gruppo consiliare che propone l’assunzione o con il Presidente del Consiglio o con suo delegato con riferimento ai contratti di lavoro dell’Ufficio di presidenza e del gabinetto del Presidente. La specialità degli incarichi, la durata temporanea ed il rapporto fiduciario sono elementi che consentono di escludere tali contratti dal campo di applicazione della normativa statale in materia di personale a tempo determinato che, sappiamo bene, non ce lo nascondiamo, è stata oggetto di molte modifiche proprio da ultimo, ecco perché si rende necessario questo articolo che disciplina meglio ed inquadra in maniera corretta questi rapporti di lavoro.
Articolo 14 quater modifica rispetto alla norma vigente la durata del Collegio dei Revisori portandolo a 5 anni e incrementa l’indennità annuale del Presidente a decorrere dall’anno 2018 di 5.000 euro in relazione all’ampliamento degli atti che vengono sottoposti a parere del Collegio stesso. L’incremento dell’onere trova copertura nel fondo di riserva per le spese obbligatorie e a regime negli stanziamenti complessivi del bilancio iscritti in attuazione della legge regionale 14.
L’articolo 14 quinques dispone l’attribuzione delle indennità di funzione ai Consiglieri Segretari del Consiglio regionale e al Presidente ed al Vicepresidente del Comitato per il controllo e la valutazione delle politiche, la nuova Commissione che questo Consiglio conosce bene. La corresponsione delle indennità è fissata a decorrere dall'1 gennaio 2018. Il comma 4 opera una riduzione percentuale di tutte le indennità corrisposte, sia quelle esistenti che quelle introdotte con il comma 1, tale riduzione consente di mantenere invariata la spesa complessiva sostenuta dall’Assemblea legislativa ivi compresa la corresponsione delle indennità ai Consiglieri Segretari che in quanto componenti dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa ne condividono la responsabilità. Ci è sembrato corretto, se ne era trattato a suo tempo quando queste figure sono state istituite, fare in maniera che la spesa non aumentasse, questo era il senso di questa norma, oltre a prevedere le loro indennità.
L’articolo 14 sexies modifica l’articolo 14, comma 5, della legge regionale 19 allo scopo di dare la possibilità alle autorità competenti di delegare la vendita del segno identificativo agli organismi esterni in gran parte costituiti da società a totale partecipazione pubblica del bollino previsto dal Curmit è emersa l’esigenza da parte delle autorità competenti di prevedere la possibilità di far acquisire il bollino dell’organismo esterno da esse delegato ai sensi dell’articolo 2, comma 3 della legge regionale 19/2015. La procedura telematica di pagamento prevede l’utilizzo della piattaforma Mpay che fornisce la possibilità di indirizzare il pagamento ad un destinatario che può essere rappresentato sia da un ente pubblico che da un ente privato, non esistono pertanto preclusioni di natura tecnica all’accoglimento della proposta.
L’articolo 14 secties individua il riconoscimento del debito fuori bilancio previsto dall’articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 118 in esecuzione delle sentenze della Corte dei Conti indicate nell’articolo. La spesa trova copertura negli stanziamenti già iscritti nella missione 1, programma 11.
L’articolo 14 octies dà attuazione all’articolo 5, comma 5 del decreto legge 78/2010 recante il cosiddetto principio della gratuità degli incarichi conferiti ai titolari di cariche elettive, nonché alle modifiche ad esso apportate dal decreto legge 50/2017. La disposizione ha carattere soltanto normativo e non comporta oneri.
L’articolo 14 nonies dispone al comma 1 la finalizzazione dell’autorizzazione di spesa della legge regionale 13 approvata nella tabella A relativa alle spese continuative e ricorrenti.
L’articolo 15 approva le variazioni allo stato di previsione dell’entrata e della spesa 2017/2019 di cui ai prospetti allegati alla proposta di legge, ovviamente tutte le variazioni delle entrate toccate da tutte le variazioni intervenute ed alla stessa maniera le spese di bilancio per missioni e programmi.
L’articolo 16 modifica le tabelle allegate alla legge 35/2016, ovvero la tabella C autorizzazione di spese, tabella D cofinanziamenti regionali a programmi statali, tabella E cofinanziamenti regionali a programmi comunitari.
Avremo ulteriori emendamenti nel frattempo che si sono resi necessari, lo voglio chiarire a tutti i colleghi Consiglieri, per il fatto di porre rimedio a qualche errore materiale, per dire il vero in numero veramente esiguo rispetto alla grande mole di emendamenti pervenuti in Commissione e questo va ad onore della struttura che ha lavorato alla redazione di questo atto anche in tempi compressi, per essere molto sinceri e dare la giusta soddisfazione a chi si mette a disposizione tutti i giorni per rispettare queste norme. Quindi troveremo questi emendamenti che vanno a porre rimedio a questi errori materiali in ordine qualcuno alla descrizione, qualcuno a qualche errore di colonna tra un esercizio finanziarie ed un altro, oppure a malintesi tra la trascrizione dell’atto e la precedente approvazione in Commissione, in Commissione li abbiamo visti singolarmente garantisco che trattasi solo di questo discorso.
Concluderei la presentazione di questa proposta di legge avendo toccato un po’ l’aspetto più filosofico che mi sta a cuore, che è quello il messaggio che voglio trasmettere ai colleghi, piuttosto che un esame specifico delle varie poste che ovviamente, per diversi motivi, sono quelli che ho cercato di elencare prima, rendono necessarie queste modifiche.
Probabilmente, chiudo con uno slogan, la politica di bilancio non sarà più quella che è stata, a cui eravamo abituati, perché il decreto 118 e una contingente situazione che ben conosciamo rendono questo strumento molto complesso, ma complesso ancor di più nel renderlo efficace e nel renderlo idoneo e consono alle risposte delle varie esigenze che la comunità ci pone come problematiche. Sappiamo bene che in un contesto di difficoltà, le problematiche sono in maggior numero rispetto ai periodi dove l’andamento socio economico vede tempi migliori. Questo l'abbiamo vissuto, soprattutto in questa regione, dove per tanti anni, io sono stato un allievo del Prof. Fuà, e sappiamo bene, il modello economico marchigiano è stato oggetto di studio in lungo ed in largo sotto più punti di vista ed è stato il modello che ha diffuso un gran benessere a tutta la popolazione.
Oggi siamo in un’epoca diversa, ce ne rendiamo conto giorno per giorno, ed allora torno alla conclusione: il bilancio è uno strumento che va considerato, utilizzato e reso fruibile proprio alla luce di questi radicali cambiamenti normativi e socio-economici in cui ci troviamo a vivere ed ecco che la risposta che va data oggi.
Ribadisco che è questo l’aspetto fondamentale che spesso ci sfugge, sento qualche collega a volte dire “il dato del 2017 …”. No, il dato del 2017, se non siamo in grado di porre fine al suo iter, così lo definiamo, meglio spostarlo al 2018 ed al posto di quel dato mettere qualcos’altro e fare contenti e risolvere un problema di quell’esercizio. Questo è il senso più stretto che mi sento di dire. Grazie.

Presiede la Vicepresidente
Marzia Malaigia

PRESIDENTE. Ha la parola la relatrice di minoranza Consigliera Marcozzi.

Jessica MARCOZZI. Grazie Presidente. Quella che andiamo ad approvare oggi è la proposta di legge 169 che riguarda l’assestamento al bilancio di previsione 2017/2019. L’assestamento al bilancio di previsione è disciplinato dall’articolo 50 del decreto legislativo del 23 giugno 2011.
Con l’assestamento vengono apportate le dovute rettifiche ed integrazioni alle previsioni sia per la competenza che per la cassa.
Sotto il profilo tecnico l’assestamento rappresenta anche un momento di valutazione complessiva dell’andamento gestionale con riferimento alle risorse utilizzate e agli obiettivi prefissati.
Non mi fermo sugli articoli che ha già citato il Consigliere Giacinti e condivido quello che ha detto alla fine sul decreto 118, che è uno strumento che determina una complessità nell'elaborazione dei vari bilanci, però il decreto 118 nulla c'entra con alcune criticità che vorrei mettere in evidenza di questo assestamento 2017/2019, due criticità tecniche.
Parto subito dall’ammontare del contenzioso, già evidenziato dalla relazione dei Revisori dei conti. Mi soffermo proprio sul contenzioso perché non è quantificabile, non c’è un elenco del contenzioso e la cosa molto strana è questa: noi abbiamo fatto due assestamenti, 2015/2016, ed oggi andiamo ad approvare il terzo assestamento, abbiamo già approvato due consuntivi, 2015/2016, abbiamo approvato due bilanci di previsione per gli anni 2016 e 2017 ed ancora oggi che siamo qui, è stato messo in evidenza anche dalla relazione dei Revisori dei conti, l’ammontare del contenzioso non c’è.
L’ultima volta è stato il Consigliere Maggi a richiedere un elenco dettagliato dei contenziosi, non solo in Commissione, ma anche formalmente in Aula. Sono passati due assestamenti e questo è il terzo, due bilanci di previsione, due consuntivi e ancora ad oggi i Revisori scrivono e mettono in evidenza questa criticità, ma non solo è stata messa in evidenza dall’attuale Collegio dei Revisori, è già stata messa in evidenza dalla Corte dei Conti sul giudizio di parifica. Non solo da questo Collegio dei Revisori, ma anche dal precedente, perché nell’assestamento del 2015, e l’ho ripreso e fotocopiato, il Collegio esprime riserve a proposito dell’attendibilità e congruità di quanto allocato nel fondo rischi per contenzioso, senza che se ne conosca entità, portata e contenuti dello stesso. Sin dall’8 luglio 2013, data di insediamento del Collegio, è stato richiesto un elenco dettagliato di tutto il contenzioso in capo all’ente e la richiesta più volte fatta è rimasta sempre inevasa.
Corte dei Conti, giudizio di parifica, questo è il secondo, “Per quanto riguarda il fondo per rischi passività da contenzioso deve evidenziarsi che il relativo accantonamento è stato calcolato facendo riferimento non tanto all’ammontare complessivo del contenzioso pendente, come richiesto dal principio contabile applicato, quanto piuttosto al fabbisogno finanziario necessario a fronteggiare, per il periodo considerato dal bilancio di previsione, le eventuali sentenze di condanna.
Allora mi chiedo, è vero Consigliere Giacinti che oggi è molto complessa la situazione, ma è altrettanto vero che questa criticità, più volte evidenziata nei vari bilanci, ancora una volta, ed oggi siamo al terzo, rimane inevasa, non solo lo ha richiesto il Consigliere Maggi in Commissione, ma anche in Aula. Questo significa mancanza di rispetto e nulla riguarda la complessità del bilancio. Questo per quanto riguarda la criticità tecnica, il contenzioso.
La seconda criticità che è stata messa in evidenza dall’attuale Collegio dei Revisori riguarda Aerdorica, c’è una sentenza della Corte Costituzionale che dice che il contributo non è dovuto e deve essere restituito perché incostituzionale, quindi deve essere accertata l’entrata, questa somma deve essere recuperata. Questa criticità tecnica è stata evidenziata dal Collegio perché così come è stata messa nell’assestamento non va bene, non è corretta.
Queste sono le due criticità tecniche evidenziate da questo Collegio dei revisori e la prima è stata evidenziata più volte sia dalla Corte dei Conti che dal precedente Collegio dei revisori.
Altre criticità che ho rilevato non sono tecniche, c’è secondo me una scorrettezza istituzionale, perché viene inserita una norma che va a modificare la legge dei Revisori portandoli da 3 a 5, il problema qual è? L'organo di revisione è esterno al Consiglio ed è garantista di tutto il Consiglio, non solo della maggioranza.
La modifica alla legge dei revisori doveva essere fatta con un'altra proposta di legge che modificava la normativa sui revisori dei conti e poi votata tutti insieme in Aula e invece voi che avete fatto? Avete portato il collegio da 3 a 5, aumentando il compenso, su un assestamento che non c’entra niente! Questa modifica alla normativa dei Revisori dei conti doveva essere fatta a parte e condivisa con tutti, perché l’organo di revisione è un organo garantista di tutto il Consiglio non solo della maggioranza.
Inoltre c’è stata già una modifica ad aprile 2017 per quanto riguarda i rimborsi illimitati ed i rimborsi degli hotel, quindi oggi potevamo evitare di mettere questa norma qui dentro e modificare la normativa sui Revisori e farla approvare a tutto il Consiglio all’unanimità.
Una grave scorrettezza istituzionale, perché con l’articolo 14 quater si procede ad una riorganizzazione del Collegio dei Revisori nel contesto di un provvedimento normativo che non ha alcuna inerenza. La normativa sul funzionamento del Collegio dei Revisori è stata nel passato e deve essere concordata da tutte le forze politiche perché deve essere un organo terzo a tutela di tutto il Consiglio regionale. Non è corretto che importanti modifiche come quella dei compensi e della durata, fra l’altro consentirebbe all’attuale organo di estendere la propria rimanenza complessivamente per 6 anni, perché i 5 anni partono dall’approvazione di questa norma.
Da tempo giace una proposta di legge di modifica sulla normativa del Collegio dei Revisori e dovrebbe essere quella proposta l’occasione per procedere ad una revisione del funzionamento dell’organo da concordare con tutte le forze politiche in modo che i componenti del collegio non debbano sentirsi di ringraziare una parte dell’Assemblea legislativa per gli indubbi vantaggi ricevuti, ma non richiesti. Questa la ritengo una scorrettezza istituzionale perché viene inserita nell’assestamento, al quale noi voteremo contro, quindi questa modifica alla normativa del Collegio dei revisori doveva essere fatta a parte e non in questo contesto.
Un’altra criticità riguarda, qui penso che siamo fuori da ogni limite, il compenso per i Segretari. Un anno fa è stata reintrodotta la figura dei due Segretari, però che cosa avevamo detto? Reintroduciamo i due Segretari senza alcun compenso, adesso che facciamo? Nell’assestamento mettiamo una norma che corrisponde al Segretario il compenso, bene, non aumentano i costi, perché andiamo a prendere i soldi dall’indennità di funzione, però non era questo lo spirito della reintroduzione dei Segretari, i Segretari dovevano essere reintrodotti a costo zero, ma non per l’Assemblea, per loro stessi, nel senso che non avrebbero dovuto prendere alcun compenso, oggi invece nell’assestamento andiamo a mettere questa norma che introduce i compensi per i Segretari. Ed eccoci qua, per il Comitato per la valutazione del controllo delle politiche regionali, benissimo anche qui, che si riunisce una volta al mese, viene introdotto il compenso per il Presidente ed il Vicepresidente.
Questo assestamento non lo voterò, non lo voterò per un semplice motivo, uno, perché sono state dette in passato alcune cose e oggi ne facciamo altre. E' vero che per quanto riguarda i Segretari non aumentano i costi, ma è altrettanto vero che non era quella la ratio, noi abbiamo introdotto i Segretari senza nessun compenso e non dovevano avere neanche i dipendenti, mi auguro che una volta reintrodotto il compenso qualcuno non pensi anche di introdurre una variazione per quanto riguarda il personale dipendente.
Questo assestamento non lo voterò per questi motivi, due, per quanto riguarda le criticità tecniche più volte evidenziate dalla Corte dei Conti e dai revisori, tre, perché c’è una scorrettezza istituzionale per quanto riguarda il Collegio dei revisori perché doveva essere variata la normativa, non introdotta una norma in questo assestamento. Poi perché c’è la reintroduzione del compenso ai Segretari ed il compenso al Presidente e al Vicepresidente del Comitato per la valutazione delle politiche regionali, è inaccettabile quello che è stato fatto in questo assestamento, soprattutto con queste norme e con questi emendamenti.
Quindi Forza Italia voterà contro questa proposta di legge 169 sull’assestamento al bilancio di previsione 2017/2019. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marconi.

