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VONGOLARE, COMINCIATO IL DIBATTITO IN AULA. Intervento del presidente della II Commissione Traversini: “E’ nostra intenzione non dividere ma dare risposte concrete”. Celani: “Trovare un percorso condiviso”. Proposta la proroga di 9 mesi alle attività di pesca.

 immagine primo piano Ha preso il via in aula la discussione sulla proposta di legge per la gestione della pesca ai molluschi nel tratto di costa marchigiano. In apertura l’intervento di Gino Traversini (Pd), relatore di maggioranza e presidente della II Commissione. “E’ un passaggio della politica molto importante – detto - che non accontenta tutti ma che ha cercato di dare delle risposte e ha avuto il vantaggio di aprire un tavolo di confronto tra le parti. I problemi esistono, sono concreti e riguardano i lavoratori ma c’è possibilità di voltare pagina e di lavorare per dare in breve tempo una risposta positiva, solo se le parti riusciranno ad avere come obbiettivo l’interesse generale”. “Nelle Marche – ha continuato Traversini - c’è un sovrannumero di imbarcazioni per la pesca delle vongole, pari a 220. Non è il caso di ritornare ai motivi che hanno portato a questo ma occorre avviare un percorso per giungere a una riduzione di questo numero. Ridurre significa rottamare le imbarcazioni e per far ciò occorre interloquire con il Governo nazionale per avere i necessari incentivi e anche attingere alle risorse europee”.
Infine, la proposta della Commissione: “Una proroga di 9 mesi alle attività di pesca tra compartimenti marittimi, fino al 31 marzo 2017, che non risolve il problema ma che serve ad avviare un percorso in vista di una soluzione del problema”. “Altro emendamento proposto – ha detto Traversini - è che la Giunta relazioni in Consiglio entro l’anno in Commissione su un progetto definitivo”.
“E’ nostra intenzione – ha concluso Traversini - far capire ai lavoratori che non vogliamo dividere ma dare risposte concrete”.
Confermato l’ordine del giorno in Commissione che esprime la volontà della stessa a collaborare con l’assessorato per trovare una soluzione concordata.
E’ poi intervenuto il relatore di minoranza della proposta di legge, Piero Celani (FI) che ha insistito sulla necessità di procedere in maniera unitaria e convergente: “Abbiamo percepito la grande difficoltà che il settore sta vivendo. Il problema però è regionale, non di un territorio che si contrappone a un altro. Questa visione generale del problema deve consentire di affrontarlo in maniera unitaria e nel modo migliore nei luoghi demandati alla risoluzione. Per trovare una soluzione serve tempo. Adesso era necessario un percorso condiviso. L’obbiettivo comune è ridurre lo sforzo di pesca, per fare ciò occorre trovare un metodo ‘indolore’. In questi mesi che abbiamo a disposizione dobbiamo lavorare per raggiungere ciò, per evitare lo ‘spettro’ del consorzio unico”.
Giovedì 23 Giugno 2016