DIRETTA AULA CONSILIARE/4
VIOLENZA DONNE: I CONTENUTI DEL RAPPORTO ANNUALE Il dossier della giunta regionale illustrato dai relatori di maggioranza e opposizione, Francesco Micucci (Pd) ed Elena Leonardi (FdI)

 immagine primo piano Ha un'età compresa compresa tra i 34 e i 53 anni, è coniugata (47%), italiana (68%), con figli (68%) e diploma di scuola media superiore (26%), occupata stabilmente. Questo l'identikit della donna vittima di violenza nelle Marche che emerge dal rapporto annuale sul fenomeno redatto dalla Giunta regionale con i dati raccolti dall'osservatorio regionale sulle politiche sociali in collaborazione con i cinque Centri antiviolenza (Cav) presenti, uno per provincia nella regione. Ad illustrare i contenuti del dossier sono stati, dopo l'intervento introduttivo del Presidente Mastrovincenzo, i relatori di maggioranza e opposizione, Francesco Micucci (Pd) ed Elena Leonardi (FdI).
Secondo quanto emerge dal dossier, l’autore della violenza e dei maltrattamenti è un uomo di età compresa tra i 34 e i 53 anni (35%), italiano (65%), con livello di istruzione medio (scuola media superiore, 18%) e occupazione stabile (41%). Nel complesso, nel corso del 2014 sono state 422 le donne marchigiane che si sono rivolte ai Cav, denunciando 895 violenze o maltrattamenti. in molti casi, quindi, sono state segnalate sopraffazioni multiple. La tipologia di violenza denunciata conferma l’ordine di prevalenza del biennio precedente: violenza psicologica e, a seguire, fisica, economica, stalking e sessuale. La violenza domestica si conferma la più diffusa in assoluto, causata soprattutto dal marito, dal convivente o dall’ex marito. La presenza dei figli aggrava le conseguenze del fenomeno, innescando paura, ansia, calo dell’autostima e gravi conseguenze sul piano personale e sociale. I dettagli delle rilevazioni mostrano un calo di accessi ai Cav (422 contro i 439 del 2013), con un’attività maggiore segnalata da Ancona (34%) e Pesaro (27%). (c.c.)
Martedì 24 Novembre 2015