L CONSIGLIO REGIONALE APPROVA LA PROPOSTA DI RIDUZIONE DELLE INDENNITA' PER I COMPONENTI DEL CORECOM Via libera ai referendum consultivi per la fusione di due gruppi di Comuni nella provincia di Pesaro-Urbino

La proposta di legge 78 per la riduzione dei compensi dei componenti del Corecom, inserita d'urgenza nell'ordine del giorno, ha ottenuto il via libera dell'Aula all'unanimità, con 28 voti favorevoli. La pdl, composta da tre articoli, è arrivata in Consiglio dopo un ulteriore passaggio in Commissione affari istituzionali che ha approvato all'unanimità la soppressione della proroga fino al 31 gennaio, dopo la vicenda del vicepresidente Capozza. La pdl, con la nuova denominazione, "Modifiche alla legge regionale 8 del 2001", stabilisce una riduzione dei compensi per i tre componenti. L'indennità del presidente scende a 1.500 euro, quella del vicepresidente a 900 euro, per il componente sono previsti 700 euro. Le risorse risparmiate - per il 2016 circa 18mila euro, per il 2017 e il 2018 circa 72mila euro annuali - saranno destinante a interventi per i servizi sociali e per la disabilità. Nei giorni scorsi, dopo le offensive dichiarazioni del vicepresidente del Corecom, Francesco Capozza, sulla vicenda della ragazza di Napoli che si è tolta la vita per la diffusione di alcuni video sui social network, il presidente del Comitato Pietro Colonnella ha presentato le sue dimissioni, per far decadere tutte le cariche. Il Presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo ha velocizzato l’iter per procedere al rinnovo e la Prima Commissione ha proceduto (19 settembre) alla verifica dei requisiti dei candidati.

IL DIBATTITO
Il vicepresidente Minardi, relatore di maggioranza, dopo aver ricostruito quanto accaduto nei giorni scorsi, ha ricordato il compito svolto dal Corecom e i risultati raggiunti, come i 200 incontri nelle scuole, d’intesa con la polizia postale, per l’uso consapevole del web, le oltre 2.500 conciliazioni con gli operatori telefonici, per un totale di circa un 1 milione di euro restituiti ai cittadini marchigiani. Minardi ha ribadito che le economie ottenute dalla diminuzione dei compensi proposti nella legge “saranno destinate ai servizi sociali e alla disabilità”. “Per quanto riguarda il sistema di votazione, per garantire di fatto la scelta del vicepresidente da parte della minoranza, sarà utilizzata una sola scheda”. Il relatore di minoranza Gianni Maggi (M5s) ha sostenuto che “il caso Capozza dimostra che le nomine per questi organismi delicati, vengono fatte su basi politiche". "Auspichiamo che queste nomine vengano fatte con bandi pubblici, aperti alla pluralità e alle forze migliori dei cittadini. Noi pretendiamo per la cosa pubblica il meglio e non solo le amicizie dei consiglieri”. “Dobbiamo dare atto al presidente Giacinti – ha concluso - che ieri in Prima commissione è stata fatta una selezione accurata dei candidati, guardando alle caratteristiche che la norma vigente richiede”, e ha annunciato voto favorevole. Il presidente della Prima Commissione Francesco Giacinti (Pd) ha illustrato all’Aula un emendamento a sua firma per sanare “la discrasia temporale tra l’entrata in vigore della legge per la riduzione dei compensi e la nomina dei nuovi componenti”. Sul lavoro di analisi dei requisiti svolto dalla Commissione, ha spiegato che “si è basato sull’analisi delle caratteristiche che la normativa richiede, il minimo in questo momento di crisi delle istituzioni, che squalifica il lavoro che correttamente, come i membri di questa Assemblea, viene fatto ogni giorno”. La consigliera Jessica Marcozzi (FI) si è detta “contraria al comportamento tenuto dal vicepresidente del Corecom”, condannandolo, e ha ricordato i suoi “No”, già ribaditi nella scorsa seduta, “alla proroga, allo slittamento della scadenza delle candidature, al passaggio a 5 componenti”. “Quando noi consiglieri presentiamo delle candidature, si tratta di persone con requisiti morali e professionali. Abbiamo fatto un buon lavoro in Commissione” – ha concluso. Il consigliere Marconi (Udc) ha parlato di “infantile gioco dei primi della classe”. “Io avrei fatto il Corecom con 7 componenti, con la rappresentanza di tutte le forze politiche. Solo la politica è titolare della rappresentatività popolare democratica. Non era sbagliata neppure la proposta di proroga fino al 31 