IL TERREMOTO DUE MESI DOPO
In Consiglio regionale si discute del sisma che ha colpito il centro Italia. Superata la fase emergenziale, si pensa a programmare la ricostruzione e il riavvio delle attività economiche. Esaminati atti ispettivi e di indirizzo politico. Approvata una risoluzione che apre al costante confronto e a migliorare il decreto "Terremoto" in vista della sua conversione. Approvato il Programma degli interventi regionali a favore degli emigrati marchigiani all'estero. Accolta una mozione sulla corretta alimentazione ed un'altra sui trasporti non prevalentemente sanitari.

 immagine primo piano La seduta del Consiglio regionale, quasi interamente dedicata al terremoto che ha colpito le regioni del centro Italia il 24 agosto scorso, si è aperta con le comunicazioni della Giunta regionale in ordine all’illustrazione della programmazione della fase post emergenziale e, quindi, della ricostruzione, degli interventi a favore dei soggetti colpiti dal sisma, nonché per il riavvio delle attività economiche e produttive.

CERISCIOLI: IL DECRETO CI SODDISFA

Il presidente della Giunta regionale, Luca Ceriscioli, dopo aver sottolineato il superamento della fase emergenziale e l’avvio di quella della ricostruzione ha lasciato la parola all’avv.Paolo Costanzi, responsabile dell’Avvocatura regionale, che, attraverso alcune slide, ha spiegato le linee di intervento, in larga parte contenute nel decreto legge 189 “Terremoto”, approvato il 17 ottobre scorso e che dovrà essere convertito entro due mesi. “In attesa della conversione – ha rilevato il presidente Ceriscioli – vi sarà un lavoro approfondito in sede parlamentare". "Un decreto che ci soddisfa – ha detto – perché riconosce la peculiarità delle aree colpite e, per la prima volta nella storia degli eventi sismici della nostra nazione, offre un contributo per la ricostruzione delle seconde case”. Ceriscioli ha anche chiuso la discussione generale, tornando nel dettaglio di quanto previsto dal decreto “Terremoto”. “Mettere nella condizione tutti i soggetti di essere operativi prima possibile – ha rilevato Ceriscioli - per avviare la ricostruzione”. Un capitolo importante della ricostruzione è anche quello delle infrastrutture con un significato di tipo tradizionale (strade), ma anche più particolare (come quello relativo alla rete degli acquedotti). Rispetto alla valutazione generale del contenuto del decreto, il giudizio resta positivo. “Il decreto è migliorabile – ha aggiunto Ceriscioli - tenuto conto di un punto di partenza che è ampiamente soddisfacente”.

SCIAPICHETTI: GRANDE PARTECIPAZIONE CORALE

Prima di dare risposta al lungo elenco di interrogazioni, iscritte all’ordine del giorno della seduta, tutte aventi ad oggetto la vicenda terremoto, l’assessore regionale alla Protezione Civile, Angelo Sciapichetti, ha inteso ringraziare tutto il personale della Protezione Civile che si è adoperato nella fase dell’emergenza. “In questo delicato frangente, oggi superato – ha affermato Sciapichetti - abbiamo visto all’opera persone che si sono sobbarcate l’onere di dare risposte in una situazione difficile e spesso drammatica”. “C’è stata una grande partecipazione corale – ha poi aggiunto - e questa mobilitazione va giustamente sottolineata. Questo clima di partecipazione e confronto dobbiamo continuare a svilupparlo anche nei prossimi mesi, per dare risposte celeri, efficaci e trasparenti”. Un lavoro che sarà comunque lungo e impegnativo considerato che risultano ben 42 mila le richieste di sopralluogo pervenute agli uffici competenti.

CASINI: AIUTI AL SETTORE AGRICOLO

La Vicepresidente della Giunta regionale e assessore all’agricoltura e zootecnia, Anna Casini, ha preso la parola per illustrare, nel dettaglio, la situazione dei danni subiti dalle aziende agricole, con particolare riferimento agli allevamenti, e la programmazione degli interventi in tale settore per il riavvio delle attività. “Le aziende agricole che hanno subito danni sono circa 60, con una stima di circa 3 milioni di euro. Un danno – ha rilevato l’assessore – che è stato grave anche sotto il profilo delle infrastrutture coinvolte, anche per l’interruzione della viabilità”. Positivo il giudizio sul decreto “Terremoto”. “E’ la prima volta che in Italia – ha rilevato Anna Casini – viene approvato un decreto così completo sia dal punto di vista dell’ambito degli interventi che dal punto di vista economico”.

