LA PRIMA COMMISSIONE APPROVA LA NUOVA LEGGE SUL FINANZIAMENTO AI GRUPPI CONSILIARI La proposta di legge della maggioranza prevede l'abolizione dei fondi per l'attività dei gruppi
Respinta la pdl del Movimento 5stelle sulla riduzione del trattamento indennitario dei consiglieri.

La I commissione affari istituzionali, presieduta da Francesco Giacinti (Pd), ha approvato nella seduta di oggi la proposta di legge "Abolizione del contributo per il funzionamento dei gruppi consiliari e modifiche alla legge regionale del 1988 sul finanziamento delle attività dei gruppi consiliari". La pdl, di cui sono relatori i consiglieri Gianluca Busilacchi (Pd), primo firmatario della proposta, e Giovanni Maggi (M5s), è stata approvata con cinque voti favorevoli (Biancani, Busilacchi, Giacinti, Minardi, Urbinati,), un voto contrario (Maggi M5s) e un'astensione (Marcozzi FI). Il disegno di legge, sottoscritto da tutti i consiglieri del Pd e dai due della maggioranza Luca Marconi (Udc) e Boris Rapa (Uniti per le Marche - socialisti), riconosce nella relazione introduttiva che "l'impianto normativo attuale non è affidabile, né per gli organi deputati al controllo né per coloro che si trovano ad applicare tali norme" e propone di eliminare i fondi destinati alla funzione politica dei gruppi. Le risorse necessarie per l'espletamento delle funzioni istituzionali, in quanto articolazioni organizzative del Consiglio regionale, sono a carico del bilancio dell'Assemblea. "L'approvazione in Commissione della pdl per l'abolizione dei finanziamenti ai gruppi consiliari - ha dichiarato Busilacchi - è un altro passaggio fondamentale verso la legge definitiva. Una misura che non è un semplice spot, ma produce effetti concreti. Si potranno risparmiare, infatti, 155 mila euro all'anno. Di questi, solo una piccola parte, pari a 31 mila euro, sarà destinata al lavoro di informazione e comunicazione del Consiglio regionale verso la cittadinanza, sulla propria attività legislativa. La quasi totalità del risparmio, per una somma pari a 124 mila euro annui, sarà destinata in favore della sfera della disabilità. Non solo contenimento dei costi, quindi, ma anche ottimizzazione delle risorse, trasferendo fondi là dove la comunità marchigiana ne ha più bisogno". All'ordine del giorno della seduta di oggi anche la proposta di legge a firma dei consiglieri del Movimento 5stelle "Modifiche alle Disposizioni in materia di trattamento indennitario dei consiglieri regionali", relatori Giacinti e Maggi, respinta con 5 voti contrari (Biancani, Giacinti, Minardi, Urbinati del Pd e Marcozzi FI) e 1 a favore (Maggi). Nel testo si propone di ridurre da 2.700 a 1.500 euro la parte fissa mensile del rimborso spese, inserita nell' indennità dei consiglieri. "Correttezza vuole - sostiene Maggi - che di fronte ai marchigiani sia chiarito se ci si trova davanti a propaganda politica o a un vero risparmio di risorse pubbliche. La proposta di legge approvata dalla maggioranza è una manovra propagandistica. Sono contrario perchè non garantisce un risparmio e viene rimandato tutto a un regolamento futuro dell'Ufficio di Presidenza. Noi non siamo contrari al taglio delle spese dei gruppi, ma vogliamo un taglio concreto e non propagandistico. La nostra proposta di legge sulla diminuzione delle indennità, che presenterò anche in Aula, in un contesto di crisi economica e sociale, consente un risparmio annuale maggiore, pari a euro 460.800, da destinare al programma di interventi sulla disabilità". Il Presidente Giacinti, contrario alla proposta sulla riduzione delle indennità, ha sottolineato che "con l'abolizione del finanziamento ai gruppi è stata data dimostrazione di sensibilità sul risparmio dei costi della politica, distinguendo con chiarezza quelle che sono le funzioni e le spese possibili". "Andare a toccare sempre i temi del risparmio, delle spese, delle diarie - ha concluso - mi sembra ingiusto verso chi svolge il suo incarico con correttezza e onestà. Ognuno deve porsi la domanda sul senso della propria attività. E' orientata verso il bene comune? Questo è il senso della politica che rischiamo di confondere. Questo è il quesito che occorre porsi, piuttosto che fare sforbiciate solo aritmetiche che tendono a ingraziarsi la benevolenza dell'opinione pubblica".
(l.v.)
Comunicato n.132, Lunedì 4 Aprile 2016