IL CONSIGLIO APPROVA LA VARIAZIONE DI BILANCIO
Una manovra da 121 milioni di euro, integrata da un impegno di 70 milioni di euro destinati al sociale. Sul provvedimento hanno relazionato in Aula i consiglieri Francesco Giacinti, per la maggioranza, e Jessica Marcozzi, per la minoranza. Accolti emendamenti tecnici della Commissione e un ordine del giorno, a firma Bisonni, per un contributo per il finanziamento di percorsi di formazione per il rilascio di titoli di qualifica professionale.

Il Consiglio regionale delle Marche ha dato via libera, con 18 voti favorevoli e 10 contrari, alla variazione di Bilancio per il triennio 2016/2018. Una manovra economico-finanziaria con un impegno di spesa complessivo di 121 milioni di euro (117mln per il 2016 e 4mln per il 2017), ai quali vanno aggiunti altri 70 milioni di euro annui per il sociale. La variazione fa seguito alla manovra madre che era stata approvata a dicembre 2015 e avente una copertura di 190 milioni di euro. “Un Bilancio tecnico, ma con un’anima” – si era detto allora. Attraverso la manovra oggi approvata si indirizzano nuove risorse verso i programmi comunitari (13mln), l’edilizia sanitaria (10,7mln più altri 2mln di contributi aggiuntivi per interventi specifici), il diritto allo studio-ERSU (9mln), il trasporto pubblico locale (8mln), l’ambito culturale (oltre 4mln), la ripresa industriale (7mln). Altre linee di intervento riguardano poi il turismo (1mln), il commercio (1,3mln), la difesa della costa ed i porti (quasi 5mln), la protezione civile (2 mln) e lo sport (3,6mln). E’ infine previsto l’ultimo intervento possibile per la ricapitalizzazione di Aerdorica, pari a 3mln di euro. Inseriti alcuni emendamenti proposti dalla Commissione Bilancio relativamente a rettifiche e aggiustamenti di ordine tecnico. Accolto anche un ordine del giorno del consigliere Sandro Bisonni (Misto) per un contributo di 150mila euro a favore degli istituti professionali statali per spese relative all’attivazione di corsi finalizzati al rilascio di titoli di qualifica professionale.

LE RELAZIONI INTRODUTTIVE

Il relatore di maggioranza, Francesco Giacinti (Pd), ha illustrato il documento in Aula parlando di una “manovra che completa un percorso iniziato a dicembre e che cerca di corrispondere alle esigenze della comunità marchigiana, senza l’imposizione di nuove tasse”. “Seppur nelle difficoltà di Bilancio, alimentate anche da una riduzione dei trasferimenti di 77mln di euro – ha aggiunto – si è cercato di aggiungere risorse nei settori più importanti delle politiche regionali”. Per la relatrice di minoranza, Jessica Marcozzi (FI), “questa variazione di Bilancio giunge in Aula in forte ritardo”. Ritardo che sarebbe giustificato dalle fasi di riordino delle Province. “C’è stata una mancanza di coraggio – ha aggiunto la consigliera Marcozzi – nel prevedere le risorse che sarebbero state disponibili e che ha causato una paralisi delle attività generali dell’amministrazione regionale”. “Una variazione che, a differenza della manovra principale, presenta la valutazione dei revisori contabili e che in realtà, al netto delle risorse vincolate, risulta essere di solo 30 milioni di euro”.

