UNA NUOVA LEGGE PER LE SAGRE DI QUALITA’
Proposta approvata all’unanimità dalla Commissione sviluppo economico. L’obiettivo è quello di promuovere le realtà e le potenzialità turistiche, culturali, storiche ed enogastronomiche dei diversi territori regionali. Verranno valorizzate le iniziative con un percorso storico ben definito di almeno dieci anni ed i prodotti regionali dovranno coprire almeno il 70% di quelli posti in vendita

Valorizzare e promuovere le realtà e le potenzialità turistiche, culturali, storiche ed enogastronomiche dei diversi territori delle Marche. E’ questo l’intento della proposta di legge sulle “Sagre di qualità”, che ha ottenuto il via libera all’unanimità dalla Commissione sviluppo economico. L’atto (sottoscritto dai consiglieri Minardi, Giancarli, Traversini, Urbinati, Giacinti, Talè del Pd, Busilacchi del Gruppo misto – Mdp, Rapa di “Uniti per le Marche” e Marconi dell’Udc) interviene in un panorama particolarmente variegato, che registra l’attività di quasi 220 Pro loco con più di 18.000 soci, che hanno un ruolo molto importante sul fronte della stessa promozione. Alla Regione viene affidato il compito di favorire l’organizzazione delle manifestazioni, valorizzando il ruolo del volontariato e dell’associazionismo, di assegnare l’attestazione di “Sagra di qualità” ai progetti ritenuti idonei, inserendoli in un apposito calendario.
Secondo il Presidente della Commissione Gino Traversini, si tratta di “un passaggio importante che ha l’obiettivo di valorizzare le sagre con un percorso storico ben definito di almeno 10 anni e sostenere i prodotti di qualità marchigiani, che dovranno coprire almeno il 70% di quelli posti in vendita. Sono due aspetti fondamentali per fornire nuovo impulso, anche dal punto di vista turistico, alla nostra economia”.
Per il Vicepresidente Piero Celani la proposta di legge “cerca di attuare quello che il marketing territoriale dice da sempre, ovvero fornire un’identità allo stesso territorio attraverso i suoi prodotti caratteristici. Unico neo, non si valorizzano abbastanza i produttori, in quanto gli intermediari potrebbero escluderli da questo processo virtuoso”.
Nel corso dell’incontro la Commissione ha anche espresso parere favorevole a maggioranza, contrarie le opposizioni, per le modifiche al Por – Fesr Marche 2014 – 2020. Si è resa necessaria, infatti, una rimodulazione a seguito del contributo di solidarietà, pari a 248 milioni di euro, disposto dall’Unione europea a favore delle regioni del centro Italia colpite dal sisma. Si tratta di fondi da utilizzare per la ricostruzione e per il rilancio delle attività produttive e sociali di maggiore rilevanza per il territorio.
A.Is.

Ancona, 5 – 10 - 2017
Comunicato n.273, Giovedì 5 Ottobre 2017