LA SEDUTA DEL CONSIGLIO REGIONALE: IL PRESIDENTE CERISCIOLI RIFERISCE IN AULA SULL'INCHIESTA RELATIVA ALLA SANITA' Il Consiglio approva la pdl sul controllo degli impianti termici e una risoluzione per l'UE sui lavoratori in distacco
Via libera a due risoluzioni sugli accordi bilaterali con la Russia e sul programma di lavori sul litorale di Porto Recanati.

Inchiesta sanità: le comunicaizioni del Presidente Ceriscioli

La seduta del Consiglio regionale, dopo una breve sessione ispettiva, è stata dedicata alle comunicazioni del presidente della Giunta regionale Luca Ceriscioli in merito all’inchiesta della Procura della Repubblica su presunte irregolarità relative alla sanità marchigiana. L'inchiesta è scaturita da quella già avviata su un appalto alla Medilife, per il Centro Servizi Unificato di Fabriano, per la quale la Regione si era già costituita parte civile. Nel nuovo ramo di indagine risulterebbero coinvolti l'ex direttore generale dell'Asur Piero Ciccarelli, attuale dirigente del servizio salute della Regione, e Alberto Carelli, già direttore amministrativo dell'Asur, oggi dirigente. Nei giorni scorsi il Presidente Ceriscioli avea comunicato di aver dato mandato al segretario generale di prendere tutti i provvedimenti necessari per tutelare al massimo l'ente regionale. Ceriscioli ha premesso che la comunicazione di oggi si basa su notizie apparse sulla stampa, “in realtà non abbiamo atti o documenti che non siano articoli di stampa”. Al centro dell’inchiesta “un contratto per un centro stampa, un appalto iniziato nel 2005, concluso nel febbraio 2015 e prorogato fino a settembre". "Credo - ha proseguito - che sia significativo che da settembre la Regione non ha più rapporti con questa azienda. Non c’è stato nessun atto specifico nei confronti dell’impressa, se non il non rinnovare il contratto. La questione è molto delicata, la seguiamo con molta attenzione. Giusto un atteggiamento di cautela e prudenza, ma questo non significa una condanna preventiva di chi è coinvolto. Da parte nostra massima fiducia nei comportamenti della Magistratura, su una vicenda che speriamo venga al più presto chiarita. Massima collaborazione per tutto quello che ci sarà richiesto".

Il dibattito in Aula: dall'opposizione la richiesta di togliere l'incaricho ai dirigenti coinvolti, la maggioranza invita ad abbassare i toni.

