LA PRIMA COMMISSIONE APPROVA LE MODIFICHE STATUTARIE Ampliate le competenze del Consiglio che svolgerà funzioni di valutazione sulle politiche regionali
Aggiornata anche la legge sui marchigiani all'estero.

Il Consiglio regionale, oltre alle tradizionali funzioni di indirizzo e di controllo, svolgerà anche compiti di valutazione degli effetti delle politiche regionali. E' quanto prevede la modifica statutaria approvata dalla Prima Commissione Affari istituzionali, presieduta da Francesco Giacinti (Pd). La proposta di legge, di cui primo firmatario è il capogruppo del Pd Busilacchi, è stata sottoscritta alla presentazione da tutti i gruppi e ha ottenuto oggi il via libera a larga maggioranza. Propone di integrare l'articolo 21 sulle prerogative del Consiglio con "la funzione di controllo sull'attuazione delle leggi e di valutazione degli effetti delle politiche regionali al fine di verificarne i risultati, anche nell'ottica del controllo della spesa". L'Assemblea eserciterà inoltre un accertamento sull'attuazione del programma di governo regionale e sull'operato della Giunta, "per stimare la qualità, il funzionamento e l'efficacia delle scelte adoperate dalla politica". L'organo deputato a questa attività sarà il Comitato per il controllo e la valutazione delle politiche, le cui modalità di funzionamento saranno definite da un'apposita legge regionale. Per diventare effettivi i nuovi articoli statutari dovranno essere approvati dal Consiglio a maggioranza assoluta, con due deliberazioni successive (prima e seconda lettura), ad intervallo non minore di 2 mesi.

Aggiornamento della legge sui marchigiani all'estero. Risparmio grazie alle nuove tecnologie, apertura verso le imprese e gli scambi commerciali.

La Prima Commissione nella seduta di oggi ha dato il via libera anche alla pdl che aggiorna la legge sui marchigiani all'estero. La proposta della Giunta regionale modifica le norme del '97, semplificandole con criteri di efficienza ed economicità. La programmazione degli interventi passa da triennale a quinquennale, in linea con la durata della legislatura e del programma del settore emigrazione. D'ora in poi, superando l'attuale rigida elencazione per Paese, sarà la Giunta a stabilire il numero e la rappresentanza geografica dei componenti del Consiglio dei marchigiani all'estero. Sulle modalità di svolgimento delle sedute plenarie si aggiunge il criterio delle "soluzioni economicamente più vantaggiose in grado di garantire la legittimità e la validità della seduta", privilegiando l'utilizzo delle nuove tecnologie. Maggiore spazio viene infine riconosciuto all'internazionalizzazione. Nell'elenco delle attività che la Regione promuove per favorire l'identità culturale della terra d'origine tra gli emigrati e i loro discendenti è stata infatti inserita la promozione di conferenze e forum su argomenti di economia, iniziative per attrarre investimenti, scambi e interscambi commerciali tra imprese. "I marchigiani all'estero e le loro associazioni mantengono vivi i legami con il territorio d'origine e hanno forti radici culturali. L'aggiornamento della normativa conferma l'importanza delle iniziative di tipo culturale, ma mira anche al potenziamento di interscambi commerciali e imprenditoriali in un'ottica di internazionalizzazione" - concordano i due relatori Minardi (Pd) e Marcozzi (FI).
(l.v.)
Comunicato n.277, Giovedì 21 Luglio 2016