ESAME DEGLI ATTI ISPETTIVI SUL TERREMOTO

Esauriti gli interventi da parte dei rappresentanti dell’Esecutivo regionale, spazio al dibattito generale. Primi ad intervenire i consiglieri che avevano presentato interrogazioni per dichiararsi soddisfatti o meno. Piergiorgio Fabbri (M5S) ha segnalato il fatto che “i costi per adeguare le scuole sono molto elevati e preoccupa il fatto che molti Comuni non si sono ancora adeguati alla microzonazione sismica”. “Dobbiamo far rinascere i nostri borghi attraverso ricostruzioni mirate – ha invitato Fabbri - non facciamoli diventare dei musei”. “La risposta al nostro quesito sull’utilizzo dei tecnici per il terremoto è lacunosa e non veritiera – ha rilevato Sandro Zaffiri (Lega nord) – “Quanto previsto nel decreto del Governo non soddisfa le esigenze del territorio marchigiano, ancora una volta mortificato”. “Il Consiglio non è stato e non viene coinvolto – ha aggiunto - invitate importanti figure istituzionali e qui non si sa mai niente. Non c’è dialettica, né partecipazione”. Lo stesso scarso coinvolgimento è stato lamentato dalla consigliera Elena Leonardi (FdI) che ha aggiunto “I criteri della microzonazione e dell’individuazione del cratere sono inappropriati per un fenomeno di questo genere”. Il consigliere Pd, Francesco Giacinti ha rilevato come il decreto del Governo sia sicuramente perfettibile. “Non possiamo però negare – ha detto - che per la prima volta abbiamo un decreto che offre un larghissimo ventaglio d’intervento, anche per quanto riguarda prime e seconde case, nonché attività economiche”. Per Sandro Bisonni (Misto) “quello dell’inserimento dei comuni all’interno del cratere è un falso problema”. “Il problema enorme è che questo decreto non prevede nemmeno un euro per case dichiarate agibili, quando la realtà dice l’esatto contrario”. Il consigliere Fabio Urbinati (Pd) è convinto che “tutte le risposte che ci sono state e ci sono vanno incontro alle esigenze di quei territori”. Duro l’intervento del consigliere della Lega nord, Luigi Zura Puntaroni: “Definizioni (come quella del cratere) e gli interventi programmati (troppi i soggetti esclusi) sono una colossale presa in giro”. Peppino Giorgini (M5S) critico con i criteri scelti per individuare i danni subiti dalle abitazioni. “Non possiamo sporcare tutto questo egregio lavoro – ha affermato – con errori così banali”. Per Francesco Micucci (Pd), “il decreto entra nel cuore dei problemi”. “Adesso – ha aggiunto – occorre verificare se esistono margini di manovra all’interno del decreto per migliorarlo”. Gianni Maggi ha rimarcato lo spirito collaborativo del Movimento 5 Stelle. “Vigilare sulla ricostruzione – ha rilevato – per garantire sicurezza, legalità e trasparenza”. Per Luca Marconi (Udc) non si può dire che non vi sia stato dialogo e confronto. “In questa Aula – ha rilevato – possiamo avere un sereno e approfondito dibattito pubblico”. Positivo il fatto di avere un decreto “aperto”, cioè modificabile fino alla sua conversione. Piero Celani (FI), associandosi ai ringraziamenti a chi ha contribuito a lavorare nella fase dell’emergenza, ha però segnalato come la questione relativa all’inserimento o meno nel decreto non sia peregrina. “Quali sono stati i veri criteri per l’individuazione del cratere?”. Infine, Andrea Biancani (Pd) ha avanzato l’iniziativa di una risoluzione per un confronto continuo e per un’azione comune di proposta di modifica del decreto, in senso migliorativo, sulla strada della sua conversione in legge.

