INTESA MEDICI DI MEDICINA GENERALE, SODDISFAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE SANITA'
Per Fabrizio Volpini un accordo molto importante frutto di un lavoro condiviso che rappresenta non solo un approdo ma un punto di partenza in vista della costruzione di un modello di sanità più vicino ai cittadini e ai territori.

“Esprimo grande soddisfazione per la firma dell'intesa siglata oggi in Giunta dal presidente Ceriscioli con tutte le organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale per la gestione della residenzialità nei 13 ospedali di comunità di Cagli, Fossombrone, Sassocorvaro, Sassoferrato, Cingoli, Chiaravalle, Loreto, Recanati, Tolentino, Treia, Matelica, Montegiorgio e Sant’Elpidio a Mare”. Così il presidente della Commissione Sanità e Servizi sociali, Fabrizio Volpini (Pd), dopo la sottoscrizione dell'accordo che consentirà di garantire un’appropriata gestione medica della residenzialità in queste strutture, delegando l’assistenza dei pazienti ricoverati alla professionalità dei medici di medicina generale e dei medici di continuità assistenziale.
“Ringrazio – ha continuato Volpini - la disponibilità di tutte le sigle sindacali per questo importante risultato che permette agli stessi professionisti una più completa ed efficace presa in carico dei pazienti in condizioni cliniche più critiche che necessitano di maggiore assistenza rispetto alla domiciliarità”.
“Questo accordo - ha commentato Volpini - permetterà di realizzare la riconversione di 13 strutture ma auspico che il modello possa essere poi allargato ad altri territori”. “E' stato – ha aggiunto - un lavoro significativo, durato mesi, quello che ha portato alla firma dell'intesa che rappresenta non solo un approdo ma un punto di partenza in vista della costruzione di un modello di sanità più vicino ai cittadini e ai territori e che risponde in maniera più appropriata a bisogni assistenziali tipici della cronicità”. “Un modello – spiega ancora il presidente della Commissione Sanità - che vede un nuovo protagonismo della figura del medico di medicina generale. Quindi, cure intermedie, ospedali di comunità, intesi non come strutture di serie b ma come luoghi in cui fornire risposte assistenziali più appropriate e di prossimità”. (s.g.)


Comunicato n.263, Venerdì 8 Luglio 2016