Alle comunicazioni del presidente Ceriscioli è seguito il dibattito in Aula. La consigliera Elena Leonardi (Fd’I) ha sottolineato il “peso politico della vicenda” e ha chiesto al presidente della Giunta di sospendere dall’incarico i vecchi dirigenti. Anche il consigliere Sandro Zaffiri (LN) ha parlato di “problema politico”. “Non apparteniamo al filone dei giustizialisti, attendiamo il percorso della giustizia, ma apparteniamo al mondo della politica. Ci aspettavamo che stamattina venisse nominato un nuovo dirigente, non è possibile che esistano dirigenti così radicati nel loro servizio”. La consigliera Romina Pergolesi (M5s), firmataria di una interrogazione sulla vicenda, si è detta “stanca di vedere che la Regione opera con un senso della legalità praticamente inesistente”. “E’ finita l’epoca di vogliamoci bene alla marchigiana – ha proseguito - Il presidente deve rivedere tutti gli incarichi. Esigiamo che le nomine vadano fatte con estrema trasparenza. Vigileremo sull’operato della Giunta e degli uffici”. Un invito “all’equilibrio e alla moderazione” è stato rivolto all’Aula dal consigliere Luca Marconi (Udc). “Occorre continuare sulla linea che il Presidente Ceriscioli ha illustrato questa mattina. Riguardo all’informazione da dare, mi auguro che non sia trasmesso soltanto l’elenco delle disgrazie e dei dolori, ma anche quello delle cose ben fatte”. Il capogruppo del Movimento 5stelle Gianni Maggi ha ricordato la recente presentazione da parte del suo gruppo di una mozione di sfiducia, respinta dal Consiglio regionale, nei confronti del presidente Ceriscioli, in qualità di assessore alla sanità, per i contributi alla campagna elettorale ricevuti da imprese che operano nel settore sanitario. “Prendo atto che sono partiti i pompieri della maggioranza a spegnere questo incendio - ha detto Maggi - Vorrei ricordare che due giorni prima che uscisse sulla stampa la notizia, abbiamo presentato una mozione in cui chiedevamo la sfiducia all’assessore alla sanità. Credo che nessuna impresa dia dei contributi, senza in cambio delle attenzioni, se non dei favori”. Maggi ha concluso con la richiesta a Ceriscioli di togliere gli incarichi ai dirigenti, “cacci queste persone, senza aspettare la sentenza della Magistratura”. Il consigliere Carloni (Marche 2020) ha parlato di “nuova forma di giacobinismo, con la ghigliottina e la gogna montata sul piazzale”. E ha invitato alla prudenza, dicendosi più interessato ad altri aspetti della sanità: “A me interessa di più sapere perchè Ceriscoli non dà risposte sulle liste d’attesa o sulla mobilità passiva”. Il consigliere Piero Celani (FI), chiede di “rilanciare la sanità marchigiana, con un passo indietro di tutta la politica all’interno delle strutture sanitarie”. Il consigliere Bisonni ha ribadito “il problema della presenza decennale di dirigenti, come se tutta la sanità marchigiana possa essere gestita solo da tre persone, sempre le stesse”. L'assessore Moreno Pieroni ha invitato a moderare i toni e ha espresso un giudizio positivo sull'attuazione delle riforme sanitarie: "La politica ha voluto portare avanti un progetto sanitario, i primi tasselli si stanno incastrando bene e nell'opinione pubblica non c’è più la fibrillazione emotiva iniziale". Gianluca Busilacchi, capogruppo del Pd, ha rimarcato che il presidente Ceriscioli è intervenuto in Aula “spontaneamente e ancora prima che gli venisse richiesto”, fornendo “informazioni rigorose e molto chiare”. “Questo dibattito ci insegna che si possono avere due condotte: una come quella del presidente Ceriscioli, a testa alta, un’altra di chi si dimostra disonesto intellettualmente e non all’altezza del proprio ruolo. Noi dobbiamo avere massimo rigore nel rispetto della legalità, non dobbiamo intrometterci nelle inchieste e non dobbiamo alimentare l culture che spesso nascondono il tentativo di lucrare qualche consenso facile”. Le conclusioni sono state affidate al presidente Ceriscioli. “Io sono un sostenitore dello spoil system, per cambiare tutto nel momento in cui si arriva, ma nella normativa italiana non c’è lo spoil system – ha sostenuto - Non si può arrivare e cambiare tutti i contratti in essere, è uno strumento che la politica italiana non ha a disposizione". Sul contenuto dell'inchiesta, il presidente ha ribadito che "l’unico atto dell'amministrazione è stato quello di non prorogare un contratto". "Spero che le vicende giudiziarie abbiano i tempi più stretti possibili, sull’inchiesta del 2012 non siamo neppure al primo grado di giudizio. Vanno commisurate le scelte anche in base alle valutazioni sui tempi della giustizia. Occorrono giusta misura e giuste modalità su questa vicenda, e non lo spirito giacobino, secondo il quale prima tagliamo la testa e poi andiamo a vedere chi è innocente e chi è colpevole”.

Approvati gli aggiornamenti alle norme in materia di esercizio e controllo degli impianti termici

Il Consiglio regionale ha proseguito i lavori con l'esame e l'approvazione delle modifiche alla legge regionale n.19 del 2015 "Norme in materia di esercizio e controllo degli impianti termini degli edifici".
La proposta di legge, presentata dai relatori Andrea Biancani (Pd) e Sandro Bisonni (Gruppo Misto), nasce dall'esigenza di apportare alcune modifiche alle norme approvate un anno fa sull'esercizio e il controllo degli impianti termini degli edifici. L'adeguamento è seguito a una lunga serie di incontri di approfondimento con l'Upi, l'Anci e con tli egli enti locali con più di 40mila abitanti (limite che riconosce l'ente pubblico autorità competente ai controlli e alle ispezioni sugli impianti termici), oltre che con rappresentanti delle associazioni di categoria e di tutela dei consumatori. Con la legge dello scorso anno sono state assorbite tutte le novità, consistenti, introdotte in materia dalla normativa statale e europea. La pdl arrivata oggi in Aula, su iniziativva della Giunta regionale, apporta alcune modifiche nei calendari delle scadenze per il recepimento delle nuove norme. In particolare viene posticipato dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2016 il termine per la conclusione delle attività di ispezione e di controllo, prima dell'entrata a regime delle nuove norme. Tra le novità previste il censimento degli impianti termici presenti sul territorio e l'istituzione di una sorta di catasto. Il relatore di maggioranza Biancani ha ricordato "la fase di confronto e concertazione che ha preceduto la stesura della proposta", mentre Bisonni ha spiegato che l'obiettivo è "consentire alle autorità compententi di poter lavorare nel miglior modo possibile, dando la possibilità di avere la casistica più ampia possibile". La proposta è stata approvata all'unanimità.

