E’ ANTONIO MASTROVINCENZO IL NUOVO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Eletto con 22 voti a favore (9 le schede bianche) nel corso della prima seduta assembleare. Rinvio per i Vicepresidenti, in attesa che entrino definitivamente in vigore le modifiche dello Statuto. Programma di governo illustrato dal Presidente della Giunta, Luca Ceriscioli. Del nuovo esecutivo faranno parte Anna Casini, Manuela Bora, Fabrizio Cesetti , Angelo Sciapichetti , Moreno Pieroni, Loretta Bravi (unica esterna). Approvata risoluzione sull'Autorità portuale di Ancona.

Antonio Mastrovincenzo è il nuovo Presidente del Consiglio regionale, eletto dall’Assemblea con 22 voti (9 le schede bianche). “Garantisco trasparenza, imparzialità, ampia disponibilità al confronto ed al dialogo con tutte le forze politiche qui rappresentate, sempre nel rispetto delle regole. Il diminuito numero di consiglieri deve indurci a lavorare di più e meglio nel rispetto dei nostri cittadini e di chi ne ha più bisogno”, ha dichiarato nel suo primo intervento subito dopo l’esito del voto.
In Aula pubblico delle grandi occasioni e apertura della seduta che, come da Statuto, ha visto il consigliere più anziano, Gianni Maggi del Movimento 5 Stelle, assumere la presidenza provvisoria. Un breve messaggio di saluto, il suo, ricordando che è indispensabile “riportare la fiducia tra la gente”. Ad affiancarlo, in qualità di segretari, i due consiglieri più giovani, Manuela Bora (Pd) e Mirco Carloni (Marche 2020 – Ap).
Nessuna elezione dell’Ufficio di Presidenza, invece, in attesa che entrino definitivamente in vigore le modifiche statutarie che prevedono l’abolizione delle figure dei consiglieri segretari. Il rinvio, chiesto da Gianluca Busilacchi, ha ottenuto il parere favorevole degli esponenti di tutte le altre forze politiche.


IL PROGRAMMA DI GOVERNO ILLUSTRATO DA CERISCIOLI

Al primo posto la situazione economica e gli interventi da mettere in campo nel prossimo futuro. Esordio in Aula del Presidente della Giunta, Luca Ceriscioli, che ha illustrato il programma di governo. Ritenuto determinante il processo di internazionalizzazione delle imprese, con iniziative calibrate a secondo delle diverse esigenze. Ceriscioli ha fatto riferimento anche a Macroregione e Fondi europei, sottolinenando la necessità, di “fare sistema”, di “una nuova spinta per accedere a ulteriori fonti di finanziamento”. Centrale ritenuto anche un diverso approccio con il credito, con particolare riferimento ai Confidi: “La Regione – ha detto – deve avere una funzione da regista”. Il Presidente ha parlato della definizione di opere attese ormai da diverso tempo, soffermandosi soprattutto sulle potenzialità del porto di Ancona e dell’ interporto di Jesi, sempre in un’azione complessivo di sistema.
Non da ultimo, il problema della semplificazione normativa per agevolare il lavoro di tutti: “Le leggi devono far parte di un processo di stimolo e crescita e non di ostacolo”. Passando ai servizi sociali, Ceriscioli, ha sottolineato l’impegno di sostenere chi ha più bisogno, ripristinando risorse importanti per il settore. Stesso impegno sul fronte della sanità con due polarità molto chiare che si concretizzano in acuzie e territorio.
Massima chiarezza ed altrettanta partecipazione sulle politiche ambientali e grande spinta per il turismo. Ma anche attenzione per commercio, cultura, nuove tecnologie. Ultima parte del documento programmatico dedicata “alle cose da fare nei prossimi 300 giorni in massima sintonia con la comunità marchigiana”.
La nuova Giunta: Anna Casini (Vicepresidente) Manuela Bora, Fabrizio Cesetti , Angelo Sciapichetti , Moreno Pieroni, Loretta Bravi (unica esterna). Le deleghe saranno comunicate successivamente.

