CONSIGLIO IN DIRETTA / 5
TERREMOTO: AMPIO DIBATTITO IN AULA. Prendono la parola i consiglieri che hanno ricevuto risposta alle loro interrogazioni e altri sulla discussione generale. Da più parti l’invito ad un impegno unitario per ristorare le persone che hanno subito danni e far ripartire le attività economiche.
ore 14,05
Esauriti gli interventi da parte dei rappresentanti dell’Esecutivo regionale, spazio al dibattito generale. Primi ad intervenire i consiglieri che avevano presentato interrogazioni per dichiararsi soddisfatti o meno. Piergiorgio Fabbri (M5S) ha segnalato il fatto che “i costi per adeguare le scuole sono molto elevati e preoccupa il fatto che molti Comuni non si sono ancora adeguati alla microzonazione sismica”. “Dobbiamo far rinascere i nostri borghi attraverso ricostruzioni mirate – ha invitato Fabbri - non facciamoli diventare dei musei”. “La risposta al nostro quesito sull’utilizzo dei tecnici per il terremoto è lacunosa e non veritiera – ha rilevato Sandro Zaffiri (Lega nord) – “Quanto previsto nel decreto del Governo non soddisfa le esigenze del territorio marchigiano, ancora una volta mortificato”. “Il Consiglio non è stato e non viene coinvolto – ha aggiunto - invitate importanti figure istituzionali e qui non si sa mai niente. Non c’è dialettica, né partecipazione”. Lo stesso scarso coinvolgimento è stato lamentato dalla consigliera Elena Leonardi (FdI) che ha aggiunto “I criteri della microzonazione e dell’individuazione del cratere sono inappropriati per un fenomeno di questo genere”. Il consigliere Pd, Francesco Giacinti ha rilevato come il decreto del Governo sia sicuramente perfettibile. “Non possiamo però negare – ha detto - che per la prima volta abbiamo un decreto che offre un larghissimo ventaglio d’intervento, anche per quanto riguarda prime e seconde case, nonché attività economiche”. Per Sandro Bisonni (Misto) “quello dell’inserimento dei comuni all’interno del cratere è un falso problema”. “Il problema enorme è che questo decreto non prevede nemmeno un euro per case dichiarate agibili, quando la realtà dice l’esatto contrario”. Il consigliere Fabio Urbinati (Pd) è convinto che “tutte le risposte che ci sono state e ci sono vanno incontro alle esigenze di quei territori”. Duro l’intervento del consigliere della Lega nord, Luigi Zura Puntaroni: “Definizioni (come quella del cratere) e gli interventi programmati (troppi i soggetti esclusi) sono una colossale presa in giro”. Peppino Giorgini (M5S) critico con i criteri scelti per individuare i danni subiti dalle abitazioni. “Non possiamo sporcare tutto questo egregio lavoro – ha affermato – con errori così banali”. Per Francesco Micucci (Pd), “il decreto entra nel cuore dei problemi”. “Adesso – ha aggiunto – occorre verificare se esistono margini di manovra all’interno del decreto per migliorarlo”. Gianni Maggi ha rimarcato lo spirito collaborativo del Movimento 5 Stelle. “Vigilare sulla ricostruzione – ha rilevato – per garantire sicurezza, legalità e trasparenza”. Per Luca Marconi (Udc) non si può dire che non vi sia stato dialogo e confronto. “In questa Aula – ha rilevato – possiamo avere un sereno e approfondito dibattito pubblico”. Positivo il fatto di avere un decreto “aperto”, cioè modificabile fino alla sua conversione. Piero Celani (FI), associandosi ai ringraziamenti a chi ha contribuito a lavorare nella fase dell’emergenza, ha però segnalato come la questione relativa all’inserimento o meno nel decreto non sia peregrina. “Quali sono stati i veri criteri per l’individuazione del cratere?”. Infine, Andrea Biancani (Pd) ha avanzato l’iniziativa di una risoluzione per un confronto continuo e per un’azione comune di proposta di modifica del decreto, in senso migliorativo, sulla strada della sua conversione in legge. (l.b.)
