LA PRESIDENZA DELLA REGIONE A LUCA CERISCIOLI
L’ex sindaco di Pesaro raggiunge il 41,07% . Al secondo posto Gianni Maggi del Movimento 5 Stelle, al terzo Francesco Acquaroli ((Fdi – An e Lega). Solo quarto Gian Mario Spacca ed ultimo Edoardo Mentrasti. L’affluenza alle urne si ferma al 49,7%. Oltre sei ore di diretta web curata dall’Ufficio stampa del Consiglio regionale per commentare, con numerosi ospiti, i risultati elettorali.

 immagine primo piano Un esito finale che si è delineato nettamente fin dalle prime battute. Per l’elezione del nuovo Presidente della Regione Marche si conferma al primo posto, con il 41,07 l’ex sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli, sostenuto dalla coalizione di centrosinistra (Pd, Uniti per le Marche e Popolari Marche-Udc). “Per la prima volta un sindaco in Regione – ha dichiarato – con tutta la concretezza che questo comporta”. Ed ancora:“Vogliamo riportare la fiducia tra tutte quelle persone che hanno deciso di non votare”. Al secondo posto Gianni Maggi del Movimento 5 Stelle con il 21,78% ed al terzo Francesco Acquaroli (Fdi – An e Lega) con il 18,98%.
Solo quarto l’ex Presidente Gian Mario Spacca - sostenuto da Marche 2020, in cui sono confluiti anche i candidati di Area Popolare, e da Forza Italia - che si è fermato al 14,21%. “Non resta che prendere atto del risultato delle urne. Il dato elettorale – ha sottolineato in una nota - indica che il nostro progetto per le Marche non è entrato nel cuore dei marchigiani, come avremmo sperato. I cittadini sono sovrani e hanno compiuto la loro scelta, che merita rispetto. A Luca Ceriscioli rivolgo i migliori auguri di buon lavoro, nella consapevolezza che il momento che stiamo vivendo e’ particolarmente complesso e gli richiederà il massimo impegno".
Ultima posizione per Edoardo Mentrasti (Altre Marche-Sinistra Unita), con il 3,96%.
I cittadini marchigiani chiamati a rinnovare il Consiglio regionale ed a scegliere il futuro Presidente della Giunta erano 1.297.459, ma il dato finale di affluenza alle urne si è attestato sul 49,78%, discostandosi in modo deciso dal 62,8% del 2010 e dal 73,8% delle europee 2014.
Alla Regione il compito di sovrintendere tutte le operazioni nel ruolo di Ufficio elettorale. I dati delle 1538 sezioni, dislocate nelle cinque circoscrizioni, sono affluiti direttamente, con tecnologia informatica protetta, al Centro di raccolta allestito presso l’Aula Verde di Palazzo Leopardi.
Il Commento dei risultati, nelle oltre sei ore di diretta web curata dall’Ufficio stampa del Consiglio regionale. Sul set televisivo, allestito nella tribuna dell’emiciclo consiliare, si sono avvicendati parlamentari, rappresentanti delle forze politiche, sociali e di categoria, amministratori, candidati e giornalisti, invitati a commentare l’esito della consultazione ed a delineare i possibili scenari futuri.
Proposti servizi dall’esterno con interviste a cittadini e ragazzi alla loro prima esperienza di voto.
La nuova legislatura si apre con novità di tutto rilievo per quanto riguarda la composizione del Consiglio, dopo le modifiche statutarie apportate nel corso degli ultimi anni. I consiglieri saranno trenta, e non più 42, più il Presidente della Giunta. Al momento di formare il nuovo esecutivo potranno essere nominati sei assessori con un tetto massimo di tre per quanto riguarda gli esterni. Scompare, inoltre, la figura del Consigliere segretario nell’ambito dell’Ufficio di Presidenza e quest’ultimo resterà in carica 30 mesi e non più cinque anni, con una conseguente rielezione a metà legislatura. Le Commissioni consiliari passeranno da sei a quattro.
Per quanto riguarda i tagli operati per limitare i costi della politica, va evidenziato che sono stati aboliti i vitalizi, con un passaggio al sistema contributivo. Alle indennità dei consiglieri, infatti, sarà applicata una trattenuta previdenziale obbligatoria. Per quanto riguarda i gruppi consiliari, stop ai fondi per i monogruppi che non siano espressione diretta di una forza politica che ha partecipato alle elezioni. Il consigliere che nel corso della legislatura decidesse di uscire da un gruppo per crearne un altro, non avrebbe diritto a contributi. Uno scenario completamente diverso dal passato, che andrà a caratterizzare la decima legislatura regionale.

Informazioni ed approfondimenti sui risultati elettorali sono dsiponibili al sito www.elezioni.marche.it

A.Is.



Lunedì 1 Giugno 2015