I LAVORI DEL CONSIGLIO Via libera unanime alla semplificazione delle procedure per le serre stagionali
Approvata la pdl che recepisce le indicazioni del Governo sui referendum consultivi per le incorporazioni dei Comuni. Ratificato l'Accordo tra la Regione Marche e la Repubblica di San Marino sulla cooperazione nei servizi sanitari e socio-sanitari.

Serre stagionali: passa all'unanimità la legge che semplifica le procedure

La proposta di legge "Modifica alla legge regionale 8 marzo 1990", relatori i consiglieri Andrea Biancani (Pd) e Sandro Bisonni (Gruppo misto), è stata approvata all'unanimità. Le serre stagionali saranno d'ora in poi considerate opere di edilizia libera. La norma, allineandosi con la normativa statale, modifica le norme edilizie per il territorio agricolo, semplificando le procedure per la realizzazione di queste strutture. "Attualmente – ha spiegato Biancani - la realizzazione può avvenire solo dietro autorizzazione del Comune. Con questa legge alleggeriamo le procedure, aiutando i piccoli agricoltori che utilizzano queste serre temporanee". La pdl, a firma dei consiglieri del Pd Talè, Urbinati, Traversini e del consigliere Rapa (Uniti per le Marche - Socialisti), agevola l'iter burocratico per l'installazione, riconoscendo il limitato impatto ambientale di queste strutture, realizzate per proteggere le colture nei periodi di avversità metereologica. Da adesso sarà sufficiente una comunicazione preventiva al Comune di riferimento e sarà esclusa l'applicazione delle normativa sismica. Gli standard omogenei da rispettare saranno successivamente disciplinati con un atto della Giunta regionale. Il relatore di minoranza Bisonni si è dichiarato favorevole: "E' una norma rispettosa degli aspetti edilizi-ambientali, che semplifica la vita a tanti piccoli agricoltori. Non comporta un rischio di abuso, proprio in qualità di strutture mobili". Anche la consigliera Jessica Marcozzi (FI) ha annunciato il suo voto favorevole, definendo l'atto un segnale verso "la semplificazione e la sburocratizzazione". Federico Talè, tra i firmatari della proposta, si è detto "molto soddisfatto per l'approdo in Aula di questa legge e per il lavoro svolto in commissione". "E' importante dare ai cittadini anche queste risposte di economia reale" – ha detto la consigliera Leonardi (Fd'I). Il consigliere M5s Giorgini ha ricordato l'importanza di un suo emendamento che ha "tolto gli impianti di tipo prefabbricato" per evitare rischi di cementificazione. Il dibattito è proseguito con gli interventi del consigliere Enzo Giancarli (Pd) che ha sottolineato “la mancanza di rischio ambientale di questo provvedimento” e replicato al consigliere Giorgini che ha fatto un parallelo con le conseguenze della legge sui pannelli fotovoltaici. Il consigliere Celani (FI) ha riconosciuto il valore positivo della proposta, soprattutto per il settore “florovivaistico”, ma ha sollevato dubbi sul alcuni aspetti tecnici, in particolare "il paradosso nella definizione di coperture stabili su strutture mobili e la libertà di realizzare queste serre in qualsiasi punto del terreno agricolo". Maggi (M5s) ha presentato un emendamento per “non semplificare la procedura per le serre adiacenti a beni culturali e architettonici, dimostrando attenzione alla bellezza”. L’assessore Casini è intervenuta in risposta a Maggi. “Siamo fuori tema – ha spiegato - Tutte le strutture, se ricadenti in aree paesaggistiche, archeologiche, con vincoli di tutela integrale, sono comunque soggette ad autorizzazione paesaggistica e sottoposte a verifica”. L’atto ha ottenuto il via libera all’unanimità, integrato da un emendamento a firma Biancani e Giorgini, che specifica “Agli effetti della presente legge sono considerate serre le strutture installate al suolo e destinate esclusivamente a colture specializzate”.

