AUTORIZZAZIONE E ACCREDITAMENTO DELLE STRUTTURE E DEI SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI
LA COMMISSIONE APPROVA NUOVE NORME Al tavolo dei lavori della Commissione Sanità la legge approvata lo scorso settembre per le strutture e i servizi sanitari, socio-sanitari e sociali pubblici e privati.

La Commissione Sanità ha approvato le modifiche alla legge sulle autorizzazioni e accreditamento delle strutture e dei servizi sanitari, socio-sanitari e sociali pubblici e privati, dello scorso 30 settembre 2016. “Si risolvono così – ha detto il presidente Fabrizio Volpini (Pd), relatore di maggioranza della pdl di modifica – alcune lacune e incongruenze che non consentivano di dare concreta attuazione ai numerosi adempimenti previsti”.
Le modifiche riguardano alcuni articoli, ad esempio il numero 25, che così come formulato, ha determinato soluzioni di continuità nel settore degli accreditamenti delle strutture sanitarie e socio-sanitarie, poiché richiama unicamente quanto stabilito da una delibera di Giunta che disciplina esclusivamente le autorizzazioni.
Tra gli altri interventi, lo slittamento del termine per l'invio delle domande di accreditamento che sarà fissato al 31 dicembre 2017.
Prevista inoltre l'istituzione di una commissione tecnica istituita ad hoc con il compito di verificare la congruità del progetto rispetto ai requisiti minimi strutturali, impiantistici e tecnologici che alcune tipologie di strutture devono possedere per il rilascio dell'autorizzazione alla realizzazione.
Inserita e inglobata, infine, nel testo presentato dalla Giunta un'altra modifica, oggetto in precedenza di una distinta pdl a iniziativa della consigliera Romina Pergolesi (M5S), che riguarda l'anagrafe dei soggetti accreditati. Si stabilisce così che “il dirigente del servizio regionale competente in materia di sanità, pubblichi annualmente nel BUR l'elenco dei soggetti accreditati, distinti per classe di appartenenza della struttura e per tipologia di prestazioni erogabili, nonché gli ulteriori dati stabiliti dalla Giunta regionale”. La Giunta, da parte sua, deve stabilire i dati che devono essere raccolti e le modalità di realizzazione dell'anagrafe e il collegamento con le Aziende unità sanitarie locali.
Parzialmente soddisfatta la Consigliera Pergolesi perché: “alcune delle modifiche apportate oggi erano state da me presentate, con degli emendamenti alla legge approvata a settembre e allora non accolti.”
s.g.

Comunicato n.62, Mercoledì 8 Marzo 2017