A MACERATA UN SEMINARIO DI RICERCA E DISSEMINAZIONE DELLA MEMORIA Dedicata a Elie Wiesel, un'iniziativa organizzata dalla Rete Universitaria per il Giorno della memoria e dal Centro interuniversitario 27 gennaio – Giorno della Memoria, patrocinata dal Consiglio regionale delle Marche
Mastrovincenzo: “E' importante educare i giovani al rispetto dell'altro, alla tolleranza, all'accoglienza".

Trasmettere alle generazioni del futuro la memoria della Shoah, nel rispetto della sostanza storica, lontano dalla retorica e dalla facile demagogia. Per riflettere su questi argomenti, l'Università di Macerata ha organizzato un seminario di ricerca e disseminazione della Memoria, dedicato quest'anno a Elie Wiesel, scrittore, intellettuale, recentemente scomparso, che è stato uno dei testimoni dell'Olocausto. Il seminario è patrocinato dal Consiglio regionale delle Marche e vede coinvolti, in particolare, la Rete Universitaria per il Giorno della memoria e il Centro interuniversitario 27 gennaio – Giorno della Memoria. Analoghe iniziative sono organizzate anche in altri atenei. Nella Domus San Giuliano, gremita di studenti, il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo, in apertura della giornata di studi, ha ribadito l'impegno delle istituzioni regionali e dell'Assemblea legislativa su questi temi, che trovano ogni anno concreta espressione nella celebrazione del Giorno della Memoria: un evento che al di là della parte più legata alla ricorrenza del 27 gennaio, ha sviluppato un'attività continua che fa capo al Gruppo di lavoro regionale sulla Memoria, di cui fanno parte, oltre alla Presidenza stessa, l'Ufficio scolastico regionale, l'IRSMLM (Istituto regionale per la Storia del movimento di Liberazione nelle Marche), la Rete universitaria per il Giorno della Memoria, l'Anci Marche, l'ANPI, con la collaborazione della Comunità Ebraica. Tante le iniziative organizzate nel territorio nel corso dell'anno, oltre alla realizzazione di video documentari che raccolgono testimonianze di marchigiani protagonisti della Shoah e alla pubblicazione di libri sul tema. "E' importante – ha detto Mastrovincenzo – educare i giovani al rispetto dell'altro, alla tolleranza, all'accoglienza. Oggi più che mai, per scongiurare il ripetersi degli orrori del passato, è fondamentale un impegno quotidiano contro gli odi e le discriminazioni, in favore della pace”. "E' convinzione del Consiglio regionale – ha aggiunto il presidente - che la memoria sui fatti della Shoah debba servire, più che come celebrazione fine a sé stessa, come momento di viva riflessione sulle possibilità di ripetizione, sotto altre vesti, di genocidi o persecuzioni”. Mastrovincenzo ha poi ricordato che il prossimo 12 gennaio sarà avviato il progetto delle “Pietre d'inciampo”, che consiste nella deposizione di piccoli blocchi di pietra nelle strade, in ricordo dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti, per creare nel tessuto urbanistico e sociale delle città europee una memoria diffusa; nelle Marche saranno coinvolti nel progetto i comuni di Ancona e Ostra Vetere. Sono intervenuti all'apertura del convegno il prof. Carlo Pongetti per l'Università maceratese, il Vescovo di Macerata, Nazzareno Marconi, l'assessore comunale Mario Iesari, il presidente della Comunità ebraica di Ancona, Manfredo Coen. (s.g.)
Comunicato n.382, Giovedì 20 Ottobre 2016