VACCINAZIONI OBBLIGATORIE, NOBILI: “VA SALVAGUARDATO L’INTERESSE COLLETTIVO”
Il Garante dei diritti illustra la sua posizione dopo aver partecipato all’audizione programmata dalla Commissione regionale sanità, che nei giorni scorsi ha avviato l’esame della relativa proposta di legge. Ipotizzato un intervento di sensibilizzazione anche per sollecitare il legislatore nazionale.

Il Garante per l'infanzia, Andrea Nobili, prende posizione sulla questione dell'obbligatorietà dei vaccini, ribadendo quanto rappresentato nel corso dell’audizione programmata dalla Commissione regionale sanità, che proprio nei giorni scorsi ha avviato l’esame della relativa proposta di legge.
“L’obbligo vaccinale – sottolinea Nobili - è una misura nata a fronte di malattie che avevano causato migliaia di morti infantili e tantissime sofferenze. Non è discutibile il grande successo che ha avuto, insieme ad altri fattori, nella totale riduzione di queste malattie nel nostro Paese. Con la decentralizzazione del sistema sanitario, le Regioni e le Asl hanno la responsabilità di garantire il diritto alla prevenzione vaccinale e concordano con il Ministero una strategia nazionale, ma restano responsabili delle modalità organizzative dell’offerta vaccinale”.
Il Garante ricorda come già la comunità scientifica abbia evidenziato i mutamenti intercorsi negli ultimissimi anni, sia per la diminuzione della stessa copertura vaccinale dei bambini, sia per l’esposizione al contatto con persone provenienti da altri Paesi, in cui alcune malattie sono ancora presenti.
“Questa situazione – evidenzia – ci impone di tener conto delle raccomandazioni provenienti dalle istituzioni sanitarie competenti, che invitano all'adozione di provvedimenti per ottenere un livello accettabile di sicurezza. Si tratta di norme per proteggere la comunità e in particolare chi ha problemi di difese immunitarie, come i bambini più piccoli”.
Partendo dal fatto che la mancanza di vaccinazioni potrebbe ripercuotersi sulla salute degli altri, il Garante ritiene che, come hanno evidenziato recenti sentenze, “è inevitabile un bilanciamento tra principi costituzionali. Il pur rispettabile e tutelabile interesse individuale non può che regredire rispetto all'interesse pubblico, in particolare ove si tratti di tutela della salute”.
Valutazione positiva, dunque, per la proposta di legge regionale sull’obbligatorietà dei vaccini, anche se Nobili ritiene che “potrebbe essere considerata l’opportunità di estendere l’obbligo per l’iscrizione alle materne”.
Ed un’ultima annotazione: “E’ necessario coniugare il concetto di “obbligatorietà” con quello di “promozione” della salute, che è alla base di qualsiasi efficace azione preventiva, ed occorrono strategie comunicative in grado di fugare i dubbi dei genitori. Sempre nella consapevolezza dell'inevitabilità di un intervento legislativo nazionale che, anche in accoglimento delle indicazioni provenienti dalle Regioni, renda obbligatorie le vaccinazioni al fine dell’accesso ai percorsi scolastici nella scuola dell’infanzia e dell’obbligo”.
Nobili sottoporrà la questione al Garante nazionale per l'infanzia ed alla Conferenza dei Garanti regionali, al fine di giungere all'approvazione di un documento che solleciti il legislatore nazionale.

A.Is.

Comunicato n.32, Venerdì 10 Febbraio 2017