PRESENTATO IL RAPPORTO SULLO STATO DELLA LEGISLAZIONE DELLA REGIONE MARCHE E ATTIVITÀ ISTITUZIONALE DELL'ASSEMBLEA
Un importante momento di riflessione sull'attività svolta e sui risultati raggiunti in campo normativo, di indirizzo e di controllo. Mastrovincenzo: “L'obiettivo è assicurare la qualità della normazione a tutela dei cittadini”.

Qualità, chiarezza e semplicità sono le caratteristiche che si è scelto di porre come obiettivo per l'esercizio della funzione normativa regionale. E' quanto si ricava dalla lettura del “Rapporto sullo stato della legislazione della Regione Marche e sull'attività istituzionale dell'Assemblea anno 2016”, presentato questa mattina ad Ancona dal presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo. “Un importante momento di riflessione – ha detto – sul lavoro svolto e sui risultati raggiunti che sono così rendicontati alla collettività marchigiana”.
Il rapporto analizza i dati dello scorso anno relativi alle tre funzioni fondamentali dell'Assemblea: quella normativa, di indirizzo e di controllo. Complessivamente, sono state approvate 37 leggi ordinarie e una legge statutaria; intensa l'attività di indirizzo politico: 65 mozioni, 10 ordini del giorno e 22 risoluzioni; l'attività di controllo si è invece concretizzata con 242 interrogazioni e 8 interpellanze, la gran parte delle quali (77,6%) evase o discusse.
“Il 2016 – ha spiegato Mastrovincenzo - si è contraddistinto per un incisivo intervento del Consiglio regionale nell'ambito delle politiche legislative. Uno degli obiettivi principali perseguiti sin dall'inizio della legislatura è stato quello di assicurare la qualità della normazione. Un ordinamento giuridico chiaro e di semplice applicazione influisce infatti sull'attrattività anche economica dei territori, sulla loro competitività, sulla democraticità e trasparenza del sistema. Una buona qualità delle leggi, sia in relazione alla loro organizzazione, che sistematicità, che comunicazione, è indispensabile per assicurarne la conoscenza e l'effettività, oltre che per garantire il controllo sociale sulla decisioni assunte”.
In dettaglio, l'attività legislativa si assesta intorno al suo valore medio, pari al 39, 82% di leggi approvate. Ad essere maggiormente disciplinato è stato il settore dell'ordinamento istituzionale (35% delle leggi). “In tale ambito è proseguita – ha specificato Mastrovincenzo - l'opera di razionalizzazione e riduzione delle spese della politica attraverso l'abolizione del contributo di funzionamento ai gruppi consiliari e la riduzione delle indennità dei componenti del Corecom. I risparmi generati da tali operazioni sono stati destinati ad interventi socio-sanitari in materia di disabilità”.
Gli altri settori disciplinati sono stati: i servizi alla persona e alla comunità (27% delle leggi); il settore economico ed attività produttive (16%) e il settore territorio ambiente e infrastrutture (5 %). La restante parte dell'attività legislativa ha riguardato la finanza regionale. Resta limitata la produzione regolamentare con 4 provvedimenti approvati.
L'attività di controllo è stata svolta sia attraverso i tradizionali strumenti del sindacato ispettivo sia con quelli inerenti il controllo sull'attuazione delle leggi e sui loro effetti. “In questa direzione – ha concluso Mastrovincenzo - significativa è stata la recente approvazione della riforma statutaria, con cui si è disciplinata la valutazione degli effetti delle politiche regionali, attraverso l'istituzione dell'apposito Comitato. In tal maniera verrà incentivato il corretto e razionale utilizzo delle risorse pubbliche e la costruzione di disposizioni capaci di incidere positivamente sulla collettività marchigiana”. (s.g.)
Comunicato n.216, Giovedì 20 Luglio 2017