IMPIANTI DI RADIOCOMUNICAZIONE A BASSO IMPATTO
In terza Commissione le audizioni con associazioni ambientaliste e nuovo presidente del Corecom Marche, Cesare Carnaroli, sulla proposta di nuova disciplina che contiene elementi di salvaguardia ambientale e tutela della popolazione.

Superare le eventuali situazioni di monopolio del settore e tutelare al meglio i cittadini marchigiani dall’inquinamento elettromagnetico. Sono queste le principali finalità della proposta di legge, ad iniziativa dei consiglieri Micucci, Biancani, Giancarli e Giacinti, concernente la “Disciplina regionale in materia di impianti fissi di radiocomunicazione al fine della tutela ambientale e sanitaria della popolazione”.
Il testo della proposta n.73/16, abbinata ad un’altra pdl di medesimo oggetto ad iniziativa dei consiglieri del gruppo M5S (la n.55/16), ha avuto oggi un passaggio partecipativo in Terza Commissione (presieduta da Andrea Biancani, Pd) con le audizioni delle associazioni ambientaliste e, successivamente, del neopresidente del Corecom Marche, Cesare Carnaroli. L’articolato della proposta è improntato principalmente sulla necessità di adeguare la vecchia normativa al nuovo panorama normativo statale e alla giurisprudenza più recente in fatto di rilascio di titoli abilitativi per l’installazione delle infrastrutture. Attualmente, infatti, risulta ancora necessario il rilascio, da parte del Comune, della concessione edilizia per l’installazione di questi impianti. Occorre, inoltre, ridefinire la nozione di impianti di radiocomunicazione ampliandone la gamma ai nuovi sistemi wi-fi e wi-max e, conseguentemente, ricomprendendo anch’essi negli obblighi di contenimento della produzione di valori di campo elettromagnetico secondo il principio di minimizzazione. Il tutto a minor esposizione ai rischi e a maggior tutela della popolazione marchigiana contro l’inquinamento elettromagnetico. Tra le altre novità del disegno di legge regionale quello della zonizzazione delle aree, cioè l’individuazione, all’interno dei singoli territori, di aree più idonee all’installazione di tali infrastrutture. (l.b.)
Comunicato n.371, Mercoledì 12 Ottobre 2016