AMPLIATE LE FUNZIONI DEL CONSIGLIO REGIONALE Via libera in prima lettura alla modifica statutaria che assegna all'Assemblea legislativa anche compiti di controllo sull'attuazione delle leggi e di valutazione degli effetti delle politiche regionali
In apertura di seduta Rapa (Uniti per le Marche) e Carloni (Ap) eletti consiglieri segretari. Via libera anche alle disposizioni urgenti di adeguamento dell'ordinamento regionale, al programma delle aree protette 2016/2020 e al rendiconto 2015 del Consiglio

Il Consiglio regionale, oltre alle tradizionali funzioni di indirizzo e di controllo, svolgerà anche compiti di valutazione degli effetti delle politiche regionali. E' quanto prevede la modifica statutaria approvata, in prima lettura, a larga maggioranza (22 favorevoli e 4 astenuti, i consiglieri 5 stelle) nel corso della seduta del 26 luglio. La proposta di legge integra l'articolo 21 sulle prerogative dell’Assemblea legislativa con "la funzione di controllo sull'attuazione delle leggi e di valutazione degli effetti delle politiche regionali al fine di verificarne i risultati, anche nell'ottica del controllo della spesa". Il Consiglio regionale eserciterà inoltre un accertamento sull'attuazione del programma di governo regionale e sull'operato della Giunta, "per stimare la qualità, il funzionamento e l'efficacia delle scelte adoperate dalla politica". L'organo deputato a questa attività sarà il Comitato per il controllo e la valutazione delle politiche, le cui modalità di funzionamento saranno definite da un'apposita legge regionale. Per diventare effettiva la modifica statutaria dovrà essere approvata dal Consiglio, in seconda lettura, con una deliberazione a un intervallo non inferiore a due mesi.
Dopo la relazione del presidente della I commissione, Francesco Giacinti (Pd), che ha illustrato i contenuti della pdl di modifica statutaria nell’ambito della quale vengono attribuite al Consiglio funzioni di valutazione sulle politiche regionali “condivisa – ha sottolineato - da tutti i gruppi consiliari”, il dibattito è stato aperto dall’intervento del capogruppo M5s Maggi, che ha annunciato il ritiro della firma alla pdl, in seguito alla bocciatura in commissione delle proposte "cinquestelle" riguardanti la pubblicizzazione dei lavori delle commissioni e l’abbassamento del quorum per la richiesta di referendum abrogativo. Sono intervenuti nella discussione i consiglieri Marcozzi, Busilacchi (primo firmatario della pdl), Bisonni, Marconi, Celani, Fabbri


RAPA E CARLONI CONSIGLIERI SEGRETARI

Boris Rapa e Mirco Carloni sono stati eletti consiglieri segretari dell'Assemblea legislativa. I capigruppo di Uniti per le Marche e Area popolare hanno ottenuto rispettivamente 16 e 7 voti (due le schede bianche, mentre un voto è andato al capogruppo Fi, Jessica Marcozzi). L'elezione è avvenuta in apertura della seduta del Consiglio regionale. Il Movimento cinquestelle non ha partecipato al voto rifiutando la scheda, come annunciato dal capogruppo Gianni Maggi. Rapa e Carloni affiancheranno il presidente dell'Assemblea Mastrovincenzo e i suoi vice Minardi e Malaigia all'interno dell'Ufficio di Presidenza. Con l'elezione dei consiglieri segretari si porta a compimento la riforma statutaria avviata nel 2015.



