EUROPA, RICOSTRUIRE LA GRANDE CASA COMUNE
Il saluto della Presidente della Camera, Laura Boldrini, per l’incontro con gli studenti marchigiani, organizzato alla Mole Vanvitelliana di Ancona dall’Assemblea legislativa delle Marche con la collaborazione dell’Ufficio scolastico regionale. Interventi del Presidente del Consiglio, Antonio Mastrovincenzo, del Vicepresidente del Parlamento Europeo, David Sassoli e del professor Roberto Mancini

Un’Europa da rimodellare, che deve ritrovare le sue ragioni costitutive, che deve riappropriarsi di alcuni valori fondamentali. Una “bella macchina d’epoca” che deve ripartire. E’ l’Europa che disegna la Presidente della Camera, Laura Boldrini, salutando gli studenti di alcuni scuole marchigiane, che hanno partecipato all’incontro su “Stati Uniti d’Europa: per una casa comune ed accogliente”, organizzato alla Mole Vanvitelliana di Ancona dall’Assemblea legislativa delle Marche, con la collaborazione dell’Ufficio scolastico regionale.
“Costruire gli Stati uniti d’Europa è molto difficile – dice la Boldrini - Potremo essere costretti a lasciarvi una pesante eredità. L’Italia, la stessa Europa si trovano in condizioni peggiori del passato. Ci sono meno garanzie, meno giustizia, meno rispetto della persona, non si conosce la parola solidarietà. Questo nostro progetto oggi è messo in crisi”.
La Presidente della Camera definisce l’Unione Europea come il più grande progetto della storia del dopoguerra, simbolo di un sogno che si avvera e di tante speranze che si concretizzano, come il voto alle donne che proprio quest’anno celebra il suo settantesimo anniversario. “Ma è un progetto – sottolinea – che oggi sta male, basti pensare alla scelta di uscire che potrebbe compiere il Regno Unito. Andare da soli non paga”. E sul fronte dei migranti, dell’accoglienza, del diritto d’asilo, la Boldrini va dritta al cuore del problema, ricordando che su 28 stati membri soltanto pochissimi hanno rispettato gli impegni assunti: “Allora – questa la sua proposta – vincoliamo l’erogazione dei fondi strutturali alla reale collaborazione nella gestione dei migranti, troviamo strade comuni da percorrere. Gli accordi come quello con la Turchia sono incomprensibili”.
Dunque, una casa comune da ricostruire “una bella macchina d’epoca che non funziona più, che deve cambiare il motore, con l’aiuto ed il contributo di tutti, a partire dai cittadini”.
La Boldrini ha ricordato il documento sottoscritto con altri 12 stati membri e la consultazione pubblica on line sull'Unione Europea. Sette domande che permettono agli stessi cittadini di esprimere la propria opinione, segnalando vizi e virtù del percorso fino ad oggi portato avanti ed uno spazio libero per proposte ed eventuali suggerimenti. Un “gruppo di saggi” valuterà i risultati finali, che saranno presentati il 27 e 28 agosto a Ventotene, fornendo al documento un nome particolarmente significativo, “Eutopia”.
Un messaggio rivolto soprattutto alle nuove generazioni ed il pubblico presente nell’auditorium della Mole Vanvitelliana è sicuramente il destinatario perfetto. Tanti giovani che intonano l’Inno alla gioia, aprendo le porte ad una riflessione sui problemi e sulle prospettive del vecchio continente, a partire da quello degli immigrati.

CONTRASTARE DEMAGOGIA E POPULISMO

Ponendo al centro dell’attenzione gli ultimi sugli sbarchi in Italia, il Presidente del Consiglio, Antonio Mastrovincenzo, individua dietro ai freddi numeri “donne, uomini e bambini, che fuggono da guerre, persecuzioni, malattie e dalla fame”. E se è vero che “i recenti attentati terroristici stanno accentuando l'istinto di autodifesa, chiusura, rifiuto e rabbia”, è altrettanto certo, secondo Mastrovincenzo, che a situazione vada letta in modo adeguato: “Gli immigrati presenti nel nostro Paese rappresentano l’8% della popolazione, anche se c’è una percezione della realtà che si attesta sul 30%, generando paure ingiustificate. Le denunce penali nei loro confronti sono diminuite ed il loro apporto contribuisce per quasi il 9% al Pil italiano.”
Ecco, allora, che “è tempo di contrastare demagogia e populismo. Occorre un' Europa coesa, determinata contro il terrorismo, ma solidale ad accogliente con profughi ed immigrati. E' necessario lavorare sul terreno dell'integrazione, con una stretta collaborazione tra istituzioni, amministrazioni locali, mondo del volontariato, della cooperazione internazionale, dell'associazionismo civico, delle organizzazioni sociali, della scuola. E proprio a quest’ultima va affidato il compito di promuovere il diritto all’inserimento dei nuovi arrivati”. Rifacendosi al richiamo di Papa Francesco per un’Europa solidale con i profughi, Mastrovincenzo rinnova il messaggio per “il rispetto tra le culture ed i popoli, di promozione della pace come condizione del progresso economico, civile e morale degli uomini e delle donne dei nostri Paesi, dell'Europa e del mondo”.

LE BASI DELLA DEMOCRAZIA

I concetti fondamentali della convivenza, nell’intervento del professor Roberto Mancini, docente di filosofia teoretica presso l’Università di Macerata, quando parla di “democrazia che vuol dire rispetto della dignità umana, dei suoi diritti fondamentali, dell’ambiente. Tutto il resto è semplice elemento di servizio. La democrazia di comunità deve diventare un modo d’essere. I muri imprigionano chi li costruisce”.
Riflessione finale del Vicepresidente del Parlamento Europeo, David Sassoli: “Basta qualche passata di stucco o serve una seria ristrutturazione? Sicuramente c’è bisogno di una diversa organizzazione della nostra casa comune, che risponda alle regole elementari della democrazia”.
Sassoli non manca di evidenziare le difficoltà che esistono nel mettere insieme i 28 stati membri, ma nello stesso tempo lancia un messaggio ben preciso: “E’ necessario che tutti si adoperino per difendere l’Europa e la sua storia. La politica da solo non può farcela”.
Ai ragazzi delle diverse scuole marchigiane il compito di illustrare i loro progetti, che si soffermano sui rifugiati di ieri e di oggi, sul terrorismo, sui grandi valori della Costituzione italiana, sui 70 anni di voto alle donne. Con la speranza di porre le basi per costruire un mondo diverso.

A.Is.


Comunicato n.166, Sabato 23 Aprile 2016