Riordino territoriale: il Consiglio modifica gli articoli relativi al referendum consultivo per la fusione per incorporazione segnalati dalla presidenza del Consiglio dei Ministri

La proposta di legge sul riordinamento territoriale recepisce alcuni rilievi della Presidenza del Consiglio dei Ministri sugli aggiornamenti introdotti nel marzo scorso. Con la legge del 9 marzo sono stati modificati e integrati gli articoli relativi ai referendum consultivi per la fusione per incorporazione dei Comuni. La proposta, di cui sono relatori il presidente della I commissione affari istituzionali Francesco Giacinti (Pd) e il vicepresidente Mirco Carloni (Area popolare - Marche 2020), accoglie queste osservazioni, precisando che comunque i Comuni possono indire il referendum consultivo, indipendentemente dalla richiesta di almeno un decimo degli elettori, e abroga il divieto di ripresentare medesima richiesta di referendum se non sono trascorsi almeno cinque anni, perché limitativa, da parte della Regione, sostiene la Presidenza del Consiglio, dell'autonomia riconosciuta ai singoli Comuni. La proposta, introdotta dai due relatori, è stata approvata con 22 voti favorevoli, due contrari (Zaffiri e Zura Ln) e un astenuto (Leonardi Fd'I).



Approvato l' accordo tra Regione Marche e Repubblica di San Marino in campo sanitario e socio-sanitario

La proposta di atto amministrativo n.16 del 2016 , a iniziativa della Giunta regionale contiene l'Accordo di collaborazione tra la Regione Marche e la Repubblica di San Marino in campo sanitario e socio-sanitario. L'intesa, firmata a Palazzo Begni lo scorso 29 aprile tra il Presidente della Giunta Luca Ceriscioli e il Segretario di Stato per la sanità e la sicurezza sociale Francesco Mussoni, favorisce la reciproca cooperazione, uno scambio di collaborazioni che consentirà ai cittadini, soprattutto a quelli confinanti, di usufruire delle prestazioni delle Aziende sanitarie delle Marche e di quelle erogate dall'Istituto per la sicurezza sociale di San Marino. “Un accordo importante, dal valore profondo – ha sostenuto il relatore di maggioranza Enzo Giancarli - ma al contempo molto efficace e con risvolti pratici, perché dà la possibilità ai marchigiani frontalieri di utilizzare le strutture di San Marino e viceversa. L’accordo ha il parere favorevole del Consiglio delle autonomie locali e risponde anche ad un’esigenza dei sindacati che hanno chiesto un’anima sociale al progetto per un’Italia di mezzo”. Giudizio negativo all’accordo è stato invece espresso dalla relatrice di minoranza Romina Pergolesi (M5s), secondo la quale ci sarà “un aumento della spesa sanitaria per i cittadini”. “Questo accordo non prende in esame il problema delle difficoltà burocratiche che hanno i cittadini nell’ottenere i permessi autorizzativi per curarsi all’estero. Chi sta rimettendo con questo accordo è sicuramente la Regione e non la Repubblica di San Marino"- ha sostenuto, mettendo a confronto la spesa per la mobilità attiva e passiva. Per il consigliere Marconi (Udc) si tratta di un accordo "semplice e quasi naturale, inattaccabile, intelligente, la presa d'atto di una mobilità passiva di 300 mila euro, un fenomeno limitato e a volte conveniente. Finalmente potremo avere qualche dato di mobilità attiva per l'ingresso dei cittadini sammarinesi". Gino Traversini (Pd) ha richiamato l'attenzione sui problemi dei comuni di quel territorio e sull'importanza dei rapporti con la Repubblica di San Marino. "Un atto importante per dare risposte agli abitanti di quei territori che saranno soddisfatti di questo accordo". Bisonni (Gruppo misto) ha chiesto "qual è l'obiettivo concreto di questo accordo, dato che anche ora i cittadini marchigiani possono curarsi a San Marino" e teme "un aumento della mobilità passiva". Fabbri (M5s) inserisce questo accordo nella più generale "maltrattata sanità pubblica della provincia di Pesaro-Urbino". L'atto amministrativo è stato approvato con 12 voti favorevoli, 5 contrari e 3 astenuti.

