LAVORI IN AULA: APPROVATE MODIFICHE DELLO STATUTO REGIONALE
Via libera dell'Assemblea legislativa all'introduzione della sfiducia per i componenti dell'Ufficio di presidenza, ripristinata la figura del consigliere segretario. L'Aula approva anche gli aggiornamenti sul finanziamento dei gruppi, con un ulteriore taglio di 77mila euro, e sull'organizzazione del personale. In chiusura mozione unanime di solidarietà al magistrato Antonino Di Matteo.

 immagine primo piano MODIFICHE STATUTO REGIONALE
Il Consiglio regionale ha approvato con 23 voti favorevoli, 6 contrari e 1 astensione la proposta di legge "Modifiche alla legge statutaria" a iniziativa dei componenti dell'Ufficio di presidenza (Mastrovincenzo, Minardi, Malaigia). Il voto è arrivato dopo un lungo dibattito al quale hanno preso parte numerosi consiglieri regionali. Con l'introduzione di questi articoli, il Presidente e ciascun componente dell'Ufficio di presidenza, potranno essere revocati con una mozione di sfiducia. Due le condizioni necessarie per esercitare questa opzione. La presenza di "gravi motivi", ovvero cause che incidono fortemente sul corretto funzionamento dell'organismo istituzionale, e una maggioranza qualificata. La mozione, che non potrà essere messa in discussione prima di 10 giorni dalla sua presentazione, dovrà essere firmata da almeno un terzo dei consiglieri, approvata per appello nominale e con una maggioranza non inferiore ai 4/5 dell'Assemblea. La stessa opzione di revoca sarà prevista anche per i Presidenti e i Vicepresidenti delle commissioni consiliari. La proposta di legge reintroduce anche le figure dei consiglieri segretari nell'Ufficio di presidenza, garantendo un componente di maggioranza e uno di opposizione. L'obiettivo di questa scelta, ha spiegato il relatore di maggioranza Minardi, è quello di consentire "la partecipazione delle principali componenti politiche dell'Assemblea". "L'ufficio di presidenza - ha dichiarato - deve essere il più collegiale possibile e il più rappresentativo possibile, proprio per le funzioni di programmazione, indirizzo e controllo che è chiamato a svolgere. Questa operazione viene fatta a costo zero, ovvero nel lavoro che è stato fatto in questi mesi, sono state fatte delle scelte importanti con minori spese". La riforma statutaria per concludere il suo iter dovrà essere approvata a maggioranza assoluta dal Consiglio con due deliberazioni successive, adottate a intervallo non minore di 2 mesi. Il relatore di minoranza Giovanni Maggi (M5s) ha espresso condivisione per la proposta, soprattutto nell'aspetto che introduce la mozione di sfiducia. Mentre per quanto riguarda il ripristino della figura dei consiglieri segretari, chiede che "venga garantito effettivamente il pluralismo". "Resta per noi condizione essenziale – ha concluso Maggi - il costo zero per l'amministrazione". Il consigliere Luca Marconi (Udc) ha proposto una riflessione "sul numero, che non è insignificante". "Andiamo a risparmiare sulle inezie che permettono l'esercizio democratico di un incarico, con il rischio di rendere inefficiente una struttura", riferendosi in particolare all'abbassamento del numero degli assessori. Il consigliere Enzo Giancarli (Pd), annuncia il suo voto favorevole "nel rispetto del pluralismo", ma invita l'Aula a riflettere sull'importanza dello Statuto che "va modificato con parsimonia, cautela, prudenza". "Non credo che sia una modifica a costo zero – ha sostenuto Giancarli - C'è inevitabilmente un costo. Però riusciamo a compensare con il risparmio ottenuto con scelte come quella di un solo assessore esterno". Il capo gruppo del Pd Gianluca Busilacchi, pur condividendo "un atteggiamento di cautela nel modificare lo Statuto", richiama l'importanza del "funzionamento della democrazia". "Dobbiamo consentire alla democrazia di poter lavorare, perché se la democrazia non produce risultati, crea danno al Paese". "Dobbiamo fare attenzione a non alimentare la teoria deteriore, secondo la quale le istituzioni e i loro rappresentanti, quando va bene sono inutili, se non dannosi al Paese e alle comunità. Siamo chiamati a porre un argine rispetto a questa estremizzazione deteriore. Queste estremizzazioni, insieme alle crisi economiche, sono state nella storia le concause nella nascita dei totalitarismi". Piero Celani (FI) ha definito questa legge "un'operazione tutta politica e di aggiustamento, per risolvere dei problemi di maggioranza". L'assessore Fabrizio Cesetti ritiene questa modifica "Un provvedimento, giusto e coerente con quanto viene chiesto oggi alla politica", valutando ragionevoli le condizioni fissate nella legge per la presentazione della mozione di sfiducia ai vertici dell'ufficio di presidenza. In fase di dichiarazione di voto, la vicepresidente Malaigia, firmataria della proposta, ha dichiarato la sua astensione "per dimostrare una posizione di responsabile collaborazione", tuttavia "non mi esprimerò in maniera favorevole - ha precisato la consigliera (LN) - perché l'articolo 6 sulla mozione di sfiducia non garantisce la democraticità". Ha chiuso il dibattito il consigliere Zaffiri (LN) che considera questa proposta "un'anomalia molto sottile e strisciante, questi interventi lasciano trapelare che qualcosa potrebbe anche accadere, forse un inciucio".