IL DIBATTITO IN AULA

Il consigliere del M5S, Piergiorgio Fabbri, ha evidenziato “l’incapacità della Giunta di fornire ai consiglieri dati leggibili e leggeri, tali da poter essere approfonditi e valutati”. Per Sandro Zaffiri (Lega nord) la manovra è una “minestra rimescolata”, senza ulteriori e particolari incentivi. “Non vi sono – ha sostenuto l’esponente della Lega – risorse significative per l’industria, il commercio, l’artigianato e la nuova occupazione”. Il consigliere Piero Celani (FI), nel suo intervento, ha sottolineato le difficoltà che stanno attraversando numerosi comuni e enti locali per carenza di risorse. “Mi sarei aspettato – ha detto – finanziamenti da parte della Regione, derivanti magari da pratiche di accantonamento, per sostenere i comuni nelle politiche di investimento”. “Un Bilancio che ha un cuore – ha affermato il consigliere Pd, Enzo Giancarli – perché indirizza risorse in settori cruciali della vita dei marchigiani, come lo sport, i parchi, la sanità, l’associazionismo culturale”. Luca Marconi (Udc), sulla coda dell’intervento di Giancarli, ha invitato la politica a ritrovare il senso della sua missione, cioè dare risposte alla comunità marchigiana. “Ragionare e fare scelte – ha sottolineato Marconi – in sinergia con i comuni per investimenti mirati”. “Chi si aspettava una manovra con un forte impatto politico – ha rilevato la consigliera di FdI, Elena Leonardi – credo rimanga deluso”. “Non mi sento di avvalorare questa manovra – ha affermato – che non contiene segnali precisi e risposte adeguate”. Il consigliere Francesco Micucci (Pd) ha sottolineato la positività della manovra nel suo insieme e in particolare sotto il profilo dei contributi alla cooperazione. Luigi Zura Puntaroni (Lega nord) ha affermato che “è inutile parlare di manovre di Bilancio, quando non ci sono soldi da spendere”. Il capogruppo del M5S, Gianni Maggi, ha sollecitato la maggioranza e la Giunta ad uno scatto di reni, “perché se non si mettono soldi veri e se non si coinvolgono nelle scelte anche le opposizioni, non si va lontano”. La consigliera M5S Romina Pergolesi ha parlato di "un libro delle favole che si è tramutato in un libro degli orrori". "Se è vero che la Regione non ha più soldi da spendere - ha concluso - allora sarebbe meglio se operasse con maggior efficienza". Sandro Bisonni (Misto) rimarcando il ritardo nella presentazione della proposta e dei documenti allegati ha evidenziato la "poca chiarezza dei dati e delle tabelle". "Ai sindaci - ha rilevato - solo elemosina".

GLI INTERVENTI DEL PRESIDENTE CERISCIOLI E DELL’ASSESSORE CESETTI

In chiusura di dibattito, il presidente della Giunta regionale, Luca Ceriscioli, ha subito chiarito che “è cosa non vera affermare che nel sociale non sono state messe risorse”. “Settanta milioni di euro era il massimo si potesse fare – ha detto – e in questo settore abbiamo fatto una scelta molto forte, recuperando risorse”. “Il nostro cuore batte su questi argomenti – ha poi aggiunto Ceriscioli, riferendosi all’impegno non soltanto sul sociale, ma anche nella sanità – e ci muoviamo guardando ad un orizzonte di lunga prospettiva”. Dopo di lui, ha preso la parola l’assessore regionale al Bilancio, Fabrizio Cesetti, per difendere l’operato della Giunta e degli Uffici contabili rispetto agli attacchi dei gruppi di minoranza che avevano segnalato i ritardi nella predisposizione dei documenti e la poca chiarezza di dati e tabelle. “Non abbiamo paura – ha detto con forza Cesetti – perché sappiamo argomentare le nostre ragioni e sappiamo che la verità sta dalla nostra”. “Bene abbiamo fatto a riappropriarci delle risorse delle Province – ha rilevato Cesetti – perché quelle risorse verranno destinate di nuovo all’esercizio di quelle funzioni che erano proprie delle Province e ora sono di competenza della Regione”. “Sulle Province si gioca la partita più importante, con tematiche che toccano da vicino le comunità territoriali”. “Il provvedimento relativo al sociale – ha poi concluso Cesetti – persegue perfettamente gli obiettivi di mandato”.


DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO

Via libera alla proposta di atto amministrativo che contiene il Piano degli interventi per il diritto allo studio universitario per l’anno accademico 2016/2017. Nella relazione introduttiva il consigliere Francesco Giacinti (Pd) ha parlato di “opportuno innalzamento dei limiti patrimoniali (indice ISPE a 38mila euro) e reddituali (indice ISEE a 21mila euro) per ampliare la platea dei destinatari degli interventi” . Il consigliere Gianni Maggi (M5S), relatore di minoranza, si è detto soddisfatto per l’innalzamento dei parametri. “Quello che si sarebbe potuto evitare – ha affermato Maggi – è l’aumento della tariffa per la mensa”. Generale preoccupazione è stata manifestata dall’esponente del M5S per il perdurante stato di commissariamento degli Ersu. Il Piano prevede, oltre alla promozione di una uguaglianza sostanziale nella possibilità di accesso agli studi universitari, di garantire uniformità di trattamento rispetto all’assegnazione delle borse di studio, di realizzare una integrazione tra sistemi e procedure per la concessione di benefici erogati dagli ERSU, di proseguire una graduale riqualificazione della spesa, attraverso una più efficiente gestione dei servizi destinati agli studenti. Nell’intervento prima del voto, l’assessore Loretta Bravi, ha parlato di “Piano tecnico, che ha un riflesso nazionale, pienamente condiviso con gli studenti”.


