RIORDINO ORGANIZZAZIONE ASUR, L'ASSEMBLEA APPROVA LA LEGGE
Il Consiglio ha poi espresso parere favorevole a due proposte di legge che modificano le disposizioni della normativa su autorizzazioni e accreditamento nelle strutture socio-sanitarie e al Piano triennale per la cultura. Respinta la mozione di sfiducia all'assessora all'Agricoltura.

 immagine primo piano Prima parte della seduta del Consiglio regionale dedicata a sanità e cultura. Nel primo caso, si tratta delle norme per la riorganizzazione del servizio sanitario regionale e di due pdl abbinate riguardanti le modifiche alla legge su autorizzazioni e accreditamento delle strutture e dei servizi sanitari, socio-sanitari e sociali pubblici e privati. Nel secondo caso, in esame il Piano triennale della cultura 2017/2019.

RIORDINO ORGANIZZAZIONE ASUR
Approvata con 17 voti a favore, 4 contrari e 6 astenuti la proposta di legge che modifica le disposizioni previste dalla legge 13 del 2013 sulla riorganizzazione del Servizio sanitario regionale, ridefinendo nell'ambito dell'Azienda sanitaria unica regionale le modalità della contrattazione decentrata integrativa con le organizzazioni sindacali per poter sostenere il processo di graduale armonizzazione degli istituti riguardanti il trattamento normativo ed economico del personale, salvaguardando le specificità di ciascuna Area Vasta in cui la stessa Asur si articola. “Queste modifiche – ha detto Fabrizio Volpini (Pd), relatore di maggioranza – insieme con la compiuta attuazione delle disposizioni della legge 13 del 2003 riguardanti la dotazione organica dell'Asur, consentiranno di compiere un significativo salto di qualità in direzione dell'armonizzazione dei trattamenti del personale nell'ambito della stessa Asur”.
“E' stato un iter lungo e complesso – ha dichiarato la vice presidente Elena Leonardi (FdI) ricordando le varie tappe e criticando certi passaggi nei quali la minoranza ha lamentato una mancanza di coinvolgimento – Questo testo non scioglie però tutti i nodi della materia”.
Le modifiche più significative della proposta di legge riguardano l'ampliamento delle materie oggetto del confronto tra la Giunta regionale e le organizzazioni sindacali. Previsto anche una maggiore coinvolgimento delle organizzazioni sindacali e dell'associazionismo.

AUTORIZZAZIONI E ACCREDITAMENTO
Approvate all'unanimità due modifiche alla legge sulle autorizzazioni e accreditamento delle strutture e dei servizi sanitari, socio-sanitari e sociali pubblici e privati, datata 30 settembre 2016. “Era urgente intervenire – ha detto Fabrizio Volpini (Pd), relatore di maggioranza al testo base a iniziativa della Giunta regionale – per correggere alcune lacune e incongruenze”.
L'altra modifica, contenuta nella seconda pdl abbinata, della consigliera Romina Pergolesi (M5S), riguarda l'istituzione dell'anagrafe dei soggetti accreditati.

PIANO DELLA CULTURA 2017/2019, MAGGIORI RISORSE PER LE AREE TERREMOTATE
Approvato a maggioranza il Piano della cultura 2017/2019 che fissa gli obiettivi strategici e gli ambiti di intervento per il prossimo triennio. Punto di partenza della programmazione è l'emergenza terremoto. Priorità sarà data quindi alla tutela e alla conservazione del patrimonio, con interventi finalizzati alla messa in sicurezza delle opere e alla successiva attività di recupero, ripristino, restauro e ricollocazione. Nel dibattito è intervenuto anche il presidente Ceriscioli evidenziando che “il Piano in realtà tiene insieme tutte le esigenze manifestate in aula, da quella più internazionale, a quella più territoriale, a quella integrata” e annunciando la predisposizione di un piano triennale con una misura straordinaria di 21 milioni di euro solo per le aree terremotate da aggiungere alle risorse ordinarie nel settore cultura.

MOZIONE DI SFIDUCIA ALL'ASSESSORA ALL'AGRICOLTURA
La mozione è stata presentata dai consiglieri della minoranza: Zaffiri (Lega Nord), Leonardi (FdI), Malaigia (Lega Nord), Marcozzi (FI), Zura Puntaroni (Lega Nord), Carloni (Marche 2020 – Ap) e Celani (FI), “per l'assenza di programmazione e la fallimentare gestione dell'emergenza post sisma nei confronti degli allevatori marchigiani”. Dibattito molto acceso, con accuse da parte della minoranza a cominciare dal consigliere Zaffiri che ha parlato di “questione politica e di programmazione”. Per la consigliera Leonardi (FdI) “giocare allo scaricabarile non è servito a niente. Occorre assumersi le responsabilità politiche”. Il consigliere Celani (FI) ha criticato la “centralizzazione” delle operazioni di ricostruzione. Per la minoranza sono intervenuti anche i consiglieri Fabbri (M5S), Maggi (M5S) e Zura Puntaroni (Lega Nord). Da parte della maggioranza sostegno all'assessora Anna Casini. Il capogruppo del Pd Busilacchi ha evidenziato le dinamiche complesse e complicate ed i tanti problemi in fase post sisma. Ha parlato a favorie anche il consigliere Marconi (Udc). Da ultimo, il presidente Ceriscioli che ha citato dati concreti: “Leggo pertanto questa mozione – ha concluso – in chiave politica; ribadisco che ci stiamo facendo carico delle difficoltà di tanti marchigiani e mi sono fatto l’idea che è difficile affrontare un problema così grande a colpi di mozioni”. La mozione è stata respinta con 7 voti favorevoli e 16 contrari.

INTERROGAZIONI E MOZIONI
Situazione fiumi nel Fermano, trasporto pubblico locale, istruzione, polizze assicurative dell'ERSU di Ancona e libretto formativo del cittadino. Sono tra gli argomenti oggetto delle interrogazioni. Infine, discussa una mozione dei consiglieri della Lega Nord, Malaigia, Zura Puntaroni e Zaffiri per tutelare i soggetti più deboli, in particolare bambini e anziani, prevenendo maltrattamenti e abusi attraverso l'installazione di telecamere in asili e strutture socio-assistenziali. L'intento della mozione era impegnare la Giunta ad intervenire presso il Governo nazionale per adottare con urgenza una legge in materia. L’assessora Bravi ha affermato che la Regione promuoverà nelle sedi nazionali la problematica della sicurezza nei luoghi oggetto della mozione ma che allo stato attuale le competenze sui controlli non fanno capo alla Regione ma ai Comuni e all’Ufficio scolastico regionale. La mozione è stata respinta con 6 voti a favore, 14 contrari e 2 astenuti. (s.g.)
Mercoledì 15 Marzo 2017