gennaio. Di tutte le nomine ne rimangono 13, ne abbiamo scartate 15, questo dimostra che è stato fatto un lavoro qualificato e ringrazio pubblicamente tutti i candidati che hanno concorso”. Il capogruppo Pd Busilacchi, ha ringraziato il collega Minardi “per l’eccellente lavoro”. “Ero favorevole alla proroga, come elemento di garanzia per la fase referendaria – ha proseguito - dopo di che è accaduto un evento imprevisto, che è stato superato grazie al presidente Colonnella” e ha ribadito la linea comune condivisa da tutto il gruppo. Giorgini (M5s) ha insistito che “per garantire il ruolo del Corecom è fondamentale l’autonomia dei suoi componenti dalle forze politiche”. Celani (FI) ha invitato a riflettere “su quanto è successo in passato”. “Non mi metterei medaglie al petto, non si può dire io non c’ero, lo hanno fatto gli altri” e ha rivendicato che “questa pdl porta i contenuti sostenuti dalla minoranza”. Il consigliere Bisonni (Gruppo Misto), dopo la “ferma condanna alle parole del vicepresidente del Corecom”, ha invitato l’Aula a rinviare la proposta di legge, “una settimana di tempo per verificare se ci possono essere dei problemi tra l’entrata in vigore dei nuovi compensi e la nomina dei nuovi componenti”. Per il consigliere Zaffiri (LN) “oggi si discute una cosa che la settimana scorsa era stata posta in termini diametralmente opposti, quello che le minoranze avevano proposto otto giorni fa è stato sposato oggi dalla maggioranza”. L’assessore Cesetti ha invitato a ragionare non solo sulla riduzione dei costi, ma “intorno alle funzioni di questo importante organismo di garanzia”. “Su quello che può fare soprattutto per le fasce più deboli che si devono scontrare con grossi gruppi che agiscono in condizioni di quasi monopolio. E soprattutto su quello che il Corecom può fare per il controllo delle cose orribili che stanno avvenendo quotidianamente nei social. Questo deve fare il Corecom, come lo ha fatto bene in questi anni e come ha fatto bene il presidente Colonnella”. La consigliera Leonardi ha annunciato voto favorevole, ma ha espresso “rammarico per l’eccessiva attenzione dedicata all’assegnazione degli incarichi”.

FUSIONE DEI COMUNI: VIA LIBERA A DUE NUOVI REFERENDUM CONSULTIVI NELLA PROVINCIA DI PESARO-URBINO. La consultazione avverrà per l'unione di Barchi, Orciano di Pesaro, Piagge e San Giorgio di Pesaro e Montemaggiore al Metauro, Saltara e Serrungarina

Nel corso della seduta sono state esaminate e approvate (18 favorevoli e 4 astenuti) le proposte di deliberazione per l'indizione del referendum consultivo per l'istituzione di due nuovi comuni mediante fusione nella provincia di Pesaro-Urbino. I comuni di Barchi, Orciano di Pesaro, Piagge e San Giorgio di Pesaro, si fonderebbero per costituire un nuovo centro di circa 5400 abitanti. Montemaggiore al Metauro, Saltara e Serrungarina costituirebbero un nuovo comune di 12mila e 200 abitanti circa. Le proposte, a iniziativa della Giunta, sono state introdotte dai due relatori Francesco Giacinti, presidente della Prima commissione affari istituzionali, e Giovanni Maggi (M5s). Il percorso di fusione è stato avviato dopo la richiesta alla Regione, deliberata dai singoli consigli comunali e il parere favorevole della Provincia, così come previsto dalla legge 10 del 1995. Approvate le proposte di deliberazione, il presidente della Giunta fisserà con proprio decreto la data di effettuazione del referendum consultivo. La fusione è stata chiesta dai comuni dopo aver esercitato in forma associata molteplici funzioni e servizi, con lo scopo di ottenere semplificazione organizzativa, miglioramento dell'efficienza dei servizi e maggiori opportunità di accesso a contributi pubblici. Il relatore di maggioranza, il presidente della Prima commissione affari istituzionali, Francesco Giacinti (Pd), ha ripercorso l’iter che ha preceduto la richiesta di referendum e ha confermato “il parere favorevole del Cal e del Crel. “L' indizione del referendum – ha concluso - sarà decisivo ai fini della nascita di questi comuni”. Il consigliere Gianni Maggi (M5s), relatore di minoranza, ha sostenuto che “il Movimento 5 si è dichiarato favorevole da tempo alle fusioni dei comuni sotto i 5mila abitanti, purché queste decisioni vengano presa dai cittadini”. “Questa – ha proseguito – è una fusione che non viene proposta dall’alto, ma