DIRITTO ALLO STUDIO: LA PRIMA COMMISSIONE APPROVA IL PIANO TRIENNALE 2017/2019
Programmazione che si muove nella avviata riforma che ha portato all’istituzione dell’ERDIS. Confermati i limiti ISEE e ISPE dello scorso anno accademico per l'accesso alle borse studio. Quasi 50mila gli studenti, tra Università e Alta formazione.

La Prima commissione Affari istituzionali ha approvato a maggioranza, nel pomeriggio di lunedì, il Piano regionale per il diritto allo studio per il triennio 2017-2019. La proposta di atto amministrativo, a iniziativa della Giunta regionale, fissa gli obiettivi e gli indirizzi generali, i criteri e le condizioni per l’attribuzione delle prestazioni, nel rispetto delle nuove norme approvate lo scorso febbraio che hanno istituito l’ERDIS (Ente regionale diritto allo studio). La programmazione è ispirata all’affermazione di principi di equità, in particolare per consentire a studenti più meritevoli e capaci di raggiungere i gradi più elevati della formazione. Il Piano persegue, inoltre, la finalità di uniformare i servizi erogati sul territorio marchigiano, del miglioramento della qualità complessiva delle prestazioni, di realizzare una integrazione tra enti, sistemi e procedure, in grado di razionalizzare e riqualificare la spesa destinata al settore. In capo all’ERDIS il compito di ricercare un sostanziale equilibrio degli interventi, garantendo all’intera popolazione studentesca, l’uniformità di trattamento a livello regionale. Nell’atto si sottolinea che l’accesso alle borse di studio si basa sul criterio del merito e della condizione economica e propone il limite massimo dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) a 21mila euro, quello dell’indicatore della situazione patrimoniale equivalente (ISPE) a 38mila, confermando gli stessi parametri fissati nel Piano annuale degli interventi per l'anno accademico 2016/2017. Particolare attenzione è stata posta, all’interno del Piano, agli aspetti relativi alla qualità del servizio mensa (cibi selezionati, controllati e preferibilmente di provenienza locale) e alloggio, unitamente alla individuazione di un sistema di controllo e di monitoraggio basato su un “cruscotto di indicatori”. Soddisfazione per l’approvazione del Piano è stata espressa dal presidente della Commissione e relatore sull’atto, Francesco Giacinti (Pd). “Un provvedimento – ha rilevato Giacinti – che si colloca in piena sintonia e coerenza con la riforma del diritto allo studio, varata a febbraio, la cui stesura ci ha visti impegnati per migliorare la qualità dei servizi offerti a tutta la popolazione studentesca marchigiana”. Il relatore di minoranza Gianni Maggi (M5S) si è astenuto “visto che – ha detto - si tratta di un atto generico, da aggiustare nel momento in cui la legge diventerà pienamente operativa”. Inoltre, su richiesta del gruppo del M5S, è stato inserito l’invito a non utilizzare nelle mense universitarie prodotti contenenti olio di palma e suoi derivati. Nelle Marche il diritto allo studio superiore riguarda complessivamente 49.482 studenti, distribuiti fra quattro università (47.152 gli iscritti all’anno accademico 2016/2017), sei istituzioni dell'Alta formazione artistica e musicale (AFAM) e una Fondazione ITS. (l.b.)
Comunicato n.181, Martedì 20 Giugno 2017