1° MAGGIO
MASTROVINCENZO: “IL LAVORO E’ DIGNITA’, TUTELA DEI DIRITTI, PARI OPPORTUNITA’“ Il Presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo, alla Cerimonia della consegna della Stella al merito per il Lavoro, celebrata oggi alla Mole Vanvitelliana di Ancona.

“Il Lavoro è dignità, tutela dei diritti, pari opportunità.” Così il Presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo, in rappresentanza della Regione Marche è intervenuto oggi alla Mole di Ancona in occasione della cerimonia di consegna della Stella al merito per il Lavoro che si svolge ogni anno il 1° Maggio.
“Per la Festa del lavoro è importante ribadire con forza alcuni principi – ha affermato il Presidente - Tutti hanno diritto a condizioni di lavoro dignitose, evitando ogni forma di sfruttamento e discriminazione; la persona ha il primato assoluto sulle macchine, sui meccanismi economici e finanziari; occorre promuovere un lavoro di qualità per arrestare una spirale che, anche a causa di bassi livelli retributivi, rischia di far precipitare interi nuclei familiari nella povertà. E quando parliamo di qualità del lavoro, penso a: dimensione relazionale, ambiente di lavoro, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, livello di soddisfazione dei lavoratori, livello di formazione, flessibilità controllata per evitare di frantumare persino legami personali e familiari, tecnologia che deve essere funzionale alla realizzazione umana e professionale del lavoratore.”
Mastrovincenzo ha voluto poi sottolineare con convinzione come celebrare la Festa del lavoro significa anche pensare a chi il lavoro l'ha perso, che necessita di azioni di sostegno in una fase così difficile della propria vita attraverso l’orientamento professionale, l’accompagnamento alla ricollocazione, incrociando domanda/offerta di lavoro.
“Infine – ha concluso - significa pensare a chi il lavoro non ce l'ha, in particolare ai giovani, alle donne, agli immigrati, alle persone disabili.
Credo che, da questo punto di vista, occorra sempre più attivarsi per un sistema di incentivi adeguati, una formazione davvero mirata ai fabbisogni delle imprese, la promozione di modalità efficaci conciliazione vita/lavoro, il rilancio dei centri per l'impiego. Perché se il lavoro manca, si crea un danno inestimabile al nostro tessuto sociale. Penso alla disoccupazione giovanile, raddoppiata nell'ultimo decennio. Se non investiamo sui giovani, rischiamo di perdere la sfida più importante, rinunciando di fatto al futuro. Occorrono politiche del lavoro e sociali che sappiano dare cittadinanza, un nuovo orizzonte di tutele e diritti che possa dare forza e respiro alla nostra Costituzione."
c.d.
Comunicato n.116, Lunedì 1 Maggio 2017