Luca MARCONI. Alla Consigliera Marcozzi che ha recentemente compiuto 35 anni mi permetto di dire che la dichiarazione di voto poteva farla con un altro tempo, adesso è la relatrice di tutta la minoranza, quindi …, io sono contento, così andremo via prima stasera, però aveva tempo per farla.
Detto questo, non dico che la mia valutazione è diversa perché parto da una visuale relativa alla maggioranza, ma perché ritengo che alcune cose sono state oggettivamente fatte.
La prima, la più evidente, non ho mai partecipato intensamente a tutti i passaggi anche perché come Consigliere unico del mio gruppo non è facile, però credo che abbiamo avuto dei tempi particolarmente distesi, veniamo da una Conferenza dei capigruppo un po’ accesa sul calendario per l’approvazione del bilancio, ma molto onestamente, l’ho detto prima, non è un segreto, questo assestamento è il bilancio 2017. Lo è perché il bilancio che dobbiamo fare entro la fine dell’anno, se non vogliamo entrare nell’esercizio provvisorio, e condivido in pieno quello che dice l’Assessore, cioè di non incorrere in questo passaggio, poi di fatto nella prima variazione sul bilancio ordinario, nella seconda che abbiamo fatto sulla sanità, quella poderosa di 200 più 40 milioni, e questa che stiamo facendo adesso per l’assestamento, che è un passaggio obbligatorio, non è che movimentiamo poco.
Mi permetto di dirlo perché al di là del relatore di maggioranza Consigliere Giacinti nessun altro forse lo farà. Io vedo un saldo negativo, per quanto riguarda le entrate di 137 milioni, cioè fare un assestamento con 137 milioni a saldo in meno è un mezzo miracolo. Chi ha un po’ di esperienza di bilanci, se ha avuto modo di gestirli non in occasione dell’unico atto, ma durante l’arco di un anno, si rende conto che stare dentro ad una cifra che alla fine dell’anno si è ridotta di 137 milioni su circa 3 miliardi, è una cosa impressionante anche perché c’è una serie di spese obbligatorie. Penso alle spese per il personale, tra sanità e personale di Giunta e Consiglio mi sembra che siamo intorno alle 12.500 unità, non è tanto facile starci, quindi se il ragionamento vuole essere politico a tutto tondo, il primo dato da mettere in evidenza è questo.
L’altro, lo ribadisco, quattro riunioni di Commissione, tutto il tempo per esaminare gli atti, una seduta in cui abbiamo guardato gli emendamenti uno ad uno, tra le altre cose alleggerendo il lavoro del Consiglio, però non è stato un alleggerimento totale perché vedo ancora un congruo numero di emendamenti alcuni di Commissione, ma veramente pochi rispetto a prima, congrui nel senso che ce ne sono 15/20 necessari ed inevitabili, però il grosso lavoro dei 100 e passa emendamenti è stato fatto, addirittura il PD ha fatto un maxi emendamento, per cui abbiamo di molto semplificato il lavoro e la discussione c’è stata. Quindi da questo punto di vista mi sento pienamente soddisfatto e più garantito che nel passato nel mio ruolo di Consigliere avendo potuto vedere bene le cose e di questo mi permetto di ringraziare per tutti il Presidente Giacinti, che ormai con tempra collaudata ha condotto questi lavori, e la Giunta che è arrivata tempestiva. C’è da dire che l’Assessore Cesetti qualche mese fa aveva annunciato una tempistica in Conferenza dei capigruppo relativamente a tutti gli atti, consuntivo, esame della Corte dei Conti e, tolti gli atti che non dipendevano da noi, sugli altri siamo stati dentro i tempi.
Questo elemento di garanzia penso che abbia anche rasserenato i lavori di Commissione che si sono svolti in un clima pregevole, interessante, duro per alcuni aspetti ma ragionato, nel tentativo di trovare soluzioni alle quali adesso la relatrice di minoranza fa un riferimento negativo, non solo sono cose che possono cambiare nel tempo, ma c’erano anche i problemi. Penso a quello del personale dei gruppi che doveva essere risolto e non è stato facile farlo e questo assestamento dà una soluzione.
Quindi sugli aspetti normativi l’altra osservazione è che, al di là dei contenuti, siamo stati dentro le cose che riguardano il bilancio, non si è approfittato, come non si è fatto mai in questi tre anni, del bilancio e dell’assestamento di bilancio per introdurre una sorta di omnibus, cioè caricare questo atto di cose improprie, siamo stati dentro la competenza che questa proposta di legge prevede.
Faccio notare, l’ho accennato prima, sulla differenza negativa delle entrate, a parte l’elemento che riguarda la sanità e sostanzialmente una compensazione su due voci delle tasse automobilistiche per 5,5 milioni in più e 5,5 milioni in meno, poi tutte le altre voci danno un saldo negativo e sono quelle poche voci su cui poi il bilancio si articola. Quindi tutte le variazioni di bilancio che abbiamo fatto, adesso non voglio togliere il mestiere all’Assessore, ma lo dico in termini apologetici, sono state fatte riducendo altre spese. Anche questa è una filosofia, una mentalità che raramente veniva adottata nel passato e che oggi sta diventando ordinaria, cioè avere il coraggio di dire che, a fronte di alcune priorità, quel poco che si potrà deliberare per il 2017 il resto verrà rinviato al 2018 e 2019, non possiamo non farlo che in questo modo, cioè riducendo la parte della spesa già destinata e questo non è facile ancor più se fatto alla fine dell’anno.
Certo, manovre e margini ci stanno, alcune previsioni di spesa sono molto larghe, sono intese a cose che potrebbero o non potrebbero essere realizzate nei tempi, quindi un po’ di margine c’è, ma rimane sempre il fatto che quando poi l’operazione riguarda decine di milioni l’elemento di novità e di virtuosità ci sta tutto.
Detto questo, l’altra grossa novità è che la tabella C si arricchisce sia nella proposta della Giunta che nella proposta dei Consiglieri, non sbragando il bilancio, perché alla fine tutti gli emendamenti mettono in piedi un movimento di circa un 1,5 milioni di euro, quindi non è una cosa eccessiva, ma finalmente proiettiamo un interessamento, una verifica, un impegno anche rispetto a piccoli interventi che nel corso dell’anno, per varie ragioni, anche attraverso le leggi di spesa a volte non più finanziate, non potevano essere assunti.
Dico che questo diventa una sorta di atto di responsabilità che si prende verso realtà locali, realtà associative, non mi sembra di aver visto gruppi di interessi che la Giunta e i singoli Consiglieri hanno adottato.
Personalmente e congiuntamente con il Consigliere Micucci abbiamo proposto in Commissione, ed è stato approvato, il finanziamento, figura sotto la voce contributo per il servizio civile anziani, di una proposta di legge che è ferma da un anno e che ho richiamato molte volte per un importo in verità molto basso, 180 mila euro, ai quali potrebbero aggiungersi altri 120 mila euro del sanitario indistinto e fare un piccolo corpo, 300 mila euro per iniziare un servizio.
Ringrazio il collega Micucci, anzi ci ringraziamo a vicenda perché l’iniziativa è congiunta, ma abbiamo voluto fare questa scelta per quel poco di manovra che questo assestamento ci consentiva e che poteva essere accettato come variazione al bilancio da parte della Giunta. Credo che abbiamo fatto una buona cosa, certamente poteva essere interessante anche soddisfare tante piccole e parcellizzate iniziative sparse sul territorio, scelta che comunque condivido, fatta da altri colleghi, noi abbiamo fatto quest’altra sulla quale mi auguro nel corso degli anni troveremo anche altre sponde ed altro tipo di intervento.
Questo che ha ispirato il bilancio porta anche ad un’altra considerazione, qui adesso le tabelle sono infinite, il tempo è già volato, le cose da dire sarebbero molte, però noto ancora che su alcuni interventi, Assessore Pieroni, abbiamo la capacità di focalizzare. Mi riferisco alla ripresa della mostra del Lotto dopo più di 35 anni, è stata fatta per la prima volta, credo, 35 anni fa e non cito il nome dell’Assessore che l’ha preceduta in questo ruolo e che ha provveduto a fare questa cosa, però sono queste le cose che ci qualificano, sono quelle cose che non possiamo che fare a questo livello, stante la scomparsa della provincia e stante l’impossibilità da parte del Governo centrale di finanziare iniziative di questo tipo che avrebbero pure una rilevanza nazionale, che l’hanno, però questo mette le Marche in un contesto di eccellenza, che è particolarmente significativo, noi stiamo nella giusta direzione facendo corpo intorno ad alcune iniziative, prendendo le nostre eccellenze, da Leopardi a Rossini, al Lotto, ma ne potremmo citare tante, la stessa mostra sui Sibillini è una cosa intelligente. Ho avuto una anticipazione a Loro Piceno con la presenza di un noto critico d’arte, è bella, è carina, noi dobbiamo capire che le Marche sono fatte così, le Marche non sono una concentrazione come la Toscana dove in una città hai tre cose uniche nel suo genere, noi in 130 comuni abbiamo la stessa cosa, in altri 180 un’altra cosa, in altri 60 un’altra cosa, metterli insieme è sempre stata la più grande difficoltà.
Quindi accendere dei fari e poi fare rete con tutto quello che può esserci: quattro quadri a Pievetorina, tre a Loro Piceno, cinque a Sarnano, per dire dell’area in cui il Crivelli ha operato, sono quelle cose che ci possono dare uno slancio e possono aiutare a far conoscere la regione. Poi arrivare a quello che vogliamo tutti, non solo un godimento artistico, un godimento da parte dei nostri concittadini che possono accedere a queste straordinarie opere d’arte, ma anche farci conoscere fuori dai nostri confini regionali e nazionali e avere più turismo, più presenza e più reddito che, mi permetto di ricordarlo, visto che siamo in sede di assestamento di bilancio, subisce per le Marche in questo anno una contrazione spaventosa. Essendo il primo anno dopo il terremoto abbiamo settori che perdono il 10%, il 13, anche il 15% del proprio fatturato, del proprio Pil, e questo era prevedibile, inevitabile, anzi in alcuni casi era previsto anche di peggio, ma questo peggio per fortuna non si è avverato.
Detto ciò, ultima cosa Assessore perché so che la sua apertura mentale sui problemi è a 180°, no a 360° perché non siamo mosche per guardare dietro le nostre spalle, ma 180° si, mi sono fatto due conti, se questo è un bilancio che questo anno vede in assestamento 137 milioni in meno di entrate, ritorno ancora sulle entrate, visto che da qui a 5/10 giorni sarete in preparazione con la proposta di legge sul bilancio, un piccolo ragionamento sulle imposte lo vorrei fare. Capisco che su questo dato, allineati dietro una demagogia totale, cioè le tasse non possono essere aumentate. Non so se l’unico movimento attualmente che parla di imposte sia il Movimento 5 Stelle, non sono aggiornato, ma da alcuni ambienti di destra, il Movimento 5 Stelle viene identificato come il partito che vuole mettere le tasse, non ho letto i programmi, non so se è vero. Non sto dicendo di ritoccare al 100% le imposte o raggiungere eventuali massimali dove questi siano stabiliti, dico semplicemente che spalmare su tutti i contribuenti regionali, tra Irpef, Irap e tassa automobilistica, mi sembra che queste siano le imposte su cui possiamo agire, dai 50 ai 70 euro in più all’anno, un qualcosa che va ai 5 ai 6 euro al mese, e parliamo di redditi medi e medio alti, non credo che sia un gran casotto, in più questo dato potrebbe darci quei 10, 15, 20 milioni che ci metterebbero in condizione di far funzionare la macchina, non rispetto alle grandi cose, non possiamo con questo finanziare grandi obiettivi, ma non saremmo costretti per finanziare il buco dell’Aerdorica a tagliare leggi ordinarie che avevano la loro efficacia e un loro respiro.
Dico questo perché il taglio avviene da 5 anni, noi qui rischiamo, Assessore, di far scomparire delle iniziative storiche, per carità non tutto deve durare all’infinito, rischiamo di farne scomparire tante.
Allora suggerisco una sorta di patto con i cittadini, questa è una battuta se volete anche giornalistica, e chiudo veramente Presidente, per dire: noi prevediamo un aumento di imposte di 10 milioni, una cosa miserevole, che non so se da un punto di vista tecnico convenga fare, perché come tutte le cose può avere un costo, e con questi 10 milioni ci finanziamo cose ben precise e determinate che da anni attendono soluzioni.
Sto in IV Commissione sulla sanità e servizi sociali ed è un disastro, se andate a sentire tutte le audizioni che abbiamo fatto in questi ultimi anni, vi renderete conto dell’elenco sterminato delle richieste che vengono dal settore del sociale che non riusciamo più a soddisfare perché quando abbiamo fatto un bilancio del sociale al limite dell’impossibile, cercando di consolidare lo storico, sul nuovo non possiamo fare niente o possiamo fare soltanto restringendo la platea degli assistiti precedenti e questo è un disastro, cito l’autismo, cito vita indipendente, cito tante categorie di nuove emergenze penso alle dipendenze, abbiamo approvato in Commissione la legge sulla fibromialgia, ci sono cose che non riusciamo, pure esistenti, a finanziare in nessun modo.
Dico che se ci creiamo un piccolo spazio sul sanitario indistinto e sul bilancio ordinario per dire: mettiamo in conto queste cose e ci facciamo queste cose, perché non è un aumento di entrata che va a finanziare debiti o feste, mi pare che sulle feste e sulle spese di rappresentanza si è tagliato dappertutto, è stato fatto un massacro totale e lo condivido, credo che questo non debba essere, altrimenti temo che il prossimo assestamento non solo vedrà entrate in meno, ma non avremo più neanche lo spazio che abbiamo avuto per sistemare qualche piccola situazione emergente. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Maggi.

