PRIME AUDIZIONI DELLA COMMISSIONE D’INCHIESTA AERDORICA Ascoltati l’attuale amministratore unico della Società, Federica Massei, e Giovanni Saronne, membro del Consiglio d’Amministrazione dal 1999 al 2006

Comincia ad entrare nel vivo l’attività della Commissione di inchiesta assembleare chiamata a far luce sulle vicende legate alle passate gestioni amministrative della Società Aerdorica. Questo pomeriggio, via alla prima tornata di audizioni a partire dall’attuale amministratore unico, Federica Massei, seguita, a stretto giro, da Giovanni Saronne, membro del CdA della Società dal 1999 al 2006. “Tali audizioni – ha rilevato il presidente della Commissione, Sandro Zaffiri (Lega nord) – rappresentano soltanto una parte del lavoro di studio e approfondimento che la Commissione sta portando avanti dal momento del suo insediamento (2 marzo u.s.)”. “Una modalità – ha aggiunto – che si incrocia con lo studio delle carte, dei documenti di bilancio della Società e delle proposte di piano industriale”. Proprio rispetto alle prospettive di rilancio, il presidente Zaffiri ha espresso forte scetticismo per “la totale assenza di concretezza”. “Da una prima analisi del piano industriale – ha affermato – non parrebbero sussistere elementi di progettualità concreta, ma soltanto argomentazioni fondate su speranze e auspici”. “Un piano vaporoso – ha aggiunto – che poggia su una generica speranza di miglioramento delle condizioni di mercato, del traffico di passeggeri e merci, del reperimento di vettori aerei, in uno scenario che possa così salvaguardare credibilmente anche il personale e l’intero indotto”. Decisamente meno severo il commento del vicepresidente della Commissione, Enzo Giancarli (Pd). “Dagli incontri ho avuto due conferme – ha rilevato Giancarli – con Saronne, la fase della crescita dell’aeroporto delle Marche, con Massei, la fase del rigore, della trasparenza, della capacità, del coraggio con cui svolge il proprio ruolo, attraverso un duro lavoro, per costruire un piano industriale e di risanamento, condizione essenziale per far vivere e per restituire valore strategico allo scalo marchigiano”. (l.b.)
Comunicato n.79, Martedì 21 Marzo 2017