nasce dall’esperienza quotidiana, non possiamo che votare favorevolmente, perché sancisce un’integrazione che già esiste”. Il consigliere Talè (Pd) ha parlato di “una realtà virtuosa di collaborazione tra i comuni, da prendere come esempio”. Per l’assessore Cesetti (enti locali) “questo atto consegna al popolo l’opportunità di poter decidere il destino futuro suo e delle generazioni che verranno, un grande atto democratico”. Il consigliere Celani (FI) ha inviato ad esaminare “la vita di quei borghi che hanno rinunciato al campanile, per valutare se in effetti è migliorata la qualità della vita”. Il consigliere Carloni (Area popolare - Marche 2020)) si è detto “non favorevole a questa scelta, perché al momento la decisione è stata presa dai consigli comunali e non dai cittadini”.


SESSIONE ISPETTIVA: AL CENTRO DEI QUESITI SANITA', LAVORI PUBBLICI E SICUREZZA
La sessione ispettiva si è aperta con l’interrogazione “Riorganizzazione del servizio sanitario regionale. Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare”, alla quale ha risposto l’assessore Sciapichetti (ambiente), a firma della consigliera Jessica Marcozzi (FI), la quale si è dichiarata “insoddisfatta della risposta”. Al quesito “Manutenzione della rete viaria secondaria marchigiana”, del consigliere Giancarli (Pd), ha risposto l’assessore Anna Casini (lavori pubblici), che, dopo aver fornito un quadro complessivo sulla manutenzione delle strade, ha annunciato che la firma della convenzione tra Ministero, Anas, Regione e province marchigiane per la gestione delle strade ex statali, prevista lo scorso 26 agosto e rinviata per il terremoto, si dovrebbe svolgere il prossimo 5 ottobre. Si tratta di oltre 800 chilometri di strade che in parte (circa 500 km) andranno all’Anas e per la restante parte saranno gestiti da contratti “in service”. “La sicurezza è al centro di ogni cosa, la sicurezza non è a rischio da nessuna parte” – ha detto sempre l’assessore Casini, concludendo l’intervento di risposta alla interrogazione "Sicurezza antisismica delle strutture sanitarie e delle scuole marchigiane", presentata da Bisonni (Gruppo Misto), il quale ha invitato la Regione “a proseguire gli interventi sulla sicurezza”. All’interrogazione del consigliere Biancani (Pd) “Celebrazione dei centocinquanta anni dalla morte del Maestro Gioachino Rossini” ha risposto l’assessore Moreno Pieroni. L’assessore alla cultura ha assicurato “l’attivazione di risorse per questo anniversario, in raccordo con gli enti locali e nazionali, in un’ottica di progettualità culturale collegata al turismo”. La progettazione non sarà annuale, ma avrà una prospettiva triennale, unendo la ricorrenza Rossiniana ai 200 anni dalla pubblicazione dell’Infinito di Leopardi (2019) e ai 500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio (2020). E’ seguita le risposta dell’assessore Casini a “Assunzioni Aree Vaste” della consigliera Pergolesi (M5s), secondo la quale “si continua ad assumere personale amministrativo e non personale medico e infermieristico”, e dell’assessore Sciapichetti a “Situazione del trasporto ferroviario nelle Marche”, a firma del consigliere Marconi (Udc). L'ultima interrogazione discussa è stata quella a firma dei consiglieri della Lega Nord Zaffiri, Zura Puntaroni e Malaigia, "Nuovo pensionato Tambroni di Ancona, la grande incompiuta". L’assessore Casini ha spiegato che poco dopo la realizzazione “la struttura in oggetto è stata dichiarata inagibile e sequestrata dalla Magistratura”. Successivamente, data l’indisponibilità nel bilancio dell’Istituto (Inrca) delle ingenti risorse da impiegare per la riqualificazione, “sono state fatte opere di contenimento dei danni per evitare ulteriori peggioramenti”. “Sulla questione – ha concluso la Casini - è in corso una causa di risarcimento danni per 10 milioni. La prossima udienza della fase istruttoria è stata fissata dal giudice per il 12 febbraio 2017”. Nella replica il consigliere Zaffiri ha detto: “Ad Ancona, dopo la frana del 1982, abbiamo perso oltre 220 posti per gli anziani. Cosa vuole fare l’esecutivo? Poca trasparenza e incisività nella gestione di questa incompiuta”. La sessione ispettiva si è conclusa con le interpellanze "Perdurare del rischio idrogeologico in zona PEEP Misa" del consigliere Zaffiri (LN) e "Spesa per la mobilità passiva regionale" del gruppo M5s.

