#marcheuropa in diretta/2
IL PRESIDENTE MASTROVINCENZO: “UN IMPEGNO PER UN’AGENDA POLITICA CONDIVISA, CON LE MARCHE AL CENTRO E L’EUROPA ALL’ORIZZONTE”. Il Presidente ha illustrato i contenuti del progetto formativo e sottolineato quanto i temi discussi siano al centro dell'attualità e del confronto politico.

 immagine primo piano “Consiglio regionale e Istao hanno assunto insieme questo impegno: accrescere la consapevolezza di coloro che guidano le amministrazioni e le organizzazioni sociali, rispetto ai temi di un’agenda politica condivisa, che abbia le Marche al centro e l’Europa all’orizzonte”. Con queste parole il presidente Antonio Mastrovincenzo ha appena concluso il suo intervento introduttivo alla prima giornata di #marcheuropa, aperta da un breve saluto di Pietro Marcolini, presidente dell'Istao. Un progetto formativo da lui definito “agorà di approfondimento e dibattito sui temi di maggiore emergenza”, nato “dal bisogno avvertito da tanti, soprattutto dai giovani, in una fase d’incertezza politica, di uno sforzo di inquadramento, di contestualizzazione e di analisi, per capire dove stiamo andando, quali sono le questioni vere, quelle fondamentali”. Tutto questo in un contesto europeo dove “terrorismo, migrazioni e crisi economica scuotono la coscienza dei cittadini” e nel quale “le Regioni e gli enti locali sono chiamati ad un nuovo protagonismo, di fronte al prevalere delle chiusure nazionalistiche”. Argomenti, ha annunciato il presidente, che saranno al centro anche dell’appuntamento “Stati Uniti d’Europa: per una casa comune e accogliente”, previsto il 23 aprile alla Mole Vanvitelliana, con la partecipazione della Presidente della Camera Laura Boldrini. Dopo aver ringraziato i partner che hanno collaborato a realizzare #marcheuropa, Mastrovincenzo ha presentato i contenuti della prima giornata e delle due successive. “Questo nostro primo seminario – ha spiegato – si apre in assoluta coerenza con le questioni che l’attualità consegna alla riflessione politica: come è cambiata la percezione dell’identità regionale prima e dopo la crisi, ammesso che la crisi sia passata, e come incideranno i cambiamenti costituzionali sulle Regioni e sull’intera filiera istituzionale, se il referendum confermativo dovesse approvare in via definitiva la riforma”. Gli interventi in programma stimoleranno anche un confronto tra la stagione del federalismo e il presente. “Che cosa resta della stagione federalista? – continua Mastrovincenzo - Di quel federalismo solidale e responsabile che avrebbe dovuto consentire alle Regioni di dare il loro meglio in un quadro chiaro di competenze, risorse, autonomia e corresponsabilità nei confronti dell’interesse generale?”. Il secondo appuntamento, il 13 maggio, proporrà una riflessione su “Marche tra criticità e nuovo sviluppo”, partendo dallo studio di Pietro Alessandrini (Univpm) “Marche + 20”, con l’intento, ha sottolineato il presidente, “di fare un’analisi onesta dei nostri punti di forza e debolezza, delle criticità e delle potenzialità, con un obiettivo su tutto: il lavoro, il lavoro per chi abita e vive la nostra regione”. Infine lo scenario macroregionale, cardine dei seminari del 17 giugno, occasione per porsi ulteriori interrogativi sul futuro delle Marche. “Oltre ai cambiamenti istituzionali ed economico sociali, non potevamo non tematizzare la questione degli scenari più ampi: la Macroregione Adriatico-Ionica, ma anche il dibattito sulle macroregioni italiane. Ragionare insieme ad altri territori omogenei può essere l’occasione per rimettere in gioco le Regioni, la cui immagine si è drammaticamente appannata? E’ possibile, confrontandosi su scenari più ampi, unendo la scelta adriatica con l’apertura ad est e con la coesione e le virtù civiche dell’Italia centrale, avere un’interlocuzione più forte ed efficace con l’Europa e le sue opportunità?”. In chiusura il presidente ha ringraziato i relatori dei seminari, rimarcando che #marcheuropa “è una sperimentazione molto importante per ritagliare spazi di riflessione comune, sacrificando al dinamismo della decisione, il merito e l’opportunità di ciò che decidiamo”.
(l.v.)
Venerdì 15 Aprile 2016