CONSIGLIO IN DIRETTA/9
NON PASSA LA SFIDUCIA ALL’ASSESSORA ALL’AGRICOLTURA. Ripresi i lavori in aula, molti gli interventi. Fermo intervento da parte del presidente Ceriscioli che ha ribadito l’impegno della Giunta e le difficoltà connesse alle procedure per la ricostruzione.

 immagine primo piano Dopo la temporanea sospensione, i lavori sono ripresi con il dibattito della mozione di sfiducia alla vice presidente e assessora all’Agricoltura, Anna Casini. E’ intervenuto il capogruppo della Lega Nord Zura Puntaroni che ha lamentato una percezione in difetto da parte della politica nazionale della reale portata del terremoto e “questo – ha detto – è stato anche un errore del Governo regionale”. Il consigliere Fabbri (M5S) ha spiegato che il suo gruppo non ha sottoscritto la mozione perché “limitata” ma che comunque la voterà: “Bisogna cambiare marcia” – ha affermato. Marconi (Udc) ha dichiarato che una mozione non può portare una sfiducia a un assessore, “quindi è una mozione mite”. “Vanno esaminate allora – ha continuato Marconi - le motivazioni alla base del documento. Non rilevo responsabilità ma due distinte posizioni: quella dell’assessore e quella della Coldiretti. C’è eventualmente un problema più grande che coinvolge tutta la ricostruzione e le difficoltà che ne derivano. Il presidente Ceriscioli ha parlato di dati concreti, a cominciare dalla morte dei capi di allevamento: 40 bovini e 183 ovini, 2500 polli, vittime della neve. “I risarcimenti sono importanti – ha affermato Ceriscioli - e saranno sostenuti”.
“A monte – ha continuato – il vero problema sono le procedure”. “Abbiamo promosso – ha ricordato Ceriscioli - presso il Governo nazionale la procedura per la ricostruzione delle stalle da parte degli allevatori ricorrendo a ditte di fiducia ma nessuno ha aderito a questa procedura. Di fronte a nessun allevatore che si attivava abbiamo scritto alle associazioni di categoria. In quel clima sono cominciate le polemiche”. “Leggo pertanto questa mozione – ha concluso – in chiave politica; ribadisco che ci stiamo facendo carico delle difficoltà di tanti marchigiani e mi sono fatto l’idea che è difficile affrontare un problema così grande a colpi di mozioni”. Hanno richiesto la parola i consiglieri di minoranza. Celani ha ribadito la sua posizione dicendo di basarsi sui fatti e non per polemizzare mentre per Zaffiri “si tenta di far apparire un quadro che non corrisponde alla realtà” e a difesa degli allevatori: “nell’incertezza era difficile attivarsi”. Per Fabbri è sbagliato il modello di gestione del terremoto. Per Maggi (M5S) "non si può parlare di sciacallaggio da parte delle minoranze, la verità è che non si è stati capaci di gestire l'emergenza". La votazione si è svolta per appello nominale. Respinta con 7 voti favorevoli e 16 contrari (s.g.)
Martedì 14 Marzo 2017