MOZIONI IN CHIUSURA DI SEDUTA
Dopo la sospensione dei lavori, la seduta è proseguita con la discussione delle mozioni. La prima, a firma dei consiglieri del gruppo Lega Nord, è dedicata a “Radiologia dell’ospedale Santa Casa di Loreto. Risonanza Magnetica e carenza di personale: la Regione rispetti norme e impegni scritti soprattutto nel periodo del Giubileo” ed è stata presentata dal consigliere Zaffiri. Il presidente Ceriscioli ha risposto all’intervento, ritenendo “giusto portare avanti gli impegni presi, ma il resto della mozione non va sugli accordi presi, parla di una chirurgia che non si potrà più fare, così come la parte radiologica in quella modalità”. La consigliera Pergolesi (M5s) ha introdotto un emendamento alla mozione “per garantire un servizio efficiente” fino alla realizzazione del nuovo ospedale. Al voto la mozione è stata respinta.
Esaminata anche la mozione “Sicurezza antincendio delle scuole marchigiane”, abbinata ad una interrogazione di identica titolazione, entrambe a firma del consigliere Bisonni (Gruppo Misto). L’atto invita il Presidente della Giunta regionale a farsi portavoce presso il Governo italiano affinché siano destinate adeguate risorse economiche e finanziarie per mettere in sicurezza le scuole marchigiani per la prevenzione antincendio. L’assessore Casini nel suo intervento ha fatto alcune precisazioni su competenze, impegno e misure applicate dalla Regione che praticamente sta già eseguendo quanto evidenziato nella mozione.La mozione è stata approvata alla unanimità.
La consigliera Leonardi (Fd’I) ha presentato la mozione “Ripristino accesso ai servizi di ‘trasporto non prevalentemente sanitario’ per i pazienti Oncologici, Radioterapici e FKT”. Il Presidente Ceriscioli è intervenuto affermando che proprio questa settimana ci saranno due incontri importanti sull’argomento e ha chiesto pertanto il rinvio della mozione alla prossima seduta. La Consigliera Leonardi ha chiesto comunque la trattazione dell’atto per l’importanza e la necessità di risolvere quanto prima il problema che riguarda il trasporto dei malati oncologici. Il Capo Gruppo Busilacchi ha chiesto il rinvio che messo in votazione è stato approvato.
L’ultima mozione ad essere discussa è stata presentata dalla consigliera Jessica Marcozzi (FI), ad oggetto “Avis regionale”. L’atto impegna la Giunta a riconoscere personalità giuridica del Dirmt o comunque la possibilità per lo stesso di avere la gestione del personale e dei fondi, promuovere la realizzazione di un’unica unità logistica per la lavorazione del sangue, facilitare la raccolta associativa, favorire la rapidità degli accertamenti diagnostici previsti per donatori e aspetti. Il Presidente Ceriscioli è intervenuto affermando la condivisione del testo della Mozione, sottolineando la grande importanza del Dirmt nella regione, a parte il primo punto che non è al momento praticabile. Il Capo Gruppo Pd, Busilacchi ha sottolineato che se fosse data al Dirmt la personalità giuridica andrebbe a cadere qualsiasi tipo di intervento della Regione nelle decisioni che sarebbero assunte dal dipartimento in materia di fondi e personale. Così cadrebbe l’importante ruolo di programmazione svolto dalla Regione.
Messa in votazione la mozione è stata respinta.
(l.v.)
Comunicato n.341, Mercoledì 21 Settembre 2016