INTEGRAZIONE ED ACCOGLIENZA, MASTROVINCENZO: “ABBIAMO L’OBBLIGO DI AVVIARE PERCORSI COMUNI”
A Palazzo dei Priori di Fermo l’incontro congiunto tra il Consiglio regionale e quelli provinciale e comunale di Fermo, dopo la morte di Emmanuel Chidi Namdi. Il Presidente dell’Assemblea legislativa ha ribadito la necessità di una stretta collaborazione tra le diverse istituzioni. Presenti all’iniziativa la Vicepresidente della Giunta, Anna Casini, gli assessori Fabrizio Cesetti ed Angelo Sciapichetti, diversi consiglieri ed il Garante dei diritti, Andrea Nobili.


“Oggi siamo qui per manifestare la nostra vicinanza a Chinyery, alla comunità di Capodarco, alla comunità di Fermo, splendida ed accogliente città che è stata oltraggiata da questo drammatico episodio. C'è un razzismo strisciante che pervade la nostra società, verso il quale non si può essere in alcun modo indulgenti. L'Italia è sempre più un Paese multiculturale ed abbiamo l'obbligo morale e civile di iniziare a stabilire percorsi comuni, in una rete di valori condivisi, che da sempre ci distingue come comunità aperta ed accogliente. Dobbiamo collettivamente e politicamente essere intolleranti contro l'intolleranza”.
Lo ha ribadito il Presidente dell’Assemblea legislativa marchigiana, Antonio Mastrovincenzo, nel corso dell’incontro congiunto tra il Consiglio regionale e quelli provinciale e comunale di Fermo, organizzato a Palazzo dei Priori con l’obiettivo – come evidenziato anche dal sindaco Calcinaro e dal Presidente della Provincia, Perugini - di riflettere sui grandi temi dell’integrazione, dell’accoglienza e della solidarietà, che la morte di Emmanuel Chidi Namdi ha riportato prepotentemente al centro dell’attenzione. Presente nella sala consiliare Don Franco Monterubbianesi, fondatore della Comunità di Capodarco.
Secondo Mastrovincenzo è necessario lavorare sul terreno dell'integrazione, con una stretta collaborazione tra istituzioni, amministrazioni locali, mondo del volontariato, delle parrocchie, dell'associazionismo civico, delle organizzazioni sociali, della scuola, chiamata a formare i cittadini del futuro. E conclude: “Basta con le sterili contrapposizioni tra innocentisti e colpevolisti, tra noi e loro, tra ultimi e penultimi. La migliore immagine ci è stata donata dalla comunità nigeriana che domenica ha cantato e pregato in chiesa. E' un segno importante di conciliazione e il miglior omaggio alla memoria di Emmanuel.”
Per la Regione hanno partecipato all’iniziativa la Vicepresidente della Giunta, Anna Casini, gli assessori Fabrizio Cesetti ed Angelo Sciapichetti, ed i consiglieri Francesco Giacinti, Fabio Urbinati, Francesco Micucci, Luca Marconi, Boris Rapa, Gianni Maggi, Jessica Marcozzi e Piero Celani.
Nell’ambito dell’incontro congiunto è intervenuto anche il Garante regionale dei diritti, Andrea Nobili, che ha ricordato come nel 2008 le Marche si siano dotate, uniche in Italia, di una legge che ha lo scopo di integrare le attività che favoriscono l’inserimento sociale degli stranieri, fornendo espressamente competenza al Garante e trovando attraverso rete dei “Nodi” un’attuazione pratica.
“Non possiamo però nasconderci - ha aggiunto - che le nostre comunità risentono di una grande fragilità economica e sociale, per certi versi inedita, che rendono senza dubbio più impegnativa la declinazione di una generosità sociale. E allora diventa necessario lavorare, senza lasciarsi condizionare da facili retoriche, per individuare un punto di equilibrio che consenta di coniugare solidarietà e accoglienza verso chi fugge da guerre e miserie, con una compiuta tutela dei diritti sociali della cittadinanza”. Tutto questo “a partire dalla condanna di ogni pregiudizio razzista, senza se e senza ma, così come va contrastato con ogni mezzo il furore integralista religioso che semina morte in ogni parte del mondo”.

A.Is.


Comunicato n.265, Martedì 12 Luglio 2016