MODIFICHE ALLA LEGGE FORESTALE

Approvata la proposta di modifica alla legge forestale regionale. Nella relazione di maggioranza, il consigliere Pd, Fabio Urbinati, anche proponente del disegno di legge, ha rilevato come i castagneti siano fortemente presenti sul territorio regionale, in particolar modo nelle aree interne. “Spesso una piccola modifica normativa – ha affermato Urbinati – può aprire la strada verso percorsi virtuosi”. Per il relatore di minoranza, Piergiorgio Fabbri (M5S), si tratta di una modifica apprezzata dalle associazioni di categoria che sono state audite in Commissione, ma di cui non si conoscono le effettive ricadute in termini positivi. Per tale motivo il M5S si è astenuto nella votazione. Il nuovo corpo normativo intende chiarire le definizioni contenute nella vecchia legge forestale che prevedeva una distinzione tra due tipologie di castagneto. L’intervento normativo si rende altresì necessario al fine di consentire l’accesso ai contributi del PSR anche a quegli impianti di castagno che non sono stati realizzati secondo le nuove modalità di coltura (attualità di coltura), ma sono costituiti da piante più grandi, sia di età che di dimensione. Prima della votazione è intervenuta la vicepresidente della Giunta, Anna Casini, che ha rilevato come l’azione antropica, attuata attraverso le coltivazioni a castagneto, possa contribuire positivamente anche alla manutenzione, conservazione e risanamento del suolo.

I 70 ANNI DEI BRONZI DI CARTOCETO

In un’interrogazione, indirizzata al presidente della Giunta regionale, Luca Ceriscioli, il vicepresidente dell’Assemblea legislativa delle Marche, Renato Claudio Minardi, ha chiesto di promuovere adeguatamente il 70° anniversario del ritrovamento del gruppo bronzeo, noto come i Bronzi di Cartoceto. Nell’atto, vengono ricordati i momenti del rinvenimento, avvenuto il 26 giugno 1946, quando i fratelli Peruzzini trovarono, nel campo di loro proprietà, i frammenti di quello che si rivelerà, di lì a poco, un gruppo equestre di bronzo dorato, risalente ad un’epoca compresa tra il 50 e 30 a.C. Unici, in Italia e nel mondo, i Bronzi di Cartoceto sono divenuti negli anni il simbolo delle Marche e preziosa icona della cultura regionale e locale. Per questo – si legge ancora nell’interrogazione – è fondamentale che la Regione metta in campo risorse e organizzi iniziative atte a promuoverne l’anniversario. All’interrogazione ha risposto l’assessore ai beni culturali, Moreno Pieroni, che ha confermato la “giusta attenzione che la Giunta regionale intende riservare all’anniversario e alla promozione dell’evento”. Tra le linee di intervento, l’assessore Pieroni ha annunciato investimenti sul piano delle tecnologie a servizio del museo dei bronzi, un apposito piano di comunicazione, anche grazie al social media team della Regione, specifici finanziamenti destinati alla promozione. Soddisfazione da parte dell'interrogante: "I beni culturali - ha affermato Minardi - rappresentano il petrolio del nostro Paese".

LE ALTRE INTERROGAZIONI

La messa in sicurezza, con relativa futura gestione, del fiume Metauro al centro dell’interrogazione del consigliere Boris Rapa (Uniti per le Marche). Ai quesiti contenuti nell’atto ha fornito risposta l’assessore Angelo Sciapichetti che ha ricordato il risanamento degli argini del fiume, dopo l’ultima esondazione. Sono stati inoltre eseguiti lavori di pulizia degli invasi in due punti e svolta ordinaria manutenzione. L’assessore all’istruzione, Loretta Bravi, ha risposto all’interrogazione, strutturata in dodici punti, dei consiglieri della Lega nord in merito ai lavori di risanamento dell’immobile del Buon Pastore di Ancona, al fine di adibirlo a residenza universitaria e a servizio degli studenti. “Una situazione complessa – ha rilevato l’assessore – ma i lavori di ristrutturazione sono attualmente in corso”. “Cercheremo di portare a compimento l’opera – ha concluso – per dare agli studenti della città di Ancona un servizio di buona qualità”. Nella replica il consigliere della Lega, Sandro Zaffiri, ha mostrato preoccupazione per l’aumento dei costi di esecuzione dei lavori che potrebbero determinare “l’ennesima incompiuta”. (l.b.)
Comunicato n.243, Mercoledì 22 Giugno 2016