PIANO DEGLI INTERVENTI PER IL DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO: LA PRIMA COMMISSIONE APPROVA LA PROPOSTA DELLA GIUNTA Confermato l'investimento di 3 milioni di euro all'anno per le borse di studio fino al 2018
Innalzate le soglie ISEE e ISPE.

Rimuovere gli ostacoli economici e sociali nell'accesso all'Università, garantire uniformità territoriale dei benefici in materia di diritto allo studio universitario, integrare i sistemi e le procedure di concessione degli aiuti, riqualificare la spesa con una gestione più efficiente dei servizi. Sono questi gli obiettivi del Piano degli interventi per il diritto allo studio universitario dell'anno accademico 2016/17, esaminato e approvato oggi dalla I Commissione affari istituzionali e bilancio. La proposta di atto amministrativo, a iniziativa della Giunta regionale, conferma l'impegno storico di investire 3 milioni di euro all'anno per le borse di studio nel 2016, nel 2017 e nel 2018. A questi si aggiungerà la quota del Fis (Fondo integrativo statale per il diritto allo studio) assegnata alle Marche dal MIUR. "E' rilevante - ha dichiarato il presidente Francesco Giacinti (Pd), relatore di maggioranza - che in un momento economico di difficoltà e di rarefazione delle risorse venga mantenuto lo stesso budget". "Questo Piano - prosegue - si va a collocare in un contesto di riforma in atto, quella relativa agli Ersu, per questo, in attesa della riorganizzazione, ricalca nelle sue linee guida quello dello scorso anno". Per quanto riguarda i criteri nell'assegnazione dei benefici, viene confermata la suddivisione in studenti "fuori sede", "pendolari" e "in sede", mentre per i parametri reddituali, la Giunta propone di innalzare la soglia ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente) a 21mila euro e quello ISPE (Indicatore della situazione patrimoniale equivalente) a 38mila euro. "Questo innalzamento potrebbe ampliare il numero degli studenti idonei - ha precisato Giacinti - Si pensa di far fronte a questo eventuale aumento di utenza con i maggiori fondi ministeriali, circa 50 milioni, da suddividere tra tutte le regioni". Il relatore di minoranza Gianni Maggi (M5s), che si è astenuto in fase di votazione, ritiene che "il diritto allo studio universitario e la ricerca delle risorse finanziarie per garantirlo debbano essere delle priorità". "E' un investimento fondamentale - conclude Maggi - per evitare che continui l'abbandono degli studi universitari che in Italia è tra i più alti d'Europa".
(l.v.)
Comunicato n.217, Mercoledì 1 Giugno 2016