CONSIGLIO IN DIRETTA/3
APERTURE DOMENICALI, LA PROPOSTA E IL DIBATTITO. Rispetto degli orari di apertura e chiusura, obbligo della mezza giornata di chiusura infrasettimanale dell’esercizio e facoltà di apertura domenicale e festiva per un massimo di dodici giornate l’anno. La proposta è stata approvata all’unanimità.

 immagine primo piano Nella proposta si prevede che le attività commerciali e di somministrazione di alimenti e bevande sono svolte rispettando gli orari di apertura e chiusura, l’obbligo della mezza giornata di chiusura infrasettimanale dell’esercizio nonché la facoltà di apertura domenicale e festiva per un massimo di dodici giornate l’anno, escluse, comunque, le seguenti festività: Capodanno, Epifania, Pasqua, Lunedì dell’Angelo, Anniversario della Liberazione, Festa del Lavoro, Festa della Repubblica, Ferragosto, Ognissanti, Immacolata Concezione, Natale e Santo Stefano”. Per la facoltà di apertura, le Regioni dispongono di un piano triennale tenendo in considerazione la vocazione turistica del territorio e le esigenze della clientela rispetto alle diverse categorie merceologiche. I Comuni dovranno registrare il regime delle aperture facoltative deciso dai singoli esercenti e trasmetterlo alle Regioni.
Nel dibattito è intervenuto a favore il consigliere Marconi (Udc – Popolari Marche) il quale ha anche evidenziato l’aspetto etico della proposta nella parte in cui rispetta le principali festività nazionali. Il consigliere Busilacchi (Pd) si è espresso per l’astensione dal voto per dare un segnale politico-culturale: “Il principio delle aperture in sé è giusto ma nella pratica ha leso i diritti dei lavoratori”. Favorevole il voto del M5S, come dichiarato dal capogruppo Gianni Maggi, evidenziando contestualmente un depauperamento degli esercizi dei centri storici cittadini e ricordando una proposta di legge del 2013 del Movimento cinque stelle su questo tema. Enzo Giancarli (Pd), tra i firmatari della proposta ha ribadito la sua convinzione sulla bontà del documento, a cominciare dal principio della tutela della dignità del lavoro. Piergiorgio Fabbri (M5S) ha illustrato gli effetti delle aperture domenicali, nessun ritorno economico reale e svantaggi per i lavoratori. Per Francesco Micucci (Pd) l’unico vantaggio nelle aperture festive sta nella valenza sociale e turistica che possono avere in alcune località, aspetto questo di cui tenere conto. Piero Celani (FI) ha ricordato che il problema delle aperture domenicali si è posto con l’avvento dei grandi centri commerciali, che comunque hanno contribuito alla crescita del tessuto economico locale, “non uguale tutela politica è stata adottata nei confronti dei piccoli commercianti”. Quindi, bene per Celani la proposta, mettendo tuttavia in guardia dai rischi di questa proposta se ad essa non segue di pari passo un’attenta programmazione economica e sociale. La proposta è stata approvata all’unanimità. (s.g.)

Martedì 13 Giugno 2017