ADEGUAMENTO DELL'ORDINAMENTO REGIONALE


Via libera a maggioranza alla proposta di legge riguardante disposizioni urgenti di adeguamento dell'ordinamento regionale. Approvata con 14 voti favorevoli e 11 contrari, la pdl contiene un pacchetto di modifiche tecnico-legislative che riguardano molte materie, tra cui gli oneri di urbanizzazione, il trasporto pubblico locale, l'organizzazione e il personale della Regione, la gestione integrata dei rifiuti.
La proposta di legge è stata illustrata dal relatore di maggioranza Biancani che ne ha evidenziato i contenuti spiegando gli emendamenti approvati, prima della ripresa dei lavori dell'Aula, dalla III Commissione che era riunita dopo l'approvazione delle modifiche statutarie. A seguire l'intervento del relatore di opposizione, Carloni (Ap) che entrando nel dettaglio ha motivato le scelte della commissione soffermandosi anche sull'articolo relativo al personale della regione di cui fino all'ultimo "avevo auspicato - ha detto - il ritiro da parte della giunta".
Nel corso del dibattito in Aula, dopo le relazioni di Biancani (Pd) e Carloni (Ap), il capogruppo M5s Maggi criticando fortemente la proposta di legge a iniziativa della giunta regionale, ha parlato di contenitore “balneare” e auspicato che “questa prassi di convenienza non venga reiterata” . Marconi (Udc) ha fatto una riflessione di metodo e dichiarato di non ritenere ”scandalosi provvedimenti di questo tipo”.
Secondo il presidente della giunta Ceriscioli “la realtà è una cosa molto diversa dalle chiacchiere”. “Abbiamo fatto un conto del costo complessivo sostenuto dalla Giunta per staff, comunicazione e rappresentanza ed abbiamo rilevato un risparmio pari a 1.433.000 euro. I documenti parlano chiaro. Abbiamo lavorato molto e le competenze sono anche aumentate”. Per quanto riguarda gli esperti – che attualmente riguardano solo i settori giuridico, economico, culturale e dell’informazione – Ceriscioli ha evidenziato come “è incredibile che un ente possa prevedere competenze solo in quattro ambiti e nessuno in altri di estrema importanza come, ad esempio, l’urbanistica. Ampliando la platea delle stesse competenze avremo la possibilità di lavorare in modo migliore”.
Critici gli interventi del consigliere M5S Giorgini e di quelli leghisti Zura Puntaroni e Zaffiri. Quest’ultimo ha parlato di “legge agostana” dove non sono chiari i risparmi e che “non va nell’interesse della massima trasparenza nei confronti della comunità”.
Bisonni, pur condividendo alcuni articoli, ha annunciato il voto contrario alla pdl nel suo complesso, “una legge minestrone – ha detto - dove c’è dentro di tutto”, mentre l’assessore Cesetti ha evidenziato come “questa giunta costi la metà della giunta precedente” e parlato di “razionalizzazione ed efficientamento della spesa”. E ancora: “Quelli del presidente Ceriscioli non sono annunci – ha detto - ma dati di fatto”. Prima del voto respinti numerosi emendamenti del M5S.

DISCO VERDE AL PROGRAMMA AREE PROTETTE 2016/2020

Approvato, con 22 voti favorevoli e 4 astensioni, il programma per le aree protette 2016/2020. L'atto rappresenta un quadro generale di riferimento che garantisce la coerenza al sistema regionale delle aree protette (Sirap) evitando il realizzarsi di azioni frammentarie e assicurando il riconoscimento delle specificità di ogni singola realtà territoriale. Il piano quinquennale raccoglie direttive e indirizzi a cui i parchi e le riserve naturali debbono conformarsi in un'ottica di razionalizzazione delle attività e delle spese.
Strumento di programmazione pluriennale delle attività nei parchi e riserve naturali della regione, l'atto conferma gli obiettivi del precedente piano, scaduto nel dicembre 2015, sia per quanto riguarda la Rete Ecologica Marche (Rem), che costituisce il presupposto scientifico allo sviluppo coerente delle azioni per la conservazione e lo sviluppo del patrimonio naturale regionale, sia in relazione all'Infrastruttura Verde Marche (Ivem), vista quale supporto vitale alle funzioni e alle attività, anche economiche, della società marchigiana. Nel dettaglio l'atto di programmazione è stato illustrato dal relatore di maggioranza Biancani (Pd) che ha sottolineato il valore del programma e presentato i contenuti di alcuni emendamenti della III commissione. Il relatore di opposizione Bisonni (gruppo misto), che ha sottolineato come il piano sia “un documento importante che evita la frammentazione delle azioni nelle aree protette”, Nel corso del dibattito in aula hanno preso la parola i consiglieri Marconi (Udc), Zaffiri (Lega Nord), Celani (Fi), Giorgini (M5s), Fabbri (M5s), Giancarli (Pd) e Pergolesi (M5s).



VIA LIBERA AL RENDICONTO 2015 DELL'ASSEMBLEA LEGISLATIVA

Con 15 voti favorevoli e 5 contrari approvato dall'Aula il rendiconto dell'Assemblea legislativa per l'esercizio finanziario 2015. I contenuti della proposta di atto amministrativo sono stati illustrati dal vicepresidente Renato Claudio Minardi. Il fabbisogno complessivo del Consiglio al 31 dicembre 2015 si assesta su 14.899.951 euro, rispetto alla previsione di 15.749.951, “con un risparmio – ha sottolineato Minardi - di 850mila euro”. Al risparmio registrato in assestamento si aggiunge ha spiegato il vicepresidente dell'Assemblea - un avanzo di amministrazione a rendiconto 2015 pari a 498.952 euro.
Facendo un'analisi complessiva del trend delle spese con riferimento agli anni precedenti Minardi ha evidenziato come la spesa complessiva dell’anno 2015 sia risultata pari a 14.416.689 euro con una diminuzione rispetto al 2014 di 983.195 euro (-6,38%) di cui 672.524 euro (- 5,82%) relativa alle spese obbligatorie, alla diminuzione degli assegni vitalizi e ai risparmi riguardanti i gruppi consiliari e 310.670 euro (- 8,07%) in relazione alle spese di funzionamento. Prima della chiusura dei lavori, l'Assemblea ha nominato due componenti nel CdA della Cooperativa Artigiana di Garanzia “Pietro Rabini” di Ancona. Si tratta di Sonia Appolloni e Mauro Paolinelli.

c.c.
Comunicato n.282, Mercoledì 27 Luglio 2016