CONTRASTO ALLA POVERTA': IL PRESIDENTE DELLA IV COMMISSIONE VOLPINI INCONTRA IL MINISTRO POLETTI Summit al Ministero del lavoro e delle politiche sociali con Regioni e Comuni per definire le misure anti-povertà allo studio del Governo
Volpini: "Nuove disponibilità finanziarie a partire dal 2016. Sarà cruciale una rete integrata di servizi e di attori sociali".

Summit al Ministero del lavoro e delle politiche sociali con Regioni e Comuni per definire le misure anti-povertà allo studio del Governo. Volpini: "Nuove disponibilità finanziarie a partire dal 2016. Sarà cruciale una rete integrata di servizi e di attori sociali".
Il "Piano nazionale di contrasto alla povertà" è stato al centro di un confronto che si è svolto ieri (22 luglio) a Roma tra il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti, i presidenti delle Regioni e l'Anci. Per la regione Marche era presente il consigliere regionale Fabrizio Volpini (Pd), presidente della Commissione sanità e politiche sociali, delegato dal Presidente della Giunta Ceriscioli. Nella sede del Ministero sono stati presentati i contenuti di questo atto di programmazione nazionale che prevede interventi economici a sostegno dei cittadini indigenti, già dotato della necessaria copertura finanziaria, grazie anche alle disponibilità aggiuntive messe in campo dall’Unione Europea. L’intendimento dell'esecutivo, è stato spiegato nel corso del summit, è quello di arrivare complessivamente entro la fine dell’anno, come prima fase, ad una disponibilità di bilancio di 1,5 miliardi, da utilizzare per il solo sostegno al reddito. “Una programmazione di grande importanza – ha dichiarato il Consigliere Volpini – che vedrà la regione non solo impegnata ad organizzare il proprio sistema regionale degli Ambiti Sociali in funzione di queste nuove disponibilità finanziarie, in arrivo già dal 2016, ma anche a rispristinare il fondo regionale per la lotta alla povertà e ad avviare un ripensamento complessivo delle attuali modalità con cui sia la Regione che i Comuni utilizzano i propri fondi di bilancio per interventi simili”. A beneficiarne sarà il nucleo familiare preso in carico dai servizi sociali dei Comuni, attraverso una valutazione multidimensionale. Gli stessi servizi avranno anche la responsabilità di accompagnare il sussidio economico con una adeguata offerta di servizi personalizzati, in modo da aiutare il nucleo familiare ad uscire dalla condizione di bisogno. "Sarà cruciale - prosegue Volpini - la costruzione di una rete integrata di servizi sociali, sanitari, di orientamento e di formazione al lavoro, e di attori sociali a partire da quelli del terzo settore cooperative, volontariato e promozione sociale".
Al momento sono già attive alcune importanti sperimentazioni di “reddito di inserimento” avviate da due anni circa nelle principali città italiane, sperimentazione che dal prossimo mese di settembre si allargherà alle regioni del mezzogiorno. Entro la fine dell’anno il “Reddito per l’Inclusione Attiva” (così si chiama l’intervento) verrà allargato anche alle regioni del centro nord.
l.v.
Comunicato n.138, Giovedì 23 Luglio 2015