Giovanni MAGGI. Caro Consigliere Marconi, l’Assessore Cesetti è stato puntuale nelle scadenze che ci ha dato e le ha rispettate, però c’è da dire che c’è un peccato originale, un vizio a monte, questo assestamento doveva essere presentato il 31 luglio ed è stato presentato il 16 novembre, 108 giorni dopo la scadenza imposta, ma siccome non c’è sanzione non c’è il rispetto della legge, non c’è la paura della sanzione e quando la sanzione non c’è non c’è neppure il rispetto della legge, è come il divieto di sosta, se non ci fosse la multa il divieto di sosta sarebbe una cosa soltanto virtuale perché tutti sosterebbero dove è più opportuno per loro.
Sempre rivolgendomi all’Assessore Cesetti qui si danno quasi 11 milioni di euro alle province, l’avevo invitata in Commissione, non ripeto quello che è stato detto ovviamente, faccio delle considerazioni del tutto politiche e originali, mie, le avevo detto: “Per le province quanto durerà questa tassa?” e lei mi ha risposto: “Speriamo che sia l’ultimo anno”.
Certo, questo è un auspicio, ma senza che ci ridice tutte le funzioni che sono passate alla Regione, le abbiamo sentite già tante volte in maniera molto interessante ed esaustiva qui in Aula e l’abbiamo sentito anche nella sua prolusione alla Corte dei Conti, ci faccia direttamente una previsione per capire quanto ancora dovremo vedere questi emolumenti, questi rimborsi, non si è capito se dobbiamo rimborsare, se dobbiamo aiutare le province.
Poi passando, saltellando da una parte all’altra, posso dire che a parte i cofinanziamenti per il wi-fi del 2018 non ci sono movimenti rilevanti di iniziativa da parte della Giunta. Quello che mi rattrista in maniera particolare è la sforbiciata pesante sulla questione dello sport e dei giovani. Qui si dice sempre che bisogna dare una attenzione particolare alle generazioni future, … non risulta? Bisogna dare una attenzione particolare alle nuove generazioni e soprattutto all’attività sportiva che è una fortificazione caratteriale e fisica delle nuove generazioni, magari sforbiciando lo sport si invitano o si lasciano i ragazzi ad altri tipi di attività sicuramente meno produttive e salvifiche.
Rimango senza fiato sulla cronicità delle promesse fatte ai parchi, è un film già visto, è un film di cui abbiamo discusso. Assessore Sciapichetti lei mi guarda di traverso, non c'era nessuno sottinteso maligno dietro al traverso, si tagliano ancora i sostegni ai parchi nonostante poi ci si riempia la bocca dicendo che il turismo, la regione, le bellezze naturali dei parchi sono un volano per l'economia e si tagliano, ma non solo, i soldi che si danno ai parchi servono soltanto per pagare si e no i dipendenti e quando si danno? Si danno alla fine dell'anno, quando questi sono presi per la gola e la programmazione, quello che si può fare, diventa abbastanza problematica.
All'inizio dell'anno si fanno un sacco di promesse poi alla fine dell'anno si danno a molti impedendo loro la programmazione, quasi che non venga riconosciuto loro un diritto, ma li si costringe ad arrivare col cappello in mano a chiedere, in modo che il politico di turno, anziché dare la soddisfazione al diritto, fa vedere che fa un favore. Questo non solo in questa regione, ma è una politica un po' nazionale che le maggioranze segnatamente e il PD fanno.
I fondi europei ancora una volta sono stati spostati perché non si riesce a seguire la programmazione, si rimandano all’anno dopo, molte volte succede che viene fatta una spesa all'ultimo momento, alla fine dell'anno, prima che questo scada.
Questa cosa del contenzioso l’ha già detta la Consigliera Marcozzi, il contenzioso l’ho chiesto in Aula, l’ho chiesto nell'ultima Commissione, mi sembra che fosse presente la dott.ssa Moretti e mi aveva assicurato che sarebbe stato non solo nelle cifre ma nell'analitico, cioè nomi e cifre, questa cosa è un leitmotiv che viene richiesto dai Revisori dei Conti, viene richiesto dalla Corte dei Conti, poi c'è stata la dichiarazione ufficiale dalla dottoressa che era presente in Commissione che ha detto: “Le farò avere - si è rivolta a me perché l’ho chiesto io, ma ovviamente avrebbe dovuto farlo avere a tutti i Commissari della I Commissione - l’analitico”, e questo analitico non c’è.
Assessore Cesetti ci faccia un regalo sotto l’albero di Natale con un bel fiocco il plico con le cifre ed i nomi dei contenziosi, a meno che non ci sia qualcosa che si deve nascondere, perché c'è un contenzioso chissà con chi e per quale errore fatto. Sono convinto che la sua esperienza politica e professionale la mette al riparo da errori così marchiani, quindi confido che il regalo natalizio sia quello del contenzioso.
Voglio chiudere con questa cosa, la precedente maggioranza, quella del Presidente Spacca, alla fine della legislatura aveva detto: “Tagliamo i Segretari. 6 Commissioni? Troppe, dobbiamo risparmiare, 4 Commissioni”. Mi diceva qualcuno dei nostri collaboratori che è come quello che entra in casa per vendere qualcosa, gli si chiude la porta, ma quello mette il piede in modo che la porta non si possa chiudere.
Vengono reintrodotti i Segretari, erano gratis, adesso li paghiamo con una specie di catena di solidarietà tra indigenti, i Commissari Presidenti delle Commissioni, i componenti dell’Ufficio di Presidenza si riducono lo stipendio per dare a questi poveri Segretari qualche cosa, perché non c'è più lo spirito di servizio.
Qui le Commissioni si pagano, quindi l’emolumento che abbiamo come Consiglieri ..., il Consigliere Marconi adesso mi farà una reprimenda, qui non si fa niente per niente, se fanno i Segretari bisogna che siano pagati, questo è uno.
Secondo, 6 Commissioni, adesso viene fuori la quinta Commissione, forse per fine legislatura tornerà anche la sesta, la quinta Commissione è quella di cui faccio parte anch’io ed è il Comitato di valutazione delle politiche che deve essere equiparato alle altre Commissioni, ecco perché parlo di sesta Commissione, quindi il Presidente ed il Vicepresidente devono essere pagati, perché nella politica lo spirito di servizio è perso da tanto.
Questa cosa viene avallata dalla maggioranza ed è stata votata in Commissione, io adesso voglio vedere ..., ho fatto due emendamenti uno per portare l'età pensionabile dei vitalizi a quella della pubblica amministrazione, mi auguro che verrà approvato, l'altro è che nel sito della Regione non ci sono - è tutto pubblico, abbiamo anche le dichiarazioni delle mogli, dei figli naturali, illegittimi dichiariamo tutto, tutti gli enti dichiarano tutto - i percettori dei vitalizi e quanto prendono. Ho fatto questo emendamento, vediamo, siamo tutti trasparenti e facciamo trasparenza anche su questo.
Non è che ce l’ho con i percettori di vitalizi, voglio equipararli a tutti e voglio che nessuno ai percettori di vitalizi possa fare delle indebite illazioni, quindi li metto in condizione di essere trasparenti e chiari nei confronti di tutti.
Ho visto il malloppo degli emendamenti che il povero Presidente della I Commissione, povero perché deve districarsi, tra una serie di …, ha un conflitto tra sé e sé, uno tra l’appartenenza al PD e l’altro sulla dignità di uomo, quindi bisognerebbe aumentare l’indennità al Presidente della I Commissione perché vive continuamente questa contrapposizione. La I Commissione è quella che lavora più di tutti, lui vive continuamente questo travaglio interiore che secondo me lo porterà a danni irreversibili alla fine della legislatura, quasi una crisi di identità, perché è una persona piacevole al di fuori del suo ruolo.
Non porto mai le carte in giro anche perché sono un pessimo giocatore, ma dovevamo aspettare che la funzionaria della Giunta ci portasse questo malloppetto di roba, tutti noi abbiamo detto: “Cosa facciamo? Facciamo un tre sette?” Poi è arrivato questo malloppo di cose per l’approvazione e lo spirito di servizio dei componenti Commissari del PD ha fatto si che questo malloppo di cose che veniva dalla Giunta fosse approvato ed io ho dichiarato che era cosa loro, non riguardava me, io non sapevo che accidente ci fosse lì dentro. Queste sono le condizioni con cui atti così importanti, come il bilancio, vengono portati alla conoscenza ed all'approvazione dei Commissari. Credo che la dignità della funzione del Commissario in particolare, del Consigliere in generale, pur gli appelli continui, venga sempre calpestata e ingiuriata.
Che devo dire? Questa è una prassi consolidata, ormai siamo qui da due anni e mezzo, questa prassi della maggioranza e del PD in particolare è una specie di virus che inietta una patologia mortale per la democrazia.

Presiede il Presidente
Antonio Mastrovincenzo

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Giorgini.

Peppino GIORGINI. Grazie Presidente. Non amo tanto i bilanci, non sono la mia passione, quindi non ho molte cose da dire, l'unica cosa che ho visto è che sono stati dati 30 mila euro alla Quintana di Ascoli Piceno, di questo ne sono felice. Io avevo presentato una proposta di legge, con quello che è successo ad Ascoli, dalla riunione che ho avuto con il Presidente mi era stato detto che probabilmente non si riusciva a fare la Quintana nel 2018 per mancanza di fondi, vedo che il contributo è straordinario, spero che si possa perpetuare per almeno 3, 4, 5 anni, come ho scritto nella proposta di legge anche perché credo che i problemi non si risolveranno nel breve.
Mi è venuto sotto gli occhi proprio adesso, l’ho scritto in due secondi, Presidente, come ho detto di bilancio non ne capisco tanto, ma capisco qualcosa di fusioni e incorporazioni perché ho avuto decine di aziende, quindi di fusione, incorporazione e di cessioni di rami d’azienda ne ho fatte molte.
Nella deliberazione della Giunta n. 1347 mi è venuta all’occhio questa fusione per incorporazione del Presidio ospedaliero “Santi Benvenuto e Rocco” di Osimo. Dalla delibera di Giunta, da questi atti, voi dite che l’Inrca è un ospedale di rete, ma in effetti non lo è perché in tutte le delibere e gli atti di programmazione l’Ospedale di Osimo è classificato come ospedale di rete, si vede anche dalla tabella n. 4. Voi dite dell'assegnazione all'Inrca di un ospedale di rete, ma non è un ospedale di rete. Questa fusione per incorporazione se non sbaglio è una mezza specie di ibrido perché, secondo il mio parere, questo non dovrebbe essere un istituto percorribile, in quanto il presidio ospedaliero non ha una propria autonomia e non avendo una propria autonomia non ha personalità giuridica, quindi come fate a fare la fusione per incorporazione? Non credo che sia percorribile questa strada per la mancanza di autonomia e di personalità giuridica.
Credo che questo sia un atto che non è possibile fare, come non è possibile fare nemmeno una cessione di ramo d’azienda in quanto il presidio ospedaliero di Osimo non ha una propria autonomia, dato che tutti gli ospedali dell’Area vasta 2 costituiscono un unico presidio ospedaliero, per cui non è possibile fare la cessione del ramo d’azienda, secondo quello che ho visto io e posso sbagliare, né la fusione per incorporazione, non credo si sia sotto il profilo …, ho molti dubbi su questo atto, Presidente, potrebbe essere impugnato, se non sbaglio, se è come dico io, se è rapportato alle altre aziende questa fusione per incorporazione non è propriamente legittima. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Zaffiri.

Sandro ZAFFIRI. Grazie Presidente. Un breve intervento per l’approvazione di questo assestamento. Ho tentato di dire nella Conferenza dei capigruppo quello che succederà il mese di dicembre per l’approvazione del bilancio, questo è il terzo anno, si arriva sempre troppo lunghi e quella di stasera è l’ennesima prova che riguarda l’assestamento del bilancio. Un atto che doveva essere già stato fatto prima del mese di agosto ed invece siamo a dicembre e adesso a ruota fra 15 giorni dovremmo approvare il bilancio. E' una cosa sulla quale si può ridere, forse sdrammatizzare è meglio, ma questa è una cosa che stiamo discutendo purtroppo da tre anni, siamo all'ennesima riprova dei ritardi con cui questa Aula discute e approva documenti importantissimi che riguardano la vita della comunità marchigiana, poi alla fine non si può nemmeno discuterne in tempi certi ed avere la possibilità eventualmente di entrare nel merito.
Credo che questo atto contenga qualcosa, contiene qualcosa delle cose che sono state fatte, ma non sono state fatte bene.
Ho sentito ed ho ascoltato il Presidente, noi qua abbiamo eletto i Segretari e li abbiamo eletti in modo monco perché i Consiglieri Segretari votano nell’Ufficio di Presidenza, hanno responsabilità come il Presidente e come il Vicepresidente, senza avere una loro indennità. Si è corretto una disfunzione perché al momento dell’elezione non c’è stato il coraggio di dire che anche i Segretari ..., la politica è miope perché c’è sempre qualche preoccupazione, la politica deve essere una cosa seria, li abbiamo eletti circa un anno e mezzo fa e spettavano loro le cose che gli si dovevano dare perché sono responsabili come gli altri nell’Ufficio di Presidenza, ma che film abbiamo visto?
Con le Commissioni è la stessa cosa. Servono 7 Commissioni? Ne facciamo 7, la politica deve determinare il suo iter, il suo percorso. Qualcuno nelle precedenti amministrazioni è stato più realista del re oppure è stato sulla lunghezza d’onda di un Paese che voleva provvedimenti di antipolitica. Sono stati fatti degli errori, questo bisogna dirlo con massima franchezza ai nostri cittadini, queste cose servono per rimettere in moto un meccanismo che per anni, per decenni, per cinquant'anni ha funzionato, qual è il problema? Non c'è nessun problema, è la realtà dei fatti, la politica deve essere una realtà concreta.
Credo che queste cose dovevano essere già fatte prima, per me vanno bene, siamo in forte ritardo, questo assestamento è stato gestito dalla maggioranza che continua a gestirlo, giustamente, vedremo alla fine. Come minoranza cosa possiamo dire oltre le cose che abbiamo detto? Sono corrette e dovevano essere fatte al momento opportuno, più di questo non possiamo dire.
I colleghi che mi hanno preceduto, Assessore, continuano a chiedere in merito al problema del contenzioso, lei sa quante volte le ho chieste, lo sa, abbiamo fatto anche un'interpellanza, è un momento di trasparenza, forniteci questo elenco del contenzioso, probabilmente ci sono decine di milioni di contenzioso. Probabilmente nel passato sono state fatte delle scelte sbagliate, fatte dal Partito Democratico. Probabilmente c'è un contenzioso anche con tante realtà che sono state concesse, licenze edilizie poi sospese dai tribunali, poi riprese e rimesse in funzione. Fateci sapere tutte queste cose qua, per favore, non le sapranno solo i Consiglieri, le saprà il popolo marchigiano. Se effettivamente ci sono stati degli errori e ci sono i contenziosi credo che debbano emergere, Assessore, nonostante, lei lo sa, è già stato detto, lo voglio sottolineare di nuovo, la Suprema Corte, la Corte dei Conti dice di evidenziarli ed adesso anche i Revisori dei Conti, credo che questo sia un percorso che dovete senz’altro effettuare per farci conoscere queste realtà.
Non dico nient’altro su questa cosa, perché credo che le cose che sono state fatte, che sono state aggiustate, dovevano essere fatte al momento opportuno. La Commissione è stata costituita a livello nazionale, nasce dal territorio, i Segretari sono stati ripristinati, vengono date le cose che giustamente dovevano essere date.
Penso che alla prossima tornata manifesteremo il nostro giudizio ed esprimeremo considerazioni di voto. Credo che questa cosa non possa che essere vostra ed anche la discussione che è stata fatta ai Capigruppo per l’approvazione del bilancio dimostra un’ulteriore difficoltà, che si vede e viene constatata per lo meno dal nostro partito. L’esecutivo, Assessore, è in continua difficoltà, arriva sempre tardi, arriva con il fiato sul collo, non è possibile continuare a governare questa regione in questo modo. Penso che dovete riflettere anche su queste cose tecniche che sono importanti, perché quest’Aula non può essere sempre presa in giro portando i provvedimenti all’ultimo secondo. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Celani.

