VENDITA ALIMENTI CELIACI, SI’ UNANIME DELLA COMMISSIONE SANITA’ ALLA PDL
E’ stato dato parere favorevole alla proposta di legge per consentire l’utilizzo del contributo pubblico, previsto per la vendita dei prodotti alimentari destinati a chi è affetto da celiachia, in tutti gli esercizi commerciali.

La Commissione Sanità, presieduta da Fabrizio Volpini (Pd), all'unanimità ha dato parere favorevole alla proposta di legge che modifica il Testo unico in materia di commercio nella parte che riguarda la vendita di prodotti alimentari per celiaci, i quali possono beneficiare di uno speciale contributo pubblico per il loro acquisto.
In particolare, nel Testo unico si diceva che il contributo poteva essere utilizzato unicamente presso le farmacie, le parafarmacie o gli esercizi commerciali specializzati, escludendo altri punti vendita. Su questo punto si è espressa l'Autorità della concorrenza e del mercato, ravvisando una limitazione degli stessi principi di cui è garante.
“Le modifiche introdotte nella pdl – spiega Volpini – vanno nella direzione di ampliare la rete di vendita dei prodotti per celiaci, ferma restando la possibilità di utilizzare il contributo pubblico”. “La Commissione – continua Volpini – è intervenuta su una materia di sua competenza, poiché riguarda la tutela della salute per una fascia della popolazione affetta da morbo celiaco e, dopo aver ascoltato i tecnici dell'Asur, introducendo una serie di raccomandazioni per rendere il testo di legge più funzionale alle esigenze di questa categoria di persone”.
Con le modifiche si dispone che in tutti gli esercizi commerciali che ne fanno richiesta sia possibile utilizzare il contributo pubblico previsto per l'erogazione di prodotti destinati ad un'alimentazione particolare.
“Siamo tutti d'accordo – dichiara la vice presidente Elena Leonardi (FdI) nel consentire una maggiore accessibilità di questi prodotti. Abbiamo però voluto introdurre alcune raccomandazioni con il duplice obiettivo, da una parte, di non penalizzare i piccoli esercizi commerciali e, dall'altra, di garantire una maggiore accessibilità verso quei prodotti. Vale a dire tutela dell'esercizio commerciale e tutela dello stesso utente”. “Inoltre – continua Leonardi – un'importante raccomandazione riguarda l'utilizzo della tessera sanitaria per l'erogazione dei prodotti da parte degli esercizi commerciali, che abbiamo proposto anche nell'ottica di un maggiore risparmio per i cittadini”. (s.g.)

Comunicato n.128, Martedì 16 Maggio 2017