IOLENZA SULLE DONNE, MASTROVINCENZO: “DRAMMA SOCIALE DA AFFRONTARE CON DETERMINAZIONE” Seduta aperta dell’Assemblea legislativa sul Rapporto annuale relativo ai dati del 2014 raccolti dall’Osservatorio marchigiano sulle politiche sociali con la diretta collaborazione dei cinque Centri antiviolenza presenti sul territorio regionale

“La giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre è un’occasione di riflessione su un grave fenomeno sociale e culturale che colpisce purtroppo pesantemente anche la nostra regione” . Così il Presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo, aprendo i lavori della seduta chiamata a prendere in esame il Rapporto annuale, trasmesso all’Assemblea dalla Giunta, che fa riferimento ai dati del 2014 raccolti dall’Osservatorio regionale sulle politiche sociali, con la diretta collaborazione dei cinque Cav (Centri antiviolenza) presenti sul territorio marchigiano.
“Lo scenario tracciato – sottolinea Mastrovincenzo – denuncia una realtà fatta di sopraffazione e soprusi, di violenza psicologica, fisica, economica, sessuale e di stalking. La violenza viene compiuta soprattutto tra le mura domestiche, è causata dal marito, dal convivente o dall’ex. La presenza dei figli, poi, aggrava tristemente le conseguenze perché innesca reazioni di paura, ansia, e si ripercuote nel corso della crescita sul piano personale e sociale. Si perpetrano fatti gravi e inammissibili per una società evoluta che nella maggior parte dei casi non vengono denunciati o restano circoscritti nella cronaca rumorosa di un giorno per poi essere cancellati in quello successivo”.
Secondo il Presidente del Consiglio “è necessario prendere atto di questo dramma sociale che resta ancora purtroppo confinato nel sommerso, occorre portarlo alla luce e attivare le misure per contrastarlo, determinate e senza più colpevoli rinvii. Vanno usate le armi della conoscenza e del dialogo, occorre cultura, apertura e rispetto delle differenze, con la consapevolezza e l’impegno quotidiano senza interruzioni da parte delle istituzioni”.
A.Is.
Comunicato n.244, Martedì 24 Novembre 2015