Piero CELANI. Grazie Presidente. Credo che molto sia stato detto, non voglio assolutamente annoiare, né ripetere, non voglio entrare nel merito dell’assestamento dal punto di vista tecnico, dal punto di vista delle somme che sono state più o meno spostate su determinati programmi, su determinate missioni, invece voglio fare un piccolo inciso, qualche riflessione, sulla valenza politica dell’assestamento, di una operazione di bilancio, perché credo che questi siano i momenti più alti sui quali dovrebbe esserci il confronto in quest’Aula, discutere su quello che uno vuole fare. Ovviamente compito dell’opposizione è quello di non dire sempre no, ma portare delle proposte attraverso emendamenti per poter aggiustare il tiro, per poter aggiustare la politica della Regione per le nostre comunità. Quindi un momento molto significativo che dovrebbe vedere coinvolti in questo dibattito tutti i Consiglieri, maggioranza e minoranza, nessuno escluso.
E' naturale che se l'assestamento, che è l’unica variazione di bilancio che noi facciamo nell’arco dell’anno, lo vediamo il 30 novembre, si fa fatica ad entrare nel merito di questa discussione.
Se si fossero rispettati i tempi come dice il testo unico, quelli del 31 luglio, … si lo so è impossibile, certo nella vita tutto è impossibile, il guaio, Assessore, è che sta passando il messaggio che a tutto si può rimediare. In tutti gli aspetti della vita civile, sociale di questa nostra importante comunità, che è l’Italia, sta passando un messaggio bruttissimo: comunque vada sarà un successo, comunque vada si potrà rimediare con qualcosa, con una leggina, dicendo non ce l’abbiamo fatta, ci siamo impegnati, ci siamo applicati, però di questo passo facciamo fatica a dare un contributo in tutti i sensi.
Il bilancio serve anche per questo, serve per aggiustare. Si fa il bilancio, lo si vede nel mese di dicembre di corsa, perché il bilancio viene approntato dopo la riforma, gli ultimi due mesi - speriamo che con il nuovo Regolamento il funzionamento del Consiglio regionale possa cambiare - lo si vede l’ultima settimana di dicembre e lo si vota: “prendere o lasciare” perché c’è una scadenza, c’è il pericolo di andare in esercizio provvisorio, dopodiché ci sono alcune poste che possono essere cambiate doverosamente dalla Giunta in fase di gestione del mitico Peg, per il resto a noi ci torna un assestamento il 30 novembre e su questo non ci siamo, perché se uno vuole tarare ..., come diceva ad esempio il Consigliere Marconi, il quale ha fatto un ragionamento di politica vera, se io voglio tarare la politica fiscale sul mio territorio per rivederla in più o in meno, quando lo faccio? Lo devo fare nel corso dell’anno, se ci sono delle necessità di avere qualche somma in più, magari il prossimo anno, me ne devo accorgere nel corso dell’anno corrente, questo è il discorso.
Se voglio fare una rivisitazione della spesa corrente quando la faccio? La faccio il 30 novembre? No, la faccio nel corso dell’anno per liberare delle somme qualora si dovessero verificare eventi straordinari e, non voglio mettere il dito nella piaga, noi di eventi straordinari purtroppo in questi due anni ne abbiamo avuti tantissimi, quindi capire come poter in qualche modo intervenire.
Da questo punto di vista, ripeto, un bilancio, un assestamento fatto in questa data a noi serve pochissimo però, apprezzo molto la relazione del Presidente Giacinti, tra l’altro lui è un esperto del settore ed entra nel merito, ci spiega tutto per bene, ci dice quali sono gli spazi finanziari, come operare senza dubbio, la presentazione dell’assestamento ha carattere politico al 30 novembre, perché al 30 novembre significa fare un rendiconto di quello che è successo politicamente dal 1 gennaio al 30 novembre, di quello che avevamo pensato, di come è stato fatto, dove sono state le lacune e dove dovremo rimediare del 2018. Questo è un discorso politico di chiusura, è in pratica una specie di consuntivo, è un consuntivo! Non è un assestamento, perché noi queste somme le rivedremo aggiustate appena, appena, nel consuntivo e nella parifica di bilancio del prossimo anno. Quindi occorreva fare un dibattito su quello che avevamo detto di fare, quello che ci eravamo proposti di fare, quello che non siamo riusciti a fare, per correggere per il prossimo anno, meglio ancora per correggerlo in corsa, questo è l’aspetto, perché queste cose vanno corrette in corsa.
Molto spesso è molto meglio fare un bilancio che non deve essere preciso al centesimo entro il 31 dicembre per poi aggiustarlo nel corso dei mesi, altrimenti quello che diceva il Consigliere Marconi non può assolutamente essere fatto.
Due cose velocissime, una cosa positiva, per quanto riguarda la gestione dei residui attivi e passivi abbiamo visto una rideterminazione che riguarda il 2016, quell'ipotesi che era stata fatta, questo lo dico per avvalorare quello che sto dicendo, all’inizio aveva un gap tra l’accertamento dei residui attivi di 3,5 milioni e l'accertamento dei residui passivi di 1,1 milioni, quindi si pensava che ci fosse 1,1 milioni in più da poter utilizzare, in realtà nel 2016 sono stati accertati soltanto 2,5 milioni per residui attivi e 1,9 milioni di residui passivi, in pratica una differenza di pochissime centinaia di migliaia di euro, perché noi avevamo 2,136 milioni, 1,974 milioni, quindi la differenza è di 200 mila euro. Se questo noi l’avessimo fatto, l’avessimo visto strada facendo probabilmente qualcosa poteva essere cambiato.
L’altro aspetto che mi preme segnalare, ad esempio, ma questo c'entra poco con il bilancio, c’entra invece con la capacità di spesa delle risorse, è che noi, nel momento in cui abbiamo una contrazione delle entrate, soprattutto una contrazione di trasferimenti statali, questo è molto importante, fermo restando che su questo discorso fiscale ci andrei molto cauto, abbiamo dovuto tagliare, spostare in avanti, 4,5 milioni di euro sul cofinanziamento dei programmi comunitari perché non siamo stati in grado di spendere su alcuni progetti in un momento di grande difficoltà.
Questa è una riflessione che va fatta in sede di bilancio, non la possiamo rimandare, a quando la rimandiamo? Se noi avessimo monitorato con delle variazioni tutto quello che succede in Commissione, tutto quello che i nostri tecnici ci dicono sulle difficoltà che hanno nel fare i bandi, nel fare le liquidazioni, nell’acquisire i progetti e quant’altro, probabilmente queste somme potevano essere spostate su dei progetti di spesa più immediati e spostare questi cofinanziamenti nell’anno successivo.
Queste sono le valutazioni politiche che noi dobbiamo fare, altrimenti siamo qui soltanto a fare un bilancio in più e in meno che non porta a nulla.
Chiudo con un’altra considerazione che mi sono segnato, questa volta, parto da quanto ha detto il Consigliere Marconi, gli emendamenti sono sulla tabella C, credo che questa sia una cosa, secondo me, fatta bene al di là delle motivazioni. Perché nel momento di difficoltà che hanno gli enti locali, in questo modo noi riavviciniamo la politica regionale ai territori.
Ho visto che tutti i Consiglieri si sono orientati nel sostenere l’ambito sociale, l’ambito sportivo, cose di questo tipo che non possono essere più sostenute dagli enti locali, è chiaro perché ci sono difficoltà obiettive, loro hanno delle entrate correnti che in percentuali sono state tagliate di più di più di quelle che sono state tagliate alle Regioni, quindi riavviciniamo la politica regionale con queste piccole cose ai territori.
Gradirei che la riavvicinassimo anche per le grandi cose, per i grandi progetti, lo si può fare soltanto se c’è il contributo di tutti a lavorare su questo aspetto, soprattutto a fare un work in progress, un lavoro in movimento, cioè facciamo il bilancio poi a febbraio, marzo, ci ritorniamo sopra per le difficoltà che abbiamo nelle entrate e nelle spese per vedere come aggiustarle e sentendo il discorso di tutti.
Proprio per questo, ripeto, è una valutazione negativa dal punto di vista politico, dal punto di vista dell’organizzazione, della programmazione e dell'impossibilità di mettere in gioco le risorse che sono qua dentro, ci sono fior di Consiglieri che hanno amministrato i territori e che quindi possono dare dei contributi notevoli alla risoluzione di alcuni problemi che invece vediamo soltanto alla fine dell'anno quando arriva questo assestamento. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Leonardi.

Elena LEONARDI. Grazie Presidente. I colleghi che mi hanno preceduta sono stati credo molto esaustivi rispetto a tutta una serie di criticità che sono state evidenziate. A me preme sottolineare in particolar modo due cose, una, come nel lavoro fatto dalla Commissione Regolamento si era posto come obiettivo quello di non giungere più a provvedimenti come questo, in cui vengono inserite anche altri tipi di leggi o normative rispetto a quelle legate al bilancio. Qui è stato citato l'aumento del numero dei Revisori dei Conti, per fare un esempio, e su questo mi sembra una occasione mancata per seguire un iter più chiaro e trasparente che consente, laddove si vogliono apportare delle modifiche alle leggi vigenti, di farlo non approfittando di questo strumento, più veloce e più semplice, inserendole con degli emendamenti all’assestamento.
Sono purtroppo come un disco rotto, ma mi preme sottolineare come all'articolo 8, in cui si parla di autorizzazione alla vendita anticipata di alloggi di edilizia residenziale pubblica agevolata, si torni a parlare nuovamente di case popolari.
Mi spiace, sono sempre un disco rotto, invece di fare delle modifiche puntuali alla normativa, si potrebbe riesaminare la legge. Ricordo che sono due anni che giace una mia proposta di legge in tal senso, ma ce ne sono anche altre, ed in Commissione non viene mai deliberata. Ho richiesto di velocizzare i tempi secondo quanto prevede il Regolamento, evidentemente è una normativa sulla quale non si vuole avere un confronto ampio, ma si vuole intervenire laddove a qualcuno interessa, magari rispetto a posizioni puntuali. Io questo lo denuncio perché reputo che non sia un comportamento corretto.
I miei colleghi hanno sottolineato alcune altre cose rispetto a posizioni che ovviamente sono diverse rispetto, ad esempio, all'introduzione della corresponsione per le figure dei Segretari dell'Ufficio di Presidenza che noi andiamo oggi a rifinanziare, quando nella legge che li rintroduceva si era detto ed era votato, ricordo in quest’Aula, che sarebbero stati fondamentalmente a costo zero.
Credo che questa ipocrisia di fondo, che noi oggi andiamo ad avvalorare in quest’Aula con questi provvedimenti, debba essere denunciata, tanto valeva metterla subito nel momento in cui si faceva la reintroduzione dei Segretari piuttosto che andare a modificare oggi questa normativa. Credo che sarebbe stato forse più onesto e corretto nei confronti dei cittadini che ci ascoltano.
Stessa cosa per quanto riguarda la Commissione per il controllo e la valutazione delle politiche perché nella legge che la costituisce con una invarianza finanziaria, a cascata, dicendo che fondamentalmente era una Commissione non retribuita, oggi andiamo ad inserire una norma che la retribuisce. Se si vuole retribuire bisogna dirlo all'inizio, senza l’ipocrisia di fare prima passare una norma in un modo, quindi esce dalla porta in un certo modo e poi la facciamo rientrare dalla finestra.
Credo che questo non sia perfettamente corretto nei confronti della trasparenza, è un metodo che io contesto, l’Aula è sovrana, sceglie e decide, ma deve avere secondo me la forza di portare avanti le proprie posizioni senza poi contraddirsi o tornarci su dopo pochi mesi variando le proprie posizioni. Quindi credo che questo potrebbe essere anche un esempio migliore di coerenza rispetto a coloro che ci ascoltano e ci guardano. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Minardi.

Renato Claudio MINARDI. Grazie Presidente. Credo che il momento che stiamo vivendo oggi pomeriggio in Aula per l’approvazione dell’assestamento sia importante, di straordinaria importanza, non solo punto di vista finanziario, ma direi anche dal punto di vista politico, perché va sottolineato che alcune settimane fa la Corte dei Conti ha parificato il bilancio della Regione Marche promuovendo il rendiconto 2016. Sostanzialmente ha avuto una serie di apprezzamenti da parte della Corte dei Conti, cosa che non è successa per tutte le Regioni, di questo dobbiamo averne consapevolezza, la parifica della Corte dei Conti delle Marche ha dato il via libera al rendiconto della nostra Regione.
Credo che questo sia un risultato importante e straordinario, non ci sono stati stralci, non ci sono state modifiche, non ci sono state interlocutorie, credo che questo dato sia importante anche alla luce del momento che stiamo vivendo dal punto di vista economico e dal punto di vista finanziario, perché non dobbiamo mai dimenticare che questa legislatura è partita nel 2015 con una serie di tagli che erano stati programmati e che si sono scaricati tutti sulla legislatura, guidata dal Presidente Ceriscioli con l’Assessore al bilancio Cesetti, che stiamo vivendo. Tagli importanti, perché poi è facile far politica quando ci sono le risorse, quando si è in grado di dare delle risposte, è tutto più facile, è tutto più semplice, quando bisogna fare le scelte diventa tutto più complicato e di questo credo che se ne debba prendere atto, anche da parte della minoranza, perché il lavoro che è stato fatto è quello di tenere conto di quelle che sono le esigenze impellenti del nostro sistema marchigiano, utilizzando al meglio le risorse comunitarie ed utilizzando al meglio anche quei pochi fondi, quelle poche risorse che ci sono nelle casse della Regione Marche.
E' un lavoro molto difficile, capite bene, colleghi, è un lavoro che ti costringe a fare delle scelte, sapendo che nel momento in cui si fanno delle scelte si è costretti a dare delle risposte negative altrove. Il tutto, dobbiamo ricordarcelo, è stato aggravato dalla pesante situazione del sisma che le Marche hanno subìto lo scorso anno e che ha messo in ginocchio circa un terzo della nostra regione.
Con questo, ovviamente, capite bene, tutto è più difficile e più complicato, abbiamo avuto tagli per circa 120 milioni di euro, quindi 120 milioni di euro in meno che questa Regione è stata in grado di garantire al sistema regionale, ma la scelta di fondo che è stata fatta da questa Giunta, nel momento in cui si è insediata con l'avallo completo del Consiglio regionale, è stata quella di garantire il sociale, i fondi per il sociale sono stati trovati e sono stati garantiti.
Credo che le manovre che sono state fatte questo anno siano importanti, questa possiamo dire che è la terza, la prima è stata fatta per dare liquidità alla società Aerdorica che altrimenti avrebbe rischiato di essere messa in liquidazione, è stata fatta una scelta che ritengo utile perché l'aeroporto delle Marche è di tutta la comunità ed è un asset strategico non solo per il turismo, ma direi per l'intera economia della nostra regione.
Questa è stata la prima manovra che è stata garantita, poi è stata fatta un’altra manovra lo scorso mese di ottobre, in cui sono state garantite ulteriori risorse al sistema, il tutto sempre di pari passo ad un andamento continuo e costante del Governo fatto di tagli pesanti da gestire.
Vorrei soltanto sottolineare due cose, una, con questa manovra vengono garantiti circa 1 milione di euro per le manutenzioni straordinarie all’edilizia universitaria, 2 milioni di euro per l’Aerdorica per dare continuità alla gestione dell'aeroporto, poi risorse per le aree protette, per il trasporto pubblico locale, risorse previste e programmate nel triennio, per le Unioni montane, 1 milione di euro per gli emotrasfusi, per il cofinanziamento del fondo unico per lo spettacolo, per la Protezione Civile.
Detto questo, al netto del lavoro che è stato fatto dalla Regione con il supporto dei parlamentari che hanno dato la possibilità, con un emendamento che è passato a livello nazionale, di recuperare oltre 200 milioni di euro a copertura del settore della sanità, che sono stati riutilizzati nel sistema finanziario e nel sistema della nostra regione.
Vorrei fare una sottolineatura anche rispetto al lavoro che è stato fatto sulla rinegoziazione del debito che era anche questa un’operazione estremamente difficile, estremamente complicata da gestire nei mercati finanziari. Sulla rinegoziazione del debito è stata fatta un’operazione che ha riportato nelle casse della Regione un’economia di circa 40 milioni, anche questi sono ritornati dentro il sistema dei flussi finanziari della nostra Regione, tra l’altro una parte sono stati utilizzati per evitare il fallimento della società Aerdorica. Sulla questione di Aerdorica va detto anche una cosa, al di là delle polemiche, i debiti questo Consiglio regionale, questa legislatura, questa Giunta se li è trovati nel 2015 quando si è insediata, è stata forse la prima emergenza che ha dovuto gestire il Presidente con la Giunta e gli Assessori rispetto ad un rischio che c’era all’indomani dell’insediamento, nel giugno 2015.
Credo che il lavoro che è stato fatto sia straordinario, compreso il recupero delle risorse sulla sanità, quei 202 milioni di euro di cui abbiamo avuto occasione di parlare nel mese di luglio, e il lavoro di rinegoziazione del debito, un lavoro estremamente delicato perché andava gestito sul mercato finanziario, a volte le notizie sui mercati finanziari rischiano di creare delle oscillazioni, rischiano di buttare all’aria un'attività che si è predisposta nei mesi precedenti, nel giro a volte di qualche minuto, di qualche secondo. Secondo me, che ho avuto l'occasione di seguire anche il bilancio della Provincia di Pesaro Urbino, è stato fatto un lavoro straordinario.
Per concludere vorrei fare soltanto due precisazioni ai colleghi che hanno fatto polemica sulla questione dei compensi ai Consiglieri Segretari. La delibera relativa ai Consiglieri Segretari in Aula, su mandato ovviamente della maggioranza, la illustrai io e dissi che l'introduzione sarebbe stata a costo zero, tant’è che il compenso che viene previsto per i Consiglieri Segretari viene coperto con le decurtazione delle indennità di tutti gli altri, comunque è a saldo zero, quindi le cose dette in quest’Aula sono state perfettamente mantenute. C'è stata una correttezza, una linearità, una trasparenza unica. Era stato detto che sarebbe stato a costo zero e a costo zero è stato. Il personale non è previsto, quindi non ci sono costi aggiuntivi. Sulla questione della V Commissione, del Comitato sulla valutazione delle politiche, dico quello che penso a titolo personale, condivido l’impostazione che è stata data dalla Commissione, magistralmente guidata dal Consigliere Giacinti, e il lavoro che è stato fatto, perché è una Commissione come le altre, non si può dire che si riunisce una volta a settimana, si riunisce una volta al mese, è una Commissione permanente come le altre ed è giusto riconoscere, per il lavoro che fa, anche a chi la guida l'indennità prevista per gli altri Presidenti.
Concludo facendo i complimenti non solo al Presidente della Commissione, che si trova a gestire il bilancio con le difficoltà di tutti i giorni, ma anche all’Assessore Cesetti, soprattutto alla struttura guidata dalla dott.ssa Di Bonaventura, dalla dott.ssa Moretti, dalla Dott.ssa Arzeni, dal Dott. Guidi, a tutti i loro collaboratori perché gestire il bilancio di questi tempi è estremamente difficile e complicato e credo che non sia una partita facile riuscire a portare, a volte anche con le corse dell’ultimo minuto, le coperture per le esigenze che la Giunta e il Consiglio hanno. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Bisonni.

