VIA LIBERA AL NUOVO PIANO TELEMATICO E AGGIORNATA LA LEGGE SUI MARCHIGIANI ALL'ESTERO
Nell'ultima seduta del Consiglio regionale prima della pausa estiva licenziato il provvedimento per la diffusione della banda ultra larga sul territorio regionale ed effettuato l'aggiornamento della legge che contiene gli interventi a favore dei marchigiani all'estero.

MARCHIGIANI ALL’ESTERO. AGGIORNATA LA LEGGE

Con 22 voti favorevoli e 6 contrari il Consiglio regionale ha approvato la proposta di legge che aggiorna le disposizioni relative ai marchigiani all’estero, contenute nella legge n.39/97. Una serie di modifiche che vanno dalla programmazione su base quinquennale, anziché triennale, ad una diversa organizzazione del Consiglio dei marchigiani all’estero che sarà affiancato da un nuovo organismo, il “Club Amici delle Marche” composto dalle associazioni all’estero che hanno un legame con le Marche in base a rapporti di gemellaggio. Sull’atto hanno relazionato in Aula il consigliere Renato Claudio Minardi, per la maggioranza, e la consigliera Jessica Marcozzi, per la minoranza. Sono poi intervenuti nel dibattito i consiglieri Luca Marconi (Udc) che ha parlato di “un opportuno alleggerimento di una legge che ha avuto e ha una grande importanza”, Gianni Maggi (M5S) che, con una visione meno romantica, ha riferito di una legge “non più adeguata ai tempi e priva di contenuti”. Successivamente, Gino Traversini (Pd) ha parlato di “fenomeno dell’emigrazione molto diverso rispetto al passato, ma con caratteri unici che rappresentano un valore”, mentre Sandro Zaffiri (Lega nord), annunciando e motivando voto contrario, ha rilevato che una legge come questa “è lesiva del valore della conservazione delle tradizioni, perché insufficiente sul fronte operativo”. Il capogruppo Pd, Gianluca Busilacchi ha affermato che “modernizzare il quadro era indispensabile per muoversi nella direzione della conservazione della memoria, ma anche della promozione delle nuove iniziative”. Per Enzo Giancarli (Pd) la legge rappresenta “un valore per la capacità di far incontrare vecchie e nuove generazioni di emigranti”, mentre per il consigliere Piero Celani (FI) “non si tratta di modernizzazione, ma di semplice aggiornamento tecnico”. Sandro Bisonni (Misto) ha definito la legge “frutto della mediazione, che razionalizza, semplifica e crea dei risparmi”, mentre Romina Pergolesi (M5S) ha parlato di “legge che non serve, perché non crea posti di lavoro”. L’assessore Moreno Pieroni ha parlato dei marchigiani all’estero come “valore assoluto, perché voci parlanti delle Marche in territori stranieri”.