Nuova direttiva comunitaria sul distacco dei lavoratori: approvata risoluzione per l'UE

L'ordine del giorno è proseguito con l'esame della proposta di risoluzione sulla modifica della direttiva del Parlamento europeo "Distacco dei lavoratori nell'ambito di una prestazione di servizi", di cui sono relatori i consiglieri Gianluca Busilacchi (Pd) e Sandro Zaffiri (Lega Nord), formulata dalla II Commissione politiche comunitarie. Nella proposta di risoluzione, che sarà trasmessa al Parlamento italiano e all'Ue, applicando la procedura di "early warning" per la partecipazione delle assemblee regionali nella formulazione delle leggi, si sottolinea quanto la nuova normativa europea in materia di distacco dei lavoratori abbia un impatto importante anche nel tessuto economico e sociale delle regioni. La disciplina, ha spiegato il relatore di maggioranza Busilacchi, "deve essere orientata ad evitare fenomeni di concorrenza sleale, connessi con il cosiddetto dumping sociale", ovvero il vantaggio che una impresa trae dalle differenze salariali tra uno Stato membro e un altro. Il relatore di minoranza Zaffiri ha ricordato l'obbligo di applicare "l'articolo 36 della Costituzione italiana", relativo al diritto del lavoratore ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro. Le principali osservazioni contenute nel documento sono: la riduzione del periodo massimo di durata del distacco di un lavoratore dopo il quale il Paese estero viene considerato luogo di lavoro abituale, 24 mesi sono ritenuti eccessivi, l'inserimento di una clausola sociale nell'ambito dei contratti di subappalto, un'attenzione specifica al settore dei trasporti su strada. Sulla proposta è intervenuto anche il consigliere Celani (FI), sottolineando l'importanza "della partecipazione al processo di sussidiarietà che riconosce alle Regioni un ruolo significativo". La proposta ha ottenuto il via libera all'unanimità.

Approvate due risoluzioni in chiusura di seduta: Consiglio favorevole alla promozione degli accordi bilaterali con la Russia e al programma di interventi per il lungomare di Porto Recanati.

L'ultima parte dei lavori è stata dedicata all'esame e alla votazione di una serie di mozioni. Sulla mozione dei consiglieri Lega Nord "Attivazione protocolli d'intesa con enti territoriali russi", è stata presentata e approvata con 23 voti favorevoli una risoluzione a firma dei consiglieri Traversini (Pd) e Celani (FI). Anche la mozione "Difesa della costa di Porto Recanati. Garanzie sull'effettivo svolgimento degli interventi programmati per il lungomare Sud e programmazione interventi lungomare Nord", presentata dalla consigliera Elena Leonardi (Fd'I), è stata assorbita da una proposta di risoluzione comune, a firma del consigliere Francesco Micucci (Pd) e della stessa Leonardi. Sulla questione sono intervenuti anche l'assessore Pieroni, che ha parlato di "accelerazione importante", e l'assessore Sciapichetti. Quest'ultimo ha definito il progetto, per il quale sono stati stanziati 15.260.000 euro, "il più imporante intervento che verrà fatto nella costa marchigiana, per il quale è stato firmato un accordo di programma, con fissati tempi ed economie". L'assessore ha confermato che l'inizio dei lavori "avverrà entro il secondo semestre del 2016". La risoluzione è stata approvata all'unanimità, con 29 voti favoreli, integrata da un emendamento a firma dei consiglieri Maggi e Giorgini (M5s). La seduta è stata sciolta, il Consiglio regionale tornerà a riunirsi martedì 10 maggio.
(l.v.)
Comunicato n.167, Martedì 26 Aprile 2016