L CONSIGLIO REGIONALE APPROVA LA MOZIONE PD CHE INVITA IL VICEPRESIDENTE ZAFFIRI A DIMETTERSI In Aula anche i temi del ripristino del Fondo sociale e la riforma delle Autorità Portuali

Approvata la mozione del Pd che invita il Vicepresidente Zaffiri alle dimissioni

Il Consiglio regionale ha approvato a conclusione della sessione pomeridiana la mozione "Gravissime affermazioni del Vice Presidente dell'Assemblea legislativa delle Marche Sandro Zaffiri sulla questione immigrati", a firma del capogruppo del Pd Gianluca Busilacchi. Il documento, arrivato al voto dopo un lungo dibattito, è stato approvato con 21 voti favorevoli, 2 contrari e 5 astenuti. "Le vergognose parole di insulti contro il Prefetto di Roma Gabrielli – si legge nella mozione – sono di una gravità inaudita e non è tollerabile che un messaggio di tale violenza, inciviltà e minaccia, sia associato all'Assemblea legislativa delle Marche". Tali espressioni hanno "dequalificato l'immagine della nostra Regione sulla stampa locale e nazionale, connotandola, come mai prima d'ora, come un territorio di impronta violenta e fascista". La mozione riconosce legittimo il diritto di critica, a condizione che sia manifestato "in termini democratici, di rispetto delle idee altrui, evitando toni di prepotenza e di sopraffazione". Nelle premesse vengono infine richiamate le responsabilità della carica ricoperta da Zaffiri che impongono "una cultura, un linguaggio e un comportamento che mai devono trascendere e confondersi nel linguaggio della denigrazione e della violenza, tipiche del populismo più becero". Dopo aver espresso "la più ferma riprovazione e condanna" nei confronti delle dichiarazioni espresse, la mozione invita il consigliere a rassegnare le proprie dimissioni dalla carica di Vicepresidente, "al fine di tutelare l'immagine, l'alta funzione e il decoro istituzionale". Il capogruppo Busilacchi, introducendo la mozione, ha premesso che "l'oggetto della discussione non è la modalità formale per arrivare alle dimissioni, ma le affermazioni espresse dal Vicepresidente Zaffiri". "Affermazioni molto gravi, intollerabili per la forza e per la violenza, che contengono perfino delle minacce. Qualsiasi tema può essere affrontato, ma le modalità con cui le critiche vengono portate avanti non sono un tema secondario. Se si rappresenta un'istituzione eletta democraticamente dai cittadini bisogna avere un altissimo senso della responsabilità, le affermazioni che facciamo hanno conseguenze. Di questo territorio, che ha altissime tradizioni di democrazia, è stata data un'immagine di violenza e di connotazione fascista. La seconda considerazione è che tra le giustificazioni utilizzate per spiegare questo linguaggio c'è il fatto che gli elettori si aspettano delle parole radicali. Si può essere radicali senza minacce e senza richiamare un passato dittatoriale. Non ci può essere nessuna giustificazione da questo punto di vista. Viviamo in una stagione politica in cui alzare i toni, anche oltre ogni limite di legalità, può portare attenzione mediatica, e parlare alla pancia del Paese rende tutto lecito. Il rischio è quello di entrare in una spirale dove tutto può essere accettabile per avere l'attenzione dei media. Questa mozione è un invito a rassegnare le dimissioni perché una frase di questo genere non può essere collegata a questa istituzione". Il Vicepresidente Zaffiri ha replicato all'intervento del Capogruppo Busilacchi, ricordando di aver chiesto pubblicamente scusa, ma ha manifestato la sua preoccupazione "perché è il popolo in difficoltà". "La democrazia deve valere per tutti – ha proseguito Zaffiri - Ho visto cariche contro i lavoratori, contro i padri di famiglia, contro chi perde il lavoro. La democrazia non può essere di parte, interpretata e strumentalizzata. Ho chiesto scusa, ma bisogna ragionare in termini diversi, senza strumentalizzazioni e senza miopia. Vale anche per noi che siamo attaccati con le bombe carta in occasione di manifestazioni". Il Gruppo M5s ha presentato una risoluzione nella quale valuta "offensive, volgari e non condivisibili" le dichiarazioni del Vicepresidente e qualora il consigliere Zaffiri non si dimettesse, "invita il Vicepresidente Minardi a rassegnare le proprie dimissioni al fine di provocare la decadenza di entrambi i vicepresidenti e di consentire una nuova rielezione delle cariche". La risoluzione è stata illustrata dal capogruppo M5s Maggi che ha dichiarato la disponibilità del suo Gruppo a discutere una modifica legislativa che introduca anche l'opzione della sfiducia. Il dibattito è proseguito con gli interventi di numerosi consiglieri regionali, le conclusioni sono state affidate al presidente della Giunta Ceriscioli: "Utilizzare il clima difficile che stiamo vivendo con parole, quelle del vicepresidente Zaffiri, che contribuiscono a creare tensioni nella comunità non è accettabile. Il ruolo di un vicepresidente dell’Assemblea richiede azioni più politiche e meno mediatiche". La risoluzione del M5s è stata respinta con 21 voti contrari, 5 favorevoli e nessun astenuto, dopo che il capogruppo del Pd Busilacchi ha invitato a riaprire la discussione sul caso tra qualche giorno, per consentire al Vicepresidente Zaffiri di riflettere sul confronto avvenuto in Aula.