Sandro BISONNI. Grazie Presidente. Eviterò di ripetere i concetti che altri Consiglieri hanno detto, solo una battuta mi sia consentita sul compreso ai Segretari, perché è vero che sono a costo zero in quanto le somme vengono decurtate agli altri, però quando era stata presentata la proposta di legge si era fatto intendere che non avrebbero avuto alcun compenso, forse questo è stato il disguido.
Vorrei sottolineare una cosa che mi sembra nessuno abbia portato all'attenzione dell’Aula, cioè l’articolo 14 ter conferisce al Presidente del gruppo la possibilità di firmare i contratti di collaborazione. Secondo me questa è una cosa sbagliata, se ne è discusso molto tra i Capigruppo, tra un caffè ed una bibita, perché abbiamo la preoccupazione, e questa preoccupazione è fondata da anche su pareri di esperti di consulenza sul lavoro, quindi non è una preoccupazione inventata, che questo si traduca, anzi sicuramente si tradurrà nel fatto che il Capogruppo diventerà un datore di lavoro e diventando datore di lavoro è soggetto ad una serie di obblighi e di responsabilità: sicurezza, salute, eventuali vertenze sindacali, eccetera.
Ad esempio, giusto per dire due o tre adempimenti del settore che conosco meglio, quello sulla sicurezza, il datore di lavoro deve tenere un registro infortuni, deve fare la valutazione dei rischi, deve garantire le visite mediche, eccetera.
Questa norma che fa diventare datori di lavoro i Capigruppo io non la condivido, non la condivido perché non si capisce come possa un Capogruppo, che ha altri tipi di problematiche, che fa attività politica, diventare datore di lavoro e assumersi tutte queste responsabilità.
Ho chiesto se sia possibile riunire un attimo la Commissione bilancio per analizzare questo aspetto che non convince. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Pergolesi.

Romina PERGOLESI. Grazie Presidente. Innanzitutto vorrei avere la conferma che il parere dei Revisori dei Conti sia stato inoltrato a tutti i membri dell’Assemblea legislativa, come previsto dall’articolo 6 della legge, che prevede l’istituzione del Collegio dei Revisori, in quanto sono riuscita ad ottenerlo solo tramite il Consigliere Maggi. Non credo mi sia stato girato per e-mail.
Ricordo cosa prevede l’articolo 6: “Il parere sulle proposte di legge regionale di cui alla lettera a) ed alla lettera b) - in questo caso l’assestamento ed il bilancio - è trasmesso all’Assemblea legislativa contestualmente alla presentazione delle proposte di legge e comunque prima della conclusione dell’esame istruttorio delle stesse da parte della Commissione assembleare”.
La Commissione assembleare credo abbia licenziato l’atto lunedì scorso, vorrei sapere se questo parere è stato inoltrato o meno, quindi garantire per i prossimi bilanci che l’iter e le tempistiche di presentazione della documentazione, che consente a noi Consiglieri regionali di approvare in maniera consapevole un atto o meno, siano rispettati.
Detto questo, sempre sul parere dei Revisori dei conti, come giustamente la Consigliera Marcozzi ed il Consigliere Maggi evidenziavano, gli stessi Revisori dei conti non riescono ancora ad avere quella documentazione necessaria per deliberare su un atto importante come il bilancio della Regione, senza considerare quanto riguarda l’Aerdorica.
Lo stesso Collegio dei Revisori fa di nuovo presente alla Regione che in merito allo stanziamento per Aerdorica di 7,5 milioni di euro, doveva essere prevista la decurtazione della rateizzazione del debito, che era stato precedentemente assegnato e poi reso incostituzionale da una sentenza del Tar.
Non vorrei soffermarmi troppo sugli altri articoli. Anche il Consigliere Giorgini ha evidenziato l’incongruità dell’inserimento di un ramo d’azienda, nello specifico dell’ospedale San Rocco di Osimo, all’interno dell’Inrca. Vorrei vedere come ai fini contrattuali verrà riorganizzato il personale assegnato all’Azienda.
Mi piacerebbe soffermarmi, non tanto sul discorso del compenso ai Segretari, che già è stato più volte e ripetutamente sollevato in Aula quest’oggi, ma sulla questione che riguarda il Comitato per le valutazioni delle politiche.
Il Comitato è stato istituito - sicuramente è positiva l’istituzione di questo Comitato, anche se in maniera tardiva rispetto ad altre Regioni, che sono state più ligie ad ottemperare ad alcune disposizioni e indicazioni del nazionale - e prevede nel suo organico addirittura 5 componenti alle dipendenze della Regione.
Ricordo …, Consigliere Busilacchi se vuole dopo può prendere la parola …

PRESIDENTE. No, la interrompo io Consigliera Pergolesi, lei sta dicendo una cosa che non è giusta, non è corretta ed è falsa.

Romina PERGOLESI. Cos’è falso, scusi?

PRESIDENTE. E’ falsa questa sua dichiarazione, non è stato assegnato alcun …, 5 persone non sono state assegnate al Comitato di valutazione. Lei sta dicendo una cosa falsa, attestata dal verbale dell’Ufficio di Presidenza, forse qualcuno l’ha informata male.

Romina PERGOLESI. Va bene, poi verificheremo insieme.

PRESIDENTE. Si assuma la responsabilità di quello che dice perché va tutto a verbale, provvederemo.

Romina PERGOLESI. Verificheremo insieme, questo è quello che mi è stato detto dai miei collaboratori, posso sempre sbagliare.

PRESIDENTE. Dipende da quali sono i suoi collaboratori.

Romina PERGOLESI. Posso finire? Adesso, al di là della presenza o meno di 5 persone nella segreteria o comunque a supporto di questo Comitato, tra l’altro, Presidente Mastrovincenzo, anche ieri in Commissione è venuta fuori questa questione e i membri del Comitato hanno detto che erano previste alcune figure in supporto a questo Comitato che comunque ha del personale maggiore, molto maggiore rispetto a quello che è previsto …

(interrompe il Consigliere Busilacchi)

Romina PERGOLESI. E' previsto del personale …

(interrompe il Consigliere Busilacchi)

Romina PERGOLESI. Va bene, questo lo verificheremo dagli atti. Posso continuare? Perché questo è proprio a corollario di quello che voglio dire.
Il Comitato di valutazione per la politica degli atti e l’attuazione delle leggi regionali non prevedeva inizialmente dei rimborsi mensili e mi piacerebbe sapere a firma di chi è stato presentato un emendamento in Commissione che istituisce, a carico del bilancio della Regione, 1.000 euro mensili per il Presidente e 500 euro per il Vicepresidente. Per carità, tutto legittimo, però alle Commissioni consiliari regionali previste dallo Statuto, ai Presidenti e Vicepresidenti delle Commissioni assembleari, come ricordava il Consigliere Maggi sono quattro, vengono decurtati gli stipendi per pareggiare la retribuzione ai Segretari del Consiglio, mentre per il Presidente e Vicepresidente del Comitato vengono aggiunte nuove spese alla voce di bilancio per questo indennizzo di 1.000 euro e 500 euro. Mi spiace che il Consigliere Zaffiri se la prenda a male, non capisco perché.
Nello specifico mi piacerebbe chiarire la questione che riguarda invece lo stanziamento e l'indennità che è stata data al Presidente della Commissione straordinaria per la revisione del Regolamento interno quando all’epoca, durante una seduta della stessa Commissione, io chiesi espressamente sulla base di quale normativa era stata iscritta la voce di spesa per la retribuzione al Presidente della Commissione straordinaria; mi era stato risposto che in via secondaria la norma prevista da un regolamento, tra l’altro superata da un’altra legge regionale, poteva essere considerata sovraordinata alla legge stessa.
Bene, lo posso anche prendere per buono, se non nel momento in cui oggi andiamo a normare questo indennizzo con una normativa, con una legge.
Quindi delle due cose l’una, o prima sono stati stanziati questi rimborsi, queste indennità, in maniera non corretta, altrimenti non capisco perché debba essere scritto oggi in una legge.
Mi piacerebbe, e sicuramente poi gli uffici competenti mi daranno maggiori chiarimenti, come avevo già chiesto all’epoca, capire innanzitutto chi ha presentato l’emendamento, visto che non sono stati girati gli emendamenti presentati in Commissione, e qual è l’azione di chi ha presentato gli emendamenti, qual è la cosa che lo ha spinto a far questo emendamento, perché sinceramente istituire una “V Commissione”, che non è una Commissione, ma è un Comitato, e prevedere addirittura che il Presidente ed il Vicepresidente prendano di più dei Presidenti e Vicepresidenti delle altre Commissioni, lo trovo alquanto anomalo e sicuramente andrebbe approfondito nelle sedi competenti. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Giacinti.

Francesco GIACINTI. Grazie Presidente. Alcune precisazioni che sono emerse un po’ dalla discussione, senza entrare nel merito di osservazioni di natura di merito e politica, che è legittimo che ognuno faccia dal suo punto di vista, però mi sorprende che in una manovra di assestamento al bilancio della Regione Marche, in un contesto che ho cercato di delineare, ma forse non sono stato così bravo a far capire bene i contorni di questa situazione, dove a colpi di finanziaria di volta in volta il bilancio regionale risente di tagli di 80/100 milioni a colpo, l'attenzione si appunta sul ruolo dei Consiglieri Segretari e soprattutto sul compenso e sul compenso di una nuova Commissione che questa Assemblea ha deciso di istituire anche in ottemperanza ad un iter normativo che va in questa direzione.
Quindi mi dispiace, sono rammaricato con me stesso per non essere stato sufficientemente all'altezza nel tracciare quel quadro che forse cambia, io ho parlato nel mio modesto comunicato di ieri di rivoluzione copernicana, la gestione del bilancio, vuoi per il contesto in cui stiamo operando, vuoi per le difficoltà finanziarie, vuoi per le disposizioni normative figlie anche degli obiettivi di finanza pubblica che vedono impegnati molto alacremente tutte le varie istituzioni.
Al di là di questo un chiarimento alla Consigliera Marcozzi sulla questione della modifica relativa al Collegio dei Revisori dei Conti e sull'allungamento del periodo di validità del Collegio stesso, come se non fosse permesso nell'occasione dell'assestamento del bilancio, ma fosse un espediente per toccare alcuni temi.
L'assestamento di bilancio, proprio per definizione, ha la possibilità di andare a incidere anche su disposizioni normative, molti sono gli emendamenti di tipo normativo che abbiamo modificato, ad esempio la legge su Aerdorica, ad esempio le norme sul personale, sui collaboratori dei gruppi e dell’Ufficio di Presidenza, quindi sono state modifiche normative a più riprese, cosa che è possibile fare. Non vedo questa difficoltà o impossibilità nel farlo in questa sede, casomai la legge vieta nell'approvazione del bilancio di previsione, se non si passa attraverso lo strumento del collegato alla finanziaria, l'approvazione di norme di natura non finanziaria.
Questo mi sembrava doveroso dirlo, poi un appunto devo farlo sulla questione dell'influenza della Giunta nella nomina e nell'estensione di questo periodo. Credo che, e questo l’ho detto in Commissione ed è stato il motivo che mi ha portato ad accettare e a votare favorevolmente questo emendamento, spostare la durata fa sì che la scadenza del Collegio andrà a circa metà del periodo della nuova amministrazione che si insedierà dopo la scadenza naturale di questa. Quindi il concetto di terzietà nessuno l'ha mai messo in discussione, per ovvi motivi di discrasia temporale la scadenza dell'organo e la sua nomina da parte della Giunta non coincide, per cui mi sembra ancor di più un motivo aggiunto di terzietà che rafforza questo concetto laddove ce ne fosse bisogno, ma ovviamente non ce n'è bisogno perché anch'io sono un Revisore dei Conti e quando assumiamo incarichi di questa natura è chiaro che siamo organi terzi per definizione e per statuizione. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Cesetti