L'AGGIORNAMENTO DELLA LEGGE SUL FINANZIAMENTO DEI GRUPPI CONSILIARI E SULL'ORGANIZZAZIONE DEL PERSONALE
L'Assemblea legislativa ha approvato a larga maggioranza (22 voti favorevoli, 5 voti di astensione e nessun contrario) la proposta di legge che modifica il finanziamento dei gruppi consiliari e l'organizzazione del personale della Regione e del Consiglio regionale. La proposta di legge, presentata lo scorso 29 settembre dal presidente Mastrovincenzo e dal vicepresidente Minardi, prevede il taglio annuale di 77mila euro al finanziamento dei gruppi consiliari. Questo sarà possibile grazie all'abrogazione di un articolo della legge 34 del 1988 che riconosceva a ciascun componente una somma pari a un trentunesimo della cifra risultante dal prodotto di 5 centesimi per ciascun residente della regione. A tale modifica vengono abbinati alcuni aggiornamenti delle leggi sull'organizzazione del personale della regione e del consiglio regionale. Nello specifico viene adeguato l'organico delle segreterie dei componenti della Giunta e dell'Ufficio di presidenza, prevedendo l'assegnazione di una ulteriore unità. La copertura di questo adeguamento sarà possibile non solo per l'ulteriore taglio del finanziamento ai gruppi consiliari, ma grazie anche alla riduzione di spese di funzionamento come spese postali, di telefonia, acquisto giornali, e alla scelta della Giunta regionale di nominare un solo assessore esterno. Nella proposta si interviene anche nella procedura per l'individuazione delle singole unità di personale assegnate ai gruppi consiliari. Viene introdotta la modifica che riconosce prevalente il voto del presidente del gruppo, in caso di parità di voto. Attualmente, nel momento in cui veniva deliberata la scelta del personale, era necessario il voto unanime sulla persona individuata o la maggioranza assoluta. Infine la proposta abroga l'articolo 4bis della legge 34 secondo il quale i gruppi consiliari avrebbero dovuto attingere, ai fini dell'assegnazione del personale esterno, per una quota non inferiore al 50% del budget, ad un elenco costituito dal personale esterno all'amministrazione, in servizio alla data del 31 luglio 2014, con esperienza, minimo 5 anni, negli organi regionali (segreterie di presidenza, gruppi consiliari, ecc.). Relatori della proposta sono i consiglieri Fabio Urbinati (Pd) e Giovanni Maggi (M5s). Relatore di maggioranza. "Sono tematiche molto sensibili all’opinione pubblica - ha sostenuto il relatore di maggioranza Fabio Urbinati (Pd) - Ci siamo dati un metodo per lavorare e ci siamo detti che qualsiasi modifica dovrà essere fatta a costo zero". Per il relatore di opposizione Giovanni Maggi (M5s) "fiore all'occhiello di questa proposta è l'abolizione dell'articolo 4bis".