In apertura il ripristino del Fondo sociale

Il tema del ripristino del Fondo Sociale, oggetto di tre mozioni abbinate, ha aperto i lavori dell'Aula. Alla prima mozione, presentata lo scorso 26 giugno dal gruppo M5s che chiedeva "il ripristino del Fondo sociale con le medesime somme di finanziamento del 2014", si sono aggiunte due ulteriori mozioni, una a firma dei consiglieri regionali del Partito Democratico e l'altra redatta dai gruppi Lega Nord e Fratelli d'Italia. Sulla questione è intervenuto l'Assessore al bilancio Fabrizio Cesetti che ha annunciato l'obiettivo di presentare alla Corte dei Conti il Rendiconto di bilancio 2014 per la parifica "prima della pausa estiva". Il successivo passaggio sarà la definizione dell'assestamento di bilancio 2015, con eventuali variazioni, tra le quali l'integrazione del Fondo. Al termine degli interventi, è stata approvata con 22 voti favorevoli la mozione a firma del Partito Democratico che impegna il Presidente della Giunta regionale "a provvedere al ripristino, in tempi brevi, del Fondo sociale, provvedendo poi a relazionare all'Assemblea sui meccanismi tecnico finanziari da seguire per raggiungere il risultato richiesto". Respinte le mozioni presentate dall'opposizione.

Piano strategico della portualità: l'assessore Casini chiarisce durante la sessione ispettiva

Nel corso della sessione ispettiva l'assessore Anna Casini (lavori pubblici) ha risposto a due interrogazioni a firma del consigliere Mirco Carloni (Area popolare – Marche 2020), relative alla "Messa in sicurezza del Porto di Fano" e a "Contributi di bonifica del Consorzio unico regionale". Sul tema "lavori di completamento dell'ampliamento del 4° stralcio discarica di Maiolati Spontini", a firma della consigliera Romina Pergolesi (M5s), è intervenuto l'assessore Angelo Sciapichetti (ambiente). Lo spazio dedicato agli atti ispettivi si è chiuso con due interrogazioni abbinate, una del consigliere Bisonni M5s e una dei consiglieri Busilacchi e Urbinati PD, sul progetto di accorpamento dell'Autorità portuale di Ancona. Sulla questione è intervenuta l'assessore Casini (porti-aeroporti), che ha descritto gli obiettivi del Piano strategico nazionale della portualità e della logistica (PSNPL), presentato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e approvato in via preliminare dal Governo. Il Piano propone l'accorpamento delle 24 attuali Autorità portuali, con il passaggio a non più di 14 Autorità di sistemi portuali, corrispondenti ai porti core, intesi come più "strategici". L'assessore ha confermato l'impegno del Presidente Ceriscioli e della Giunta regionale nel difendere l'autonomia dello scalo dorico e ha ricordato le azioni fino ad ora intraprese per scongiurare un accorpamento, tra queste il recente incontro con il Ministro Del Rio. "Ancora non esistono atti a carattere normativo nei quali si rappresenta questa volontà governativa – ha concluso l'assessore - La Giunta si impegna comunque a mantenere viva la propria attenzione". Nella replica il consigliere Bisonni ha manifestato "perplessità nelle tempistiche" adottate dall'esecutivo regionale e ha chiesto informazioni sulla documentazione formale presentata nel corso degli incontri istituzionali. Il consigliere Busilacchi ha ringraziato la Giunta regionale "per aver chiarito che non ci sono atti formali che confermano l'ipotesi di accorpamento".

Rinnovo nomine
Nel corso della seduta sono stati eletti componenti del Consiglio dei marchigiani all'estero i consiglieri: Traversini, Marconi, Bisonni. Per la consulta regionale dell'immigrazione sono stati scelti i consiglieri: Volpini, Talè e Zura Puntaroni. I cinque consiglieri designati per la Commissione conferimento "Picchio d'oro" sono: Giacinti, Busilacchi, Minardi, Celani e Giorgini. Per il Forum permanente contro le molestie e la violenza di genere sono stati nominati i consiglieri Micucci e Leonardi, supplenti sono stati designati Urbinati e Malaigia. Per l'Associazione "Università per la Pace" farà parte dell'Assemblea dei soci il consigliere Mastrovincenzo, mentre per il consiglio direttivo è stato designato Busilacchi. La seduta è stata sospesa. I lavori riprenderanno alle 14.45. In programma la discussione della mozione a firma del capogruppo del PD Busilacchi "Gravissime affermazioni del Vice Presidente dell'Assemblea legislativa delle Marche Sandro Zaffiri sulla questione immigrati".
(l.v.)
Comunicato n.133, Mercoledì 22 Luglio 2015