NUOVA LEGGE SULLE QUOTE ROSA, MARZIALI: “ORA TOCCA ALLE MARCHE” Approvata dalla Camera, prevede che in ciascuna lista i candidati di uno stesso sesso non devono eccedere il 60 per cento del totale
In Italia su un totale di 897 consiglieri regionali la rappresentanza femminile è limitata a 159, nelle Marche a 7 su 30. La Presidente della Commissione pari opportunità chiede l’introduzione della doppia preferenza di genere.


“E’ con grande soddisfazione che accogliamo la definitiva approvazione, da parte della Camera, della legge sulle quote rosa nei Consigli regionali. In futuro, in ciascuna lista i candidati di uno stesso sesso non dovranno eccedere il 60 per cento del totale. Ora si rende indispensabile un’immediata rivisitazione della nostra legge regionale, attraverso la più volte richiesta introduzione della doppia preferenza di genere”.
Così la Presidente della Commissione pari opportunità, Mari Marziali, alla luce delle nuove disposizioni legislative, che di fatto pongono al centro dell’attenzione il riequilibrio della rappresentanza femminile.
“Si tenga conto – sottolinea la Marziali – che in Italia su un totale di 897 consiglieri eletti solo 159 sono donne. Nelle Marche sono 7. Questi numeri non rappresentano, in alcun modo la realtà sociale del nostro Paese, ricca di presenze femminili competenti ed attive. Se ancora si palesano dinamiche di partito che frappongono ostacoli alla partecipazione delle donne in politica, con l’approvazione di questa legge possiamo ben dire che un primo ostacolo è stato pienamente superato”.
Sempre la Presidente della Commissione Pari Opportunità ricorda che di recente l’assemblea dei Presidente dei Consigli regionali, riunita a Milano, ha approvato uno specifico ordine del giorno, invitando gli stessi Consigli ad adottare i necessari provvedimenti legislativi. “In tal senso – termina la Marziali - va riconosciuto l’impegno del Presidente Mastrovincenzo nel portare avanti questa battaglia, affinchè, come dichiarato in diverse occasioni, la democrazia paritaria diventi uno degli aspetti fondamentali del vivere civile nel nostro Paese. E’ ora di aprire un serio dibattito politico ai diversi livelli, con decisioni finali supportate da motivazioni pienamente condivise. La Commissione Pari Opportunità si attiverà per fare in modo che si possa raggiungere al più presto il necessario cambiamento, come più volte richiesto anche dall’assessore regionale Manuela Bora”.

A.Is.


Comunicato n.45, Giovedì 4 Febbraio 2016