CONSIGLIO IN DIRETTA/8
SI DISCUTE DELLA SFIDUCIA ALL'ASSESSORA ALL'AGRICOLTURA. Iniziato l’esame delle mozioni

 immagine primo piano Bersaglio dei consiglieri della minoranza: Zaffiri (Lega Nord), Leonardi (FdI), Malaigia (Lega Nord), Marcozzi (FI), Zura Puntaroni (Lega Nord), Carloni (Marche 2020 – Ap) e Celani (FI), è l'assessore all'Agricoltura Anna Casini verso cui hanno presentato la mozione di sfiducia “per l'assenza di programmazione e la fallimentare gestione dell'emergenza post sisma nei confronti degli allevatori marchigiani”, chiedendo al contempo di individuare una figura sostituto “che sappia gestire le deleghe al fine di risolvere prontamente l'emergenza sisma-neve e tutelare allevatori e agricoltori marchgiani rimasti con le aziende distrutte e senza fonti di reddito”. Ad illustrare la mozione è stato il consigliere Zaffiri che ha parlato di “questione politica e di programmazione”. “Nella difficile situazione post terremoto – ha detto l'esponente della Lega – si è verificato uno scollamento con il territorio ed è compito della minoranza denunciare tutto critiche e quelle che sarebbero le mancanze del governo regionale. La consigliera Leonardi (FdI) è intervenuta affermando che “se siamo qui è perché è successo qualcosa. Giocare allo scaricabarile non è servito a niente. Occorre assumersi le responsabilità politiche sia nelle azioni positive che si compiono che negli errori”. Il consigliere Celani (FI) è intervenuto dichiarando che la mozione ha un carattere politico che coinvolge tutto l’esecutivo”. Celani ha ricordato che la mozione è stata depositata a febbraio, in un periodo particolarmente critico per gli allevatori marchigiani: “Presentarla è stato un modo per sostenerli”. Critico Celani anche sulla “centralizzazione” delle operazioni di ricostruzione: “Invece di prendere in mano la situazione e far valere le proprie ragioni presso il Governo nazionale, si polemizzava”. Il capogruppo del Pd Busilacchi ha parlato di “confusione politica in cui versa la minoranza. Innanzitutto il 42% di essa non è rappresentata in questo atto politico, sintomo di spaccatura al suo interno. Inoltre, non è solo un atto politico ma anche personale perché si stigmatizzano le competenze di un assessore. In una fase post sisma le dinamiche sono molto complesse e complicate ed i problemi sono molti”. Busilacchi ha poi ricostruito “i fatti reali”, cioè gli intoppi procedurali a cui si è andati incontro nella predisposizione delle stalle provvisorie. Il presidente del Consiglio regionale Mastrovincenzo ha poi sospeso temporaneamente la seduta per poter ricevere una delegazione di lavoratori della Tecnowind che ha chiesto di poter essere ricevuta da Ceriscioli, dall’assessore Bravi e dallo stesso Mastrovincenzo. (s.g.)
Martedì 14 Marzo 2017