SESSIONE ISPETTIVA: AMBIENTE, PESCA, TRASPORTI PUBBLICI, SANITA', CACCIA
La sessione ispettiva in apertura di seduta ha toccato i temi ambiente, pesca, trasporti pubblici, sanità e caccia. Alla prima interrogazione "Sosta selvaggia Ospedale Carlo Urbano di Jesi", a firma del consigliere Enzo Giancarli (Pd), ha risposto il presidente della Giunta Luca Ceriscioli, con delega alla sanità, assicurando che un approfondimento sull'episodio è stato fatto e che il conducente è stato sanzionato. A seguire l'assessore Moreno Pieroni ha fornito un'articolata risposta a un quesito rivolto dal consigliere Piero Celani (FI) sulla Direttiva Bolkenstein. L'assessore ha assicurato il massimo impegno da parte della Regione Marche che "ha svolto un ruolo determinante, riconosciuto dalle altre regioni italiane, per mantenere la priorità sul piano politico e tecnico". Pieroni ha annunciato che il Governo prevede di definire un disegno di legge in materia. Si sta valutando "la possibilità di una concessione transitoria" e "l'ipotesi di applicare un doppio binario, tra i titolari di precedenti concessioni e quelli di nuove concessioni". Le norme sulle misure di prevenzione e protezione dai rischi di caduta dall'alto sono state al centro dell'interrogazione rivolta alla Giunta dal consigliere regionale Enzo Giancarli (Pd). La legge, approvata nella precedente legislatura, stabilisce misure di protezione obbligatorie per i lavoratori che effettuano interventi impiantistici e manutentori sugli edifici, lavorando in quota. Entro due mesi dalla sua entrata in vigore, avvenuta nel maggio scorso, era prevista l'adozione di un regolamento attuativo da parte della Giunta. Nel quesito Giancarli sollecita l'esecutivo "a predisporre il regolamento per dare certezze sull'operatività della norma ai tecnici". Il presidente Ceriscioli ha assicurato "l'impegno ha stilare quanto prima questo regolamento, il cui ritardo è in parte dovuto al fatto che coinvolge due servizi regionali". Giancarli, dopo aver ringraziato per la risposta e aver sottolineato che l'applicazione delle norme non richiedono investimenti aggiuntivi, ha sostenuto che "alcune misure che dovrebbero far parte propria di una cultura della sicurezza non debbano in alcun modo essere messe in discussione, ma devono trovare naturale applicazione". La seconda e ultima parte della seduta ispettiva ha trattato quesiti relativi all'ambiente ("Stoccaggio del gas nel comune di Sant'Elpidio a Mare") e al trasporto pubblico ("Aumento del prezzo dei biglietti del trasporto pubblico locale su gomma"), con le risposte dell'assessore Sciapichetti e le repliche degli interroganti Marcozzi (FI) e Bisonni (M5s). Ulteriori interrogazioni hanno riguardato il settore pesca ("Accordo Italia-Croazia: intermediazione pesca area Fossa di Pomo" e "Problematiche connesse alla pesca dei molluschi bivalvi"), con le risposte dell'assessora Bora ai consiglieri Marcozzi (FI-Pdl) e Zaffiri (LN), e la sanità ("Nuovi dirigenti amministrativi Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali riuniti Ancona" a firma Zaffiri), sulla quale è intervenuto il presidente Ceriscioli. Critiche al calendario venatorio regionale 2015/2016 sono state sollevate con una mozione dal consigliere Fabbri (M5s) che ha chiesto un atto "più tutelante per gli ecosistemi". Sulla questione è intervenuto il consigliere Traversini (Pd), presidente della II Commissione sviluppo economico, il quale ha sottolineato "le caratteristiche prettamente tecniche di questo atto, sul quale gli uffici non fanno altro che rispettare le normative vigenti". Tuttavia Traversini ha proposto che in futuro il calendario possa essere esaminato in Commissione, prima dell'approvazione da parte della Giunta. Nell'intervento conclusivo l'assessore Pieroni ha evidenziato che quest'anno il calendario dimostra un'attenzione particolare "al giusto equilibrio tra caccia e ambiente". Posta ai voti la mozione è stata respinta con 21 voti contrari, 5 favorevoli e un'astensione. In chiusura la Vicepresidente Casini ha risposto all'interpellanza della consigliera Marcozzi (FI) su "Dragaggio dei porti di competenza regionale ed in particolare di quello di Porto San Giorgio".

MOZIONE UNANIME DI SOLIDARIETA' AL PROCURATORE DI MATTEO
I lavori dell'Aula sono proseguiti con l'esame di alcune mozioni. La prima, presentata dalla consigliera Leonardi (Fratelli d'Italia), relativa a "Problematiche relative al 118 di Matelica e servizio di Guardia Medica nei comuni di Fiuminata, Visso, Sefro e Pioraco", è stata respinta con 16 voti contrari, 11 favorevoli. E' stata invece approvata con 22 voti favorevoli e due astensioni (i due consiglieri di Forza Italia Marcozzi e Celani) la mozione "Genocidio del popolo armeno", a firma dei consiglieri Rapa, Pieroni, Busilacchi e Marconi. Successivamente è stata presentata in aula dal consigliere Giorgini (M5s) la mozione "Solidarietà del Consiglio regionale delle Marche al Procuratore Antonino Di Matteo", proposta dal gruppo M5s. La mozione, integrata da due emendamenti condivisi dai firmatari con il capogruppo del Pd Busilacchi, è stata approvata con 24 voti favorevoli.
Mercoledì 7 Ottobre 2015