FONDO LUCIANO BARCA: VISITA DEL FIGLIO FABRIZIO ALLA BIBLIOTECA DEL CONSIGLIO REGIONALE, A BUON PUNTO LA CATALOGAZIONE Il patrimonio librario del politico, scomparso nel 2012, è stato donato dalla famiglia all'Assemblea legislativa
Oltre 3500 volumi e centinaia di documenti manoscritti. Mastrovincenzo: "Un'eredità culturale preziosa, scritti inediti e significativi per comprendere la storia italiana del Novecento".

E' a buon punto la catalogazione del Fondo Luciano Barca, il patrimonio librario di oltre 3500 volumi acquisito dalla biblioteca del Consiglio regionale pochi mesi fa, grazie alla donazione dei suoi eredi. Questo pomeriggio Fabrizio Barca, accompagnato dal presidente Antonio Mastrovincenzo, è tornato a visitare gli spazi di Palazzo delle Marche destinati a raccogliere i libri appartenuti al padre, politico, economista, giornalista e scrittore, scomparso nel novembre del 2012. Sebbene romano, Luciano Barca era profondamente legato alle Marche, nella cui circoscrizione di Ancona, dal 1963 al 1987, fu eletto deputato per sei legislature, prima di diventare senatore (1987-92). E' per questo motivo che i tre figli hanno scelto di donare i suoi libri alla biblioteca dell'Assemblea legislativa delle Marche. "Con mio fratello Federico e mia sorella Flavia - ha raccontato Fabrizio Barca - abbiamo sempre pensato che per rendere usabile il materiale che mio padre aveva accumulato, fosse necessario affidarlo a mani in grado di guardarlo e di renderlo utilizzabile. Lo abbiamo sempre pensato e oggi, a metà dell'opera che questa straordinaria biblioteca sta facendo, ho avuto conferma". Dalla ricognizione bibliotecaria, avviata a marzo, è emerso che l'insieme di questi volumi, composto da monografie, riviste e saggi, rispecchia gli interessi di Barca per l'economia, per il welfare e per la storia dei partiti politici e del movimento operaio, anche in una prospettiva internazionale. Ma il vero punto di forza del fondo, al quale la biblioteca "Walter Tulli" del Consiglio si impegna a garantire autonomia, unitarietà e fruibilità, è rappresentato dalle annotazioni personali e dagli appunti disseminati tra le pagine dei libri, ai quali si aggiungono almeno 500 documenti manoscritti e oltre 1300 schede mobili, utilizzate dall'uomo politico per catalogare in ordine alfabetico e cronologico argomenti e fatti accaduti. "La sensazione - prosegue Barca - è come di veder prendere vita note, descrizioni, pensieri, collegamenti, relazioni che mai noi figli saremmo stati in grado di far vivere. Questo mi rende particolarmente contento perché vengono idee su come il materiale possa essere messo a disposizione dei giovani, degli studiosi, delle persone che vogliono capire da dove siamo venuti e come siamo arrivati ad essere quello che siamo". Il nuovo fondo è stato collocato di fronte a un'altra importante donazione, la biblioteca dello storico Enzo Santarelli, composta da oltre 6500 volumi. "Questo fondo - ha sostenuto il presidente Antonio Mastrovincenzo - contiene scritti inediti e significativi per comprendere la storia italiana del Novecento. Rappresenta un'eredità culturale preziosa, incentrata sui temi economici, complementare a quella già acquisita con il fondo Santarelli, più legata alla storia politica".
(l.v.)
Comunicato n.205, Lunedì 23 Maggio 2016