Sessione ispettiva in apertura: lavori pubblici in primo piano

La seduta si era aperta con la sessione ispettiva. Alla prima interrogazione, a firma del consigliere Enzo Giancarli (Pd), dedicata ai lavori urgenti al viadotto sul lago di Castreccioni, ha risposto l'assessore ai lavori pubblici Anna Casini, la quale ha ricostruito l'intero iter di realizzazione dell'opera, nella quale sono state riscontrate già negli anni Novanta alcune lesioni. L'assessore ha definito gli ultimi sviluppi sia in termini di fondi stanziati per il risanamento del viadotto, sia per la titolarità delle competenze. Sulla interrogazione "Riduzione del numero degli insegnanti provincia di Macerata a seguito della riorganizzazione", presentata dal consigliere Micucci (Pd), è intervenuto l'assessore all'istruzione Loretta Bravi la quale ha riconosciuto la gravità della situazione, annunciando che, con il Presidente Ceriscioli, è stato fissato per il 22 luglio un incontro con il Ministro Giannini, alla quale è stata già inviata una nota dettagliata. L'assessore all'ambiente Sciapichetti ha risposto al quesito del consigliere Bisonni (Gruppo misto) su "Presenza dei pesticidi e nitrati in fiumi e pozzi nella parte valliva della provincia di Macerata", dichiarando che i rilievi svolti fino ad oggi "non destano particolare preoccupazione". L'interrogante ha replicato all'assessore dichiarandosi "insoddisfatto", soprattutto per la mancanza di progetti futuri per la prevenzione. "Non abbiamo alcuna notizia di questo presunto intervento". Così la vicepresidente Anna Casini ha concluso il suo intervento per rispondere alla interrogazione del gruppo consiliare Lega Nord su "Richiesta di chiarimenti sui rapporti tra Comune di Ancona ed Erap Ancona inerenti la cessione, l'acquisto e la ristrutturazione dell'ex Caserma Fazio". L'assessore ha chiarito che ad oggi non ci sono documenti o relazioni che confermano questa operazione. Il consigliere Zaffini (LN) è intervenuto criticando "l'atteggiamento arrogante della Giunta regionale". Sulla "Realizzazione del polo enogastronomico regionale" è ancora intervenuta l'assessore ai lavori pubblici Casini. "Il polo – ha spiegato – si sta realizzando a Jesi, con la sede principale presso il palazzo Baleani, mentre l'enoteca regionale sarà riaperta nell'area Zipa. Il soggetto gestore sarà l'istituto marchigiano di enogastronomia Srl". Entro il 31 dicembre 2016 è fissata la scadenza della realizzazione dell'opera. Sul progetto il consigliere Giancarli ha assicurato da parte sua un costante interessamento e "massima attenzione per far sì che siano rispettati i tempi".


In chiusura di lavori respinta la mozione della Lega Nord sulla tutela del patrimonio paesaggistico e ambientale in localita' Ugliano

Dopo aver concordato di ridurre i punti all’ordine del giorno per consentire ai consiglieri di raggiungere Fermo per l’evento del pomeriggio, il Consiglio regionale ha esaminato la mozione “Tutela del patrimonio paesaggistico e ambientale in località Ugliano di San Severino Marche” del gruppo Lega Nord. Il documento si riferisce al progetto di due aziende private di realizzare in località Ugliano, adiacente alla Riserva Naturale regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito, un allevamento caprino e uno ovino, con la costruzione di nuovi capannoni agricoli, con relativi impianti di fotovoltaico. Il consigliere Zura Puntaroni (LN) ha spiegato in Aula che l’obiettivo della mozione è quello di “far conoscere l’opinione del Consiglio regionale sulla questione” e di sensibilizzare il sindaco affinché respinga le richieste di variante al vigente strumento urbanistico comunale. Per il consigliere Francesco Micucci (Pd) “è necessario rispettare le competenze e l’autonomia degli enti locali e su questa vicenda il Consiglio regionale non può intervenire”. Concordi con Micucci gli interventi dei consiglieri di maggioranza, mentre da parte dei consiglieri di opposizione è stato espresso l'invito ad essere coerenti con le scelte di tutela del paesaggio e dell'ambiente rivendicate dalla Regione. Dopo un partecipato dibattito la mozione è stata respinta con 15 voti contrari e 9 favorevoli. La seduta è stata sciolta.
(l.v.)
Comunicato n.266, Mercoledì 13 Luglio 2016