Fabrizio CESETTI. In occasione del rendiconto ci si è lamentati giustamente che ho preso, non so, se 40 o 50 minuti con il mio intervento, ce ne vorrebbero altrettanti per rispondere a ciascuno di voi, ma cercherò di contenermi anche se così facendo, è evidente, ci rimetterà la qualità, perché bisognerebbe entrare nel merito.
Cercando la sintesi voglio dire una cosa che salta evidente agli occhi, da una parte l'ottima relazione del Presidente Giacinti che, con la sua consueta e consolidata capacità che gli deriva anche dalla professione che svolge, ci ha esposto e sintetizzato bene la funzione dell'assestamento e anche i suoi contenuti, dall'altra la relazione di minoranza ed anche gli interventi delle opposizioni che dimostrano l'importanza di questo atto e la corposità dei suoi contenuti.
In effetti le obiezioni e le eccezioni che sono state fatte non sono così, se mi posso permettere, consistenti. Si addebita ancora una volta il ritardo con il quale sarebbe stato presentato l’atto, ma dovrebbe essere noto a tutti e comunque ai più che l'assestamento di bilancio non può che arrivare dopo l'approvazione del rendiconto; dovrebbe essere noto ai più che per approvare il rendiconto è necessario prima ottenere il giudizio di parificazione da parte della Corte dei Conti ed è noto a tutti voi che quel giudizio di parificazione si è svolto positivamente il 12 ottobre 2017, all’esito del quale questo Consiglio ha approvato il rendiconto, dopodiché immediatamente la Giunta ha approvato l'assestamento e lo ha consegnato nella disponibilità del Consiglio rispettando i tempi. Quindi non poteva ovviamente essere rispettato il termine, tra l'altro non perentorio, del 31 luglio 2017. Questo è e questa è un'evidenza che dovrebbe essere nella disponibilità dei più, quindi è risibile l'osservazione del ritardo.
Le altre questioni che sono state poste, vado sempre brevemente, il Consigliere Maggi ci chiede ancora, me lo ha chiesto in Commissione, sul tema delle risorse alle province: “Quanto durerà?”. Io spero, ma spero soltanto, che possiamo finire qui, ho avuto modo di spiegare in questo Consiglio e non mi voglio ripetere, come ho avuto modo di spiegarlo in Commissione che in questa Regione noi abbiamo attuato una legge, una legge che tra l'altro presupponeva il risultato, in modo sbagliato, del referendum costituzionale, che è stato diverso, quindi ribadisco il mio auspicio affinché la legge cosiddetta Delrio e le leggi successive a partire dalla legge di stabilità 190 vengano riviste coerentemente con la nostra Costituzione. Ho avuto modo di dire e ribadisco che ovviamente e verosimilmente ci dovremo rivolgere al prossimo Parlamento ed io come Assessore agli enti locali mi farò parte attiva all'interno delle mie, delle nostre e delle vostre competenze perché il prossimo Parlamento rivisiti e possa rivedere la legge Delrio e le successive leggi di stabilità e dare attuazione anche ad alla sentenza della Corte Costituzionale n. 205 che, pronunciandosi su una questione della Regione Piemonte, sostanzialmente ha rilevato l'illegittimità di talune disposizioni che prevedevano i prelievi forzosi alle province perché, lo ripeto ancora volta, alla Regione sono state trasferite le funzioni, ma non sono state trasferite le risorse correlate all'esercizio di quelle funzioni.
E’ evidente che noi ci siamo fatti carico di sostenere le nostre province marchigiane, soprattutto di sostenere l'esercizio delle loro funzioni fondamentali, per consentire anche a loro, a tanti, di poterle esercitare al meglio, parliamo di sicurezza nelle scuole, parliamo di sicurezza nelle strade, le strade che vengono percorse dai nostri cittadini, dai lavoratori, dai nostri ragazzi, non dai ricchi, quelli vanno in giro con l’elicottero non hanno bisogno delle strade, le scuole dove i nostri ragazzi si formano. Questo noi abbiamo fatto e se necessario, dal mio punto di vista, dovremo continuare a farlo, però chiamando il prossimo Parlamento e il prossimo Governo dinanzi alle loro responsabilità, dando a questo comparto istituzionale le necessarie risorse.
Nessuna sforbiciata, Consigliere Maggi, per lo sport, è una delega tra l’altro che il Presidente ha tenuto per sé, mai come ha fatto questo Governo regionale ci sono state tante risorse, oltre 8 milioni di euro tra investimenti e risorse ordinarie, per la prima volta, come mi diceva il Presidente, lo sport è stato promosso al rango di prevenzione in sanità, quindi c'è stato anche un cambio culturale, se vogliamo, profondo e ci sono state messe consistenti risorse.
Per quanto riguarda i parchi, Consigliere Maggi, è stato dato loro lo storico, quindi quello che è stato sempre dato in precedenza.
L'osservazione sul contenzioso che è venuta in più, lo voglio ripetere perché l’ho detto in occasione della discussione sul rendiconto per quanto riguarda l'accantonamento al fondo rischi e passività da contenzioso, ribadisco che quest'anno l'Avvocatura regionale, recependo una osservazione formulata dalla Corte dei Conti nel 2016, ha fornito alla sezione della Corte dei Conti le informazioni sulla situazione complessiva del contenzioso raccogliendo i dati più salienti relativi all'andamento dei giudizi, considerando come media un arco temporale di quasi 15 anni. I dati sono stati utilizzati per una elaborazione statistica del fabbisogno della spesa.
Sempre quest'anno l'Avvocatura, al fine di perfezionare le informazioni relative al contenzioso, recependo in questo caso l'invito del Collegio dei Revisori, ha già predisposto un database ancora più dettagliato in cui viene evidenziato il contenzioso effettivo attualmente pendente e in cui viene indicato per ciascun giudizio il relativo valore in termini economici ed io invito da questo microfono gli uffici a trasmettere questi dati agli stessi Consiglieri o quantomeno ai Capigruppo.
L’andamento e la durata del processo, essendo questi difficilmente prevedibili a priori, rendono non sempre semplice ipotizzare con un certo grado di attendibilità l'anno di definizione dei giudizi, specie con riferimento al contenzioso amministrativo la cui procedura non prevede specifici termini.
In sostanza la ricognizione è stata fatta e può essere, questo e si, migliorata la valutazione della soccombenza, Consigliere Zaffiri, ma è evidente che questa difficoltà è insita nell'aria del contenzioso perché è difficile prevedere quale sarà l'esito domani di un eventuale giudizio, ed è evidente che, lo voglio ribadire anche in questa sede, se c'è un giudizio, e lo voglio dire una volta per tutte, lo voglio dire a voi, ma lo voglio dire anche al Collegio dei Revisori e lo ribadisco da qua anche alla stessa Corte dei Conti, se Tizio cita in giudizio la Regione Marche per un determinato importo, immaginiamo un'azione risarcitoria, non è che se ci cita per 1.000 euro io devo per forza accantonare questa somma, questo non esiste, perché se quella domanda io la ritengo, infondata e a tal fine mi difendo, io non vado ad accantonare 1.000 euro, è chiaro? Questo è quello che io penso e me ne assumo la responsabilità, altrimenti da qui non ne usciamo, perché se io vado ad accantonare quelle risorse, le sottraggo alla nostra comunità in un momento tra l'altro particolarmente difficile.
Quindi, Presidente Giacinti, lei che dirige la I Commissione, credo che questa sia una riflessione che tutti debbono fare e questo deve essere, non si può pretendere questo, allora bisogno stimare ragionevolmente, tenendo, questo sì, in considerazione l’area del contenzioso.
Posso assicurare che, questi dati verranno forniti, per quanto riguarda questa amministrazione, allo stato, non mi risultano contenziosi rilevanti per fatti e responsabilità politiche che possono essere addebitati a questa amministrazione, però questi dati sono stati consegnati e dispongo che vengano consegnati quantomeno ai Capigruppo perché ne abbiano contezza.
Per quanto riguarda la norma di cui parlava il Consigliere Giorgini, quella su l'incorporazione, realizza l'inclusione di un ramo d'azienda di Asur con l’integrazione delle funzioni ospedaliere e delle risorse nell’Inrca che ha personalità giuridica. L'articolo parla infatti di incorporazione e non di fusione tra società, per quanto riguarda Aerdorica gli stanziamenti a bilancio sono corretti, i Revisori dicono semplicemente che andrebbero compensati debiti e crediti verso Aerdorica e questa ovviamente è una possibilità che può essere ben adempiuta nel futuro perché la partita è aperta, tra l’altro si tratta del recupero di quella somma che tutti noi conosciamo.
Cercando di andare alla conclusione, penso di aver risposto dal mio punto di vista in modo dettagliato a tutte le osservazioni.
Per quanto riguarda la norma sui Revisori dei Conti, l’ha detto il Consigliere Giacinti, credo che sia giusta perché tra l’altro garantisce ancora di più, qualora ce ne fosse bisogno, ma non ce n’è, la terzietà di quell'organismo perché prevedere una scadenza che ci supera, se vogliamo, è a dimostrazione che la Giunta e questo Consiglio con l'approvazione vogliono salvaguardare ancora di più questo concetto di terzietà.
L’indennità per i Consiglieri Segretari, su questo sono d'accordo con il Consigliere Zaffiri, doveva essere prevista subito, perché la politica quando sta nel giusto deve avere coraggio e chi svolge la funzione di Consigliere Segretario deve avere una pur minima indennità. E' una cosa giusta, allora ci vuole coraggio, l'abbiamo fatto tardi, qui ha ragione il Consigliere Zaffiri, però l'abbiamo fatto e tra l’altro senza che le spese gravino sulla nostra comunità o sul bilancio perché come vedete c'è una riduzione corrispondente del -4,5% rispetto a tutte le altre indennità. Quindi non costerà al sistema un euro in più.
E' giusto prevedere, ci mancherebbe altro, l'indennità per quella Commissione che abbiamo istituito e che tra l'altro deve svolgere funzioni importantissime, quindi non si capisce per quale motivo dovrebbe avere un trattamento discriminante rispetto alle altre. Tra l'altro prevedere la stessa "dignità” è anche non delegittimare un organismo che noi abbiamo voluto, quindi credo che sia assolutamente giusto e quello non è un costo della politica, quello è un costo della democrazia, perché è il controllo sugli atti. Ogni euro speso per la democrazia, è un euro speso bene, è un euro speso molto bene. Secondo me sono spese talvolta nei limiti del giusto le spese per la politica, perché la democrazia si nutre di politica, senza di essa non c'è, quindi su questo credo che dovremmo avere tutti un po' più di coraggio.
Dicevo che l'assestamento rappresenta un momento di valutazione complessiva dell'andamento gestionale, tiene conto delle passate manovre di finanza pubblica dopo un corretto bilancio iniziale. Lo ricordava prima il Consigliere Giacinti, tiene conto delle passate manovre di finanza pubblica che hanno significato tagli pesantissimi ai bilanci regionali, come previsto tra l'altro nell'intesa sancita dalla Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 23 febbraio 2017 e recepita dal successivo decreto-legge 24 aprile 2017 n. 50.
Veniva ricordato prima il contributo che è stato richiesto alle Regioni - un contributo di finanza pubblica di 8 miliardi per il 2017, oltre 9 miliardi per il 2018, quasi 10 miliardi per il 2019 - il concorso rispetto al predetto importo per l’anno 2017 dopo che noi avevamo approvato il bilancio di previsione, capite la difficoltà nel gestire le politiche di bilancio, perché questi provvedimenti sono dell'aprile e noi siamo dovuti intervenire perché il bilancio di previsione era già stato approvato a dicembre, capite quindi le difficoltà.
Il concorso regionale della finanza pubblica del 2017 è avvenuto con queste modalità, e le cito velocemente: la riduzione del contributo statale, di cui all'articolo 1, comma 423, della legge 232/2016, per la Regione Marche ha significato 59.430.000 euro; riduzione del contributo statale, di cui all'articolo 1, comma 140 sempre della legge 232, per la Regione Marche ha significato 13.929.000 euro, poi c'è il tema dell'indebitamento netto che per la Regione Marche ha significato altre importanti detrazioni.
L’assestamento tiene conto di tutto questo, tiene conto di queste pesanti manovre che hanno inciso fortemente, recepisce le risultanze di quel rendiconto che abbiamo potuto approvare soltanto a novembre, dopo la parifica, e che ci ha impedito di fare prima l'assestamento in un contesto quindi difficilissimo.
Nonostante questo contesto restrittivo sul quale noi operiamo, che è un dato di fatto, sono dati che noi dobbiamo conoscere, altrimenti non possiamo avere l'esatta contezza, alcune misure che negli anni passati, quando le vacche erano un po' più grasse, venivano adottate con l’assestamento di bilancio, noi le abbiamo anticipate e le abbiamo anticipate anche in modo consistente con le leggi regionali nn. 24 e 29 del 2017 in cui abbiamo variato il bilancio di previsione 2017/2019.
Nonostante, e mi accingo alla conclusione, queste manovre con cui abbiamo anticipato le misure sull'assestamento, oggi con questo atto noi liberiamo per il sistema regionale risorse per oltre 50 milioni di euro, e non è poco, attraverso intelligenti e doverose rimodulazioni della spesa, quindi attraverso politiche virtuose di bilancio, e diamo oltre 50 milioni.
Questa manovra prevede la copertura degli oneri connessi al trasporto pubblico: 8,8 milioni sul 2017, 3,1 milioni sul 2018, 1,6 milioni sul 2019; manutenzione degli immobili Ersu: 1 milione di euro nel 2017, 1,5 milioni di euro nel 2019; Unioni Montane 1 milione di euro nel 2017, adesso; 2 milioni per Aerdorica nel 2018 e 2 milioni nel 2019; risorse per la cooperazione, che non c'erano in precedenza, 380 mila nel 2018, richieste espressamente dall’Assessore Bora, 460 mila euro nel 2019; commercio 700 mila nel 2018, 700 mila euro nel 2019; consorzi dell’export 600 mila euro per l’internazionalizzazione nel 2017; indennizzi agli emotrasfusi 500 mila nel 2017; sono previsti cofinanziamenti ai fondi comunitari statali per oltre 15 milioni di euro e contributi pluriennali ai Comuni per oltre 8 milioni di euro nel triennio. Sono risorse importanti che vengono liberate a beneficio del sistema.
Questa volta nell'assestamento ci sono importanti risorse per consentire di dare risposte talvolta minime, ma non per questo, come ricordava il Consigliere Celani, non importanti e significative per i territori. Risorse che in questi momenti di difficoltà la Giunta ha messo a disposizione, nella disponibilità della Commissione competente che ha potuto programmarle in una logica di equità sui territori regionali attraverso l'intelligente e sapiente opera dei Consiglieri che non hanno avuto la necessità di ricorrere o di bussare all'Assessore competente, in questo caso all’Assessore al bilancio o agli altri Assessori, ma hanno potuto decidere con autonomia.
Credo che in questo momento questo atto sia veramente importante, e termino, tra l'altro ci consegna ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, la consapevolezza di operare in una Regione dove le politiche di bilancio sono accorte, virtuose e sanno guardare anche ad una prospettiva futura.
Voglio, e termino veramente, fare soltanto un inciso, il Consigliere Marconi ipotizzava un possibile aumento della tassazione o tasse di scopo, ho detto più volte che questa Regione, questa amministrazione, è anche sotto questo aspetto una delle amministrazioni più virtuose, noi abbiamo la tassazione più bassa rispetto alla media nazionale, mi pare del - 15,2%, fonte Sole 24 ore, l’ho detto più volte, nonostante questo abbiamo il rapporto con i servizi resi tra i migliori d'Italia, insieme all’Umbria.
Siamo la Regione dove la tassazione incide sui 300 euro a testa, quando la media nazionale è 380, per dare una cifra di misura, la Regione Emilia-Romagna se non sbaglio è a 410 euro, il Lazio a 530, significa che se noi applicassimo lo stesso metro di misura del Lazio potremmo disporre di oltre 300 milioni di euro, se applicassimo quello dell'Emilia-Romagna potremmo avere oltre 160 milioni di euro, questo è il rapporto, ma noi questo non lo faremo.
Voglio dire subito che, d’intesa - ovviamente superiore - con il Presidente della Regione Marche, questa Giunta non pensa minimamente ad alzare le tasse, non lo farà neanche con tasse di scopo, anzi ragionerà se sarà possibile percorrere ulteriormente strade che portino ad una riduzione della pressione fiscale che a vario titolo grava sulla nostra comunità. Su questo vogliamo essere chiari, quindi l'ho voluto dire, ripeto, d’intesa con il nostro Presidente della Giunta regionale.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Giacinti.

Francesco GIACINTI. Chiedo una brevissima sospensione dei lavori per convocare una seduta di Commissione necessaria ad introdurre un emendamento ad un articolo che non è stato emendato. I Capigruppo sono d'accordo su questo emendamento.

PRESIDENTE. Va bene, facciamo 10 minuti di sospensione.


La seduta è sospesa alle ore 18.45

La seduta riprende alle ore 19,05


Presidenza del Presidente
Antonio Mastrovincenzo

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Busilacchi.

Gianluca BUSILACCHI. Chiedo l’appello nominale su tutta la votazione dell’articolato e degli emendamenti anche a nome dei Consiglieri Urbinati e Talè

PRESIDENTE. Quindi votazione per appello nominale su tutte le votazioni a nome dei Consiglieri Busilacchi, Urbinati e Talè.

Articolo 1. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Bora, Busilacchi, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Marconi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Pieroni, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati.
Contrari: Bisonni, Celani, Fabbri, Giorgini, Leonardi, Maggi, Malaigia, Marcozzi, Zaffiri.
Astenuti: Nessuno.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 2. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Bora, Busilacchi, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Marconi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Pieroni, Rapa, Sciapichetti, Talè, Urbinati.
Contrari: Bisonni, Celani, Fabbri, Giorgini, Leonardi, Maggi, Malaigia, Marcozzi, Pergolesi, Zaffiri.
Astenuti: Nessuno.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 3. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Bora, Busilacchi, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Marconi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Pieroni, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati.
Contrari: Bisonni, Celani, Fabbri, Giorgini, Leonardi, Maggi, Malaigia, Marcozzi, Pergolesi, Zaffiri.
Astenuti: Nessuno.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 4. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Bora, Busilacchi, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Marconi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Pieroni, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati.
Contrari: Bisonni, Celani, Fabbri, Giorgini, Leonardi, Maggi, Malaigia, Marcozzi, Pergolesi, Zaffiri.
Astenuti: Nessuno.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 5. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Bora, Busilacchi, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Marconi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Pieroni, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati.
Contrari: Bisonni, Celani, Fabbri, Giorgini, Leonardi, Maggi, Malaigia, Marcozzi, Zaffiri.
Astenuti: Nessuno.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 6. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Bora, Busilacchi, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Marconi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Pieroni, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati.
Contrari: Bisonni, Celani, Fabbri, Giorgini, Leonardi, Maggi, Malaigia, Marcozzi, Pergolesi, Zaffiri.
Astenuti: Nessuno.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 7. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Bora, Busilacchi, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Marconi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Pieroni, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati.
Contrari: Bisonni, Celani, Fabbri, Giorgini, Leonardi, Maggi, Malaigia, Marcozzi, Pergolesi, Zaffiri.
Astenuti: Nessuno.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 8. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Bora, Busilacchi, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Marconi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati.
Contrari: Bisonni, Leonardi, Malaigia, Marcozzi, Zaffiri.
Astenuti: Celani, Fabbri, Giorgini, Maggi.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 9. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Bora, Busilacchi, Celani, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Leonardi, Malaigia, Marconi, Marcozzi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati, Zaffiri.
Contrari: Nessuno.
Astenuti: Bisonni, Fabbri, Giorgini, Maggi.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 10. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Bora, Busilacchi, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Marconi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Pieroni, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati.
Contrari: Bisonni, Fabbri, Giorgini, Maggi, Pergolesi.
Astenuti: Celani, Leonardi, Malaigia, Marcozzi, Zaffiri.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 11. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Bora, Busilacchi, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Marconi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Pieroni, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati.
Contrari: Celani, Fabbri, Giorgini, Maggi, Malaigia, Marcozzi, Pergolesi, Zaffiri.
Astenuti: Bisonni.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 12. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Bora, Busilacchi, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Marconi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Pieroni, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati.
Contrari: Bisonni, Celani, Fabbri, Giorgini, Leonardi, Maggi, Malaigia, Marcozzi, Zaffiri.
Astenuti: Nessuno.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 13. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Bora, Busilacchi, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Marconi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Pieroni, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati.
Contrari: Bisonni, Fabbri, Giorgini, Maggi, Malaigia, Pergolesi, Zaffiri.
Astenuti: Marcozzi.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 14.
Emendamento 14/1 a firma della I Commissione. Ha la parola la Consigliera Pergolesi.

Romina PERGOLESI. Gioco d’anticipo, sennò mi sgrida perché alzo la mano in ritardo. Voglio chiedere l’appello nominale a nome dei Consiglieri Maggi, Pergolesi, Fabbri sull’emendamento.

PRESIDENTE. C’è già su tutta la votazione.

Romina PERGOLESI. Va bene, comunque vorrei la specifica anche per l’emendamento e vorrei chiedere al Consigliere Giacinti la spiegazione, il motivo per cui ha tolto all’articolo 14 il punto 2 che cita testualmente: “l’Inrca subentra in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi afferenti il Presidio”. Quindi vorrei conoscere il motivo per cui è intervenuto con questo emendamento. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Giacinti.

