SPIAGGE “DOG-FRIENDLY”: INTRODOTTA UNA DISCIPLINA PER REGOLAMENTARE L’ACCESSO DEI CANI IN SPIAGGIA
La Terza Commissione Ambiente ha licenziato la legge per una disciplina organica e valida sulle concessioni balneari della regione, colmando un vuoto normativo. Nessun obbligo per i concessionari, ma una opportunità in più per quelli che vorranno aprire in modo totale o parziale le loro spiagge ai cani da compagnia. A monte, sarà sempre e comunque necessaria la deroga comunale al divieto di accesso dei cani in spiaggia.

Una disciplina unica, con regole chiare e modalità applicative non derogabili, per l’accesso dei cani da compagnia all’interno degli stabilimenti balneari del litorale marchigiano. E’ quello che viene introdotto attraverso la norma, licenziata dalla Terza Commissione Ambiente, ad iniziativa del presidente Andrea Biancani, cofirmata anche dal vicepresidente, Sandro Bisonni, e dai consiglieri Francesco Giacinti, Francesco Micucci, Enzo Giancarli, Boris Rapa e Peppino Giorgini. La finalità è quella di introdurre uniformità di regole ove, purtroppo, si sta delineando una situazione di crescente confusione e andando a colmare un sostanziale vuoto normativo. Il tutto, anche in conseguenza di una sempre maggiore richiesta, soprattutto da parte di turisti, di poter accedere allo stabilimento balneare accompagnati dal loro cane. Una legge che coniuga l’interesse di chi, appunto, intende fruire della spiaggia con il proprio cane e assicurando, pertanto, il benessere dell’animale e la vicinanza al padrone, ma anche l’interesse di chi non ha un cane e intende continuare a godere pienamente dei servizi di spiaggia in totale serenità”. Biancani, che è anche relatore di maggioranza, tiene a precisare che “la legge non introduce alcun obbligo per quegli operatori che volessero continuare a negare l’accesso in spiaggia a clienti accompagnati da cani. Ciò che la legge intende, invece, introdurre sono regole ben precise per quei concessionari che volessero aprire il proprio stabilimento in modo esclusivo o soltanto parziale a quella tipologia di clientela e che, allora, dovranno attrezzare la loro area di spiaggia conformandosi a quanto previsto nel dettaglio da questa disciplina”. A monte di tale possibilità occorrerà che il Comune in cui si trova lo stabilimento abbia derogato, con proprio atto, alla normativa che impone il divieto assoluto di ingresso dei cani in spiaggia. Solo in tal caso, allora, il concessionario potrà avvalersi delle opportunità previste dalla nuova disciplina regionale, conformandosi alla lettera alle prescrizioni in essa contenute. Per il relatore di minoranza e cofirmatario della proposta, il vicepresidente Sandro Bisonni, si tratta di una legge “opportuna, perché consente alle Marche di dotarsi di una disciplina dog-friendly attenta alla sensibilità di chi non vuole separarsi dal proprio animale d’affezione. Al tempo stesso, regolamentandone nel dettaglio le modalità di accesso alle spiagge, vengono rispettate anche le istanze di quella parte di popolazione che non gradisce la presenza dei cani accanto al loro ombrellone”. La legge, che nel suo iter ha avuto anche un confronto con i rappresentanti delle associazioni di categoria dei balneari, ricevuti in audizione, prevede che il concessionario con l’insegna “dog-friendly” realizzi un’area attrezzata e recintata, distante almeno 10 metri dalla concessione confinante. Dovrà, inoltre, realizzare spazi dedicati, come docce per i cani separate da quelle per le persone e destinare uno specchio d’acqua per la balneazione, se previsto, appositamente delimitato con boe galleggianti e raggiungibile attraverso percorsi distinti che il cane dovrà percorrere al guinzaglio. Guinzaglio, non più lungo di 1,5 metri, che sarà obbligatorio anche in tutte le parti comuni della concessione, mentre vigerà il divieto di accesso ai cani nelle aree sportive e nelle aree gioco destinate ai bambini. Nelle concessioni a destinazione parziale dovrà, inoltre, essere realizzata una recinzione alta almeno 1,5 metri per separare le aree consentite ai cani da quelle interdette. I cani ammessi devono essere dotati di microchip, di documentazione veterinaria e di copertura assicurativa. Infine, la Regione creerà un apposito logo che distinguerà le spiagge “dog-friendly” con appositi servizi dedicati. “E’, inoltre, auspicabile – conclude Biancani – che queste regole possano essere recepite dai Comuni, qualora volessero attrezzare le spiagge libere per tale utilizzo”.

L.B.
Comunicato n.144, Mercoledì 19 Giugno 2019