IL DIBATTITO SUL FUTURO DELLE MARCHE


Ampio dibattito sul Programma di goveno. Nel suo intervento Gianluca Busilacchi (Pd) ha sottolineato che “in una fase in cui le istituzioni hanno sempre meno risorse, tanto che si è parlato di austerità permanente, ed al cospetto della disaffezione sempre più pesante della società a tutti noi spetta il compito di ricucire il rapporto di fiducia, altrimenti avremo cittadini sempre più soli con i loro problemi. Dobbiamo lavorare in questa direzione con determinazione ed impegno”. In tal senso, Busilacchi ha fatto riferimento anche ad importanti progetti approvati nelle scorsa legislatura e si è soffermato sul problema del lavoro, auspicando un dibattito serrato. Mirco Carloni (Marche 2020 – Ap) ha affrontato diversi aspetti toccati nella relazione di Ceriscioli. In particolare ha ribadito l’importanza dell’Assemblea legislativa, che deve produrre norme importanti, tenendo sempre conto dei mutamenti intercorsi nella società. Secondo Luca Marconi (Udc) “questa non deve essere una legislatura in cui si aumentano gli impegni di spesa, ma soprattutto i controlli, la verifica delle reali necessità”.
Per Piero Celani (Forza Italia) è “auspicabile l’unità di intenti per fornire risposte serie e concrete atte a superare la disistima che caratterizza la partecipazione democratica, comprovata dalla bassa affluenza alle urne registrata nelle elezioni di maggio. Dobbiamo lavorare con continuità sul quotidiano e lungimiranza per quanto riguarda le prospettive. L’impegno è quello di legiferare e programmare. Questa sarebbe già una rivoluzione.” Secondo Luigi Zura Puntaroni (Lega Nord) “sarà il tempo a dimostrare se le buone intenzioni illustrate in Aula troveranno conferma negli atti concreti". Enzo Giancarli (Pd) sottolinea che non si può più sottovalutare “il problema del non voto, che va ad influire inevitabilmente anche sulle maggioranze, non più supportare da ampi consensi”. Il consigliere ha anche evidenziato alcune priorità, già poste al centro dell’attenzione dalle organizzazioni sindacali.
Per Giuseppe Giorgini (Movimento 5 Stelle) è auspicabile che “il Programma presentato da Ceriscioli vada fino in fondo e nel futuro non sia gravato da zavorre. Le Marche hanno evidenziato primati negativi in tutto. La precedente legislatura è stata tragica, speriamo che si cambi il modo di fare e di operare”.
Sandro Zaffiri (Lega Nord) ritiene che “questo Consiglio tornerà ad essere credibile quanto ripristinerà la sua vicinanza alla società marchigiana, che ha completamente perso nel corso del tempo”. Diversi i problemi affrontati nel corso dell’intervento, ribadendo la difesa della “centralità marchigiana” e la grande sfida sul lavoro.
Moreno Pieroni (Psi) parla di “linee guida d’intervento caratterizzate da chiarezza, freschezza e coerenza”. Gianni Maggi (Movimento 5 Stelle) ha annunciato l’appoggio dello stesso movimento su tutte le leggi a favore dei marchigiani ed un’opposizione dura in caso che si operi in altra direzione.
La situazione economica e tutte le sue ripercussioni al centro dell’intervento di Jessica Marcozzi (Forza Italia), mentre Manuela Bora (Pd) ha parlato di “impegno onesto ed instancabile per la crescita delle Marche, che sarà messo in campo dal Governo regionale”. Ampio sostegno a “giovani e donne, perché a loro appartiene il nostro futuro”. Per Fabrizio Volpini (Pd) uno dei limiti del precedente Governo “è stato quello di dialogare poco. Occorre riallacciare il rapporto con i territori. Non è solo una questione di metodo. Parliamo soprattutto di sostanza”. Secondo Elena Leonardi (Fdi) “le politiche poste in essere nel passato hanno prodotto molte negatività. La sfida è quella di tradurre gli enunciati in fatti concreti, sperando nell’apertura di quel dialogo che è mancato”. La priorità per Romina Pergolesi (Movimento 5 Stelle) è il ripristino del fondo sociale, “che non può aspettare 300 giorni”. Ultimo intervento quello di Renato Claudio Minardi (Pd) che ha parlato di “politica come servizio al cittadino ed alla comunità”.

RISOLUZIONE SULL’AUTORITA’ PORTUALE

Nella replica finale il Presidente Ceriscioli ha valutato positivamente l’intero dibattito, auspicando come primo atto concreto di collaborazione l’approvazione della risoluzione proposta dal Movimento 5 Stelle, contro il progetto del Governo centrale relativo all’Autorità portuale di Ancona.
Dopo una breve sospensione della seduta, l’atto è stato sottoscritto anche da tutte le altre forze politiche ed approvato all’unanimità.Il Presidente della Giunta regionale viene impegnato “a rappresentare al Governo la posizione dell’Assemblea legislativa delle Marche, contraria al progetto che prevede l’abolizione dell’Autorità portuale di Ancona.

A.Is.


Comunicato n.111, Lunedì 22 Giugno 2015