NUOVO PIANO TELEMATICO: STRATEGIA REGIONALE PER LA DIFFUSIONE DELLA BANDA ULTRA LARGA

L’Assemblea legislativa delle Marche ha dato via libera, con 23 voti a favore e 2 contrari, al nuovo Piano telematico regionale: strategia regionale per la diffusione della banda ultra larga. Il Piano, illustrato in Aula dal consigliere Andrea Biancani, ha una copertura di spesa di oltre 108 milioni che determineranno, entro il 2020, l’attivazione del servizio per la totalità della popolazione marchigiana con almeno 30 Mega, mentre l’85% del territorio otterrà fino a 100 Mega. Attraverso tale provvedimento si profilano scenari interessanti per le Marche sul fronte dello sviluppo socioeconomico, in modo particolare per le aree interne, spesso in sofferenza per isolamento e deficit infrastrutturale. Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Peppino Giorgini (M5S) che ha lamentato il grave ritardo della rete internet regionale, Sandro Zaffiri (Lega nord) che non ha riscontrato un così “grande risultato” per la Giunta regionale, Francesco Micucci (Pd) che ha sottolineato il valore del piano e del percorso partecipativo che lo ha accompagnato, Sandro Bisonni (Misto) che ha parlato di un piano che potrebbe addirittura caratterizzare l’intera legislatura, considerata la cifra investita. Il consigliere Pd, Enzo Giancarli, ha rimarcato il lavoro serio e approfondito che è stato fatto in Commissione: “fibra ottica, bene primario come l’acqua”. Piero Celani (FI) “la sfida è quella di stare al passo con la tramutazione delle linee di collegamento materiali in quelle immateriali”. Chiusura di dibattito affidata alla Giunta, prima il Presidente Luca Ceriscioli: “un provvedimento che va nella direzione giusta e che ben si inserisce nelle politiche a favore delle aree interne”, poi l’assessore Fabrizio Cesetti: “Un atto che recupera quel ritardo da più parti evocato”. L’approvazione, formalizzata in data odierna, consentirà di sfruttare le opportunità del bando Infratel, che verrà pubblicato tra settembre e ottobre, e che prevede, per chi vorrà investire nella costruzione e gestione della nuova rete nazionale di telecomunicazioni, l’erogazione di finanziamenti europei, nazionali e regionali. L’Aula, prima del voto sull’intero, ha recepito un articolato emendamento della Terza Commissione che riformula le priorità degli interventi, inserendo criteri di premialità per i territori più virtuosi e ponendosi l’obiettivo di creare condizioni di sistema che velocizzino l’implementazione delle infrastrutture sul territorio regionale. Le priorità sono state fissate in 19 punti, suddivisi in due blocchi, il primo relativo all’offerta di infrastrutture ed il secondo relativo alla domanda di servizi . Nello specifico si va a promuovere accordi e convenzioni in sede locale con i comuni e le aree territoriali per velocizzare il rilascio delle autorizzazioni, si aumenta la disponibilità di infrastrutture in quelle aree cosiddette bianche e in crisi produttiva, si allarga la piattaforma Wi-Fi libero. E’ stato poi sostanzialmente istituzionalizzato il percorso partecipativo che è stato il leit-motiv del Piano regionale della Banda ultra larga,fin dalla sua fase embrionale, attraverso incontri con soggetti pubblici e privati che si sono svolti in tutte le province marchigiane. L’emendamento della Commissione prevede la creazione di un gruppo di lavoro permanente, formato da soggetti pubblici e privati, che svolga le funzioni di monitoraggio, indirizzo e valutazione della effettività ed efficacia degli interventi posti in essere. Il gruppo di lavoro avrà anche il compito di mappare differentemente le diverse zone a seconda delle specifiche esigenze e proporre eventuali azioni correttive ed integrative.

IL CASO DELLA FARMACIA DI MONTELEONE DI FERMO

Il Consiglio regionale ha approvato una proposta di mozione, ad iniziativa della consigliera Marzia Malaigia (Lega nord), abbinata ad una interrogazione a firma Jessica Marcozzi (FI), che impegna la Giunta ad attivarsi per la ripresa, entro tempi brevi, del servizio della farmacia unica rurale ubicata nel comune di Monteleone di Fermo. Un grave disservizio legato alla assenza da ormai 18 mesi della nuova gestione della farmacia unica rurale in seguito alla chiusura della precedente. La mozione impegna per altro la Giunta a far sì che siano avviate, al più presto, le procedure per l’emissione del bando relativo all’assegnazione definitiva di tale farmacia unica rurale. La mozione è stata integrata da tre emendamenti ad iniziativa della Giunta regionale.

APPROVATE TRE MOZIONI

In coda ai lavori del Consiglio sono state approvate tre mozioni su argomenti di varia natura. Una prima proposta di mozione ad iniziativa dei consiglieri della Lega nord, integrata da alcuni emendamenti a firma Francesco Giacinti (Pd), per la revisione delle distanze chilometriche e tariffe dei percorsi del TPL in provincia di Fermo, la seconda del consigliere Piergiorgio Fabbri (M5S) concernente le disposizioni a sostegno dei diritti e dell’integrazione dei cittadini stranieri immigrati, la terza del consigliere Luca Marconi (Udc) contro l’allarmismo derivante da una inesatta valutazione del fenomeno dell’erosione costiera. Respinta la proposta di mozione avanzata dal consigliere Sandro Bisonni (Misto) sulla riduzione delle tariffe del Trasporto pubblico locale e (l.b.)