Francesco GIACINTI. La Commissione ha ritenuto di approvare questo emendamento perché il secondo comma nella stesura originaria, secondo me, era assorbito dal testo del terzo comma originario che ora eliminando il secondo diviene il secondo comma. Che cosa voglio dire? Anziché sancire nel secondo comma il subentro nei rapporti attivi e passivi, nei 30 giorni la Giunta regionale adotterà i criteri e le modalità necessari per regolare i rapporti giuridici ivi compreso tutto ciò che era detto nel comma precedente. Questo è il motivo.

PRESIDENTE. Emendamento 14/1. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Bora, Busilacchi, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Marconi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Pieroni, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati.
Contrari: Bisonni, Celani, Fabbri, Giorgini, Leonardi, Maggi, Malaigia, Marcozzi, Pergolesi, Zaffiri.
Astenuti: Nessuno.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 14 bis. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Bora, Busilacchi, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Marconi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Pieroni, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati.
Contrari: Bisonni, Fabbri, Malaigia, Pergolesi.
Astenuti: Celani, Marcozzi, Zaffiri.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 14 ter.
Emendamento 14 ter/1 a firma dei Consiglieri Giacinti, Marcozzi, Maggi, Minardi, Biancani, Urbinati. Ha la parola il Consigliere Giacinti.

Francesco GIACINTI. E’ un emendamento che ha introdotto il Consigliere Bisonni per demandare, anche ad una figura delegata dal Presidente del gruppo, la firma dei contratti con i collaboratori. C’è stato un ampio dibattito in Commissione, sappiamo bene di cosa parliamo, questa è un’opzione non è un obbligo.

PRESIDENTE. Emendamento 14 ter/1. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Bisonni, Bora, Busilacchi, Celani, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Giorgini, Leonardi, Maggi, Malaigia, Marconi, Marcozzi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Pergolesi, Pieroni, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati, Zaffiri.
Contrari: Nessuno.
Astenuti: Nessuno.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 14 ter, così come emendato. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Bora, Busilacchi, Celani, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Leonardi, Malaigia, Marconi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Pieroni, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati, Zaffiri.
Contrari: Nessuno.
Astenuti: Marcozzi.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 14 quater. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Bora, Busilacchi, Celani, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Marconi, Mastrovincenzo, Minardi, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati, Zaffiri.
Contrari: Nessuno.
Astenuti: Bisonni, Fabbri, Giorgini, Malaigia, Marcozzi.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 14 quinquies.
Emendamento 14 quinquies/1 a firma della Consigliera Pergolesi. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Fabbri, Giorgini, Maggi, Pergolesi.
Contrari: Biancani, Bora, Busilacchi, Celani, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Malaigia, Marconi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati, Zaffiri.
Astenuti: Nessuno.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 14 quinquies/2 a firma dei Consiglieri Maggi e Pergolesi. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Fabbri, Giorgini, Maggi, Pergolesi.
Contrari: Biancani, Bora, Busilacchi, Celani, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Malaigia, Marconi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati, Zaffiri.
Astenuti: Nessuno.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 14 quinquies/3 a firma dei Consiglieri Maggi e Pergolesi. Ha la parola il Consigliere Maggi.

Giovanni MAGGI. So già da un colloquio informale che il PD non è favorevole, però questo emendamento dice essenzialmente che i vitalizi vanno presi all’età pensionabile della pubblica amministrazione, non a 60 anni. Non ci deve essere nessun privilegio, i Consigliere non devono prendere i vitalizi 7 anni, 5 anni prima dei dipendenti della pubblica amministrazione.
Questo emendamento fa si che ci sia un’equità anche di fronte alla gente, già c’è un privilegio in quanto i Consiglieri vanno in pensione 5, 6, 7 anni prima di tutti i lavoratori, con riferimento ai lavoratori della pubblica amministrazione.
So già e anticipo che il capogruppo del PD dirà che c’è una proposta di legge che farà suo questo emendamento.
C'è da dire che questo emendamento, siccome l'ha fatto la minoranza, non può passare e deve passare la proposta di legge della maggioranza, questo è quanto detto fuori dai denti e con parole chiare.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Urbinati.

Fabio URBINATI. Credo che in tutte le Marche si dica: “Se la canta e se la suona”. Quello sui vitalizi è un tema molto serio - ci siamo detti anche altre cose ieri in Commissione e non solo privatamente a quattr’occhi, come spesso facciamo - che il Partito Democratico ha già affrontato nella passata legislatura, tant’è che oggi quasi nessuno di noi percepisce il vitalizio.
L’altro aspetto è che ci sono tre proposte di legge, di cui una del Partito Democratico a firma dell’ex capogruppo e dell’attuale capogruppo del partito Democratico che tratta in maniera complessiva tutto il tema dei vitalizi regionali della Regione Marche, compreso il fatto che il vitalizio venga erogato al compimento dei 65 anni. Anzi, dirò di più, introduce il limite dei 65 anni per il beneficio della pensione contributiva, limite che c’è già, oggi sotto i 60 nessuno va in pensione nella Regione Marche. Questo semplicemente per dire che attualmente le leggi sono ferme, in attesa, mi auguro, dell’approvazione della legge Richetti al Senato che ricalcola totalmente tutti i vitalizi, anche in maniera retroattiva, sia quelli statali che regionali. Ho parlato personalmente con l’on. Richetti e sono convinto che questa legge passerà anche al Senato, forse entro il mese di gennaio.
Quindi a breve avremo una risposta, altrimenti, io ne sono il primo firmatario, riporteremo la legge in Consiglio regionale.
Detto questo, un’altra cosa che vorrei accennare su questo argomento è che la prima legge l’abbiamo presentata noi, perché noi questo argomento l'abbiamo trattato. Non è questione di prima genitura o meno, però è un tema su cui noi siamo estremamente sensibili.
Non abbiamo problemi per l’altro emendamento che mi sembra preveda la pubblicazione da parte della Regione Marche di tutti i vitalizi, anche quelli storici. I vitalizi oggi sono pubblicati su tutti i siti dei quotidiani regionali, quindi che non si avrà nulla di nuovo.
Noi non siamo assolutamente contrari all’altro emendamento, però la questione è capire come impatterà la legge, molti dicono che è anticostituzionale e che la Corte Costituzionale la boccerà, bene, diciamo noi, facciamola bocciare dalla Corte Costituzionale in modo che non se la prenderanno più con la politica, ma se la prenderanno con la Corte Costituzionale. Noi non accettiamo strumentalizzazioni su questo argomento. Grazie.

PRESIDENTE. Emendamento 14 quinquies/3. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Bisonni, Fabbri, Giorgini, Leonardi, Maggi, Marcozzi, Pergolesi.
Contrari: Biancani, Bora, Busilacchi, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Marconi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati.
Astenuti: Celani, Malaigia, Zaffiri.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 14 quinquies/4 a firma dei Consiglieri Maggi e Pergolesi. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Bisonni, Bora, Busilacchi, Celani, Ceriscioli, Cesetti, Fabbri, Giacinti, Giancarli, Giorgini, Leonardi, Maggi, Malaigia, Marcozzi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Pergolesi, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati, Zaffiri, Zura Puntaroni.
Contrari: Nessuno.
Astenuti: Nessuno.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 14 quinquies, così come emendato. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Bora, Busilacchi, Celani, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Malaigia, Marconi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati, Zaffiri, Zura Puntaroni.
Contrari: Bisonni, Fabbri, Giorgini, Maggi, Marcozzi Pergolesi.
Astenuti: Leonardi.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 14 sexies. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Bora, Busilacchi, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Marconi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati.
Contrari: Fabbri.
Astenuti: Celani, Giorgini, Maggi, Marcozzi, Zaffiri,

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 14 septies. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Bora, Busilacchi, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Marconi, Mastrovincenzo, Minardi, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati.
Contrari: Nessuno.
Astenuti: Celani, Fabbri, Giorgini, Leonardi, Maggi, Malaigia, Zaffiri.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 14 octies. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Bora, Busilacchi, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Marconi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati.
Contrari: Bisonni, Celani, Fabbri, Giorgini, Leonardi, Maggi, Malaigia, Marcozzi, Pergolesi, Zaffiri.
Astenuti: Nessuno.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 14 nonies.
Emendamento 14 nonies/1 a firma della I Commissione. Ha la parola il Consigliere Giacinti.

Francesco GIACINTI. Su richiesta del Dirigente del Servizio, l’importo di 400 mila euro che era a carico della missione 7, programma 1: finalizzazione all’accoglienza e valorizzazione dei territori delle Province colpite dal sisma, viene spostato dal 2017 al 2018, come era nella prima stesura, probabilmente c’è stata questa richiesta per questioni tecniche.

PRESIDENTE. Emendamento 14 nonies/1. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Bora, Busilacchi, Celani, Ceriscioli, Cesetti, Fabbri, Giacinti, Giancarli, Giorgini, Leonardi, Malaigia, Marconi, Marcozzi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati, Zaffiri.
Contrari: Nessuno.
Astenuti: Nessuno.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 14 nonies così come emendato. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Bora, Busilacchi, Ceriscioli, Cesetti, Fabbri, Giacinti, Giancarli, Giorgini, Maggi, Marconi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Pergolesi, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati. (n.d.r. Vedere dichiarazione del Consigliere Maggi avvenuta dopo la votazione del sub emendamento 14 decies/3/1).
Contrari: Nessuno.
Astenuti: Celani, Leonardi, Malaigia, Marcozzi, Zaffiri.

(L’Assemblea legislativa approva)

Emendamento 14 decies/1 (articolo aggiuntivo) a firma della I Commissione. Ha la parola il Consigliere Giacinti.

Francesco GIACINTI. La legge regionale in oggetto prevede il pagamento di compensi ai componenti della Commissione. Questa istruttoria viene effettuata dalla Regione. Negli anni precedenti i fondi necessari erano messi a disposizione dal Servizio risorse umane, ma dall’anno 2016, a seguito della riforma contabile, ciò non è stato più possibile. Considerata la difficoltà nel reperire fondi e visto che la gestione di tale Commissione è affidata dall’Asur, in particolare all’Area vasta 2, in base ai principi di efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa, è opportuno demandare all’Asur il pagamento di detti compensi. Resta invariato l’impianto stabilito dalla legge regionale che riserva alla Regione la nomina dei componenti la Commissione. Ecco le motivazioni.

PRESIDENTE. Emendamento 14 decies/1. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Bora, Busilacchi, Celani, Ceriscioli, Giacinti, Giancarli, Marconi, Marcozzi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati.
Contrari: Nessuno.
Astenuti: Leonardi, Malaigia, Zaffiri.

(L’Assemblea legislativa approva)

Emendamento 14 decies/2 (articolo aggiuntivo) a firma della I Commissione. Ha la parola il Consigliere Giacinti.

Francesco GIACINTI. Trattasi di un emendamento che modifica la legge 45 del ’98 'Norme per il riordino del trasporto pubblico regionale e locale', viene inserita la lettera e bis) alla lettera e) già esistente, che recita: “Incentivare l’utilizzo del mezzo pubblico di trasporto negli spostamenti sistematici”.
La modifica prevista con il comma 2, inserisce il presupposto normativo per cui anche altri soggetti diversi dalla Regione possono compartecipare al finanziamento delle agevolazioni tariffarie per categorie di utenti socialmente deboli. Di fatto tale previsione serve a conferire legittimità ad una prassi consolidata che vede già da anni la compartecipazione alla spesa da parte dei Comuni nel limite del 5% e meglio giustifica dal punto di vista normativo il flusso di risorse derivanti dal cofinanziamento degli enti locali.
La disposizione di cui al comma 3 indica che gli interventi che verranno attivati per incentivare l’utilizzo del mezzo pubblico di trasporto negli spostamenti sistematici verranno definiti nel programma triennale dei servizi e nelle more degli aggiornamenti di quest’ultimo verranno definiti dalla Giunta regionale, modalità tra l’altro già vigente trattandosi di sperimentazioni già avviate negli anni precedenti.

PRESIDENTE. Emendamento 14 decies/2. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Bora, Busilacchi, Celani, Giacinti, Giancarli, Leonardi, Malaigia, Marconi, Marcozzi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati, Zaffiri.
Contrari: Fabbri, Giorgini, Maggi, Pergolesi.
Astenuti: Nessuno.

(L’Assemblea legislativa approva)

Sub emendamento 14 decies/3/1 a firma dei Consiglieri Giancarli e Minardi. Ha la parola l’Assessore Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Ribadisco la richiesta al Consigliere Giancarli e al Vicepresidente Minardi di ritirare questo sub emendamento con l’impegno eventualmente a far confluire questa finalità all’interno di una specifica disposizione legislativa che ovviamente concorderemo nel contenuto.
Ribadisco anche a nome della Giunta e del Presidente che noi pensiamo che le società Meccano e Cosmob SpA svolgano una funzione importante e strategica, sono in attivo, quindi sono società importanti e di fatto strategiche per la nostra regione, nonostante i vincoli generali della normativa, eccetera, quindi insieme troveremo le modalità perché queste società possano continuare ad operare bene come hanno fatto fino a questo momento e ancora di più, se vogliamo. Quindi possiamo trovare questi spazi anche con provvedimenti legislativi ad hoc, specifici, che diano la necessaria dignità istituzionale ed organizzativa alle società stesse.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Minardi.

Renato Claudio MINARDI. Grazie Presidente. Io ed il Consigliere Giancarli stavamo lavorando su un testo normativo che riguarda queste due società, esattamente Cosmob e Meccano, le cui partecipazioni sono oggi in mano alla Regione Marche attraverso la Svim, perché c’è la necessità oggettiva, essendo soggetti di ricerca indispensabili e fondamentali per la Regione Marche, di riportarle nell’alveo delle società strategiche della Regione.
Stavamo lavorando su un testo legislativo, oggi abbiamo visto l’emendamento che riguardava un’altra azienda ed abbiamo ritenuto che si potesse fare una scelta riguardante le tre società, dopodiché l'Assessore, per una motivazione che anche fuori microfono ci ha spiegato, ci ha chiesto di ritirarlo con l’impegno di riportarlo in sede normativa con un atto legislativo ad hoc.
Credo, per quello che mi riguarda, che la richiesta possa essere accolta.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Giancarli.

Enzo GIANCARLI. Grazie Presidente. Da legislatori non possiamo non accettare la via legislativa che ci propone l’Assessore.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Pergolesi.

Romina PERGOLESI. Grazie Presidente. Non sono d’accordo sul fatto che l’esecutivo imponga un po’ la linea all’organo legislativo, che è l’Assemblea legislativa e ai Consiglieri regionali, faccio mio l’emendamento dei Consiglieri Giancarli e Minardi, quindi lo presento e lo pongo in votazione a mio nome. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Vorrei ricordare alla Consigliera che l’esecutivo non detta la linea, anzi, l’esecutivo ha avanzato una richiesta a due Consiglieri regionali che avevano presentato un emendamento.
L’esecutivo ha convenuto sulle ragioni e le finalità dei Consiglieri ed ha indicato una via che tra l’altro rafforza le loro convinzioni, che sono anche le nostre e le loro finalità. Abbiamo indicato la via maestra che è quella legislativa, questo è.
Se è possibile per la Consigliera fare proprio l’emendamento, è evidente che noi non ci prestiamo a questi giochetti, quindi chiedo di votare contro l’emendamento della Consigliera Pergolesi, certamente non contro l’emendamento dei Consiglieri Giancarli e Minardi.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Giancarli.

Enzo GIANCARLI. Mi muovo sempre con una convinzione profonda e direi anche con determinazione, quindi queste proposte, che magari una collega avanza, non scalfiscono quella che a mio avviso è una linea che deve portare ad un risultato importante.
Come diceva il Consigliere Minardi noi oggi abbiamo presentato questo sub emendamento perché avevamo visto un emendamento, ma già ci eravamo mossi da tempo e se la Consigliera Pergolesi vuole può rileggersi il mio intervento fatto in quest’Aula durante l’approvazione del documento di finanza e programmazione regionale 2017, in cui ho fatto presente questa cosa, e 10 giorni fa ho presentato pure una proposta di legge. Anche il Consigliere Minardi ha una proposta di legge pronta e solo per ragioni tecnico-giuridiche non l’ha presentata, quindi non è che adesso cambio posizione rispetto a quella di 30 secondi fa perché una Consigliera di minoranza fa proprio il nostro emendamento, anzi Consigliera Pergolesi, con il rispetto profondo della persona e della collega, perché non ha presentato qualche atto prima? Potevamo farlo anche insieme, ma non il nostro emendamento all’ultimo minuto.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Pergolesi.