RESPINTE LE MOZIONI DELLE MINORANZE

Un impegno urgente per riconoscere le strutture termali di Acquasanta Terme e Sarnano come obiettivi prioritari nel sostegno economico-finanziario per evitare un ulteriore tracollo del sistema economico locale. Questa la richiesta – formulata in una proposta di mozione – del gruppo della Lega nord, a nome della consigliera Marzia Malaigia, alla Giunta regionale, affinché tali strutture, attraverso un contributo alla loro valorizzazione, divengano volano della ripresa economica e sociale di quei territori colpiti dal sisma. Ammodernamento delle linee idriche e acquedottistiche Pescara del Tronto – Capodacqua. Questa la richiesta contenuta in una proposta di mozione a firma del consigliere Peppino Giorgini (M5S). In una terza proposta di mozione, a firma dell’intero gruppo del M5S, si chiede di avviare le necessarie denunce alle Autorità competenti qualora si riscontrassero violazioni nel processo di ricostruzione. Al termine dell’esame d’Aula, le tre proposte di mozione sono state respinte a maggioranza. Respinta, inoltre, una proposta di risoluzione del medesimo tenore ad iniziativa dei gruppi di minoranza.

RISOLUZIONE SUL TERREMOTO

Approvata, con 17 voti favorevoli e 5 contrari, una risoluzione, ad iniziativa dei consiglieri di maggioranza ed illustrata in Aula dal capogruppo Pd, Gianluca Busilacchi, che impegna la Giunta regionale: ad implementare la collaborazione con l’Assemblea legislativa finalizzata alla massima divulgazione informativa in merito all’attività di ricostruzione post-sisma; a promuovere iniziative per corrispondere alle esigenze delle popolazioni colpite dal terremoto non solo sotto il profilo abitativo e infrastrutturale, ma anche in ambito economico, produttivo, sociale e culturale; a garantire un costante confronto anche con le amministrazioni locali; a favorire un incontro tra Terza Commissione e parlamentari marchigiani diretto ad approfondire il contenuto del decreto Terremoto al fine di comprendere meglio la sua portata applicativa e proporre integrazioni per salvaguardare le popolazioni colpite dal sisma.

INTERVENTI A FAVORE DEGLI EMIGRATI MARCHIGIANI ALL’ESTERO

Il Consiglio regionale delle Marche ha approvato, con 15 voti favorevoli, 3 contrari e 6 astenuti, il programma degli interventi a favore degli emigrati marchigiani per la decima legislatura. L’atto, sul quale hanno relazionato in Aula i consiglieri Renato Claudio Minardi (Pd) per la maggioranza, e Jessica Marcozzi (FI) per la minoranza, si pone gli obiettivi generali di: mettere in campo quelle iniziative, destinate alle giovani generazioni, loro famiglie e discendenti, volte a conservare l’identità della terra di origine e rinsaldare i rapporti culturali con le Marche; diffondere la conoscenza della regione delle sue espressioni culturali, artistiche, naturalistico-paesaggistiche e sociali e lo sviluppo di rapporti economici nell’ottica dell’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese marchigiane; inserire gli emigrati marchigiani nel tessuto sociale e economico; promuovere l’associazionismo e l’aggregazione delle comunità; promuovere rapporti economici, turistici e culturali, oltre che ricerca e documentazione. Alla attuazione del programma si provvederà attraverso i piani annuali di spesa, stabiliti con le legge di approvazione dei rispettivi bilanci. Tale spesa potrà essere incrementata con ulteriori risorse derivanti da assegnazioni statali o contributi di terzi.

LOTTA ALLE CATTIVE ABITUDINI ALIMENTARI

E’ l’obiettivo di una proposta di mozione presentata dal consigliere del M5S, Gianni Maggi, che, nello specifico, chiede alla Giunta di avviare tutte le iniziative per rimuovere i prodotti contenenti olio di palma da tutti i canali di distribuzione. Chiede, inoltre, di promuovere iniziative utili a disincentivare gli stessi distributori dall’utilizzare prodotti con olio di palma. La mozione è stata accolta con un emendamento, proposto dal presidente della Commissione Salute, Fabrizio Volpini (Pd), teso a privilegiare, nelle gare d’appalto, aziende di distribuzione, i cui prodotti alimentari non contengano olio di palma.

TRASPORTI “NON PREVALENTEMENTE” SANITARI

Prima della chiusura dei lavori, accolta una proposta di mozione della consigliera Elena Leonardi (FdI) sul ripristino dell’accesso ai servizi di trasporto non prevalentemente sanitario per i pazienti oncologici, radioterapici e FKT. Anche in questo caso, la mozione è stata integrata da un emendamento e da un sub-emendamento. (l.b.)
Mercoledì 26 Ottobre 2016