NOMINE ALLA SVIM

Il Consiglio regionale delle Marche ha provveduto all’elezione di due componenti all’interno del Collegio dei Revisori dei conti della Società di Sviluppo Marche (SVIM). Sono stati eletti Marta Giangrisostomi con quattordici preferenze e Stefano Collina con quindici preferenze. Le nomine sono state effettuate attraverso due distinte votazioni nel rispetto delle disposizioni sulla differenza di genere.

L’ESAME DEGLI ATTI ISPETTIVI

La seduta del Consiglio regionale si era aperta con la risposta, affidata al Presidente Ceriscioli, ad una interrogazione urgente della consigliera Romina Pergolesi (M5S) concernente alcune criticità riscontrate presso l’ospedale pediatrico Salesi di Ancona. Nello specifico la consigliera pentastellata ha chiesto di conoscere quali azioni la Giunta regionale abbia posto in essere per risolvere la problematica dell’esaurimento dei posti culla presso il reparto di terapia intensiva di quell’ospedale, posto che due bambini prematuri sono stati recentemente trasferiti fuori regione. “I parametri su quell’ospedale sono ottimali – ha affermato il Presidente della Giunta - e comunque dal mese di settembre si avranno altri due posti culla in più”. Sempre il Presidente Ceriscioli ha risposto ad un’interrogazione del consigliere Pd, Enzo Giancarli. L’interrogante chiedeva di sapere se corrisponde a verità il fatto che una consistente disposizione testamentaria, effettuata da una signora di Castelleone di Suasa ed indirizzata agli Ospedali Riuniti di Ancona con la specifica finalità della ricerca sul cancro, corra il rischio di essere dirottata verso altre volontà. Il Presidente Ceriscioli ha rassicurato Giancarli sul fatto che non esiste alcuna volontà diversa rispetto a quella espressa nella disposizione testamentaria. La difficile situazione della cantieristica navale fanese, con conseguente rischio occupazionale per circa novanta addetti, è stata al centro delle interrogazioni abbinate del consigliere Boris Rapa (Uniti per le Marche) e del gruppo della Lega nord. L’assessore Manuela Bora ha riferito sia in merito al programma di manutenzione del porto e dei fondali, sia in merito agli investimenti nel settore della cantieristica. “Domani (3 agosto) – ha riferito Bora - è previsto l’inizio della fase di esame congiunto in Regione nell’ottica della salvaguardia dei livelli occupazionali a rischio”. L’assessore Moreno Pieroni ha poi risposto all’interrogazione del consigliere Piergiorgio Fabbri (M5S) in merito al commissariamento della Regione Marche per non aver provveduto, secondo disposizioni ministeriali, alla modifica di alcune disposizioni del calendario venatorio. Nell’atto il consigliere Fabbri chiedeva di conoscere i motivi del mancato adempimento da parte della Regione, se questa intenda provvedere alla rettifica tecnica e se tale mancato adempimento possa comportare dei costi. Da ultimo, il Presidente Ceriscioli ha risposto alle interrogazioni abbinate del consigliere Sandro Bisonni (Misto) e della consigliera Elena Leonardi (FdI-AN) sulla chiusura per ferie di alcune camere operatorie degli ospedali situati nell’Area Vasta di Macerata. “Per casi urgenti e indifferibili – ha affermato Ceriscioli – le camere operatorie non chiudono mai, mentre sul fronte della garanzia della copertura del servizio esiste uno specifico piano delle assunzioni”.

UN MINUTO DI SILENZIO PER RICORDARE LA STRAGE DI BOLOGNA

Il Consiglio regionale delle Marche ha osservato un minuto di raccoglimento per ricordare le vittime dell’attentato alla stazione di Bologna, avvenuto il 2 agosto 1980. In conseguenza dell’esplosione della bomba morirono 85 persone e ne rimasero gravemente ferite circa 200. Il minuto di silenzio è stato chiesto dal Presidente del Consiglio, Antonio Mastrovincenzo. (l.b.)


Comunicato n.288, Mercoledì 3 Agosto 2016