Romina PERGOLESI. Visto che l’Assessore è intervenuto un paio di volte credo che sul mio emendamento posso fare una dichiarazione di voto.
Guardi Consigliere Giancarli avrei potuto presentare tante bellissime cose, ma l’importante è che non siano presentate dal Movimento 5 Stelle perché poi non vengono approvate e la dichiarazione di oggi ne è la prova.
Semplicemente ritenevo che le società che sono state incluse, per cui è stato previsto questo emendamento, in merito alle società indispensabili per il perseguimento delle finalità istituzionali della Regione, che prevede la partecipazione della stessa all’interno di questa Task Srl, Meccano SpA, che ancora devo capire cosa fa, e Consorzio del Mobile Società consortile per azioni. Quindi se, secondo la maggioranza, secondo il Consigliere Giancarli, queste società sono così importanti per le finalità istituzionali, non vedo perché non posso recepire una cosa che secondo me deve essere approvata dal Consiglio regionale e non deliberata da atti della Giunta, come è stato detto dall’Assessore, … da atti successivi va bene, votiamolo oggi. Semplicemente non capisco perché protrarre a dopo una cosa che è condivisa.

PRESIDENTE. Prendiamo atto che ha presentato sub emendamento relativo ad una società di cui non sa cosa fa. E' curioso anche questo. Votiamo il sub emendamento.
Sub emendamento 14 decies/3/1 a firma della Consigliera Pergolesi. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Minardi.
Contrari: Biancani, Bisonni, Bora, Busilacchi, Ceriscioli, Cesetti, Fabbri, Giacinti, Giancarli, Giorgini, Maggi, Marconi, Mastrovincenzo, Micucci, Pergolesi, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati.
Astenuti: Celani, Malaigia, Marcozzi, Zaffiri, Zura Puntaroni.

(L’Assemblea legislativa non approva)

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Maggi.

Giovanni MAGGI. Brevemente, chiedo scusa ai colleghi per questa interruzione, ma per il bailamme e la concitazione - anche perché gli emendamenti se li è portati via la mia collaboratrice e non li ho - nella votazione del nostro articolo di legge, il 14 nonies, qualcuno di noi si è astenuto e qualcun altro ha votato contro, noi quattro votiamo favorevolmente questo articolo perché è il nostro, il 14 nonies.
Scusateci saremo più precisi la prossima volta.

PRESIDENTE. Bene, acquisiamo a verbale quanto detto dal Capogruppo Maggi e proseguiamo.

Emendamento 14 decies/3 (articolo aggiuntivo) a firma della I Commissione. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Bora, Busilacchi, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Marconi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati.
Contrari: Bisonni, Fabbri, Giorgini, Maggi, Pergolesi.
Astenuti: Celani, Leonardi, Malaigia, Marcozzi, Zaffiri, Zura Puntaroni.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 15.
Emendamento 15/1 a firma della I Commissione. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Bora, Busilacchi, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Marconi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati.
Contrari: Bisonni, Celani, Fabbri, Giorgini, Leonardi, Maggi, Malaigia, Marcozzi, Pergolesi, Zaffiri, Zura Puntaroni.
Astenuti: Nessuno.

(L’Assemblea legislativa approva)

Emendamento 15/2 a firma della I Commissione. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Bora, Busilacchi, Ceriscioli, Giacinti, Giancarli, Marconi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati.
Contrari: Bisonni, Celani, Fabbri, Giorgini, Leonardi, Maggi, Malaigia, Marcozzi, Pergolesi, Zaffiri.
Astenuti: Nessuno.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 15, così come emendato. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Busilacchi, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Marconi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati.
Contrari: Bisonni, Celani, Fabbri, Giorgini, Leonardi, Maggi, Malaigia, Marcozzi, Pergolesi, Zaffiri.
Astenuti: Nessuno.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 16.
Emendamento 16/1 a firma della Consigliera Pergolesi, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Romina PERGOLESI. Grazie Presidente. Semplicemente intervengo per prevedere il finanziamento sulla base della richiesta del Presidente della Consulta regionale Roberto Zazzetti che a gran voce, anche per conto delle associazioni che fanno parte del tavolo tecnico della Consulta, chiedeva il rifinanziamento della legge 24. Quindi ho previsto una diminuzione al capitolo di spesa “Contributo straordinario all’Amat per la rete teatrale della provincia di Pesaro” a favore dell’Associazione nazionale mutilati ed invalidi civili, il primo emendamento, e dell’Associazione nazionale mutilati per servizio, secondo emendamento, sempre tolto all’Amat.
Quindi 5 mila euro in meno all’Amat e 5 mila euro in più a queste due associazioni visto che da emendamenti proposti dal Presidente della Commissione vengono stanziati 8 mila euro - giusto per dirne uno - come contributo straordinario all’Associazione gelato artigianale festival di Agugliano, per la festa del gelato.
Credo che togliere delle risorse all’Amat per darle a queste due associazioni, a discapito di altre che invece sono state ripetutamente finanziate nel corso degli anni ..., non capisco perché queste debbano essere …Va bene, me lo spieghi. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Giacinti.

Francesco GIACINTI. Grazie Presidente. Quello che devo dire è solo questo: il riferimento che ha fatto la Consigliera Pergolesi sull’emendamento a firma della Commissione: “8 mila euro per il gelato”, estrapolato così, sembra chissà che cosa, mentre è un emendamento che si è reso necessario per porre rimedio a qualche errore materiale di trascrizione che ha interessato qualche richiesta che era venuta. Tra la fase di stesura e di trasmissione agli uffici è successo qualche piccolo errore, come è normale che ci sia su un'immensa mole di emendamenti.
Quindi la tabella che vedete al 16/3 bis, a cui ha fatto riferimento al Consigliera Pergolesi, per sostenere i suoi 16/1, 16/2 e 16/3, è legata a questo intervento. Si tratta solo di porre rimedio a qualche errore materiale e la Commissione, ci tengo a dirlo, sull’oggetto e nel merito di quegli emendamenti si è espressa favorevolmente e all’unanimità, se non vado errato, giusto per riportare come stanno le cose.
I suoi non sono passati perché sono andati oltre ciò che aveva guidato una ripartizione di interventi ed anche il suo gruppo è intervenuto in questa direzione. Lei forse non è attenta a queste …, le ricordo che può venire in Commissione quando vuole.
Comunque, Presidente, questo era solo per chiarire la portata di questa tabella, ci tenevo solo ad evidenziare questo.

PRESIDENTE. Emendamento 16/1. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Fabbri, Giorgini, Maggi, Pergolesi.
Contrari: Biancani, Bisonni, Bora, Busilacchi, Celani, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Malaigia, Marcozzi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati, Zaffiri, Zura Puntaroni.
Astenuti: Nessuno

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 16/2 a firma della Consigliera Pergolesi. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Fabbri, Giorgini, Maggi, Pergolesi.
Contrari: Biancani, Bisonni, Bora, Busilacchi, Celani, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Leonardi, Malaigia, Marcozzi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati, Zaffiri, Zura Puntaroni.
Astenuti: Nessuno

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 16/3 a firma della Consigliera Leonardi, ha chiesto la parola ne ha facoltà.

Elena LEONARDI. Grazie Presidente. Sapevo che in Commissione non era passato questo emendamento perché non c’era capienza finanziaria.
Illustro tutti e due gli emendamenti, uno è legato a destinare maggiori soldi alla Polizia Municipale, quindi alla formazione, a quello che è un compito regionale; l’altro è per la creazione del Museo della devozione religiosa a Loreto che avevo presentato in Commissione ma è stato bocciato per mancanza di fondi, quindi provo a ripresentarlo qualora ci fosse una possibilità di condivisione. C’è sempre la possibilità di ripresentare emendamenti in Aula, quindi l’ho rifatto, mi auguro che se non c’è la capacità magari si possa ridiscutere il prossimo anno o nel bilancio di previsione visto che ci apprestiamo a farlo fra qualche giorno.

PRESIDENTE. Emendamento 16/3. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Leonardi, Malaigia, Marcozzi.
Contrari: Biancani, Bisonni, Bora, Busilacchi, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Marconi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati, Zura Puntaroni.
Astenuti: Celani, Zaffiri.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 16/3 bis a firma della I Commissione. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Bora, Busilacchi, Celani, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Malaigia, Marconi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati, Zaffiri, Zura Puntaroni.
Contrari: Nessuno
Astenuti: Bisonni.

(L’Assemblea legislativa approva)

Emendamento 16/3 ter a firma della I Commissione. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Bora, Busilacchi, Celani, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Malaigia, Marconi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati, Zaffiri.
Contrari: Nessuno
Astenuti: Nessuno.

(L’Assemblea legislativa approva)

Emendamento 16/3 quater a firma della I Commissione. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Bora, Busilacchi, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Marconi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati.
Contrari: Nessuno
Astenuti: Malaigia, Zaffiri.

(L’Assemblea legislativa approva)

Emendamento 16/4 a firma della Consigliera Leonardi. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Leonardi, Marcozzi.
Contrari: Biancani, Bora, Busilacchi, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Marconi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Sciapichetti, Talè, Urbinati.
Astenuti: Celani, Malaigia, Zaffiri.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 16/5 a firma della I Commissione. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Bora, Busilacchi, Celani, Ceriscioli, Cesetti, Fabbri, Giacinti, Giancarli, Giorgini, Leonardi, Maggi, Malaigia, Marconi, Marcozzi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Pergolesi, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati, Zaffiri.
Contrari: Nessuno.
Astenuti: Nessuno

(L’Assemblea legislativa approva)

Emendamento 16/6 a firma della I Commissione. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Bora, Busilacchi, Celani, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Malaigia, Marconi, Marcozzi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati, Zaffiri, Zura Puntaroni.
Contrari: Nessuno.
Astenuti: Nessuno

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 16, così come emendato. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Bora, Busilacchi, Celani, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Leonardi, Malaigia, Marconi, Marcozzi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati, Zaffiri, Zura Puntaroni.
Contrari: Fabbri, Giorgini, Maggi.
Astenuti: Nessuno

(L’Assemblea legislativa approva)

Emendamento 16 bis/1 (articolo aggiuntivo) a firma del Consigliere Maggi, ha chiesto la parola ne ha facoltà.

Giovanni MAGGI. La legge regionale prevede due mandati consecutivi e non di più, mentre alcuni statuti non prevedono nulla o prevedono più di due mandati.
Siccome la legge regionale è sovraordinata agli statuti degli enti, chiedo che siano soppresse le parole: “Fatto salvo quanto diversamente disposto dalle normative istitutive”, in modo che i due mandati della legge regionale valgono e facciano norma, sia nel caso in cui negli statuti ci siano indicazioni diverse o sia nel caso in cui non ci sia alcuna indicazione.
Togliere quindi le parole: “Fatto salvo quanto diversamente disposto dalle normative istitutive” per privilegiare lo spirito e la legge regionale che non vogliono che la nomina sia per più di due mandati negli enti, tipo i rappresentanti dell’Inrca che abbiamo nominato la seduta scorsa.

PRESIDENTE. Emendamento 16 bis/1. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Fabbri, Giorgini, Maggi.
Contrari: Biancani, Bora, Busilacchi, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Marconi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati.
Astenuti: Celani, Malaigia, Marcozzi, Zaffiri.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Articolo 17. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Bora, Busilacchi, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Marconi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati.
Contrari: Fabbri, Giorgini, Maggi, Pergolesi.
Astenuti: Celani, Malaigia, Zaffiri.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 18 (Dichiarazione d’urgenza). Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Bora, Busilacchi, Celani, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Leonardi, Malaigia, Marconi, Marcozzi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati, Zaffiri.
Contrari: Bisonni.
Astenuti: Nessuno

(L’Assemblea legislativa approva a maggioranza assoluta dei suoi componenti)

Coordinamento tecnico della proposta di legge 169, richiamo l’attenzione in quanto potrebbero essere necessarie modifiche relative all’individuazione delle missioni e dei programmi concernenti vari interventi contenuti nella proposta. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Bisonni, Bora, Busilacchi, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Marconi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Pergolesi, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati.
Contrari: Fabbri, Giorgini, Maggi.
Astenuti: Celani, Leonardi, Malaigia, Marcozzi, Zaffiri.

(L’assemblea legislativa approva)

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Busilacchi.

Gianluca BUSILACCHI. Non sono intervenuto nel dibattito generale perché pensavo di fare una dichiarazione di voto, vista l’ora non la faccio, rinuncio, però la lascio agli atti (allegato A), quindi intendo lasciarla per iscritto come si fa in altra sede, ovviamente il voto è favorevole.
Devo dire solamente una cosa che magari non riguarda il bilancio, però credo che in quest’Aula siano state fatte delle affermazioni false e molto pesanti riguardanti il funzionamento dell’Assemblea legislativa delle Marche. Penso che questa cosa non sia più tollerabile, purtroppo non siamo responsabili per l’ignoranza altrui, però ignorantia legis non excusat e so Presidente che questa ignoranza deriva dal fatto che ieri in una Commissione consiliare sono state fatte le stesse affermazioni, che sono state fatte qui, da un dipendente della nostra struttura. Penso che anche questo sia grave, quindi ci tengo a denunciare questa cosa e credo che non sia tollerabile per il buon funzionamento di questa istituzione.
Per quanto riguarda il mio voto favorevole rispetto al bilancio lascerò agli atti il mio più ampio intervento.

PRESIDENTE. Prendo atto Consigliere Busilacchi e condivido perfettamente le sue affermazioni è una cosa molto grave.

Proposta di ordine del giorno n. 1 a firma dei Consiglieri Giancarli, Urbinati, Busilacchi, Rapa, Maggi. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Busilacchi, Ceriscioli, Cesetti, Fabbri, Giacinti, Giancarli, Giorgini, Maggi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati.
Contrari: Nessuno.
Astenuti: Celani, Leonardi, Malaigia, Marcozzi, Zaffiri.

(L’Assemblea legislativa approva)

Proposta di ordine del giorno n. 2 a firma dei Consiglieri Giancarli, Urbinati. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Busilacchi, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati.
Contrari: Nessuno.
Astenuti: Celani, Leonardi, Malaigia, Marcozzi, Zaffiri.

(L’Assemblea legislativa approva)

Proposta di legge n. 169, così come emendata. La pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Busilacchi, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Marconi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati.
Contrari: Celani, Fabbri, Giorgini, Leonardi, Maggi, Malaigia, Marcozzi, Zaffiri.
Astenuti: Nessuno.

(L’Assemblea legislativa approva)

La seduta è tolta.

La seduta termina alle ore 20,10

Allegato A
Proposta di legge n. 169: dichiarazione di voto del Consigliere Busilacchi

Signor Presidente, Colleghi, il mio voto su questo bilancio è un voto positivo per ragioni che hanno a che fare con le relazioni del relatore di maggioranza e le conclusioni del dibattito affrontate dall'assessore Cesetti, che mostrano come la Regione Marche, pur con risorse relativamente scarse, stia facendo il meglio possibile nella gestione del Bilancio.
Dedico però questo mio intervento ad una riflessione più di carattere generale e sistemico sulle difficoltà che abbiamo anno dopo anno, e che tendo a far sempre presenti, perché credo che ormai da troppi anni ci sia in atto un disegno di dissanguamento delle Regioni.
Anno dopo anno i fondi vengono tagliati, le risorse sono sempre di meno, il nostro bilancio si deve arrampicare sugli specchi per provare a mantenere il più possibile in essere i servizi che eroghiamo direttamente ai cittadini marchigiani. Ciononostante, ci sono delle diminuzioni dovute appunto a questi tagli nazionali. lo credo quindi che sia necessario e opportuno mettere in campo un'iniziativa politica per far vivere le Regioni, altrimenti consegniamo al Ministro dell'Economia e delle Finanze le chiavi delle Regioni perché credo che non sia più tollerabile essere passivi di fronte a tagli sempre più cospicui su cui poi è la classe politica e dirigente regionale che si assume delle responsabilità nei confronti dei cittadini. Quindi il mio voto è positivo per l'impegno e lo sforzo della Regione, ma il giudizio sulla situazione in cui ci troviamo da troppi anni è un giudizio negativo. Non si può pensare che Enti Locali e Regioni si assumano delle responsabilità con risorse sempre più scarse, questa è una cosa non più tollerabile quindi credo che dovremmo agire al più presto. Grazie.