VIA LIBERA AL POR MARCHE 2014/2020
APPROVATO IL PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE 2014/2020. Il provvedimento consta di tre atti amministrativi concernenti il Piano di sviluppo rurale (PSR), il Fondo Sociale europeo (FSE) ed il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR). Le misure, la cui dotazione complessiva è pari ad oltre un miliardo e cento milioni di euro, saranno ora sottoposte all'esame dell'Unione Europea.

 immagine primo piano Un vasto programma operativo indirizzato allo sviluppo regionale per il settennato 2014/2020. Tre atti distinti, ma strettamente collegati tra loro, per una dotazione complessiva di oltre un miliardo e cento milioni di euro. Un centinaio di emendamenti e due ordini del giorno a firma dei consiglieri Cardogna e Badiali. Questo è quanto esaminato ed approvato a maggioranza dall’Aula assembleare nella seduta di giovedì 17 luglio. Via libera quindi agli atti amministrativi n.80, relativo al Programma di sviluppo rurale (PSR), n.81, concernente il Fondo sociale europeo (FSE) e n.82 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR). Tali provvedimenti, nell’insieme, costituiscono il Programma operativo regionale (POR Marche) per le annualità 2014/2020.

In Aula, l’esame del POR è cominciato a partire dalle relazioni di maggioranza e minoranza sui tre atti che ne costituiscono l’impianto complessivo. Sulla proposta di atto amministrativo n.80, concernente il Programma di sviluppo rurale (PSR), hanno relazionato nell’ordine il Presidente della terza Commissione Attività produttive, Fabio Badiali, per la maggioranza, e la Vicepresidente, Graziella Ciriaci. Badiali ha sottolineato come attraverso tali atti si portano nelle Marche oltre un miliardo e cento milioni di euro. “Risorse considerevoli – ha affermato – che non possono dirsi definitive nella loro portata, perché potranno accrescersi ulteriormente dopo il passaggio europeo del provvedimento”. “Si amplia il ventaglio delle azioni, favorendo chi opera nelle aree rurali – ha poi specificato Badiali – perseguendo gli obiettivi della competitività, della tutela ambientale, dell’inclusione sociale, dell’occupazione giovanile, della ricerca e dello sviluppo tecnologico, dell’aggregazione tra imprese per aggredire i mercati esteri”. Per la relatrice di maggioranza, Graziella Ciriaci si tratta di “atti importanti che ci proiettano in Europa”. “Abbiamo chiesto ed ottenuto – ha affermato con soddisfazione Ciriaci – un’attenzione particolare per i giovani, la formazione e l’informazione, quest’ultima vero e proprio spartiacque tra chi resta dentro o fuori dai finanziamenti”. Per il Piano di sviluppo rurale (PSR Marche) è prevista una dotazione di risorse pari a circa 580 milioni di euro.

Il secondo atto di programmazione all’attenzione del Consiglio regionale, concernente il Fondo sociale europeo (FSE), ha avuto come relatori i consiglieri Luca Marconi, per la maggioranza, ed Erminio Marinelli, per la minoranza. Il provvedimento (proposta di atto amministrativo n.81) registra una capacità di investimento pari a 287 milioni di euro per le annualità 2014/2020. “La maggiore novità – ha evidenziato Marconi – è che tali risorse verranno interamente destinate a progetti innovativi su tre assi di intervento: inclusione sociale (50 mln); politiche del lavoro (200 mln); formazione (37 mln)”. “Sarà ora necessaria una grande attenzione – ha esortato Marconi – all’analisi del testo, degli emendamenti e delle azioni future perché ne deriveranno le prospettive di rilancio di questa regione”. Per Marinelli si tratta di una grande opportunità. “Circa 10 milioni di euro in più del settennato precedente da gestire con intelligenza – ha detto Marinelli – Risorse da indirizzare verso gli obiettivi dell’inserimento lavorativo, inclusione sociale, istruzione e formazione, miglioramento dell’efficienza della pubblica amministrazione.

Ultimo atto di programmazione all’attenzione dell’Assemblea legislativa, il provvedimento che contiene il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) 2014/2020, è stato illustrato in Aula dai consiglieri Adriano Cardogna (Presidente della sesta Commissione Politiche europee), per la maggioranza, e Umberto Trenta (Vicepresidente della sesta Commissione), per la minoranza. Cardogna ha parlato di “atto fondamentale che indirizza alle Marche oltre 337 milioni di euro da impiegare verso gli obiettivi della ricerca, dell’agenda digitale, della competitività dei sistemi produttivi, dell’energia sostenibile, del clima e della tutela dell’ambiente”. “Non si tratta di un atto qualunque – ha affermato il consigliere Trenta – ma un provvedimento al quale affidare le speranze di uscita dalla crisi e di rilancio”. “Il compito della Regione – ha poi concluso – sarà quello di utilizzare al meglio queste importanti risorse”. Al termine del giro di relazioni e prima della votazione finale si è registrato un ampio dibattito d’Aula. (l.b.)

Venerdì 18 Luglio 2014