CARTA DI FONTE AVELLANA: LA II COMMISSIONE APPROVA PROPOSTA DI RISOLUZIONE L'atto, relatori il presidente e il vice, Traversini e Celani, ha ottenuto il via libera all'unanimità
Verrà iscritta all'odg della prossima seduta del Consiglio regionale

Approvata all'unanimità dalla II commissione consiliare “Sviluppo economico” la proposta di risoluzione sulla revisione della Carta di Fonte Avellana, con la quale 20 anni fa la Regione Marche, insieme a molte associazioni di categoria, ai sindacati, al sistema delle autonomie e al mondo della cooperazione, ha ritenuto importante soffermarsi sul tema dello sviluppo delle aree montane, rivolgendo particolare interesse agli aspetti legati alla creazione dei posti di lavoro.
“Si tratta di un documento di grande importanza – spiega Traversini - che pone al centro dell'attenzione i problemi delle montagna allargando nella proposta di aggiornamento l'orizzonte di intervento a tutte le aree interne”.
La risoluzione della II commissione (relatori presidente e il vice, Traversini e Celani) propone, tra l'altro, di inserire nel documento di integrazione alla Carta di Fonte Avellana un punto riguardante “l'impegno della Regione Marche a promuovere ogni opportuna forma di collaborazione con le istituzioni europee affinché l'attenzione alle aree interne dell'Europa, in particolare ai territori montani, diventi oggetto di una specifica Agenda per le regioni montane”.
“Soprattutto in vista della nuova programmazione dei fondi strutturali post 2020 abbiamo ritenuto importante – sottolinea Traversini – inserire negli aggiornamenti alla Carta la necessità di portare all'attenzione delle istituzioni europee il tema delle aree interne, promuovendo una vera e propria Agenda per le regioni montane”.
E ancora: “I contenuti della proposta di aggiornamento della Carta di Fonte Avellana allegata alla risoluzione che abbiamo approvato in commissione e che verrà discussa nella prossima seduta del Consiglio regionale si basano anche – prosegue Traversini - sull'opportunità di ragionare in maniera più ampia con i territori dell'Appennino centrale, coinvolgendo, dunque, le istituzioni e le associazioni delle regioni limitrofe, in particolare Umbria e Toscana, e sulla necessità di programmare in maniera concertata tutte le risorse a disposizione al fine di aumentarne l'efficacia”.
Positivo il giudizio del vicepresidente, Piero Celani (FI), che sottolinea il valore del documento. “Ritengo molto importante – afferma - che tutti i soggetti istituzionali, il sistema economico, le università, il mondo del volontariato e, in generale,quello dell'associazionismo considerino oramai indispensabile mettere al centro del dibattito il problema delle aree interne nell'ottica di un loro recupero, non solo dal punto di vista paesaggistico e naturalistico, ma anche, e soprattutto, quali risorse per un nuovo modello di sviluppo che possa far tornare a vivere in quei luoghi chi li ha abbandonati per mancanza di lavoro e scarsezza di servizi.
“Bene quindi – prosegue il vicepresidente della II commissione - l'impegno di tutto coloro, istituzioni in primis, che nei prossimi anni cercheranno di indirizzare risorse verso le aree montane per attuare politiche di sviluppo con l'obiettivo di riattivare il grande capitale, fino a ora latente, di tali zone”.

c.c.

Comunicato n.171, Giovedì 5 Maggio 2016