LA PRIMA COMMISSIONE APPROVA LE LINEE GUIDA PER LA PROGRAMMAZIONE DELLA RETE SCOLASTICA Tra le priorità la rispondenza della formazione secondaria con il tessuto sociale e produttivo
Approvato emendamento della Commissione sull’omogeneità degli indirizzi.

Improntare il sistema della rete scolastica a criteri di innovazione, efficienza e, soprattutto, di coerente rispondenza ai fabbisogni del tessuto sociale e produttivo locale. Sono questi i principali obiettivi delle linee guida 2017-2019 per la programmazione della rete scolastica, approvate a maggioranza nella seduta di ieri (24 ottobre) dalla Prima commissione affari istituzionali, presieduta da Francesco Giacinti (Pd). La proposta di delibera è stata redatta dalla Giunta regionale dopo un percorso di ascolto che ha coinvolto tutto il sistema scolastico e presenta alcune significative novità. Prima di tutto avrà una valenza triennale, non più annuale, per consentire ai territori di riallineare l'offerta scolastica alle esigenze didattiche e formative. Per l'istruzione secondaria superiore, la richiesta di attivazione di nuovi indirizzi dovrà risultare compatibile con l'offerta formativa esistente e con le strutture, le risorse strumentali e le attrezzature garantite dall'Istituto, mentre andranno soppresse tutte le autorizzazioni di indirizzi di studio che non risultano avviate negli ultimi due anni. “Le nuove linee guida contengono delle novità positive, soprattutto per le scuole secondarie superiori – ha spiegato il relatore di maggioranza Fabio Urbinati (Pd) – Come Commissione abbiamo aggiunto un emendamento che favorisce ancora di più l’omogeneità degli indirizzi all’interno dello stesso istituto. Far convivere indirizzi totalmente diversi nella stessa scuola in passato ha generato problemi, è necessario avviare corsi compatibili e uniformi con le competenze e con gli strumenti a disposizione dell’istituto. Altro aspetto importante è la conferma dell’istruzione per gli adulti, negli ospedali e negli istituti di pena”. Per incentivare l'innovazione e le competenze, oltre a favorire i rapporti con il mondo universitario, le linee guida promuovono le collaborazioni con i centri di ricerca. Tra le priorità c'è anche l'integrazione progettuale tra istituzioni scolastiche (statali, paritarie e comunali), investendo risorse del Por Marche Fse a sostegno di progetti che integrano istruzione, formazione e lavoro. “Questa volta le linee guida sono più chiare e incisive – ha sostenuto la relatrice di minoranza Jessica Marcozzi (FI) – Alcuni aspetti valorizzano i poli scolastici, riconoscendo la priorità di collegare la scuola con il territorio e il tessuto economico”. Contrario all’atto il consigliere Gianni Maggi (M5s) che definisce il documento “un copia e incolla dei precedenti”. “Come per il Defr – prosegue - non ha tenuto conto del terremoto che ha colpito l’entroterra montano di tre province ed è un atto ‘pilatesco’, perché la Regione dà indicazioni generiche, lavandosene le mani”. Nel documento si ricorda infine che il sistema scolastico regionale delle Marche, per il quinto anno consecutivo, ha registrato, dal'Invalsi, sull'acquisizione di determinate competenze, performance superiori alla media nazionale. Per l'anno scolastico 2016/17 il dimensionamento dell'offerta formativa aveva previsto in totale 239 autonomie scolastiche. Il calendario per l'approvazione del prossimo dimensionamento (2017/2018) prevede che le aree vaste, recepiti gli atti delle amministrazioni comunali, trasmettano alla Regione le loro proposte entro il 30 dicembre, per poi arrivare al via libera finale entro il 31 gennaio.
(l.v.)
Comunicato n.388, Martedì 25 Ottobre 2016