CULTURA DELLA LEGALITA'
Il Consiglio regionale approva la legge per la promozione della cultura della legalità. Votata una risoluzione per la composizione esclusivamente istituzionale della delegazione marchigiana che dovrà recarsi all'interlocuzione con Banca d'Italia sulla situazione di Banca Marche.

 immagine primo piano Sarà composta dal Presidente della Giunta regionale (o suo delegato) e dal Presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche (o suo delegato) la delegazione soltanto istituzionale che dovrà recarsi a Roma, presso la Banca d’Italia, per discutere della situazione e delle prospettive di Banca Marche. Lo conferma una risoluzione approvata dal Consiglio regionale con 25 voti favorevoli, nessun contrario e 5 astenuti. Dopo le comunicazioni del Presidente Spacca sulle ipotesi di allargamento della delegazione, alle quali ha fatto seguito un ampio dibattito d’Aula, si è proceduto alla votazione della proposta di risoluzione attraverso la quale si ritiene che la delegazione debba avere “uno specifico ed esclusivo carattere istituzionale”. Il Consiglio regionale è poi passato ad esaminare la proposta di legge contenente le disposizioni per l’attuazione delle politiche regionali per la prevenzione del crimine organizzato e per la promozione della cultura della legalità. La relatrice di maggioranza, Rosalba Ortenzi, l’ha definita una legge importante che si sviluppa lungo due filoni di azione. “L’educazione e la prevenzione del crimine per la diffusione di una cultura della legalità – ha detto Ortenzi – e la definizione di una rete di supporto sociale al perseguimento degli obiettivi della legge”. La relatrice di minoranza, Franca Romagnoli, ha confermato l’importanza della legge per la sua funzione di promozione dell’educazione alla legalità. “Una legge – ha affermato Romagnoli – che avrà senso se non rimarrà un semplice spot ed un mero elenco di principi, ma se saprà corrispondere alle istanze dei soggetti e degli operatori della sicurezza e della giustizia”. “Uno strumento realmente operativo – ha aggiunto – che dovrà essere costantemente finanziato. Il provvedimento è stato approvato a larga maggioranza, ma con l’accoglimento di un emendamento, a firma Roberto Zaffini (Lega nord), che introduce un corpo speciale di polizia che nelle ore notturne possa fungere da deterrente contro azioni di bullismo, atti vandalici e violenze e un ordine del giorno atto ad implementare la copertura finanziaria del provvedimento. Ma l’emendamento Zaffini ha determinato diverse prese di posizione da parte di alcuni esponenti della maggioranza. La stessa relatrice di maggioranza, Rosalba Ortenzi (Pd) ha evidenziato come tale emendamento rischia di stravolgere la logica di un provvedimento che è finalizzato alla convivenza civile, all’educazione ed alla promozione della legalità. “Per questo motivo – ha affermato Ortenzi prima della votazione – potrei anche esprimermi contro la proposta di legge nel suo complesso”. Anche il Presidente della prima Commissione Affari istituzionali, Paolo Perazzoli (Pd), si è detto “indignato” per il passaggio dell’emendamento. “Mi impegnerò personalmente – ha detto Perazzoli – a presentare una legge per cancellare questa vergogna”. Proposta in linea con il collega di partito da parte del capogruppo Pd, Mirco Ricci: “votare comunque una legge molto attesa e nel suo complesso buona, ma predisporre immediatamente una proposta di modifica all’articolo 2 (quello cioè integrato con l’emendamento Zaffini)”. Prima dello scioglimento della seduta il Consiglio regionale delle Marche ha approvato una mozione a firma del Presidente Solazzi che plaude e sostiene l’iniziativa del Consiglio “Diritti Umani” delle Nazioni Unite tesa a riconoscere la pace quale diritto umano fondamentale della persona e dei popoli. Prorogato al 1° dicembre 2014 il termine di durata in carica della Commissione di inchiesta diretta ad esaminare tutti i rapporti di finanziamento ed altro intercorsi tra la Regione Marche e la Società “Asteria”. In apertura di seduta il Consiglio regionale aveva proceduto alla presa d’atto delle dimissioni del consigliere regionale di Centro Destra Marche, Francesco Acquaroli, eletto sindaco del Comune di Potenza Picena nell’ambito delle recenti amministrative. Al suo posto è subentrato Ottavio Brini, primo dei non eletti nelle liste del Popolo delle Libertà nella tornata elettorale del 28-29 marzo 2010 nel collegio di Macerata e già consigliere regionale in due legislature. (l.b.)


Mercoledì 2 Luglio 2014