Esauriti gli interventi da parte dei rappresentanti dell’Esecutivo regionale, spazio al dibattito generale. Primi ad intervenire i consiglieri che avevano presentato interrogazioni per dichiararsi soddisfatti o meno. Piergiorgio Fabbri (M5S) ha segnalato il fatto che “i costi per adeguare le scuole sono molto elevati e preoccupa il fatto che molti Comuni non si sono ancora adeguati alla microzonazione sismica”. “Dobbiamo far rinascere i nostri borghi attraverso ricostruzioni mirate – ha invitato Fabbri - non facciamoli diventare dei musei”. “La risposta al nostro quesito sull’utilizzo dei tecnici per il terremoto è lacunosa e non veritiera – ha rilevato Sandro Zaffiri (Lega nord) – “Quanto previsto nel decreto del Governo non soddisfa le esigenze del territorio marchigiano, ancora una volta mortificato”. “Il Consiglio non è stato e non viene coinvolto – ha aggiunto - invitate importanti figure istituzionali e qui non si sa mai niente. Non c’è dialettica, né partecipazione”. Lo stesso scarso coinvolgimento è stato lamentato dalla consigliera Elena Leonardi (FdI) che ha aggiunto “I criteri della microzonazione e dell’individuazione del cratere sono inappropriati per un fenomeno di questo genere”. Il consigliere Pd, Francesco Giacinti ha rilevato come il decreto del Governo sia sicuramente perfettibile. “Non possiamo però negare – ha detto - che per la prima volta abbiamo un decreto che offre un larghissimo ventaglio d’intervento, anche per quanto riguarda prime e seconde case, nonché attività economiche”. Per Sandro Bisonni (Misto) “quello dell’inserimento dei comuni all’interno del cratere è un falso problema”. “Il problema enorme è che questo decreto non prevede nemmeno un euro per case dichiarate agibili, quando la realtà dice l’esatto contrario”. Il consigliere Fabio Urbinati (Pd) è convinto che “tutte le risposte che ci sono state e ci sono vanno incontro alle esigenze di quei territori”. Duro l’intervento del consigliere della Lega nord, Luigi Zura Puntaroni: “Definizioni (come quella del cratere) e gli interventi programmati (troppi i soggetti esclusi) sono una colossale presa in giro”. Peppino Giorgini (M5S) critico con i criteri scelti per individuare i danni subiti dalle abitazioni. “Non possiamo sporcare tutto questo egregio lavoro – ha affermato – con errori così banali”. Per Francesco Micucci (Pd), “il decreto entra nel cuore dei problemi”. “Adesso – ha aggiunto – occorre verificare se esistono margini di manovra all’interno del decreto per migliorarlo”. Gianni Maggi ha rimarcato lo spirito collaborativo del Movimento 5 Stelle. “Vigilare sulla ricostruzione – ha rilevato – per garantire sicurezza, legalità e trasparenza”. Per Luca Marconi (Udc) non si può dire che non vi sia stato dialogo e confronto. “In questa Aula – ha rilevato – possiamo avere un sereno e approfondito dibattito pubblico”. Positivo il fatto di avere un decreto “aperto”, cioè modificabile fino alla sua conversione. Piero Celani (FI), associandosi ai ringraziamenti a chi ha contribuito a lavorare nella fase dell’emergenza, ha però segnalato come la questione relativa all’inserimento o meno nel decreto non sia peregrina. “Quali sono stati i veri criteri per l’individuazione del cratere?”. Infine, Andrea Biancani (Pd) ha avanzato l’iniziativa di una risoluzione per un confronto continuo e per un’azione comune di proposta di modifica del decreto, in senso migliorativo, sulla strada della sua conversione in legge. (l.b.)
Martedì 25 Ottobre 2016