ULTIMA AUDIZIONE PER LA COMMISSIONE INDAGINE BANCA MARCHE In Commissione il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, Alfio Bassotti: “In tre anni persi 123 milioni di euro
Porteremo in Tribunale Banca d’Italia”. Concluse le audizioni, ora il lavoro della Commissione sarà rivolto alla redazione della relazione finale.

Si è riunita per la nona volta dal suo insediamento, avvenuto nel febbraio scorso, la Commissione d’indagine su Banca Marche. Nove riunioni per altrettante audizioni, svolte con tutti i soggetti coinvolti nelle vicende che hanno interessato l’istituto di credito marchigiano, dalla crisi fino alle procedure di liquidazione, passando dalle intricate fasi di commissariamento. Quest’oggi, la Commissione, composta dai consiglieri Mirco Carloni (Area popolare, presidente), Gianluca Busilacchi (Pd, vicepresidente), Luca Marconi (Udc), Jessica Marcozzi (FI) e Boris Rapa (Uniti per le Marche), ha ascoltato il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, Alfio Bassotti. Le precedenti audizioni hanno interessato nell’ordine: il responsabile della vigilanza Consob, Filippo Macaluso; il presidente della Fondazione Carifano, Fabio Tombari; il Commissario liquidatore, Bruno Inzitari; l’ex direttore generale e neo amministratore delegato di Nuova Banca Marche, Luciano Goffi; l’ex presidente dell’istituto di credito (2009 – 2012) Michele Ambrosini; le rappresentanze sindacali e dei consumatori; la Commissione di studio istituita dal comune di Jesi; il funzionario dell’unità di crisi di Bankitalia, Roberto Cercone, che ha risposto ad una lista di dieci domande rivolte dalla Commissione regionale d’indagine.
Il presidente Bassotti ha reso edotti i commissari di “quale sconquasso le vicende di Banca Marche abbia prodotto nel patrimonio della Fondazione”. “In tre anni si è persa una cifra pari a 123 milioni di euro” – ha riferito Bassotti – “Un danno enorme per tutte le Fondazioni, per i risparmiatori e per il territorio marchigiano, scippati di una cifra incalcolabile. “Le Fondazioni bancarie – ha affermato Bassotti – non sono biechi strumenti di potere, ma, da sempre, strumenti per fare welfare sul territorio”. Ecco anche spiegato il danno ingente prodotto dalle perdite e dal fallimento di Banca Marche sull’intero sistema sociale del territorio marchigiano. Il presidente della Fondazione ha anche annunciato l’intenzione di procedere per vie legali nei confronti di BankItalia per omessa vigilanza: “Porteremo in Tribunale Banca d'Italia”. Il presidente della Commissione d’indagine, Mirco Carloni, ha poi chiesto al presidente Bassotti di entrare nel merito di eventuali responsabilità, in capo alle Fondazioni, nella vicenda. “Le Fondazioni possono aver sbagliato – ha detto – ma solo limitatamente nell’esposizione oltre misura nel settore delle attività immobiliari”. “Un eventuale errore che però – ha precisato Bassotti – gli organi di vigilanza non hanno mai evidenziato”. Ultimate le audizioni, ora la Commissione si metterà al lavoro per consegnare entro la fine di maggio, dunque nei tempi stabiliti, una relazione finale utile a ricostruire un quadro di verità ad una vicenda dai contorni poco chiari e con risvolti molto negativi per numerosi risparmiatori marchigiani, ma anche per l’intero assetto socioeconomico della regione. (l.b.)

Ancona, 19 aprile 2016
Comunicato n.155, Martedì 19 Aprile 2016