“MIGLIORARE LA QUALITA’ DELLA VITA DEI MALATI DI SLA AL CENTRO DEL PROGRAMMA DI CURA”
Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo al Convegno organizzato dall’Aisla in collaborazione con la Fondazione Paladini. Fondamentale muoversi nella direzione dell’innalzamento della qualità della vita e del miglioramento della condizione del malato.

“Le cure palliative nella SLA: come, dove, quando e perché”. A questi quesiti si è cercato di dare risposta nell’ambito del Convegno, organizzato dall’Aisla (Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica) in collaborazione con la Fondazione Paladini, che si è svolto oggi ad Ancona. Il Convegno, al quale hanno partecipato medici, psicologi, fisioterapisti e altri soggetti interessati alle problematiche dei malati di SLA, è stato aperto da un intervento del presidente del Consiglio regionale delle Marche, Antonio Mastrovincenzo.
“Il convegno di oggi – ha detto Mastrovincenzo – è permeato dal messaggio forte della riaffermazione dell’importanza della qualità della vita per le persone affette da SLA che deve essere al centro del programma di cura”. “Occorre pertanto promuovere un’azione stretta tra neurologo e le persone che si occupano del malato, dai familiari al fisioterapista, fino allo psicologo – ha aggiunto il presidente Mastrovincenzo – Il programma di cura deve alleviare il dolore, supportare psicologicamente il malato e la sua famiglia, contemplare il diritto di scegliere liberamente a quali trattamenti sanitari sottoporsi. E’ necessario, inoltre, ridurre la distanza tra servizi ospedalieri e quelli delle cure domiciliari. Da questo punto di vista – ha concluso Mastrovincenzo – la nostra regione può ancora migliorare, in particolar modo per ciò che concerne l’assistenza domiciliare integrata che assicura prevenzione, cura, riabilitazione e benessere psicofisico del paziente. A breve, la Commissione Salute incontrerà l’Aisla per un confronto sulle problematiche inerenti le cure palliative nelle Marche”.
“Oggi un malato su cinque deve chiamare Aisla nazionale per avere risposte sociali e cliniche per la mancanza di strutture territoriali coerenti (adi, hospice, rsa, case protette) e la ricerca di soluzioni temporanee autogestite – ha affermato Daniela Cattaneo, medico palliativista e consulente per Aisla - Auspichiamo che l’incontro favorevole con il presidente Antonio Mastrovincenzo possa essere l’inizio di un percorso di concretezza regionale”. (l.b.)
Comunicato n.363, Mercoledì 5 Ottobre 2016