CONSIGLIO IN DIRETTA/3
Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale: la vicepresidente Casini assicura che non ci sono inadempienze da parte della Regione.

 immagine primo piano La serie di interrogazioni si è conclusa con due quesiti abbinati sull'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centrale, il primo a firma dei consiglieri del Pd Busilacchi e Giancarli, il secondo del consigliere Carloni (Area popolare – Marche 2020). Con l'entrata in vigore del decreto legislativo "Riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione della disciplina concernente le Autorità portuali", attuativo della legge di riforma delle pubbliche amministrazioni del 2015, sono state istituite 15 Autorità di Sistema portuale (AdSP). I porti delle Marche e dell'Abruzzo (Ancona, Falconara, Pesaro, San Benedetto, Pescara e Ortona) costituiscono l'AdSP del Mare Adriatico Centrale, di cui è stato recentemente nominato presidente Rodolfo Giampieri, presidente dell'AP di Ancona. Entrambe le interrogazioni presentate evidenziano la volontà della Regione Abruzzo, manifestata con deliberazioni formali, di trasferire i porti di Pescara ed Ortona dall'Autorità del Mare Adriatico centrale, all'AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale, della quale capofila è Civitavecchia. La vicepresidente Casini ha spiegato che è stata richiesta al Governo l’istituzione di una “cabina di regia per gestire la fase di passaggio alla nuova normativa”. Ha aggiunto che il trasferimento di un porto in un’altra AdSP “è subordinato all’adozione di un regolamento, che ad oggi non è stato redatto, e dovrà avvenire su richiesta formale del presidente della regione interessata”. Sulla nomina del nuovo presidente “La Regione ha espresso in sette giorni parere favorevole alla candidatura di Giampieri. Malgrado il non favorevole atteggiamento della regione Abruzzo, Ortona e Pescara a tutt'oggi fanno parte dell'AdSP del Mare Adriatico centrale. In questo momento non c’è nessuna inadempienza da parte della Regione Marche”. Il capogruppo del Pd Busilacchi ha spiegato che “l’interrogazione esprimeva una preoccupazione per un pezzo dell’ApdS che riguarda l’Abruzzo”. “Nel frattempo il presidente D’Alfonso ha espresso l’intesa sul presidente Giampieri e questo consentirà di sbloccare milioni di euro per gli appalti, come ad esempio per la banchina rettilinea del porto di Ancona. Però, unitamente all’intesa sul nome di Giampieri, la Giunta regionale dell’Abruzzo non ha desistito dal richiedere di uscire dall’ApdS. Il rischio è che questa azione possa andare avanti, per questo chiediamo alla Regione un’azione sul Governo per mantenere tutti i porti previsti”. “La risposta della vicepresidente Casini mi ha ulteriormente allarmato – ha invece dichiarato Carloni – perché dimostra che non c’è un progetto o una strategia. Dopo l’avvento dell’assessore Casini, siamo passati dalla macroregione, alla microregione. La Regione ha perso quella strategicità di asse tra Adriatico e Tirreno”. Il consigliere Giancarli ha ricordato l’importanza che l’ApdS sia stata riconosciuta ad Ancona, "fino a poco tempo fa si temeva fosse assegnata a Ravenna”, e ha sottolineato “il merito di Giampieri di aver rafforzato il rapporto tra la città e il porto”. La sessione ispettiva si è conclusa con la risposta dell'assessore Cesetti all'interpellanza del gruppo Lega Nord "L.R. n. 13 del 3 aprile 2015 - riallocazione delle funzioni non fondamentali di cui all'art. 2 (funzioni trasferite)".
(l.v.)
Martedì 22 Novembre 2016