I DETENUTI DI BARCAGLIONE CHIEDONO UNA DIVERSA ATTENZIONE PER LE LORO RICHIESTE
Lettera degli ospiti dell’istituto penitenziario di Ancona dove si lamenta la mancata applicazione di alcune norme previste dall’ordinamento penitenziario. Il Garante dei diritti, Andrea Nobili, informa il Garante nazionale Mauro Palma e intende chiedere un incontro al Presidente del Tribunale di Sorveglianza del capoluogo regionale

Troppe richieste indirizzate alla magistratura di sorveglianza che tornano al mittente. I detenuti del carcere di Barcaglione rendono nota una situazione, che a loro dire è spesso caratterizzata dalla mancata applicazione delle norme previste dall’ordinamento penitenziario. Lo fanno attraverso una lunga e dettagliata lettera inviata alle istituzioni preposte, tra cui figura anche il Garante dei diritti.
“E’ mia intenzione – sottolinea Nobili – informare di quanto sta accadendo il Garante nazionale dei detenuti, Mauro Palma, e di chiedere un incontro urgente al Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Ancona, Filippo Scapellato, per un approfondimento delle problematiche poste in essere. E’ da precisare che quello di Barcaglione è un istituto a custodia attenuata che ospita detenuti a fine pena, che di fatto hanno perso la cosiddetta pericolosità sociale. I loro diritti, sempre tenendo conto di quanto contemplato dalla normativa vigente, vanno garantiti a tutti i livelli”.
Tra le note negative evidenziate dagli ospiti di Barcaglione, le limitazioni del tempo da poter passare con la famiglia. In base all’art.21 esterno dell’ordinamento penitenziario, i detenuti possono accedere ad un lavoro e la richiesta è quella di potersi garantire il rapporto con la stessa famiglia, e soprattutto con i figli, durante le pause, ma questa possibilità avrebbe incontrato il parere contrario da parte del Tribunale di Sorveglianza. Inoltre, vengono fatte presenti l’esiguità delle pene alternative o premiali concesse dalla magistratura, la limitatezza dei colloqui con i magistrati e la non idonea applicazione della legge 199, che prevede di scontare gli ultimi 18 mesi di pena nella propria abitazione. Presso l’istituto di Barcaglione questa possibilità verrebbe limitata soltanto agli ultimi giorni della detenzione.
A.Is.

Comunicato n.148, Venerdì 21 Giugno 2019